Hinterland Milano - dove la miglior soluzione ?

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Questa la S9, sarebbe da capire se la S11 abbia le stesse problematiche.
Perché in Lombardia i treni sono quasi sempre in ritardo - Il Post

È il risultato di un conflitto di interessi tra la Regione e l'azienda ferroviaria Trenord, di una gestione poco organica e scelte sbagliate​


Le persone che tutte le mattine salgono su un treno a Cremona per raggiungere Milano più o meno sanno quando partono, ma spesso non sanno quando arrivano.
Quasi sempre c’è un ritardo.
A volte gli altoparlanti annunciano un guasto sulla linea ferroviaria, più spesso i motivi sono sconosciuti.
Capita di frequente che il treno venga cancellato a pochi minuti dalla partenza o che si fermi in mezzo ai campi coltivati per diversi minuti, senza che vengano date spiegazioni.
Quando non ci sono abbastanza carrozze si viaggia stretti, in piedi accanto alle porte o sulle scale.

La linea tra Cremona e Milano è tra le peggiori,
ma le altre non sono messe meglio: ogni giorno anche i pendolari che partono da Brescia, da Bergamo,
da Lecco e dalla zona occidentale della Lombardia devono fare i conti con imprevisti e ritardi.

All’inizio di luglio l’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, ha scritto una lettera a Trenord, l’azienda che gestisce il servizio ferroviario in Lombardia.

Ha usato parole piuttosto nette: «Ritardi, soppressioni e cancellazioni di treni già pronti a partire stanno crescendo di giorno in giorno, con evidente disagio per gli utenti.

E poi guasti tecnici a ripetizione, come porte che non si chiudono, impianti di raffreddamento che si bloccano o perdono acqua».
Lucente ha detto di ricevere ogni giorno lamentele da responsabilità dei binari, ha compromesso fin da subito il progetto iniziale.

Negli anni seguenti Trenord non riuscì a migliorare i collegamenti in quantità e qualità. Gli investimenti furono limitati, così come le assunzioni, e i treni invecchiarono rapidamente.
Nel 2015 la Regione chiese a Trenord uno sforzo per collegare l’area dell’Expo a tutte le città lombarde con corse speciali. Alcuni dirigenti tentarono di avvisare l’azienda dei rischi a cui sarebbe andata incontro, perché utilizzare tutti i treni a disposizione significava rimandare le manutenzioni di molte carrozze e locomotive. Nel 2018 non fu più possibile ignorare le scadenze. Molti treni andarono in manutenzione per diversi mesi e Trenord fu costretta a tagliare il servizio del 5,5 per cento sacrificando corse considerate marginali e in orari notturni.
Secondo un’analisi di Paolo Beria, professore di Economia applicata al politecnico di Milano e direttore del laboratorio di ricerca Traspol sulle politiche dei trasporti, Trenord non è più riuscita a recuperare i tagli fatti nel 2018. Il confronto tra il 2017 e il 2022 mostra che alcune linee sono rimaste le stesse, altre sono state chiuse, altre ancora viaggiano a orari ridotti per lavori e soltanto alcune sono state in parte potenziate.
Se si escludono le linee transfrontaliere che portano in Svizzera, nel 2022 le corse sono state il 5 per cento in meno rispetto al 2017. Lo sviluppo promesso non c’è stato. «La politica industriale di Trenord è dettata dalle difficoltà», spiega Beria. «È una situazione preoccupante e sorprendente se si pensa che la Regione Lombardia è l’unica in Italia che ogni anno mette un’enormità di risorse economiche in più rispetto ai soldi garantiti dallo Stato per sostenere il trasporto ferroviario locale. Trenord era nata anche per generare economie di scala: più offerta, meno costi. Non è mai avvenuto». Nel 2022 la Lombardia ha dato a Trenord 453 milioni di euro e nel piano economico presentato per i prossimi anni i contributi saliranno fino a 543 milioni di euro all’anno. La vendita di biglietti e abbonamenti copre circa il 45 per cento dei ricavi.
I dati ufficiali diffusi dall’azienda dicono che ogni giorno feriale Trenord effettua in media 2.185 corse, circa 59mila al mese, 705.274 in tutto il 2022. In totale sono stati percorsi 40 milioni di chilometri e trasportati poco più di 600mila passeggeri ogni giorno, quasi il 30 per cento in meno rispetto al 2019, l’anno che ha preceduto la pandemia.

