Manco a farlo apposta, nell'accingermi a scrivere questo post, ne vedo uno in cui la religione viene per l'ennesima volta degradata a "oppio dei popoli". E allora, detto per inciso, anche ammesso che lo sia, il fatto che quando non c'è venga subito riempita con altri innumerevoli "oppi" -denaro, droghe, sesso, divertimento patologico- dimostrerebbe allora che l'uomo non può comunque prescindere da qualche oppio...sicchè, oppio per oppio, la religione sarebbe di sicuro il meno nefasto. Chiuso l'inciso.
Altrettanto casualmente ecco che mezz'ora fa mi suonano al campanello (non aspettavo nessuno) e si presentano tre ragazzine, una più grandicella, le altre due praticamente bambine, rigorosamente vestite di nero da streghe che ovviamente stavano peregrinando di casa in casa cercando piccoli oboli.
E appena prima, al TG, era finito un servizio sulla gente al negozio che si interroga se preferire zucche vere o di plastica, con la massima naturalezza, manco si trattasse dell'albero di Natale, e la notizia che per festeggiare Halloween IN ITALIA si spenderanno 400 milioni di euro
Allora io mi chiedo: che c'entriamo noi, in Italia, con Halloween ? Che c'entriamo con questa americanata ? (e per rispetto di una festa altrui non lo dico nel senso deteriore che normalmente ha questa parola, bensì in senso stretto di "cosa americana").
Perchè dobbiamo essere sempre esterofili, o meglio -attenzione ! - ANGLOFILI ?
E sì, perchè a questo punto non possono non ronzarmi in mente tutti gli anatemi della Lega - fatti propri da larghissimi strati della popolazione, la stessa che in quest'occasione non prova nessuna stranezza nell'adottare le stravaganti zucche - contro le moschee, contro le liturgie islamiche, i burka, le ricorrenze festeggiate dagli immigrati e chi più ne ha più ne metta - perchè sarebbero solo dei pericoli per la nostra cultura, la nostra identità ("cristiana"), la nostra storia, ecc. ecc. Perfino se quei poveracci se ne stanno totalmente per conto loro; perfino se non li sfiora neppure l'idea di fare proselitismo; perfino se chiedono semplicemente un piccolo spazio per preservare la
loro identità, cultura, religione.
Viceversa con Halloween, che come tutti sanno è una festa totalmente pagana, totalmente americana, dalla quale ci separa un intero oceano, l'Atlantico, e di cui mi piacerebbe anche che qualcuno mi spiegasse cosa festeggia (io non l'ho capito) allora l'identità non conta più, non conta più la cultura, la religione... a insinuare l'idea che ci siano "pericoli" si verrebbe presi per pazzi... e invece si fa a gara a cercare la sintonia con gli yankee, imitandone la festa in modo posticcio come patetici pagliacci.
E già...il punto è sempre il solito: l'animo umano si indirizza sempre a cercare di salire sul carro del vincitore, anche nei modi più subdoli. Il vincitore è il ricco, il bello, il potente. Sia esso una persona o un popolo. Pur di riceverene un cono di luce riflessa si è pronti tranquillamente (e inconsciamente) a rinnegare quella propria identità che invece si difende sguainando la spada quando di fronte si ha il poveraccio.
Ma c'è di più. Questa festa finisce non tanto per "aggiungersi" alle nostre, ma subdolamente per sostituirla. Vorrei sapere quante di quelle persone che detestano le cosiddette "feste comandate" (in quanto "imposte") non trovano nulla di strano nel festeggiare beatamente questa festa d'importazione probabilmente senza neppure sapere perchè.
Italioti jupapopolo. Sempre meglio