Global X SuperDividend Ucits ETF (SDIV) IE00077FRP95 cosa ne pensate?

Con la distribuzione a fronte di 500 euro lordi ricevi 370 netti (500 - 26%)

Con l'accumulazione vendendo quote pari a 500€ il 26% si paga solo sulla plusvalenza (se c'è) + le commissioni (1.5€? 3€? 5€? a seconda della banca/broker)

Quindi, ipotizzando 5€ di commissioni e vari scenari di mercato avremo, come importi netti:

1) Nessuna plusv. (o capitale in perdita): 500 - (26% di 0) - 5 = 495 acc ---vs--- 370 dist
2) 10% di plusv / aumento dvd: 550 - (26% di 50) - 5 = 532 acc ---vs--- 407 dist (550-26%)
3) 25% di plusv / aumento dvd: 625 - (26% di 125) - 5 = 587.5 acc ---vs--- 462.5 dist (625-26%)
4) 50% di plusv / aumento dvd: 750 - (26% di 250) - 5 = 680 acc ---vs--- 555 dist (750-26%)
5) 100% di plusv / aumento dvd: 1000 - (26% di 500) - 5 = 865 acc ---vs--- 740 dist (1000-26%)
6) 200% di plusv / aumento dvd: 1500 - (26% di 1000) - 5 = 1235 acc ---vs--- 1110 dist (1500-26%)

Tradotto in percentuali, autostaccando il dvd con l'accumulazione avremo un incremento netto della rendita rispetto all'importo netto della dist. pari al:

+33.78% nel caso 1) (370 +33.78% = 495)
+30,71% nel caso 2) (407 +30.71% = 532)
+27.03% nel caso 3) (462.5 +27.03% = 587.5)
+22.52% nel caso 4) (555 +22.52% = 680)
+16.89% nel caso 5) (740 +16.89% = 865)
+11.26% nel caso 6) (1110 +11.26% = 1235)

... e ora ognuno faccia le proprie valutazioni.
Tutto chiaro, grazie mille, una volta fatti i conti sembra che nel 95% dei casi ci sia un netto vantaggio per una delle due modalità..
 
non é una rendita
é un disinvestimento periodico che avviene anche se il paniere dell'etf scende

quindi c'è una reale perdita di capitale
e ci paghi pure le tasse come se fosse un utile anche se il paniere ha perso

se invece con un ETF ad accumulo, che perde, disinvesti periodicamente (come se fossero dividendi) non ci paghi le tasse
Se incassi dvd puoi mantenere intatte tutte le quote originarie dell'ETF (a distribuzione)... mentre se per incassare denaro sei costretto a vendere gradualmente le quote originarie dell'ETF (ad accumulazione) stai decumulando. Tertium non datur...
 
Se incassi dvd puoi mantenere intatte tutte le quote originarie dell'ETF (a distribuzione)... mentre se per incassare denaro sei costretto a vendere gradualmente le quote originarie dell'ETF (ad accumulazione) stai decumulando. Tertium non datur...
si ma le quote vengono impoverite dallo stacco del dividendo
che te frega del numero delle quote?
quel che conta é il valore
 
Con la distribuzione a fronte di 500 euro lordi ricevi 370 netti (500 - 26%)

Con l'accumulazione vendendo quote pari a 500€ il 26% si paga solo sulla plusvalenza (se c'è) + le commissioni (1.5€? 3€? 5€? a seconda della banca/broker)

Quindi, ipotizzando 5€ di commissioni e vari scenari di mercato avremo, come importi netti:

1) Nessuna plusv. (o capitale in perdita): 500 - (26% di 0) - 5 = 495 acc ---vs--- 370 dist
2) 10% di plusv / aumento dvd: 550 - (26% di 50) - 5 = 532 acc ---vs--- 407 dist (550-26%)
3) 25% di plusv / aumento dvd: 625 - (26% di 125) - 5 = 587.5 acc ---vs--- 462.5 dist (625-26%)
4) 50% di plusv / aumento dvd: 750 - (26% di 250) - 5 = 680 acc ---vs--- 555 dist (750-26%)
5) 100% di plusv / aumento dvd: 1000 - (26% di 500) - 5 = 865 acc ---vs--- 740 dist (1000-26%)
6) 200% di plusv / aumento dvd: 1500 - (26% di 1000) - 5 = 1235 acc ---vs--- 1110 dist (1500-26%)

Tradotto in percentuali, autostaccando il dvd con l'accumulazione avremo un incremento netto della rendita rispetto all'importo netto della dist. pari al:

+33.78% nel caso 1) (370 +33.78% = 495)
+30,71% nel caso 2) (407 +30.71% = 532)
+27.03% nel caso 3) (462.5 +27.03% = 587.5)
+22.52% nel caso 4) (555 +22.52% = 680)
+16.89% nel caso 5) (740 +16.89% = 865)
+11.26% nel caso 6) (1110 +11.26% = 1235)

... e ora ognuno faccia le proprie valutazioni.
Giuro che non ho capito la logica del prospetto
 
Tra Accumulo o Distribuzione?
Io sono in pensione, accumulare per chi?
Gli etf a distribuzione mensili nel mio caso sono utilissimi, perchè si integrano perfettamente con la mia pensione e mi permettono di vivere meglio.
Se ero un ragazzino, sicuramente avrei fatto etf ad accumulo.
Quindi non c’è un meglio e un peggio, a ognuno l’adattamento più adeguato al proprio caso di vita.
 
Tra Accumulo o Distribuzione?
Io sono in pensione, accumulare per chi?
Gli etf a distribuzione mensili nel mio caso sono utilissimi, perchè si integrano perfettamente con la mia pensione e mi permettono di vivere meglio.
Se ero un ragazzino, sicuramente avrei fatto etf ad accumulo.
Quindi non c’è un meglio e un peggio, a ognuno l’adattamento più adeguato al proprio caso di vita.
ottimo
se qualcuno paga più tasse ed è pure contento
sono contento pure io
ne chiederanno meno a me

cerca di convincere più gente possibile
 
Scusate ma forse sono tardo io (possibilissimo). Mi sembra la discussione dei cassettisti di intesa.

Compro un etf (ma pure un'azione) a 100.

Caso a. Non oscilla dopo un anno. Rimane a 100.
a.1 distribuisce 10 di utile. Va a 90, pago 2.6 di imposte, metto in tasca 7.4
a.2 non distribuisce. Non pago imposte e il valore resta 100. Ok, ma non ho messo in tasca nulla.
a.3 non distribuisce e decido di vendere. Rimetto in tasca i miei soldi non pago imposte, non ho guadagnato né perso nulla.

Caso b. Cresce di 10.
b.1. distribuisce 10 di utile. Va a 100. Pago 2.6 di imposte, metto in tasca 7.4
b.2 non distribuisce. Non pago imposte e il valore resta 110. Ok, ma non ho messo in tasca nulla.
b.2 non distribuisce e decido di vendere. Ho 10 di plusvalenza lorda, 2,6 di imposte, metto in tasca 7.4.

il sistema fiscale tassa al 26% il momento realizzativo nello stesso identico modo.
Per cui quando uno vuole mettersi in tasca i soldi, che lo faccia con plusvalenza o dividendo, mi spiegate che differenza dovrebbe mai fare?

Il discorso sulle minusvalenze fiscali funziona solo se uno è in perdita, e un investitore non investe per essere in perdita. Almeno non in maniera sistematica.
 
Scusate ma forse sono tardo io (possibilissimo). Mi sembra la discussione dei cassettisti di intesa.

Compro un etf (ma pure un'azione) a 100.

Caso a. Non oscilla dopo un anno. Rimane a 100.
a.1 distribuisce 10 di utile. Va a 90, pago 2.6 di imposte, metto in tasca 7.4
a.2 non distribuisce. Non pago imposte e il valore resta 100. Ok, ma non ho messo in tasca nulla.
a.3 non distribuisce e decido di vendere. Rimetto in tasca i miei soldi non pago imposte, non ho guadagnato né perso nulla.

Caso b. Cresce di 10.
b.1. distribuisce 10 di utile. Va a 100. Pago 2.6 di imposte, metto in tasca 7.4
b.2 non distribuisce. Non pago imposte e il valore resta 110. Ok, ma non ho messo in tasca nulla.
b.2 non distribuisce e decido di vendere. Ho 10 di plusvalenza lorda, 2,6 di imposte, metto in tasca 7.4.

il sistema fiscale tassa al 26% il momento realizzativo nello stesso identico modo.
Per cui quando uno vuole mettersi in tasca i soldi, che lo faccia con plusvalenza o dividendo, mi spiegate che differenza dovrebbe mai fare?

