Il giovane imprenditore e lo sfogo virale: "Basta me ne vado da Milano, costa troppo"

reganam

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Il giovane imprenditore e lo sfogo virale: "Basta me ne vado da Milano, costa troppo"

https://amp.milanotoday.it/attualita/vado-via-milano-lorenzo-lodigiani.html

Il tema del caro affitti a Milano torna prepotentemente sulla scena. Il fondatore di NCode - startup che offre corsi e strumenti per lanciare prodotti digitali - Lorenzo Lodigiani ha scritto negli scorsi giorni un post su Linkedin diventato presto viralissimo, con migliaia di condivisioni. L'imprenditore 23enne, infatti, ha deciso di lasciare Milano. Troppo alto il costo della vita. Si trasferirà a Torino

"Me ne vado da Milano. Anzi, a dirla tutta me ne sono già andato. Venerdì mi sono preso la giornata, ho fatto i pacchi, e ho fatto il trasloco. Ho deciso di dare priorità al mio benessere fisico e mentale, e a Milano non sentivo di poterlo fare. Milano è una città che chiede tanto, e che sicuramente dà tanto, ma post-covid non ho più visto tutti questi grandi vantaggi", racconta.

"Milano non è sostenibile per un giovane aspirante imprenditore: il costo della vita non mi ha mai permesso di uscire la sera senza prima farmi i calcoli su come quell'uscita avrebbe impattato sulle mie finanze. Milano è sicuramente molto efficiente, ma per certi versi scomoda a mio avviso: se non hai budget per vivere in centro vivi in periferia dove i servizi non sono gli stessi, e dove per arrivare ovunque tu voglia andare devi comunque mettere in conto mezz'ora buona, e ammetto che dopo lunghe giornata di lavoro il pensiero di prendere e cambiare metro o bus ha messo in difficoltà la mia voglia di uscire", prosegue.

"La verità è che ho a lungo cercato motivi che mi facessero rimanere a Milano, ma al momento non ci trovo un senso per me. Quindi, what's next? Ncode.it è sempre di più una remote company: Giuseppe sarà in Uk per il mese, il team è sparso tra Como, Genova e Bologna, e io mi trasferirò a Torino. Alla fine è solo un'ora di treno da Milano, e ciò mi permette comunque di poter esserci in qualunque momento necessario. Scelta giusta? Lo scopriremo", conclude

Le reazioni
In molti nei commenti sono concordi con il pensiero di Lodigiani. "Sono d'accordo Lorenzo, ho fatto la stessa scelta, dopo oltre 10 anni a Milano. Infatti ad un certo punto Milano non offriva più ciò di cui avevo bisogno. Lei è cambiata, io sono cambiata. Sicuramente il beneficio delle relazioni era uno degli aspetti più importanti ma oggigiorno ci si sposta facilmente e le relazioni si fanno facilmente anche online", scrive Alice Marmieri. Altri, invece, non condividono la scelta, rimarcando il fatto che Milano ha opportunità di business sconosciute a molte altre città italiane e che anche nell'hinterland si trovano ottimi servizi
 
Purtroppo, anche se è comprensibile, nè l'articolo nè il post specificano se l'abitazione del tizio abbia anche una funzione di immagine per il suo lavoro oppure no. Torino ha prezzi molto più bassi ma anche parecchie zone messe non benissimo, e i quartieri bene abitati tipo Crocetta sono molto più cari della media cittadina. Di sicuro però risparmi rispetto a centro e semicentro di Milano, e hai base in zona elegante che conferisce status.

Se abitare in periferia milanese tranquilla oppure nel primo hinterland di pregio non gli causa danni professionali, secondo me sarebbe stata la scelta migliore per lui. Anche in Francia, sono pochi quelli che lavorano a Parigi e ci vanno in TGV da Lille o altre città ad un'ora di treno. In un articolo che avevo letto, si sottolineava che quasi tutti hanno casa e posto di lavoro vicinissimi alle due stazioni ferroviarie, minimizzando il tempo extra di spostamento. Altrimenti difficilmente ne vale la pena.
 
Che sfogone... paura... Brrrrr
 
Bisogna prendere sul serio uno che lamenta i costi per uscire la sera e il fatto di metterci anche mezz'ora di mezzi abitando in periferia.
 
Ho letto il post su LinkedIn. Uno che fa l'imprenditore da diversi anni che non ha i soldi per uscire la sera per 300 euro di affitto in più al mese ha sbagliato mestiere.

Ho anche cercato di capire che fa, ma dal sito dell'azienda non si capisce. È uno dei venditori di fuffa della new age digitale.
 
Purtroppo, anche se è comprensibile, nè l'articolo nè il post specificano se l'abitazione del tizio abbia anche una funzione di immagine per il suo lavoro oppure no. Torino ha prezzi molto più bassi ma anche parecchie zone messe non benissimo, e i quartieri bene abitati tipo Crocetta sono molto più cari della media cittadina. Di sicuro però risparmi rispetto a centro e semicentro di Milano, e hai base in zona elegante che conferisce status.

