Il ruolo dei curdi durante il genocidio degli armeni

Nessuno ne dubita. