Giuliani sembra abbia tutto l'hard disk di Biden Jr ... e da quello che dice ....

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Il famoso conto segreto di Trump in Cina :D
Talmente segreto che lo hanno individuato tramite la sua dichiarazione dei redditi :rolleyes:
 
Ma perché ha un conto in Cina ?:confused:

Forse perche, al contrario di Biden, lui viene dal mondo del Business e fa affari in tutto il mondo ??
Tutti a chiedere spiegazioni sulle poche tasse pagate, nessuno invece che rimarchi a quante persone e famiglie stipendiate ha fatto arrivare il pane in casa ?
 
Ho visto quasi un'ora del dibattito ieri:
La moderatrice e' stata ottima: ha lasciato parlare, e' stata equilibrata, non ha rotto le palle. S'e' presentata dicendo
di essere conscia che per lei era l'esperienza di una vita. E' stata all'altezza.
La formula con i microfoni spenti ha favorito Trump. Al contrario di quel che si pensava, senza questo parlarsi addosso,
ha potuto sfruttare in pieno la sua capacita' di stare in tv e di parlare in pubblico.
Sui singoli punti e sul giudizio complessivo non dico niente, tanto sarebbe considerato di parte.
 
Comunque mi esmbra palese che Giuliani non ha in mano nulla di serio, altrimenti sarebbe già uscito.
 
Comunque mi esmbra palese che Giuliani non ha in mano nulla di serio, altrimenti sarebbe già uscito.

Ah no. Le email confermate anche dal socio di Hunter ieri prima del confronto con tanto di conferenza stampa
davanti alle telecamere sono niente?
Ha detto esplicitamente che "the big guy" e' Joe Biden e quindi che lui ha preso una fetta di quei soldi.
Giusto niente, solo che ha preso soldi da mezzo mondo usando la sua posizione in cambio di favori .... .niente. :D

Per la cronaca s'e' presentato in conferenza stampa con 3 cellulari e stava andando a consegnarli all'FBI.
 
Comunque mi esmbra palese che Giuliani non ha in mano nulla di serio, altrimenti sarebbe già uscito.

Twitter :asd:


Aric Toler
@aricToler
Rudy is so bad at this that he released a Blackberry screenshot of a Russian iphone (note the MTS network) that supposedly came from a Delaware computer repair shop.
 
Ah no. Le email confermate anche dal socio di Hunter ieri prima del confronto con tanto di conferenza stampa
davanti alle telecamere sono niente?
Ha detto esplicitamente che "the big guy" e' Joe Biden e quindi che lui ha preso una fetta di quei soldi.
Giusto niente, solo che ha preso soldi da mezzo mondo usando la sua posizione in cambio di favori .... .niente. :D

Per la cronaca s'e' presentato in conferenza stampa con 3 cellulari e stava andando a consegnarli all'FBI.

Secondo il Wall Street Journal, che non è un giornale favorevole ai democratici, ciò che ha presentato Bobulinski non convince che ci fosse stato un coinvolgimento di Joe Biden.

WSJ Newsroom Found No Joe Biden Role in Hunter Deals After Reviewing Bobulinski's Records

E Bobulinski ha fatto riferimento a mail o SMS del 2017 quando il presidente era Trump e il vice era Pence. Biden non era più big ma solo un ex.
 
Il famoso conto segreto di Trump in Cina :D
Talmente segreto che lo hanno individuato tramite la sua dichiarazione dei redditi :rolleyes:

Con quel conto Trump aveva pagato 188mila dollari di tasse alla Cina nell' arco di 3 anni , anche se non aveva avviato costruzioni o attività vere e proprie, molto più di quanto avesse versato in tasse negli USA in qualche anno.

Trump paid more than $188,000 in taxes to China while paying next to nothing to the US treasury | Daily Mail Online
 
Che cavolo vuol dire questa frase?
Era il figlio Hunter Biden a scrivere “the big guy” nelle mail, non perché era vicepresidente

È un'ipotesi.
Secondo il WSJ non c'è evidenza di coinvolgimento di Joe Biden.


