Ormai è finita la trippa anche sul Hi-Mtf.
Sicuramente con nuove elezione, e con la vittoria del c a z z a r o verde e la befana nera al governo,(visto la loro stupida' e ostilità nei confronti dell'
Ue che nonostante tutto ha stanziato per il nostro paese sprecone e disorganizzato la bellezza di 209 di recovery found a fondo perso) i nostri tds tornerebbero a deprezzarsi.
Quindi si aprirebbero nuove possibilità di investimento.
Non so se definirlo un bene o un male.
Forse dipende da quale punto di vista lo si guardi.
Intanto oggi il nostro decennale si è portato allo 0,71% dallo 0,50 di qualche giorno fa'.
Saluto al fol.
Buon giorno a tutti.
In questo ennesimo pomeriggio di forzata ed inoperosa clausura (temo ce ne saranno molti altri purtroppo), seppur conscio di non avere la Verità in tasca, commento anch'io il post di UnCicinin.
Crisi politica)
Una crisi politica sarebbe tanto assurda quanto drammatica. Sarebbe drammatica per il nostro debito pubblico, per i nostri figli e nipoti.
Probabilmente lo sarebbe anche per l'azionario ma altrettanto probabilmente lo sarebbe molto meno per le nostre obbligazioni.
Per quanto la Lagarde non abbia la statura di Draghi, credo che, quantomeno del breve/medio periodo, la BCE impedirebbe un significativo innalzamento dello spread calmierando i nostri titoli di stato e le nostre obbligazioni. In particolare quelle del mercatino che mi sembra molto impermeabile.
Rendimenti infimi)
Come commentato da Brusco, occorrerebbe trovare alternative ma, per quanto mi riguarda, purtroppo parliamo di una mission impossible. Quantomeno a parità di asset class, se parliamo di HY in US$, valute emergenti o simili, ovviamente la musica suona uno spartito diverso.
Oltre a ciò, personalmente ho smesso da tempo di chiedermi se le valutazioni espresse dal mercato sono corrette o meno. Mi limito a seguirlo ed assecondarlo.
Traducendo e banalizzando per maggiore chiarezza: ieri, quando il mercato offriva un rendimento del 10% (non sto vaneggiando, chi ha vissuto la crisi subprime se ne ricorderà), questo mi portava ad acquistare titoli che offrivano l'11% e vendere quelli che rendevano il 9%.
Oggi che il mercatino offre un rendimento medio dell'1.2 mi porta ad acquistare sopra all'1.5 e vendere sotto l'1.
Domani, se il mercato offrirà l'X%, mi porterà ad acquistare ad X + Y e vendere ad X - Z.
Attesa di "tempi migliori")
Scadendo nelle frasi fatte: del doman non v'è certezza. Purtroppo.
Fermo restando quanto sopra, oggi le banche concedono mutui decennali all'1%, è pensabile che nel breve/medio termine si torni a tassi e rendimenti significativamente superiori ?
Per quanto ritenga corretto conservare sempre e comunque una percentuale di liquidità, siamo certi che mantenersi eccessivamente liquidi sia vantaggioso ?
Tornando a banalizzare:
. guardando il prezzo attuale di molti titoli a suo tempo posseduti provo quantomeno un pò di rammarico (!!!) per averli venduti: da IVS a Carismi, da Thyssen alla Romania passando per Ford ed UsSteel......
. quando mi affacciai al mercatino, uno dei primi titoli che acquistai fu ChiantiBanca. Titoli che, allora come oggi, inspiegabilmente (almeno a mio parere) offrivano, ed offrono, un rendimento significativamente superiore ai competitors presenti sullo stesso mercato.
Dopo averli acquistati a 106 circa, li vidi scendere a 103. Avrei dovuto attendere ? Se avessi azzeccato il timing perfetto forse si. Certamente averli acquistati e tenuti in portafoglio (forse anche grazie alla illiquidità del mercatino) mi ha permesso, almeno per questi titoli, di avere un rendimento superiore alla media del mercato.
Buona serata.