Guerra Ukraina-Russia: aspetti strategico-militari [Cap. 6]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mi sembra giusto aiutare i russofoni ad evacuare , sanno già dove ospitarli in Nuova Zemlya

A Novaya Zemlya, dal 17 al 22, meglio lasciar perdere che a giudicare dal NOTAM qualche lancio di test pare probabile.
 

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Quella zona ha bisogno di essere ripopolata
 
Dici che poiché i russi credono alla storia che gli ucraini usano i civili come scudo, che due giorni fa, sempre i russi, hanno sprecato uno dei pochi (e costosi) missili da crociera che hanno, tirandolo su di un parco giochi a Kiev?

sii serio ,sei tu che affermi che hanno solo roba obsoleta , ammesso che non sia caduto li perche' abbattuto ,puo' essere che sia andato fuori bersaglio causa imprecisione intrinseca ,e dunque? il missile e' stato lanciato ad un ora alla quale i giardinetti non sono frequentati ,chiediti invece perche' i democratici difensori bombardano i mercati alle 11 del mattino .
 
Premesso che in questo caso sostengo la tua posizione, cosa cavolo centra con tutto il resto? Ti rendi conto dell'enorme differenza tra la Russia e gli USA quando fanno la guerra? Lo rispiego: gli USA, giusto o sbagliato che sia, fanno la guerra a comunisti incalliti, fondamentalisti islamici, dittatori sanguinari. La Russia sponsorizza tutta questa gente.

gli usa fanno la guerra a chiunque non obbedisca ai loro ordini, indipendentemente dal fatto che sia un dittatore o un presidente eletto democraticamente, e per farlo si servono della peggiore fec cia dell'umanità senza il minimo problema
un ripassino :o
al quaeda e i talebani sono stati armati dagli usa per combattere contro i russi in afghanistan, poi si sono rivoltati e li hanno invasi, erano i loro cuccioli, non i cuccioli della russia. e adesso biden, con la scusa del ritiro li ha nuovamente riempiti di armi
saddam hussein è stato aiutato per anni dagli americani per combattere contro l'iran, poi ha fatto la fine di al quaeda
allende, presidente regolarmente eletto è stato ammaz zato da pinochet sponsorizzato dagli americani, insieme a 2 o 3000 cileni
l'arabia saudita armata e aiutata dagli americani sta massacrando i bambini yemeniti (nel 2018 la bbc ha stimato 85000 bambini morti), oltre al resto della popolazione
 
gli usa fanno la guerra a chiunque non obbedisca ai loro ordini, indipendentemente dal fatto che sia un dittatore o un presidente eletto democraticamente, e per farlo si servono della peggiore fec cia dell'umanità senza il minimo problema
un ripassino :o
al quaeda e i talebani sono stati armati dagli usa per combattere contro i russi in afghanistan, poi si sono rivoltati e li hanno invasi, erano i loro cuccioli, non i cuccioli della russia. e adesso biden, con la scusa del ritiro li ha nuovamente riempiti di armi
saddam hussein è stato aiutato per anni dagli americani per combattere contro l'iran, poi ha fatto la fine di al quaeda
allende, presidente regolarmente eletto è stato ammaz zato da pinochet sponsorizzato dagli americani, insieme a 2 o 3000 cileni
l'arabia saudita armata e aiutata dagli americani sta massacrando i bambini yemeniti (nel 2018 la bbc ha stimato 85000 bambini morti), oltre al resto della popolazione

Ciò che hai scritto non cambia di una virgola il mio ragionamento. Prendiamo l'esempio di Saddam: faceva la guerra ai fondamentalisti islamici e sembrava alleato affidabile e allora era sponsorizzato dagli americani. Se Saddam usa armi chimiche contro i curdi e invade il Kuwait, gli americani lo attaccano.

