Gina Pane

Certo che in 4 anni 4 pagine su Gina Pane....il 90% riempite da Alessandro...mha.

Io ne ho scritto un po' qua e là!
Comunque il tuo concetto è corretto: troppo poco!
Certo non è un'artista semplice. Ne come soggetti ne da trovare.,
Tu la segui? Riguardo le autentiche non è facilissimo.
Non a caso in mancanze di certezze Finarte ne ha ritirata una per la prossima asta
 
Io ne ho scritto un po' qua e là!
Comunque il tuo concetto è corretto: troppo poco!
Certo non è un'artista semplice. Ne come soggetti ne da trovare.,
Tu la segui? Riguardo le autentiche non è facilissimo.
Non a caso in mancanze di certezze Finarte ne ha ritirata una per la prossima asta

Ciao, si mi piace e la seguo, anche se non è semplice trovare opere interessanti.
 
è sufficiente avere un pacco di soldi che si trovano;)


Gina Pane, Cicatrice de l’action (Le corps Pressenti, Psyché) (1974-75) 2 Stampe fotografiche a colori, 50 x 60 cm cadauna, 60 x 110 cm totale
Courtesy Galleria Fumagalli
 

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Quest'opera unica la vidi a Verona alla galleria dell'elefante.
E' un collage di foto fatto dall'artista setta.

Molto bella!

io mescolo tutto: Cocaina, Frà Angelico

1976

cm. 60 x 80

14 fotografie a colori applicate su cartoncino.

OSART Gallery - Galleria d'arte Milano
 
Bravo il mitico Sirio della Osart:clap::clap::clap::clap:
 

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Bravo il mitico Sirio della Osart:clap::clap::clap::clap:

Ho visto quest’ opera dal vivo e se non sbaglio c’era con me Blackcity, L’ opera mi ha suscitato qualche perplessità se questo collage di piccole foto tagliate é stato realmente creato dalla Pane.....
 
Ho visto quest’ opera dal vivo e se non sbaglio c’era con me Blackcity, L’ opera mi ha suscitato qualche perplessità se questo collage di piccole foto tagliate é stato realmente creato dalla Pane.....

Personalmente invece nessun dubbio in merito. Come son state disposte e ritagliate le foto. Tieni poi presente che arriva direttamente dalla Marchand!
 

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Anche se so di andare contro corrente dico che il senso artistico della performance art è racchiuso nell'atto della performance stessa. Per me possono aver senso come vere testimonianze di ciò che fu la performance i filmati d'epoca (beato chi li ha) o tuttalpiù semplici fotografie scattate durante la performance...
I collage vari mi sanno di esercizio per il mercato che nulla aggiunge all'atto della performance stessa. Si pensi ai veri primi performance artists, gli azionisti, che non hanno fatto alcun collage e il mercato giustamente apprezza le singole semplici foto, purché buone e d'epoca (vedi Brus) :)
 
Ultima modifica:
I collage vari mi sanno di esercizio per il mercato che nulla aggiunge all'atto della performance stessa. Si pensi ai veri primi performance artists, gli azionisti, che non hanno fatto alcun collage e il mercato giustamente apprezza le singole semplici foto, purché buone e d'epoca (vedi Brus) :)

pure Acconci, eh?:cool:
 
... però ocio a quel "buone e d'epoca"
perchè se alcune venivano passate a riviste d'arte per pubblicazioni ________ e qui si apre un altro mondo immerso nel mistero
(Giorgio Maffei l'avrebbe capìta, pace all'anima sua:censored:)
 
... però ocio a quel "buone e d'epoca"
perchè se alcune venivano passate a riviste d'arte per pubblicazioni ________ e qui si apre un altro mondo immerso nel mistero

Ancora meglio, quello ha senso e ricorda che all'epoca le foto di quel tipo avevano tiratura limitatissima per tali scopi specifici, non si stampavano e numeravano a gogò come hanno fatto poi gli artisti fotografi dagli anni 80/90 in poi.
Meglio una foto d'epoca (anche se non sempre e facile capire se sia coeva alla performance) non firmata che una tiratura postuma numerata e firmata.
 
Aggiungo per la gioia del Mod...
:):p Ciao!! a tutti.

Nel 1973 per la peformance Rhythm 10 esegue una sorta di gioco russo in cui si colpisce tra le dita aperte della mano fino a che, per sbaglio, si taglia, a quel punto cambia coltello e ricomincia fino al prossimo taglio, il tutto per i 20 coltelli che aveva a disposizione.

m-abramovic-rhythm-101.jpg
 
Il tutto tra i mille rimandi possibili ricorda un celeberrimo incontro...
:)

C’è una donna affascinante, seduta da sola al tavolo di un bistrot, che gioca con un coltello, pugnalando lo spazio fra le dita aperte sul piano. E c’è un uomo carismatico e sicuro di sé che la avvicina, ammaliato, e le rivolge una richiesta sfacciata, presentandosi baldanzosamente.
“Sono Picasso” dice, e tanto basta.

Picasso e Dora Maar.

picasso-e-dora-4217-kMWC-U108019654644065B-1024x576@LaStampa.it_-768x433.jpg
 
Ancora meglio, quello ha senso e ricorda che all'epoca le foto di quel tipo avevano tiratura limitatissima per tali scopi specifici.

allora la fortuna sarebbe avere un nonno che lavorava da FlashArt e si portava a casa una manciata di foto alla settimana.
Tanto mica le pagava 'na mazza, il Politi;);););) che fondò la rivista nel 67:rolleyes:

.... mentre negli stessi anni i vari Toselli & Co le pagavano le opere:censored:
(pure Toselli inaugurò la sua galleria nel 67:eek:)
 
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