Giovanni Campus

Messo anche da me sotto osservazione ma mai approfondito.
Una ricerca poco coerente, a mio avviso, nelle decadi precedenti.
Ottimi alcuni recenti lavori del ciclo già citato.
Sapevo era sotto Menhir. Con Building hanno fatto un passaggio di consegne?

'Voci di corridoio' dicono che abbia firmato un contratto con la Building Gallery di Milano, legandosi a loro con un rapporto di esclusiva...
 
Bisognerebbe capire questa Building come vorrà e saprà muoversi. A giudicare dalla location le disponibilità non le mancano, ma i contatti? L'esperienza? La credibilità? Speriamo bene perchè Campus a 90anni compiuti... non credo possa aspettare che questi Building maturino tutto ciò con calma
 
Bisognerebbe capire questa Building come vorrà e saprà muoversi. A giudicare dalla location le disponibilità non le mancano, ma i contatti? L'esperienza? La credibilità? Speriamo bene perchè Campus a 90anni compiuti... non credo possa aspettare che questi Building maturino tutto ciò con calma

Grazie @nonnafra. ;)
I lavori sono sicuramente interessanti, forse un filino in ritardo in termini di ricerca. Penso possano trovare comunque mercato anche all'estero.
Da dire che molta produzione dell'ultima decade pare sia "rimbalzata" parecchio tra alcune gallerie (Gira, Ferra, ecc.)
La Building come vorrebbe procedere?
Temo si possa sviluppare un "effetto Pardi" dove tutti cercano e tengono strette certe opere anni '70 escludendo totalmente il resto della produzione. Una cosa del genere farebbe incrementare il valore di un esiguo numero di opere ma penalizzerebbe qualsiasi progetto di crearci un mercato attorno.
Da un punto di vista squisitamente collezionistico i prezzi sono ancora interessanti.
 
Grazie @nonnafra. ;)
I lavori sono sicuramente interessanti, forse un filino in ritardo in termini di ricerca. Penso possano trovare comunque mercato anche all'estero.
Da dire che molta produzione dell'ultima decade pare sia "rimbalzata" parecchio tra alcune gallerie (Gira, Ferra, ecc.)
La Building come vorrebbe procedere?
Temo si possa sviluppare un "effetto Pardi" dove tutti cercano e tengono strette certe opere anni '70 escludendo totalmente il resto della produzione. Una cosa del genere farebbe incrementare il valore di un esiguo numero di opere ma penalizzerebbe qualsiasi progetto di crearci un mercato attorno.
Da un punto di vista squisitamente collezionistico i prezzi sono ancora interessanti.

Giraldi so che ci ha lavorato da sempre, quindi penso abbia in magazzino un numero considerevole di opere. Ferrarin non credo abbia fatto tanto di più della mostra, quindi potrebbe avere qualche opera, ma ad occhio direi che non potrà incidere assolutamente.
La similitudine con Pardi (posto che Pardi a parer mio è ben più importante) non la vedo. Di Pardi sono ricercate e ben pagate le opere anni 70, sostanzialmente quelle con i tiranti, che effettivamente sono poche e non girano sul mercato. Di Campus, se è vero che la produzione più interessante è quella 'recente' che va a grandi linee dal 1998, cioè i "tempo in processo", beh... sono tutte a disposizione! Il mercato non le ha mai messe nel mirino. Quindi, sempre ammesso che la Building sia in grado di fare un lavoro come si deve per valorizzarle (mostre, musei, libri, fiere, alleanze internazionali, Collezionisti di peso, ecc.) e che abbia davvero un contratto di esclusiva... io le possibilità le vedo, eccome! Sperando che abbia il buon senso di coinvolgere Giraldi e che insieme puntino ad alzare le quotazioni. Alle aste non passa niente perchè c'è ben poco in giro... Il mercato è ultra-pulito, opere false o dubbie zero... Mercanti, mercantucoli e traffichini fuori dal gioco... Insomma, avrebbero praticamente tutto il circolante sotto controllo! Una situazione ideale, se sapranno resistere all'ingordigia di monetizzare l'investimento troppo in fretta con asticciole, speciali Tv, televendite, outlet, cessione di blocchi e quant'altro si sa che non si deve fare.
 