Il discorso sulle minusvalenze fiscali funziona solo se uno è in perdita, e un investitore non investe per essere in perdita. Almeno non in maniera sistematica.
il sistema fiscale tassa al 26% le plusvalenze non il capitale

se preferite chi vi dà la paghetta quando vuole invece di prenderla quando vi serve, peggio per voi, che vi dobbiamo dire

poi qui siamo in una discussione dove più che la distribuzione, io contestavo proprio uno strumento totalmente inefficiente e insostenibile

ma ripeto, contenti voi contenti tutti
 
il sistema fiscale tassa al 26% le plusvalenze non il capitale

se preferite chi vi dà la paghetta quando vuole invece di prenderla quando vi serve, peggio per voi, che vi dobbiamo dire

poi qui siamo in una discussione dove più che la distribuzione, io contestavo proprio uno strumento totalmente inefficiente e insostenibile

ma ripeto, contenti voi contenti tutti
Tutto condivisibile, ma è ultroneo rispetto al discorso "conviene fiscalmente ad accumulazione rispetto che a distribuzione".

Riprendo il tuo:

il sistema fiscale tassa al 26% le plusvalenze non il capitale. E per il dividendo è uguale, mica tassa il capitale.

se preferite chi vi dà la paghetta quando vuole invece di prenderla quando vi serve, peggio per voi, che vi dobbiamo dire. Potrei dirti che uno che è pigro e non ha voglia di mettersi a vendere pezzi di investimento preferisce la distribuzione, ma ripeto, non ha rilevanza fiscale.

poi qui siamo in una discussione dove più che la distribuzione, io contestavo proprio uno strumento totalmente inefficiente e insostenibile. E mi sta bene, ci mancherebbe (io per pura fortuna sono dentro da febbraio 24 sostanzialmente in gain con i dividendi presi).

ma ripeto, contenti voi contenti tutti

Non riesco proprio a capire perché uno strumento a distribuzione farebbe pagare più tasse di uno ad accumulazione.
 
Se investi 100 e l' etf distribuisce 10 ma cala di 12 secondo me c'è solo da stargli alla larga.

Se il dividendo è maggiore del rimanente capitale investito, tu intanto paghi il 26% di ogni dividendo. Poi intanto il capitale scende più dei dividendi intascati

A lungo andare, il capitale investito inizialmente è stato maggiore del residuo+i dividendi intascati
 
Se investi 100 e l' etf distribuisce 10 ma cala di 12 secondo me c'è solo da stargli alla larga.

Se il dividendo è maggiore del rimanente capitale investito, tu intanto paghi il 26% di ogni dividendo. Poi intanto il capitale scende più dei dividendi intascati

A lungo andare, il capitale investito inizialmente è stato maggiore del residuo+i dividendi intascati
Ok, ma in pratica tu presuppone un andamento negativo dello strumento oppure che distribuiscono sempre e solo riserve. Tra l'altro se distribuiscono riserve bisogna effettivamente vedere se paghi il 26
 
Se è distribuito come dividendo, paghi sempre le tasse al 26%

Se disinvestiti dipende, se sei sotto pmc no
 

secondo me questo video è abbastanza chiaro e dettagliato
 
Lo spiega pure Coletti che l'accumulazione è più efficiente e con esempi pratici
 
In sostanza il guadagno fiscale si manifesta eventualmente solo se vendi in perdita.
No, in sostanza il guadagno fiscale c'è SEMPRE, anche se non hai capito gli esempi che ho fatto, dove pure con un caso estremo e raro di +200% di capital gain (cioè capitale triplicato), avresti comunque un +11% di netto in più in tasca con l'autostacco, rispetto al caso analogo di un dividendo lordo triplicato ma che viene tassato TUTTO al 26%.

Nei casi di gain più "umani" e statisticamente frequenti invece, il vantaggio è sempre superiore al 20% fino ad arrivare a quasi il 34% se sei in pari o in perdita.

Questi sono i dati oggettivi nudi e crudi, risultato di scelte fiscali (Italiane e non solo) fortemente penalizzanti per la distribuzione, e sono d'accordo che di per sè NON HANNO SENSO, una differenza simile non dovrebbe esistere tra le due modalità, ma così funziona.

Questo a prescindere che uno possa comunque legittimamente preferire la distr. in ogni caso, per comodità, psicologia o magari perchè milionario, e quindi perderci il 26% di tasse a ogni dvd non gliene frega nulla, visto che la rendita così tassata gli basta e avanza lo stesso.