Allende era democraticamente eletto, certo. Il comunista Allende avrebbe creato un inferno cileno anche peggiore del dittatore che ha restituito il Cile alla democrazia. Gli unici regimi comunisti rimasti sono la Corea del Nord, la Bielorussia, il Venezuela, Cuba, lo Zimbabwe... Quindi Allende era in maggioranza ma aveva torto.

Se poi mi chiedi se gli americani sbagliano o se talvolta siano moralmente discutibili, allora concordo con te, ma il confronto coi russi sul piano dei valori, delle intenzioni e dei risultati è impietoso.

PS Personalmente sono poco democratico e molto liberale, quindi schierato contro chiunque attenta alla libertà del popolo. Infatti anche Hitler, come Allende, era democraticamente eletto.

Ps2 Mi scuso con Fog perché rovino la discussione e mi ha già richiamato in passato
 
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sii serio ,sei tu che affermi che hanno solo roba obsoleta , ammesso che non sia caduto li perche' abbattuto ,puo' essere che sia andato fuori bersaglio causa imprecisione intrinseca ,e dunque? il missile e' stato lanciato ad un ora alla quale i giardinetti non sono frequentati ,chiediti invece perche' i democratici difensori bombardano i mercati alle 11 del mattino .

Infatti ho detto che gli hanno dedicato uno dei pochi missili da crociera (intendendo quelli "buoni").
E su tutto mi sembra evidente che ai fini puramente militari un parco giochi (posto all'interno di un parco frequentato anche da altre persone) e posto a Kiev, sia irrilevante.
Quei missili a prescindere dalla loro precisione, sono stati usati al solo fine di colpire (direttamente o meno) soprattutto i civili.
Inutile poi lamentarsi della presunta intransigenza di Zele a non voler trattare con Vladimiro
 
Musk, Starlink insostenibile, paghi il Pentagono
Elon Musk avvisa che non è più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai circa 20 mila terminali satellitari Starlink donati all’Ucraina e in settembre ha avvisato con una lettera il Pentagono che potrebbe mettere fine al servizio se la difesa Usa non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese. Lo riporta la Cnn. L’imprenditore miliardario ha fatto sapere che finora la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari e che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi.
 
08:11
Kiev, in un mese liberati oltre 600 insediamenti sotto occupazione russa

Nel corso dell'ultimo mese, le forze armate ucraine hanno liberato più di 600 insediamenti sotto occupazione russa, 75 dei quali nella regione di Kherson. Ad annunciarlo è stato il Ministero ucraino per la reintegrazione dei territori temporanei occupati. Circa 502 insediamenti sono stati liberati nella regione nordorientale di Kharkiv, dove il mese scorso le forze ucraine sono avanzate in profondità nelle linee russe, ha reso noto la stessa fonte, precisando poi che 43 insediamenti sono stati liberati nella regione di Donetsk e sette nella regione di Lugansk. "L'area dei territori ucraini liberati è aumentata in modo significativo", ha affermato il ministero in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web.


07:36
Gb: lenti progressi russi in centro Donbass

"La Russia continua nella sua campagna offensiva nel Donbass centrale e, molto lentamente, sta facendo progressi. Tuttavia, il suo progetto operativo generale è minato dalla pressione ucraina sui fronti settentrionale e meridionale e dalla grave carenza di munizioni e manodopera". È l'aggiornamento quotidiano dell'intelligence britannica sulla situazione sul campo in Ucraina. Gli 007 hanno riferito che "negli ultimi tre giorni, le forze filo-russe hanno compiuto progressi tattici verso il centro della città di Bakhmut, nel Donetsk" e sono "probabilmente avanzate nei villaggi di Opytine e Ivangrad" nella regione di Lugansk. "Ci sono stati pochi, se non nessuno, altri insediamenti conquistati da forze regolari russe o separatiste dall'inizio di luglio", ha sottolineato il ministero della Difesa su Twitter.
 
