Rispondiamo a M24.
Il problena nasce dal fatto che inizialmente il codice di procedura prevedeva la figura del cancellerie che verbalizzasse. Tuttavia, chi aveva scritto il codice di procedura civile non era mai stato in un Tribunale. Non poteva capire che i cancellieri restavano in Cancelleria, e non nell'aula di udienza.
Quando fu "inventata" la macchina per le fotocopie, ci volle una disposizione specifica, altrimenti si sarebbero copiati gli atti ancora a penna (ad esempio una copia di una sentenza),
Ed arriviamo più ficino ai nostri giorni (bada che siamo partiti solo da sessanta anni a questa parte, non di molto).
Fu rivisto il codice di procedura. All'inizio nelle aule dei tribunali, si vide la figura di un asssistente che provvedeva alla stesura dei verbali. Ma ciò creava un prolungamento delle udienze atroce. E scomparve anche questa figura.
Morale della favola (pensiero espresso già venti anni fa sui banchi dell'università): in Italia si pensa di risolvere il problema della giustizia con la legge, e non con l'organizzazione di mezzi e strumenti (il palazzo, l'aula, le sedie, il computer ecc., insomma quello che NON hai visto Tu, quello che ci dovrebbe essere in un palazzo di giustizia e che non c'è). Si badi, non quello che si vede anche in qualche Tribunale (pensiamo al Nuovo edificio a Napoli) ma una struttura veramente efficiente.
Per fare un paradosso che ci piace, è un po' come quello che succede a Napoli con il traffico: invece di fare qualche galleria (per non fare arrabbiare microalfa, avremmo altrimenti detto una bella sopraelevata e dodici cavalcavia)si fanno solo sensi vietati e sensi unici. Ed il traffico si ingorga lo stesso!