sigmund1
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Lo stesso ragionamento si può applicare paro paro agli antisovietici viscerali.La NATO doveva cessare di esistere quando cessò l’Unione Sovietica .
Ma gli USA avevano paura della Russia .
Lo dice Sergio Romano ex ambasciatore a Mosca.
Poi mi sono reso conto col tempo che alla fine della guerra fredda abbiamo perso l’occasione della convivenza tra Paesi che avevano culture diverse. Gli Stati Uniti hanno aperto le battaglie della guerra fredda. Ho l’impressione che avessero bisogno di un nemico per continuare ad essere vincitori. Il potenziale nemico è stata l’Unione Sovietica. Ad un certo punto ha prevalso, nell’élite politica e diplomatica militare degli Stati Uniti, la convinzione che c’era un mondo che si era liberato della Russia, ciascuno di quei Paesi ex-satelliti aveva bisogno di essere aiutato per sviluppare la propria economia, per sviluppare il proprio Stato, per modernizzarlo e allora si sono detti “aiutiamoli e inseriamoli nel quadro di un’alleanza”, che è egemonizzata dagli Usa, la Nato. Allora hanno accolto uno dopo l’altro tutti i Paesi fino alle vecchie frontiere dell’Unione Sovietica, sono andati oltre le frontiere di questa, con i paesi del Baltico e se ci fossero riusciti nel 2008 avrebbero fatto lo stesso con la Georgia e l’Ucraina. Ora la Nato è considerata un’alleanza. Certo lo è ma è sui generis, non come quelle del passato. Le alleanze ottocentesche erano promesse reciproche: ci aiuteremo se abbiamo lo stesso nemico e soprattutto diamoci una mano anche in altre cose. La Nato è un’alleanza politica e militare in cui esiste un esercito permanente integrato, esiste un comando militare che lavora h24 con un comandante supremo che è in realtà un capo di stato maggiore, di tutti i Paesi che ne fanno parte, ma è sempre americano. Questo capo di stato maggiore fa esattamente quello che fanno tutti quelli che stanno al suo livello: preparano alla prossima guerra. Per farlo bisogna innanzitutto sapere con chi farla. E allora bisogna che ci sia il nemico, e guarda caso l’establishment militare americano non rinuncia a quel nemico. Non ha intenzione di rinunciarci. E quel nemico è la Russia. Continuare a dire che la Nato è un’organizzazione pacifica in cui si studia il mondo, si fanno studi, non mi sembra che si possa dire. Mi sembra anche ipocrita cercare di farlo credere.
"È una guerra contro la Russia, chi l'ha voluta non sa come uscirne", intervista a Sergio Romano - Il Riformista
Morta l'Unione Sovietica sono rimasti vedovi improvvisamente di un nemico e senza una più una bussola.
Avendo bisogno di un'altro nemico per restare nella loro comfort zone mentale, hanno scelto la via più semplicistica e hanno quindi sostituito l'Unione Sovietica con la Federazione Russa nel loro schema mentale.
Non a caso tanti di essi pensano che la Russia sia un Paese comunista.