1 ora fa
07:49
Gli sfollati di Kherson inizieranno ad arrivare in Russia

Dovrebbero cominciare ad arrivare in Russia oggi gli sfollati dalla regione ucraina di Kherson, annessa alla Russia dopo il referendum di fine settembre. La decisione è stata presa, come riferisce la Reuters, dopo che un funzionario filo-russo ha suggerito che i residenti dovrebbero partire per sicurezza.


1 ora fa
07:43
Borrell: "Da Ue più aiuti militari a Kiev"

"Cerchiamo una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina", ha detto l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, che avverte: "Qualsiasi attacco nucleare contro l'Ucraina provocherebbe una risposta non nucleare così potente sul piano militare che l'esercito russo verrebbe spazzato via".:eek::eek:
 
Musk, Starlink insostenibile, paghi il Pentagono
Elon Musk avvisa che non è più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai circa 20 mila terminali satellitari Starlink donati all’Ucraina e in settembre ha avvisato con una lettera il Pentagono che potrebbe mettere fine al servizio se la difesa Usa non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese. Lo riporta la Cnn. L’imprenditore miliardario ha fatto sapere che finora la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari e che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi.

Premesso che ritengo corretto che dei costi si facciano carico gli Stati (non è che Lockheed Martin ci mette di suo gli Himars), i numeri non mi sembrano tornare.

Un apparato costa (prezzo "al pubblico") 500$ di start-kit e 110$ di abbonamento mensile, il che fa, all'incirca, 2000$ annui ad apparato.

Per 20000 apparati si arriva a 40 milioni di $ annui, da dove escono i 400 milioni annui e gli altri costi?

Edit. scopro, peraltro, che Starlink ha anche abbassato i prezzi al pubblico a inizio Settembre.
”The average terminal price, including shipping, is $493.99, and the average monthly service charge is $72.65.”

https://circleid.com/posts/20220906-spacex-introduces-affordability-based-starlink-pricing
 
Ultima modifica:
Al momento sono tutti fermi sul campo di battaglia.....Sul rallentamento ucraino a pesare molto probabilmente è stata una precisa scelta dei comandi di Kiev.
Si è scelto quindi di dare “respiro” alle proprie truppe e riorganizzare il campo. Le piccole conquiste territoriali dei russi a Lyman e degli ucraini a Kherson sono quindi da inquadrare
in un generale riassestamento del fronte.
Quanto durerà questa fase è difficile da dire.
 
Premesso che ritengo corretto che dei costi si facciano carico gli Stati (non è che Lockheed Martin ci mette di suo gli Himars), i numeri non mi sembrano tornare.

Un apparato costa (prezzo "al pubblico") 500$ di start-kit e 110$ di abbonamento mensile, il che fa, all'incirca, 2000$ annui ad apparato.

Per 20000 apparati si arriva a 40 milioni di $ annui, da dove escono i 400 milioni annui e gli altri costi?

Edit. scopro, peraltro, che Starlink ha anche abbassato i prezzi al pubblico a inizio Settembre.
”The average terminal price, including shipping, is $493.99, and the average monthly service charge is $72.65.”

https://circleid.com/posts/20220906-spacex-introduces-affordability-based-starlink-pricing

Eh, lui pensa a quello che deve sborsare per Twitter
 
Al momento sono tutti fermi sul campo di battaglia.....Sul rallentamento ucraino a pesare molto probabilmente è stata una precisa scelta dei comandi di Kiev.
Si è scelto quindi di dare “respiro” alle proprie truppe e riorganizzare il campo. Le piccole conquiste territoriali dei russi a Lyman e degli ucraini a Kherson sono quindi da inquadrare
in un generale riassestamento del fronte.
Quanto durerà questa fase è difficile da dire.

Visto il massiccio bombardamento russo, le forze ucraine si sono disperse, ma non erano loro l'obbiettivo, ma i parchi giochi.
 