WSJ Newsroom Found No Joe Biden Role in Hunter Deals After Reviewing Bobulinski's Records

E non avrebbe avuto senso corrompere nel 2017 Joe Biden che non era più vicepresidente ( all'epoca nemmeno si sapeva se ad età avanzata avrebbe ottenuto la nomination democratica 3 anni dopo).
 
Ultima modifica:
Piuttosto per una grossa società cinese durante la presidenza di Trump avrebbe avuto senso far avere somme importanti a qualcuno ascoltato da Trump per ottenere favori dall'amministrazione Trump.


" Nell’aprile 2018, l’amministrazione Trump ha vietato al gigante cinese delle apparecchiature di telecomunicazione Zte di acquistare componenti dipartimento fabbricazione americana, minacciando di paralizzare le operazioni mondiali dell’azienda. Una salva di apertura nella guerra commerciale di Trump con la Cina, la misura è stata estrema. Ma Zte aveva violato i controlli sulle esportazioni vendendo tecnologia all’Iran e alla Corea del Nord, quindi ha violato un accordo con il dipartimento del Commercio in cui si era impegnata a non farlo più. Inoltre, Zte produce tecnologia che può essere utilizzata per la sorveglianza e ha legami con l’esercito cinese.

Appena un mese dopo, tuttavia, il presidente Donald Trump ha inaspettatamente twittato di essere disponibile a un un accordo che avrebbe liberato Zte dalla sanzione del dipartimento del Commercio, nota come ordine di diniego.
I deputati repubblicani, gli analisti di Washington e il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump John Bolton erano sbalorditi."

Ma la Casa Bianca è andata avanti comunque. All’inizio di giugno, il dipartimento del Commercio e Zte avevano raggiunto un accordo preliminare. A luglio, il dipartimento del Commercio ha revocato il divieto.




The Intercept ha acceso un faro sulla società di lobbying statunitense Mercury Public Affairs, che ha un contratto con Zte da 75.000 dollari al mese. A gestire questo specifico dossier è stato un partner di Mercury che è stato anche consigliere per la campagna di Trump, Bryan Lanza. Che si è recato in Cina con un collega, un altro “veterano” della campagna di Trump: Eric Branstad, ex funzionario del dipartimento del Commercio e figlio di Terry Branstad, ambasciatore statunitense in Cina che il portavoce della diplomazia di Pechino definì un “vecchio amico del popolo cinese” ma che ha da poco lasciato il suo incarico senza dare troppe spiegazioni.

Eric Branstad — che nel 2017 faceva parte della delegazione statunitense che ha accompagnato il presidente Trump a Pechino — nega di aver violato la legge. Tuttavia, scrive The Intercept, se “avesse contattato i suoi ex colleghi al dipartimento del Commercio circa Zte, avrebbe violato un impegno etico da lui firmato quando ha lasciato il dipartimento nel 2017. L’impegno gli impedisce di fare lobbying sull’agenzia per cinque anni dopo aver lasciato il suo lavoro lì”. Email e agende del dipartimento del Commercio ottenute attraverso richieste del Freedom of Information Act “suggeriscono che Eric Branstad abbia lavorato con Lanza a fasi alterne dopo il loro incontro nella campagna Trump del 2016”.

Ora i Branstad sono tornati in Iowa, di cui Terry è stato per lungo tempo governatore. Con quell’incarico nel 1985 accolse il leader cinese Xi Jinping, allora vice segretario del Partito comunista cinese nella provincia dell’Hebei, gemellata con l’Iowa. Durante il suo mandato cercò di rafforzare i legami con la Cina, ritenendola uno sbocco per l’export di mais, soia e carne di maiale. Oggi lavora per la rielezione del presidente Trump mentre il figlio è senior adviser della campagna. E nonostante le difficoltà elettorali nel decisivo Stato dell’Iowa, dove il vantaggio su Biden è sempre più ridotto, Trump continua a considerare la famiglia Brandstad un prezioso asset. Tanto da ringraziarla pubblicamente durante uno comizio della scorsa settimana a Des Moines: ha elogiato quanto fatto da Terry Brandstad da ambasciatore a Pechino e la sua amicizia con Xi. “Suo figlio Eric è anche meglio di lui”, ha aggiunto.