La puntualità e il numero di cancellazioni sono i dati più importanti e critici. Nel 2015 l’87,5 per cento dei treni arrivava con al massimo 5 minuti di ritardo, percentuale scesa al 78% nel 2018 e via via risalita fino all’83,7% del 2022, un risultato decisamente peggiore rispetto a sette anni prima. Un buon metro di paragone sono i risultati di Trenitalia, che gestisce la maggior parte del traffico nelle altre regioni: nel 2022 è stata registrata una puntualità del 94,4%.
Tornando a Trenord, i limiti mensili di puntualità imposti come obiettivo minimo e indispensabile sono stati superati in 145 occasioni: in questi casi ai pendolari viene assicurato uno sconto del 30% sull’abbonamento successivo grazie a un sistema di compensazione chiamato bonus.
Anche le soppressioni sono molte: l’anno scorso ci sono state 30 soppressioni totali ogni giorno e 27 con limitazioni di percorso, cioè con interruzioni prima dell’arrivo alla destinazione prevista. Trenord spiega che la colpa non è tutta sua. I risultati, dice l’azienda, sono fortemente determinati dal fatto che in Lombardia metà della rete ferroviaria è a binario unico, sotto la responsabilità di RFI. Il passaggio di treni viene regolato con un senso unico alternato e le conseguenze dei guasti si ripercuotono per ore, a volte per giorni. I treni regionali, inoltre, condividono i binari con l’alta velocità, con gli interregionali, gli internazionali e i treni merci. «C’è una rete che non regge più i tanti treni che ci sono in più», ha detto il presidente lombardo Attilio Fontana. «RFI deve investire 14 miliardi di euro sulla rete secondo l’impegno che si era assunta, ma purtroppo i lavori non stanno cominciando».
Anche la responsabilità delle soppressioni è solo in parte di Trenord. Il 55 per cento di tutte le soppressioni è dovuto all’indisponibilità improvvisa dei treni causata soprattutto dai guasti, quindi all’affidabilità di Trenord, mentre il restante 45 per cento si spiega con problemi dell’infrastruttura, cioè dei binari, dei passaggi a livello e dei meccanismi di scambio, e con cause esterne come eventi atmosferici, problemi di ordine pubblico e interventi dei soccorsi sanitari.
Nell’ultima riunione della commissione regionale trasporti è emerso che Trenord ha accumulato 11,2 milioni di euro di penali da pagare alla Regione Lombardia per non aver rispettato le richieste del contratto di servizio, che definisce in maniera puntuale tutte le caratteristiche da rispettare come per esempio gli orari, le tariffe, la puntualità, la pulizia. Un milione e mezzo di euro riguarda il 2021, mentre 9,7 milioni di euro il 2022. Negli ultimi giorni sulle penali c’è stato un aspro e insolito confronto tra i consiglieri regionali del Partito Democratico e la stessa Trenord, che ha inviato una nota per rispondere alle critiche e precisare alcuni dati diffusi dall’opposizione.
A marzo Marco Piuri, amministratore delegato della società, se l’è presa con RFI nell’ennesima iterazione di un confronto che va avanti da anni, tra comunicati stampa e dichiarazioni piccate. «Ci sono problemi, ma non parlerei di disastro. Soprattutto, le responsabilità non sono imputabili solo a Trenord», ha detto Piuri riferendosi alle penali accumulate nel 2022. «La mobilità è un sistema e tutti gli attori devono dare il meglio perché le cose funzionino. Faccio un esempio: se guido un Suv potente, ma su una strada di montagna e a senso unico alternato, non avrà ottime prestazioni». Il Suv potente sarebbe Trenord, la strada di montagna a senso unico alternato RFI.
za-Lodi-Milano (34 anni).

Nella scorsa legislatura la Regione ha acquistato 222 nuovi treni per svecchiare la flotta, limitare i guasti e i ritardi. Sono stati spesi 1,7 miliardi di euro. I primi treni sono stati consegnati nel febbraio del 2020, quest’anno ne arriveranno 63 e gli ultimi sono previsti nel 2025: quando l’operazione sarà conclusa, Trenord stima di avere a disposizione 500 treni con un’età media di 10 anni.

Il problema, dicono i comitati, sono i criteri con cui i treni nuovi vengono assegnati alle linee. In teoria dovrebbero essere privilegiate quelle con i treni più obsoleti, le più frequentate o che hanno come destinazione la città di Milano. «Sono criteri condivisibili, che però finora non sono stati applicati», dice Aggio. «I treni sono stati messi non dove servivano, ma in base al peso politico dei territori».