Visto il massiccio bombardamento russo, le forze ucraine si sono disperse, ma non erano loro l'obbiettivo, ma i parchi giochi.

Credo che da parte ucraina, pesi anche il fatto che devono tenere dispersa la logistica quindi i depositi munizioni ed altro, al fine da limitare le probabilità che vengano individuati (le coord.) e quindi colpiti dall'artiglieria russa.
 
Oggi, qui a Napoli (Centro), tra un passaggio e l'altro di (due) assetti delle Frecce Tricolori - sono qua perchè domani c'è la "Festa degli Alpini" - mi è capitato di leggere cosa ha oggi scritto nella pagina FB, il buon Stirpe, per semplificare la vita a chi non vuole/può andarlo a cercare lo riporto di seguito.
Giorno 232
Il fango che monta in Ucraina limita sempre più le operazioni militari e quindi l’attenzione generale della popolazione europea torna a concentrarsi sulle ipotesi diplomatiche.
Come abbiamo già specificato, quando le attività militari languono, generalmente è appunto il momento di puntare sulla diplomazia. Disgraziatamente, le “annessioni” russe hanno reso ogni ipotesi di trattativa volutamente impraticabile, visto che a questo punto sarebbe inevitabile che almeno una delle parti dovrebbe accettare una mutilazione territoriale e nessuna delle due può permettersela.
Le speranze di chi ancora s’illude che sia possibile giungere ad una soluzione negoziata del conflitto si concentrano sui grandi eventi politici in calendario: le elezioni americane di Mid-Term, il Congresso del Partito Comunista Cinese, e il G20 in Indonesia.
Proviamo a vedere se queste speranze siano in qualche modo ben riposte.
Coloro che sono ancora irrazionalmente convinti che la causa prima del prolungamento del conflitto sia la determinazione americana di indebolire la Russia sperano che le elezioni di Mid-Term indeboliscano il Presidente Biden. Questa convinzione è frutto ancora una volta della loro scarsa comprensione dei meccanismi politici americani: è vero che probabilmente i repubblicani allargheranno la propria presenza al Congresso, ma il fatto che l’ex-Presidente Trump fosse apertamente vicino a Putin non significa affatto che un rafforzamento dei repubblicani ammorbidirebbe le posizioni americane. La posizione di Trump in campo repubblicano è stata un’aberrazione che non ha lasciato tracce sensibili: i repubblicani da sempre sono molto più rigidi nei confronti della Russia rispetto ai democratici, e il sostegno USA all’Ucraina è assolutamente bi-partisan. Un successo repubblicano potrà anche indebolire Biden in politica interna, ma non cambierà minimamente la sua posizione in politica estera. Per intenderci, i repubblicani sono favorevoli all’invio di missili a lunga gittata per gli ucraini...
Le persone che vivono nella certezza che la Cina sarà l’unico vincitore di questa guerra invece guardano a Pechino. Il Congresso del PCC probabilmente rafforzerà enormemente Xi Jinping, che è notoriamente vicino (a modo suo) a Putin. Esiste anche peraltro una (bassa) possibilità che l’esito sia una sua sostituzione, ma in ogni caso non ci saranno cambiamenti drastici nella politica del Dragone: la Cina non è Nazione avvezza ai cambiamenti di rotta clamorosi o alle iniziative estemporanee dei suoi leader. La politica cinese è tradizionalmente di ampio respiro e orientata al lungo periodo. Da un lato poggia sulla partnership strategica con la Russia, che garantisce una sponda diplomatica sicura e costante, fornisce un ombrello nucleare strategico gratuito e una disponibilità costante di materie prime a buon mercato; dall’altro però necessita di un mercato mondiale aperto e sicuro, dove la reciproca dipendenza commerciale e finanziaria con l’Occidente (America ed Europa a pari titolo) è irrinunciabile. Pertanto i margini di variazione del supporto cinese alla Russia sono minimi: potremo assistere a qualche invio di munizionamento d’artiglieria o a qualche chiusura di linea di credito in più o in meno, ma niente di più clamoroso o significativo.
Il G20 in Indonesia in realtà offre la prima opportunità di un confronto diretto fra i massimi leader mondiali, inclusa la possibilità di un incontro bilaterale fra Biden e Putin.
Da sempre la Russia ama tratteggiare l’idea che dal suo rapporto con gli USA dipendano i destini del mondo. Nella visione di Putin in realtà Mosca e Washington sono i due unici giocatori di scacchi del pianeta: tutti gli altri sono solo pedine, o peggio ancora (come l’Ucraina) semplici caselle della scacchiera.
Anche per questo per lui una vera trattativa diretta con Zelensky sarebbe un’umiliazione inaccettabile, mentre un dialogo con l’America (possibilmente una “nuova Yalta” con una ridefinizione delle rispettive “aree di influenza”) sarebbe più che auspicabile.