Giraldi so che ci ha lavorato da sempre, quindi penso abbia in magazzino un numero considerevole di opere. Ferrarin non credo abbia fatto tanto di più della mostra, quindi potrebbe avere qualche opera, ma ad occhio direi che non potrà incidere assolutamente.
La similitudine con Pardi (posto che Pardi a parer mio è ben più importante) non la vedo. Di Pardi sono ricercate e ben pagate le opere anni 70, sostanzialmente quelle con i tiranti, che effettivamente sono poche e non girano sul mercato. Di Campus, se è vero che la produzione più interessante è quella 'recente' che va a grandi linee dal 1998, cioè i "tempo in processo", beh... sono tutte a disposizione! Il mercato non le ha mai messe nel mirino. Quindi, sempre ammesso che la Building sia in grado di fare un lavoro come si deve per valorizzarle (mostre, musei, libri, fiere, alleanze internazionali, Collezionisti di peso, ecc.) e che abbia davvero un contratto di esclusiva... io le possibilità le vedo, eccome! Sperando che abbia il buon senso di coinvolgere Giraldi e che insieme puntino ad alzare le quotazioni. Alle aste non passa niente perchè c'è ben poco in giro... Il mercato è ultra-pulito, opere false o dubbie zero... Mercanti, mercantucoli e traffichini fuori dal gioco... Insomma, avrebbero praticamente tutto il circolante sotto controllo! Una situazione ideale, se sapranno resistere all'ingordigia di monetizzare l'investimento troppo in fretta con asticciole, speciali Tv, televendite, outlet, cessione di blocchi e quant'altro si sa che non si deve fare.

Me lo auguro.
Vedo di iniziare a raccogliere qualche catalogo.
Vedrò di fare un salto a Livorno a metà Dicembre. ;)
 
Giraldi so che ci ha lavorato da sempre, quindi penso abbia in magazzino un numero considerevole di opere. Ferrarin non credo abbia fatto tanto di più della mostra, quindi potrebbe avere qualche opera, ma ad occhio direi che non potrà incidere assolutamente.
La similitudine con Pardi (posto che Pardi a parer mio è ben più importante) non la vedo. Di Pardi sono ricercate e ben pagate le opere anni 70, sostanzialmente quelle con i tiranti, che effettivamente sono poche e non girano sul mercato. Di Campus, se è vero che la produzione più interessante è quella 'recente' che va a grandi linee dal 1998, cioè i "tempo in processo", beh... sono tutte a disposizione! Il mercato non le ha mai messe nel mirino. Quindi, sempre ammesso che la Building sia in grado di fare un lavoro come si deve per valorizzarle (mostre, musei, libri, fiere, alleanze internazionali, Collezionisti di peso, ecc.) e che abbia davvero un contratto di esclusiva... io le possibilità le vedo, eccome! Sperando che abbia il buon senso di coinvolgere Giraldi e che insieme puntino ad alzare le quotazioni. Alle aste non passa niente perchè c'è ben poco in giro... Il mercato è ultra-pulito, opere false o dubbie zero... Mercanti, mercantucoli e traffichini fuori dal gioco... Insomma, avrebbero praticamente tutto il circolante sotto controllo! Una situazione ideale, se sapranno resistere all'ingordigia di monetizzare l'investimento troppo in fretta con asticciole, speciali Tv, televendite, outlet, cessione di blocchi e quant'altro si sa che non si deve fare.

Grande analisi... non ti posso bolinare quindi lo scrivo.
 
Anche se io ho qualche opera di campus , quelle che non vi piacciono, non credo che accadrà quanto scritto. E se si tanto meglio anche per me. Come sempre si spera nella rivalutazione commerciale e ci si lamenta che costi relativamente poco. Se mi permettete lo trovo assurdo.
 
Più interessanti le gallerie che ci stanno dietro che le opere :D
 
A chi interessa conoscere Giovanni Campus lo può ascoltare ed incontrare domani al Mueseo Del 900 in occasione dell'incontro Il Filo della Vita.