Per leggere l'articolo integrale : Non solo (Hunter) Biden. Anche Trump ha il suo scandalo cinese - Formiche.net


E un articolo dal sito di giornalismo investigativo:

The China Ambassador’s Son Who Got Rich in Trump’s Swamp
 
Se è vera la cosa dei militari, e per ora sembra così visto che di guerre non ne sono state aumentate, ciò significa solo che questo è l'interesse dell'America di oggi.

Se l'interesse dell'America di oggi fosse bombardare in mezzo mondo, Trump lo farebbe. America first, ricordi?

Solo che adesso di guerre per il petrolio non le fanno più perché tanto sono energeticamente indipendenti e il petrolio non vale più una fava, anche i paesi produttori si stanno spostando verso altri investimenti piano piano.

Ciò che era successo durante la presidenza di G.W. Bush è irripetibile. All'epoca gli USA erano l'unica superpotenza attiva a livello internazionale, dato che l'ex Unione Sovietica era in un periodo di riorganizzazione dopo una crisi.
Inoltre i consiglieri di G.W. avevano una specifica ideologia che giustificava interventi militari diretti in aree selezionate.
E già durante le presidenze di G.W. Bush gli USA probabilmente avevano fatto il passo più lungo della gamba.

Si può pensare al saggio di Paul Kennedy, Ascesa e declino delle grandi potenze.
L'impegno militare di una potenza trova limiti nella dimensione della sua economia o del suo PIL in rapporto a quello mondiale.

Indipendentemente da chi sarà il prossimo presidente l'impegno militare all'estero degli USA non dovrebbe aumentare nei prossimi anni.
 
Ultima modifica:
Piuttosto per una grossa società cinese durante la presidenza di Trump avrebbe avuto senso far avere somme importanti a qualcuno ascoltato da Trump per ottenere favori dall'amministrazione Trump.


" Nell’aprile 2018, l’amministrazione Trump ha vietato al gigante cinese delle apparecchiature di telecomunicazione Zte di acquistare componenti dipartimento fabbricazione americana, minacciando di paralizzare le operazioni mondiali dell’azienda. Una salva di apertura nella guerra commerciale di Trump con la Cina, la misura è stata estrema. Ma Zte aveva violato i controlli sulle esportazioni vendendo tecnologia all’Iran e alla Corea del Nord, quindi ha violato un accordo con il dipartimento del Commercio in cui si era impegnata a non farlo più. Inoltre, Zte produce tecnologia che può essere utilizzata per la sorveglianza e ha legami con l’esercito cinese.

Appena un mese dopo, tuttavia, il presidente Donald Trump ha inaspettatamente twittato di essere disponibile a un un accordo che avrebbe liberato Zte dalla sanzione del dipartimento del Commercio, nota come ordine di diniego.
I deputati repubblicani, gli analisti di Washington e il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump John Bolton erano sbalorditi."

Ma la Casa Bianca è andata avanti comunque. All’inizio di giugno, il dipartimento del Commercio e Zte avevano raggiunto un accordo preliminare. A luglio, il dipartimento del Commercio ha revocato il divieto.




The Intercept ha acceso un faro sulla società di lobbying statunitense Mercury Public Affairs, che ha un contratto con Zte da 75.000 dollari al mese. A gestire questo specifico dossier è stato un partner di Mercury che è stato anche consigliere per la campagna di Trump, Bryan Lanza. Che si è recato in Cina con un collega, un altro “veterano” della campagna di Trump: Eric Branstad, ex funzionario del dipartimento del Commercio e figlio di Terry Branstad, ambasciatore statunitense in Cina che il portavoce della diplomazia di Pechino definì un “vecchio amico del popolo cinese” ma che ha da poco lasciato il suo incarico senza dare troppe spiegazioni.

