Gestione patrimonio per acquisto prima casa

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

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12/11/16
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Ciao,

avrei bisogno di un consiglio per la gestione finanziaria del mio patrimonio in concomitanza dell'acquisto di una prima casa.

Io e mia moglie stiamo acquistando la prima casa (preliminare firmato, rogito tra un paio di mesi).
Il costo pattuito è di 200k, contando le spese accessorie di agenzia, notaio, lavori eccetera prevediamo altri 40k.
Avremmo da parte precisamente questa somma, quindi la soluzione più semplice potrebbe essere investire tutto nella prima casa e rincominciare ad accumulare risparmi mensilmente.

Ci eravamo però informati sui costi del mutuo (inizialmente avevamo individuato una casa con un costo decisamente più alto) e a quanto pare dovremmo poterci tranquillamente permettere un mutuo decennale a tasso fisso da 100k (TAN 0.98%, TAEG 1.28%).
Alla fine dei 10 anni ci troveremmo a pagare per il mutuo 107k (all'incirca 105k di rate versate, più 1.5k di trattenute per perizia, rogito, imposta e assicurazione, più circa 1k di spese notarili, meno circa 1k di detrazioni fiscali sulle rate del mutuo).

Le due possibili alternative che vedo sono le seguenti:
a. investire tutto il capitale e mettere da parte 100k nel corso di 10 anni
b. investirne solo una parte, aprire un mutuo da 100k, pagare le rate mensilmente, investire nel frattempo i 100k

Supponendo per semplificare che gli investimenti scelti rendano un 1.5% netto all'anno, ci ritroveremmo in entrambi i casi con 100k di capitale più
a. circa 8k di interessi (maturati sul capitale progressivamente accresciuto).
b. circa 8k, dati da 15k di interessi (maturati sul capitale intero) meno 7k di interessi pagati.

In uno scenario favorevole, di rendimento pari a r=2.5% netto all'anno, ci ritroveremmo con il capitale più
a. circa 13k di interessi (ca r/2*100k).
b. circa 18k, 25k di interessi meno 7k di interessi pagati (r*100k-7k), quindi +5k rispetto al caso a (in generale ca r*50k-7k).

I vantaggi che vedo nel caso b sono i seguenti:
- possibilità di disporre di un capitale notevole per ogni evenienza
- opportunità di sfruttare il basso costo del mutuo con i tassi attuali (un finanziamento per finalità diverse dalla prima casa costa molto di più dell'1%)
- possibilità di guadagno con investimenti almeno superiori all'1.5%
- possibilità di estinzione del mutuo in ogni momento (in tal caso si perdono ovviamente i 2.5k di spese iniziali)

Gli svantaggi del caso b:
- ipoteca sulla casa
- mutuo da saldare
- possibilità di perdita con investimenti inferiori all'1.5%

Cosa ne pensate?

Il caso a è una scelta miope? O il caso b è solo una perdita di tempo?

Grazie.
 
Io non L'affronterai puramente da un punto di vista matematico ....Da parte mia direi che è anche una cosa psicologica. Io ad esempio mi troverei un po' a disagio a non avere nessuna copertura economica alle spalle( anche se per un breve periodo)..... dipende molto da come sei anche caratterialmente .
se avete intenzione di fare un figlio nei primi tre anni di matrimonio è meglio la b Altrimenti se ritieni di non aver bisogno di spese straordinarie e la tua vita è un po' di tipo imprenditoriale potrebbe andar bene anche la a. Poi dipende anche dal lavoro che avete Se ad esempio entrambi foste dipendenti statali potrebbe andare bene anche la a se entrambi avete la partita IVA Forse è meglio la b.
 
Ok, grazie lostivve2.
Effettivamente a livello psicologico opteremmo per la b. Volevamo essere sicuri che anche da un punto di vista finanziario la cosa avesse senso.
Siamo dipendenti (uno nel privato, l'altro nel pubblico), però abbiamo progetti di avere figli (anche più di uno se possibile) nei prossimi anni, ulteriore motivo per propendere verso la b.
 
Se avete intenzione di avere figli allora l'opzione B è l'unica fattibile, i figli per quanto belli siano hanno un costo ed anche considerevole nella vita
 
Di nulla, qui ci si confronta e ci si da consigli
 
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