Nella visione di Putin, solo un dialogo con l’America potrebbe avviare una qualche soluzione del conflitto, con Biden nel ruolo di colui che dovrebbe convincere il recalcitrante Zelensky ad accettare i sacrifici territoriali necessari per placare il suo potente vicino.
Questa è esattamente anche la visione di moltissimi pacifisti nostrani: costoro hanno metabolizzato l’idea che Putin sia effettivamente il cattivissimo irrecuperabile, e che “non sia ragionevole” aspettarsi che possa abbandonare del tutto le sue pretese, per quanto inaccettabili queste possano essere in linea di principio. Pertanto diventa ragionevole che le concessioni debbano essere estorte a qualcun altro... Se poi questo “qualcun altro" non siamo nemmeno noi, non vedono alcun problema etico nell’accusarlo di irresponsabilità: dopo tutto sono loro che devono pagare bollette sempre più salate e rischiare l’Armageddon nucleare.
Per l’appunto però questa è esattamente la visione di Putin, e ciò che la sua propaganda cerca di imporre all’attenzione dell’opinione pubblica occidentale: chi sostiene tale visione non è altro che uno strumento inconsapevole della guerra ibrida della Russia contro l’Occidente (oltre che di quella convenzionale contro l’Ucraina).
Ovviamente la posizione diplomatica dell’Occidente è ben diversa. Il fatto che Putin sia un “cattivissimo” ormai irrecuperabile rimane assodato, ma non è accettabile che tale sua condizione possa rendere accettabili delle pretese da parte sua che sono e restano inammissibili... In particolare nel momento in cui la guerra la sta perdendo.
L’inammissibilità poi non dipende solo dai valori etici su sui si fondano le democrazie occidentali e la diplomazia internazionale (che includono l’inviolabilità unilaterale delle frontiere del 1945), ma anche dalla natura dei rapporti che reggono le alleanze occidentali da quasi ottant’anni. La supremazia di fatto degli Stati Uniti sull’Occidente in particolare e nel mondo in generale non si basa su un potere “imperiale” in senso classico, ma su una combinazione di alleanze, obblighi reciproci e “soft power” in senso lato per cui se Washington dovesse decidere di “tradire” Kyiv imponendole dei sacrifici territoriali in contrasto con regole e valori sostenuti finora, unicamente allo scopo di placare le frustrazioni di Mosca, il suo intero sistema di alleanze ne risulterebbe irrimediabilmente compromesso.
I principi fondamentali su cui poggiano gli ordinamenti occidentali e le regole che gestiscono i rapporti internazionali impongono che il rapporto diplomatico destinato a definire in ultimo l’esito del conflitto sia quello fra la Russia e l’Ucraina: i due Paesi in guerra. La differente percezione di dignità che Putin ha della sua Russia rispetto al proprio nemico è parte integrante del problema, e quindi non può essere parte della soluzione: soprattutto nel momento in cui i russi non stanno neppure vincendo sul campo.
Il fatto che l’Ucraina sia inserita ormai a pieno titolo nel campo occidentale e che la guerra sia chiaramente evoluta in un conflitto per procura della Russia contro l’intero Occidente, oltre ad essere un’ovvia conseguenza dell’aggressione che Putin avrebbe dovuto prevedere, non significa affatto che la vera controparte del presidente russo sia quello americano: era e rimane quello ucraino, il cui esercito sta contenendo e addirittura respingendo quello avversario.
Biden non può e non deve parlare con Putin per conto dell’Ucraina; però può sicuramente facilitare un contatto fra Mosca e Kyiv, ed eventualmente garantire l’applicazione di un eventuale accordo.
Nel frattempo, un primo contatto bilaterale può rappresentare uno spunto di speranza ed uno sviluppo positivo per tutti; ma gli argomenti da affrontare devono rimanere per l’appunto bilaterali. Questi potranno spaziare dal problema della giocatrice di pallacanestro americana detenuta in Russia in base ad accuse chiaramente strumentali, fino ad un rilancio delle trattative “new START” sulle testate nucleari sia strategiche che tattiche.
In senso più generale, Biden potrebbe e dovrebbe mettere in chiaro una volta di più come lo scopo dell’Occidente non sia mettere la Russia in ginocchio ma solamente neutralizzare l’aggressione all’Ucraina, e che in caso di ritiro russo entro i confini internazionalmente riconosciuti i russi non dovranno aspettarsi un dopoguerra umiliante.
In ogni caso l’orso Vladimiro non dovrà e non potrà aspettarsi alcuna soddisfazione in premio per la sua aggressione.
Orio Giorgio Stirpe