Altro video che riassume bene il tutto e ha chiarito le idee definitivamente anche a me:

 
No, in sostanza il guadagno fiscale c'è SEMPRE, anche se non hai capito gli esempi che ho fatto, dove pure con un caso estremo e raro di +200% di capital gain (cioè capitale triplicato), avresti comunque un +11% di netto in più in tasca con l'autostacco, rispetto al caso analogo di un dividendo lordo triplicato ma che viene tassato TUTTO al 26%.

Nei casi di gain più "umani" e statisticamente frequenti invece, il vantaggio è sempre superiore al 20% fino ad arrivare a quasi il 34% se sei in pari o in perdita.

Questi sono i dati oggettivi nudi e crudi, risultato di scelte fiscali (Italiane e non solo) fortemente penalizzanti per la distribuzione, e sono d'accordo che di per sè NON HANNO SENSO, una differenza simile non dovrebbe esistere tra le due modalità, ma così funziona.

Questo a prescindere che uno possa comunque legittimamente preferire la distr. in ogni caso, per comodità, psicologia o magari perchè milionario, e quindi perderci il 26% di tasse a ogni dvd non gliene frega nulla, visto che la rendita così tassata gli basta e avanza lo stesso.

Altro video che riassume bene il tutto e ha chiarito le idee definitivamente anche a me:

Intanto ti ringrazio del video, molto chiaro.
Ci sono però due passaggi a mio avviso importanti.

Gli esempi di distribuzione "in perdita" io (parare mio assolutamente personale) non li considero nel senso che non mi metto mai nell'ottica di vendere in perdita (ma ripeto, è una cosa mia personale). Poi la questione distribuzione delle riserve (per le società, non per gli etf) non è sempre al 26% ma quello è un altro discorso ancora.

L'esempio 2 secondo me è quello più interessante (anche perché immagino sia lo scenario a cui puntiamo tutti)

esempio2.JPG

Il discorso è corretto perché stai vendendo un pezzo di investimento e non tutto. Se liquidassi l'intero investimento avresti Una plus di 10 contro una plus di 9+1, entrambe al 26%.
Mi domando però una cosa: il PMC fiscale dell'etf ad accumulo non varia dopo il primo disinvestimento?
 
non é una rendita
é un disinvestimento periodico che avviene anche se il paniere dell'etf scende

quindi c'è una reale perdita di capitale
e ci paghi pure le tasse come se fosse un utile anche se il paniere ha perso

se invece con un ETF ad accumulo, che perde, disinvesti periodicamente (come se fossero dividendi) non ci paghi le tasse
shark2007 ha scritto:
Premetto che, secondo me, in un paniere di ETF possono convivere entrambe le categorie ad accumulazione ed a distribuzione... dipende molto dall'età dell'investitore, dall'esistenza o meno di eredi, dagli obiettivi personali, ecc...
Tuttavia, la mia principale motivazione sul preferire o meno gli ETF a distribuzione è la seguente:
immagino uno scenario... ipotetico, ma verificatosi alcune volte in passato... nel quale i mercati siano in declino per almeno 10 anni...
In un tale scenario, entrambe le categorie di ETF subirebbero una considerevole discesa delle quotazioni, non sempre equa e razionale, ossia non sempre rispettosa del NAV di ognuno (accumulazione o distribuzione)... in quanto i mercati attraversano spesso delle fasi (anche lunghe) in cui prevale l'emotività e la speculazione. A quel punto, nel corso del tempo (10 anni), gli ETF a distribuzione, pur deprezzandosi, continuerebbero ad erogare un rendita periodica più o meno variabile, ma pur sempre utile e gradita, senza intaccare il capitale iniziale... mentre gli ETF ad accumulazione continuerebbero solo a scendere di prezzo e se un investitore avesse necessità di denaro dovrebbe vendere addirittura in perdita e soprattutto decumulando il capitale originario.

Lo ha spiegato in maniera eccelsa shark2007, non c'è molto da aggiungere perchè è già scritto! Solamente in un ottica di DIVERSIFICAZIONE la regola cardine di un buon investitore, va bene sia l'uno che l'altro in portafoglio. Poi siamo in democrazia ci mancherebbe, ognuno è libero di investire come vuole ed ha le proprie opinioni.
 
no oh! NO!!!

la democrazia c'entra niente.

la matematica è come la scienza - non è e non deve essere democratica!
la distribuzione è sempre peggio dell'accumulazione dato il sistema fiscale italiano.

punto!
a parità di strumento, che è l'unico confronto proponibile, l'accumulazione è sempre meglio della distribuzione.

poi io preferisco il mare e tu la montagna ma non c'entra niente con cosa sia meglio A LIVELLO FISCALE E MATEMATICO
 
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