Se abitare in periferia milanese tranquilla oppure nel primo hinterland di pregio non gli causa danni professionali, secondo me sarebbe stata la scelta migliore per lui. Anche in Francia, sono pochi quelli che lavorano a Parigi e ci vanno in TGV da Lille o altre città ad un'ora di treno. In un articolo che avevo letto, si sottolineava che quasi tutti hanno casa e posto di lavoro vicinissimi alle due stazioni ferroviarie, minimizzando il tempo extra di spostamento. Altrimenti difficilmente ne vale la pena.

Lo smart-working influisce più sui nuovi lavoratori.
Per i prezzi che ha Milano, vivere a Torino e fare il pendolare su Milano è economicamente vantaggioso. Lo SW permette di ridurre il numero di viaggi, rendendo accettabili viaggi mediamente più lunghi e/o disagievoli. Pre-covid questa possibilità non esisteva, ad oggi circa il 17% dei lavoratori hanno l'opzione dello SW sul 30% di possibili beficiari stimati dall'ISTAT.

IMHO il vantaggio in termini di costo per le aziende poterà anche le piccole a incrementare lo SW cercando di contenere l'adeguamento degli stipendi e gli opex degli uffici.

Ho letto il post su LinkedIn. Uno che fa l'imprenditore da diversi anni che non ha i soldi per uscire la sera per 300 euro di affitto in più al mese ha sbagliato mestiere.

Ho anche cercato di capire che fa, ma dal sito dell'azienda non si capisce. È uno dei venditori di fuffa della new age digitale.

Hai scoperto oggi il mondo delle start-up?
 
Ho letto il post su LinkedIn. Uno che fa l'imprenditore da diversi anni che non ha i soldi per uscire la sera per 300 euro di affitto in più al mese ha sbagliato mestiere.

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https://www.ncode.it/
 
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boh, continuo a non capire chi è il cliente tipo di questa azienda.
 
Lo smart-working influisce più sui nuovi lavoratori.
Per i prezzi che ha Milano, vivere a Torino e fare il pendolare su Milano è economicamente vantaggioso. Lo SW permette di ridurre il numero di viaggi, rendendo accettabili viaggi mediamente più lunghi e/o disagievoli. Pre-covid questa possibilità non esisteva, ad oggi circa il 17% dei lavoratori hanno l'opzione dello SW sul 30% di possibili beficiari stimati dall'ISTAT.

IMHO il vantaggio in termini di costo per le aziende poterà anche le piccole a incrementare lo SW cercando di contenere l'adeguamento degli stipendi e gli opex degli uffici.

pensare di poter ritenere economicamente conveniente vivere a Torino e lavorare a Milano e' pura follia.
Togliendo i lavori 100% smart working, se da Torino devi andare due volte a settimana a Milano o ti fai abbonamento a 408 euro mese o carnet 20 viaggi a 200.
a meno che a Milano non ti piaceva una casa da 1200 e a torino trovi la stessa soluzione a 500, qualsiasi altra soluzione intermedia fa in modo che il risparmio economico non giustifica le 3h al giorno di viaggio (a meno che come sempre non vivi a porta susa e lavori in piazza duca d'aosta e comunque te ne devi sparare 2.20)
 
Lo smart-working influisce più sui nuovi lavoratori.
Per i prezzi che ha Milano, vivere a Torino e fare il pendolare su Milano è economicamente vantaggioso. Lo SW permette di ridurre il numero di viaggi, rendendo accettabili viaggi mediamente più lunghi e/o disagievoli. Pre-covid questa possibilità non esisteva, ad oggi circa il 17% dei lavoratori hanno l'opzione dello SW sul 30% di possibili beficiari stimati dall'ISTAT.

IMHO il vantaggio in termini di costo per le aziende poterà anche le piccole a incrementare lo SW cercando di contenere l'adeguamento degli stipendi e gli opex degli uffici.



Hai scoperto oggi il mondo delle start-up?

Vivere a Torino e pendolare su Milano ha senso, anche fossero pochi gg a settimana, solo se sei di Torino o dintorni, altrimenti è solo un esercizio su Google per ottimizzare le spese.
Se poi la startup è centrata su Milano ed è tua, auguri a pensare di star spesso a casa.

Il tizio dell'articolo evidenzia una certa retorica tipica sull'immobiliare milanese. Milano è cara, chi lo nega. Pensare che qualsivoglia misura di sostegno all'housing permetta alla persona generica X di vivere in minimo semicentro (perché quello alla fine intende) è surreale.