https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5

Dimenticavo, proprio ieri sul tubo c'è stato il suo settimanale intervento a "Il fronte dietro", l'evento di ieri aveva per titolo "Ucraina: il ponte di Kerch, danni collaterali e Donbass".
Per chi crede che sia una "strana convinzione" (oltre che mia) di Tom Cooper, di Batacchi (RID), di Andrea Mottola (autore del report di RID "inavvertitamente" :D postato da Balabiotto giorni fa) ed a quanto pare anche di Giorgio Stirpe, invito a saltare quanto appunto lui dice tra il minuto 12 ed il 13/14, (e ne fa un ulteriore fugace accenno dopo il minuto 20/22) : infatti sembra che anche lui la pensi come i signori appena citati (circa la carenza da parte russa di missili da crociera almeno di recente fattura) : insomma è na congiura !! :D

 
cq il fango che ferma le operazioni lo vede soprattutto lui . anche oggi sull'ucraina un discreto sole. un mese fa pioveva e le operazioni procedevano .per il resto ,sul come andra' a finire ,ognuno di noi puo'dire la sua e forse uno indovina.
 
cq il fango che ferma le operazioni lo vede soprattutto lui . anche oggi sull'ucraina un discreto sole. un mese fa pioveva e le operazioni procedevano .per il resto ,sul come andra' a finire ,ognuno di noi puo'dire la sua e forse uno indovina.

Ma che sia "solo lui" a vederla così, non direi, visto l'intervento di Lucio Caracciolo, a Tagadà, dove diceva che ormai è rimasto un mese, forse uno e mezzo di combattimenti e poi a causa dell'inverno tutto si ferma tranne per poi riprendere in primavera del prossimo anno, dove, sempre a sentire Caracciolo, o una delle due parti prevarrà sull'altra (e lui non è sbilanciato nel dire quale), oppure non è da escludere un cessate il fuoco che appunto "congelerebbe" le posizioni così come saranno a quel momento.
(Nelle prime battute, sempre Caracciolo, si è lasciato sfuggire che finora la Russia ha ottenuto dei minimi progressi).

Comunque basta andare su Google per trovare la puntata oppure cercare nel sito di La7 il podcast della puntata del 12/OTT.
 
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