Guerra, l'unica possibilità di uscita dalla crisi

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pattume

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Ovviamente la mia è una provocazione, ma fino a mezzo secolo fa (o anche meno) la guerra era la reazione più naturale di uno stato in difficoltà.

Guerra intesa anche come conquista di colonie nei paesi poveri, dai quali trarre materie prime e forza lavoro a costo bassissimo.

La Gran Bretagna e in generale il mondo anglosassone devono buona parte della loro attuale fortuna a secoli di colonialismo e di sfruttamento delle risorse dei paesi controllati.

La guerra è un colpo di spugna col passato, permette di ripartire da zero o quasi e offre delle opportunità di crescita e sviluppo successive ad essa inimmaginabili prima.

Non si dica che l'effetto della guerra è la morte di milioni di persone, qualcuno ha mai contato quanti milioni di persone innocenti dei paesi poveri periscono a causa dello sfruttamento dell'attuale sistema capitalistico occidentale?

L'italia per esempio potrebbe iniziare con la conquista, realizzata mediante assedio, quindi senza sparare un colpo, del ricco S.Marino, eliminando così un insidioso paradiso fiscale.

Giustificato da ragioni storiche, lo sforzo bellico potrebbe poi portarsi verso l'Istria e la Dalmazia; si tratta di posti turistici con possibilità ancora sotto valorizzate.

Vista la difficoltà della Grecia, potremmo approffitare per delle incursioni veloci alla conquista delle isole più a ovest; anche qui grandi possibilità di valorizzazione.

Lo stesso dicasi per la Corsica, che dopo qualche secolo potrebbe ritornare italiana, ma qui la faccenda potrebbe rivelarsi più ardua, dovendosi scontrare con una potenza atomica, meglio lasciarla in mani francesi e rivolgersi alla consquista di terre più facili...

A parte gli scherzi, che ne penzate? La guerra potrebbe essere un'opzione per la risoluzione di questa crisi?
 
il concetto che la guerra risolva i problemi del capitalismo è molto marxista ... però se cambi prospettiva siamo già in guerra , seppur asimmetrica , non fatta più con carri armati e aerei ma con gli hedge found :yes::yes::yes:
 
Ovviamente la mia è una provocazione, ma fino a mezzo secolo fa (o anche meno) la guerra era la reazione più naturale di uno stato in difficoltà.

Guerra intesa anche come conquista di colonie nei paesi poveri, dai quali trarre materie prime e forza lavoro a costo bassissimo.

La Gran Bretagna e in generale il mondo anglosassone devono buona parte della loro attuale fortuna a secoli di colonialismo e di sfruttamento delle risorse dei paesi controllati.

La guerra è un colpo di spugna col passato, permette di ripartire da zero o quasi e offre delle opportunità di crescita e sviluppo successive ad essa inimmaginabili prima.

Non si dica che l'effetto della guerra è la morte di milioni di persone, qualcuno ha mai contato quanti milioni di persone innocenti dei paesi poveri periscono a causa dello sfruttamento dell'attuale sistema capitalistico occidentale?

L'italia per esempio potrebbe iniziare con la conquista, realizzata mediante assedio, quindi senza sparare un colpo, del ricco S.Marino, eliminando così un insidioso paradiso fiscale.

Giustificato da ragioni storiche, lo sforzo bellico potrebbe poi portarsi verso l'Istria e la Dalmazia; si tratta di posti turistici con possibilità ancora sotto valorizzate.

Vista la difficoltà della Grecia, potremmo approffitare per delle incursioni veloci alla conquista delle isole più a ovest; anche qui grandi possibilità di valorizzazione.

Lo stesso dicasi per la Corsica, che dopo qualche secolo potrebbe ritornare italiana, ma qui la faccenda potrebbe rivelarsi più ardua, dovendosi scontrare con una potenza atomica, meglio lasciarla in mani francesi e rivolgersi alla consquista di terre più facili...

A parte gli scherzi, che ne penzate? La guerra potrebbe essere un'opzione per la risoluzione di questa crisi?

nell'altro 3d ci sono gli euro-sfasciti, di qua abbiamo già i generali! :eek:

l'ultima guerra in cui ci siamo cimentati è finita molto male, meglio evitare e pensare di fare all'amore che ci riesce molto meglio! ;)
 
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