Maria Lai

Maria Lai
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE
18:00 Sala Conferenze
Il filo della vita

In occasione del centesimo anniversario dalla sua nascita, la figura di Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013), che ha segnato il panorama artistico del Novecento italiano, diviene protagonista di un incontro al Museo del Novecento a cura del CSCS – Centro Sociale Culturale Sardo di Milano.

Il legame del CSCS con Maria Lai è affonda le proprie radici in una serie di iniziative che hanno avuto Milano come palcoscenico privilegiato: dall’organizzazione della mostra su Maria Lai e Costantino Nivola “Sardegna fuori Sardegna (1987) alla partecipazione, presso la sede dell’associazione, al ciclo “Andare per Ulisse” dedicato agli artisti della Sardegna nel 2006, dove Maria Lai ha raccontato se stessa e la propria vita di donna e artista.
I due eventi si realizzarono grazie all’opera dell’artista Giovanni Campus, che parteciperà all’incontro del Museo del Novecento tracciando un profilo della vita artistica di Maria Lai. Un profilo che trascende i limiti della morte, avvenuta nel 2013: l’artista ha infatti ottenuto in tempi recenti prestigiosi riconoscimenti in merito alla propria arte, confermati dalle numerose esposizioni e mostre a lei dedicate: fra queste figurano “documenta 14” ad Atene e Kassel nel 2017, la mostra di Palazzo Pitti a Firenze e quella del MAXXI di Roma del 2019/2020.

Alla ricostruzione del profilo artistico di Maria Lai contribuiranno la storia dell’arte Elena Pontiggia, la curatrice Gabi Scardi e l’artista Giovanni Campus.
 
A chi interessa conoscere Giovanni Campus lo può ascoltare ed incontrare domani al Mueseo Del 900 in occasione dell'incontro Il Filo della Vita.

Maria Lai

Maria Lai
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE
18:00 Sala Conferenze
Il filo della vita

In occasione del centesimo anniversario dalla sua nascita, la figura di Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013), che ha segnato il panorama artistico del Novecento italiano, diviene protagonista di un incontro al Museo del Novecento a cura del CSCS – Centro Sociale Culturale Sardo di Milano.

Il legame del CSCS con Maria Lai è affonda le proprie radici in una serie di iniziative che hanno avuto Milano come palcoscenico privilegiato: dall’organizzazione della mostra su Maria Lai e Costantino Nivola “Sardegna fuori Sardegna (1987) alla partecipazione, presso la sede dell’associazione, al ciclo “Andare per Ulisse” dedicato agli artisti della Sardegna nel 2006, dove Maria Lai ha raccontato se stessa e la propria vita di donna e artista.
I due eventi si realizzarono grazie all’opera dell’artista Giovanni Campus, che parteciperà all’incontro del Museo del Novecento tracciando un profilo della vita artistica di Maria Lai. Un profilo che trascende i limiti della morte, avvenuta nel 2013: l’artista ha infatti ottenuto in tempi recenti prestigiosi riconoscimenti in merito alla propria arte, confermati dalle numerose esposizioni e mostre a lei dedicate: fra queste figurano “documenta 14” ad Atene e Kassel nel 2017, la mostra di Palazzo Pitti a Firenze e quella del MAXXI di Roma del 2019/2020.

Alla ricostruzione del profilo artistico di Maria Lai contribuiranno la storia dell’arte Elena Pontiggia, la curatrice Gabi Scardi e l’artista Giovanni Campus.

Spero che lo registrino e lo mettano online...
 
Viene a trovarti un'amico del Fol.
Andare con lui in galleria per fare due chiacchiere tra amici ed uscire con un'opera di Giovanni Campus a testa......... What else?
 
Complimenti a gogojoe per l'acquisto. Puoi dirci, grosso modo, quali sono i prezzi di Campus in galleria?
 
Che invidia, se ti va metti una foto cosí rosico ancora di più... anche se nel fondo in questo momento non posso materialmente aggiungere Campus alla mia collezione...
 
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