Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 giu - Ppf Bv, la holding olandese del finanziere ceco Petr Kellner, svaluta la quota detenuta in Generali, ma puo' consolarsi con gli utili ottenuti dalla partnership con Trieste in Generali Ppf Holding. E' quanto emerge dal bilancio 2010 della societa', approvato a meta' maggio. Il documento - consultato da Radiocor - spiega che Ppf Bv ha "completato l'acquisito nell'aprile del 2010 di 31,4 milioni di titoli Generali, pari a una quota del 2,02% del capitale, il cui valore complessivo al 31 dicembre ammontava a 445 milioni" e quindi e' stata "riconosciuta una perdita di 117 milioni di euro causata dal calo del valore di mercato delle azioni". Gia' la relazione semestrale, peraltro, riferiva della svalutazione che al 30 giugno ammontava a 112 milioni. Ppf Bv, a cui fa capo il 49% di Generali Ppf Holding, ha chiuso con un utile consolidato di 327 milioni di euro, in progresso del 20% rispetto ai 271 milioni del 2009, "principalmente sulla spinta degli utili delle partecipate", con asset per un totale di 12,3 miliardi, in progresso dai 10,8 miliardi del 2009. Alla quota in Generali Ppf Holding viene attribuito in bilancio un valore di 2,68 miliardi di euro, dai 2,5 miliardi del 2009 e nel 2010 ha fruttato un utile di competenza di 114 milioni, in calo peraltro dai 183 milioni segnati nel 2009. Il 28% nella russa Nomos Bank viene valutata invece 539 milioni, il 22% in Polymetal (compagnia mineraria russa quotata a Londra) 645 milioni, il 29% in Ep Holding (che opera nel settore energetico) 371 milioni. Al gruppo fanno inoltre capo Home Credit, societa' di credito al consumo attiva nell'est europeo e in Asia, alcuni fondi di investimenti e attivita' nel real estate. Ppf Bv lo scorso anno ha distribuito dividendi per 150 milioni e ha utili non distribuiti per 3,8 miliardi, avendo tra l'altro segnato un profitto di quasi 2,6 miliardi nel 2008 per la plusvalenza legata all'accordo con Generali per la costituzione della jv assicurativa. Il bilancio ricorda che nel 2008 Ppf ha ottenuto un prestito sindacato da un gruppo di banche guidato da Calyon per un importo massimo di 2,09 miliardi di euro disponibile fino al gennaio 2015, che e' garantito dalla quota in Generali Ppf Holding e il cui valore e' legato al valore della partecipazione. Al 31 dicembre 2010 la linea di credito era stata utilizzata per 1,75 miliardi da 1,48 miliardi nel 2009. Il debito bancario del gruppo ammonta complessivamente a 3,16 miliardi (da 2,71 miliardi nel 2009).