Lo scorso aprile il presidente Fontana ha assicurato che avrebbe chiesto al ministero dei Trasporti di cedere l’1% di Trenord alla Regione tramite Trenitalia. In questo modo la Regione avrebbe la maggioranza e il controllo diretto dell’azienda, passaggio ritenuto indispensabile per investire meglio i soldi che arrivano dalla Regione. Per il momento non c’è stato seguito all’annuncio di Fontana.
 
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Ma nessuno che pendola qui e se si su quale tratta???
Qual è la situazione reale, identica e gravissima come descritto sui giornali oppure con ritardi ma il tutto nel limite dell'accettabile?

Ad esempio per @barbabu sarebbe utile capire se il treno da Seregno a Milano Centrale e ritorno sarà utile prenderlo o se si prospettano scene apocalittiche come descritte dai giornali.
Cito Seregno perchè al momento è la città più papabile per le sue esigenze.
 
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Io comprerei a Genova, lo so che sebra strano , ma nel 2026( se rispettano i tempi dei lavori ) 40 minuti di treno per una qualità della vita decisame superiore, ( solo per dirne 1 circa 10gradi in + di inverno ed estati calde come a Milano ma con una umidità decisamente inferiore) con 2000 a mq si compera in zone centrali vicino alla stazione Brignole e a circa 2 km dal mare. Sul mare invece i prezzi aumentano fino a 4/5 mq. Ma parliamo di un livello di qualità di vita decisamente alti. Da evitare invece le zone vicine alla stazione Principe , prezzi bassissimi ma da lasciare perdere. Centro storico scomodo anche se con palazzi a volte internamente mozzafiato e troppi turisti
 
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Io comprerei a Genova, lo so che sebra strano , ma nel 2026( se rispettano i tempi dei lavori ) 40 minuti di treno per una qualità della vita decisame superiore, ( solo per dirne 1 circa 10gradi in + di inverno ed estati calde come a Milano ma con una umidità decisamente inferiore) con 2000 a mq si compera in zone centrali vicino alla stazione Brignole e a circa 2 km dal mare. Sul mare invece i prezzi aumentano fino a 4/5 mq. Ma parliamo di un livello di qualità di vita decisamente alti. Da evitare invece le zone vicine alla stazione Principe , prezzi bassissimi ma da lasciare perdere. Centro storico scomodo anche se con palazzi a volte internamente mozzafiato e troppi turisti
cavolo da Genova a Milano giornalmente quanto tempo si spreca della vita che nn riavrai indietro + costi ?
 
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cavolo da Genova a Milano giornalmente quanto tempo si spreca della vita che nn riavrai indietro + costi ?
Tanti anni fa avevo un collega che faceva Milano Genova tutti i giorni, perché la spesa per una casa a Milano o anche una semplice stanza era impossibile per lui , dire che era esaurito era poco...
 
Non so se è già stata citata, ma anche Vimodrone può essere una soluzione del genere che interessa a chi ha aperto il thread
 
Non so se è già stata citata, ma anche Vimodrone può essere una soluzione del genere che interessa a chi ha aperto il thread
Vimodrone e Cernusco a me personalmente piacevano poi su Vimdrone si è discusso un po anche nelle ultime pagine, ma costano direi come Milano o quasi
 
Non so se è già stata citata, ma anche Vimodrone può essere una soluzione del genere che interessa a chi ha aperto il thread
No Vimodrone lo conosco perché ci ho lavorato in Comune tanti anni fa e non mi piace lo trovavo sempre molto triste.
 
No Vimodrone lo conosco perché ci ho lavorato in Comune tanti anni fa e non mi piace lo trovavo sempre molto triste.
Vimodrone potrebbe tranquillamente vincere il premio "il borgo piu brutto d'italia", ci lavoravo nei primmi anni 90 e gia allora faceva defecare, col parcheggio dell'Auchan pieno di zingari e le macchine parcheggiate vicino alla metro di cascina burrona tutte coi vetri rotti
 
Linee Trenord x Como, Novara, Varese, Malpensa, Laveno funzionano in modo accettabile (pendolare da 15 anni).
 
Tempo fa qualcuno aveva nominato Cusano Milanino, nel senso che ne parlava bene.
Sarà così??
 
Grazie, volevo capire proprio questo.
 
Buongiorno a tutti, ormai sto facendo la trottola tra i vari Comuni, sabato andrò a vedere Pero, ho visto che è sulla metro rossa, chissà...
 
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