Capisco la denuncia di famiglie con redditi anche sopra la media che non possono acquistare casa nemmeno in periferia, ma sto qua mi sembra semplicemente voglia cambiare città per vivere in centro. Ad ogni modo, Torino è una bella città e si divertirà
 
pensare di poter ritenere economicamente conveniente vivere a Torino e lavorare a Milano e' pura follia.
Togliendo i lavori 100% smart working, se da Torino devi andare due volte a settimana a Milano o ti fai abbonamento a 408 euro mese o carnet 20 viaggi a 200.
a meno che a Milano non ti piaceva una casa da 1200 e a torino trovi la stessa soluzione a 500, qualsiasi altra soluzione intermedia fa in modo che il risparmio economico non giustifica le 3h al giorno di viaggio (a meno che come sempre non vivi a porta susa e lavori in piazza duca d'aosta e comunque te ne devi sparare 2.20)

Col carnet 20 viaggi, Torino - Milano in Frecciarossa solo 10 euro a viaggio (20 euro andata e ritorno)? :confused:

Mi sembra troppo poco: il biglietto costa 9 euro (18 a/r) da Cossato a Milano, e circa 10 da Biella, su treni normali.

Rettifico il messaggio precedente, costa davvero così. Nella pagina web precisano che il risparmio è di oltre il 60% rispetto alla tariffa normale.
 
Rettifico il messaggio precedente, costa davvero così. Nella pagina web precisano che il risparmio è di oltre il 60% rispetto alla tariffa normale.

Occhio però che hanno durata limitata a 30 giorni, altrimenti con 200 euro si paga il carnet da 10 viaggi.

Inoltre c'è la limitazione d'uso nel weekend e, visto che parlavamo di imprenditore startupparo la vedo dura non aver mai bisogno di andare nel weekend.

Come detto, sono soluzioni molto interessanti per chi a Torino ci vive già.
 
Occhio però che hanno durata limitata a 30 giorni, altrimenti con 200 euro si paga il carnet da 10 viaggi.

Inoltre c'è la limitazione d'uso nel weekend e, visto che parlavamo di imprenditore startupparo la vedo dura non aver mai bisogno di andare nel weekend.

Come detto, sono soluzioni molto interessanti per chi a Torino ci vive già.

chiamare imprenditore uno che ha un sito e si spaccia come venditore di chissà cosa è veramente uno sforzo importante... ripeto: perchè dovrei rivolgermi a lui ?
 
chiamare imprenditore uno che ha un sito e si spaccia come venditore di chissà cosa è veramente uno sforzo importante... ripeto: perchè dovrei rivolgermi a lui ?

è un imprenditore piccolo, ma lo.è a pieno titolo.
 
ho pensato lo stesso… direi poco rappresentativo della media dei giovani imprenditori milanesi…


Bisogna prendere sul serio uno che lamenta i costi per uscire la sera e il fatto di metterci anche mezz'ora di mezzi abitando in periferia.
 
è un imprenditore piccolo, ma lo.è a pieno titolo.

Per me fare impresa non significa avere una partita ivs, ma tutt'altro.

Ripeto, questo per 200 al mese di differenza non si può permettere di uscire la sera. (400 euro di affitto milanese in più contro 200 euro di carnet, con 200 euro di risparmio).

Fa l'imprenditore da 4 anni da LinkedIn... Ha sbagliato mestiere molto probabilmente.
 
Per me fare impresa non significa avere una partita ivs, ma tutt'altro.

Ripeto, questo per 200 al mese di differenza non si può permettere di uscire la sera. (400 euro di affitto milanese in più contro 200 euro di carnet, con 200 euro di risparmio).

Fa l'imprenditore da 4 anni da LinkedIn... Ha sbagliato mestiere molto probabilmente.

mah...
sono 2 soci +4 dipendenti + diversi collaboratori esterni, non sono neanche 2 anni che hanno iniziato...

https://www.ncode.it/chi-siamo
Ncode SRL nasce il 15 dicembre 2020. Con lei sono nati timori e paure ma anche tantissime ambizioni e obiettivi da raggiungere.
*
Da quel momento magico, io e Giuseppe (il mio socio) abbiamo lavorato senza sosta insieme a un team di professionisti incredibili per comunicare il mondo dello sviluppo senza codice e gli immensi benefici che può portare all’imprenditoria italiana.
 
credo abbiate dimenticato che trattasi di 23enne
forse un 18enne della mia generazione
un 13enne della generazione di mio padre

poi esiste un gap generazionale, coi sui pro e contro.
chi ha qualche anno in più rappresenta la generazione di imprenditori che, se ha un problema, lo risolve (o prova a farlo) e va avanti.
chi ha qualche anno in meno rappresenta la generazione (anche) di imprenditori che "se non lo dici online non esiste" e "tanto è tutta pubblicità" (tanto è vero che se ne sta parlando qui)
ogni tempo ha i suoi protagonisti
 
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