mastrociuchino
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a futura memoria...
Ormai è acclarato che la storiella dello spread è stata ed è il grimaldello per disarcionare il nano e prendere il controllo inserendo monti al governo ...
Non ci sono dubbi che sia andata così, è evidente e incontrovertibile.
Detto ciò siamo in una situazione paradossale quanto grave:
da un lato i politicanti di professione come bersani, casini, fini, ecc... dall'altro il re delle televendite pro domo sua...
Che dire, nessuno di costoro (monti in testa) farà ciò che realmente servirebbe al paese per girare pagina e consentire a noi di credere nel futuro.
La ricetta è talmente semplice da essere "visionaria":
uscita dall'euro; conversione del debito pubblico in moneta nazionale riservata ai soli creditori nazionali (per gli altri nisba); dimezzamento delle aliquote fiscali a privati e imprese e contestuale taglio del 50% dei posti pubblici e dell'apparato statale nel suo insieme (vero cancro italico).
Le risorse per il taglio delle imposte deriverebbero dallo "sconto" sul debito pubblico e il connubio svalutazione-detassazione renderebbe stracompetitivo il sistema produttivo Italia, tanto da richiamare coloro che hanno delocalizzato e attirare migliaia di nuove attività imprenditoriali. Le quali potrebbero creare i presupposti per riassorbire i dipendenti pubblici in esubero...
Lo so che sarò sommerso dai buuuuuuuuuuuu, ma la strada per il "reverse" è questa. L'alternativa è un inesorabile declino
Ormai è acclarato che la storiella dello spread è stata ed è il grimaldello per disarcionare il nano e prendere il controllo inserendo monti al governo ...
Non ci sono dubbi che sia andata così, è evidente e incontrovertibile.
Detto ciò siamo in una situazione paradossale quanto grave:
da un lato i politicanti di professione come bersani, casini, fini, ecc... dall'altro il re delle televendite pro domo sua...
Che dire, nessuno di costoro (monti in testa) farà ciò che realmente servirebbe al paese per girare pagina e consentire a noi di credere nel futuro.
La ricetta è talmente semplice da essere "visionaria":
uscita dall'euro; conversione del debito pubblico in moneta nazionale riservata ai soli creditori nazionali (per gli altri nisba); dimezzamento delle aliquote fiscali a privati e imprese e contestuale taglio del 50% dei posti pubblici e dell'apparato statale nel suo insieme (vero cancro italico).
Le risorse per il taglio delle imposte deriverebbero dallo "sconto" sul debito pubblico e il connubio svalutazione-detassazione renderebbe stracompetitivo il sistema produttivo Italia, tanto da richiamare coloro che hanno delocalizzato e attirare migliaia di nuove attività imprenditoriali. Le quali potrebbero creare i presupposti per riassorbire i dipendenti pubblici in esubero...
Lo so che sarò sommerso dai buuuuuuuuuuuu, ma la strada per il "reverse" è questa. L'alternativa è un inesorabile declino