Eric Branstad — che nel 2017 faceva parte della delegazione statunitense che ha accompagnato il presidente Trump a Pechino — nega di aver violato la legge. Tuttavia, scrive The Intercept, se “avesse contattato i suoi ex colleghi al dipartimento del Commercio circa Zte, avrebbe violato un impegno etico da lui firmato quando ha lasciato il dipartimento nel 2017. L’impegno gli impedisce di fare lobbying sull’agenzia per cinque anni dopo aver lasciato il suo lavoro lì”. Email e agende del dipartimento del Commercio ottenute attraverso richieste del Freedom of Information Act “suggeriscono che Eric Branstad abbia lavorato con Lanza a fasi alterne dopo il loro incontro nella campagna Trump del 2016”.

Ora i Branstad sono tornati in Iowa, di cui Terry è stato per lungo tempo governatore. Con quell’incarico nel 1985 accolse il leader cinese Xi Jinping, allora vice segretario del Partito comunista cinese nella provincia dell’Hebei, gemellata con l’Iowa. Durante il suo mandato cercò di rafforzare i legami con la Cina, ritenendola uno sbocco per l’export di mais, soia e carne di maiale. Oggi lavora per la rielezione del presidente Trump mentre il figlio è senior adviser della campagna. E nonostante le difficoltà elettorali nel decisivo Stato dell’Iowa, dove il vantaggio su Biden è sempre più ridotto, Trump continua a considerare la famiglia Brandstad un prezioso asset. Tanto da ringraziarla pubblicamente durante uno comizio della scorsa settimana a Des Moines: ha elogiato quanto fatto da Terry Brandstad da ambasciatore a Pechino e la sua amicizia con Xi. “Suo figlio Eric è anche meglio di lui”, ha aggiunto.

Per leggere l'articolo integrale : Non solo (Hunter) Biden. Anche Trump ha il suo scandalo cinese - Formiche.net


E un articolo dal sito di giornalismo investigativo:

The China Ambassador’s Son Who Got Rich in Trump’s Swamp

Molto interessante questo articolo dei conti cinesi di Trump con annesse evasioni fiscali
Come al solito i politici "patrioti" di destra sono sempre i peggiori al mondo;)
 
Twitter :asd:


Aric Toler
@aricToler
Rudy is so bad at this that he released a Blackberry screenshot of a Russian iphone (note the MTS network) that supposedly came from a Delaware computer repair shop.

Vabbeh, non ha capito una ******.
Basta che guardi bene lo screenshot sul blackberry ... e' di un iphone, vero, connesso a mts rus, vero ... ma guarda bene la chat ...

H, Jim, Rob, You.

H e' presumibilmente Hunter
.. Jim e' il James a cui risponde presumibilmente Hunter

Ma questo non e' l'iphone ne' dell'uno ne' dell'altro ... e' l'iphone ovviamente di "you"

e chi e' you??
Di chi e' il blackberry?

Studia che poi ti interrogo. :D
 
Vabbeh, non ha capito una ******.
Basta che guardi bene lo screenshot sul blackberry ... e' di un iphone, vero, connesso a mts rus, vero ... ma guarda bene la chat ...

H, Jim, Rob, You.

H e' presumibilmente Hunter
.. Jim e' il James a cui risponde presumibilmente Hunter

Ma questo non e' l'iphone ne' dell'uno ne' dell'altro ... e' l'iphone ovviamente di "you"

e chi e' you??
Di chi e' il blackberry?

Studia che poi ti interrogo. :D

Ma che devi interrogare ,inizia a fare le valigie 👌



Stio belli capelli alla fine non ha tirato fuori una minch1a
 
Ma che devi interrogare ,inizia a fare le valigie 👌



Stio belli capelli alla fine non ha tirato fuori una minch1a

Il trap diceva non dire "gatto se non ce l'hai nel sacco". Te lo sei gia' dimenticato il 2016?
 
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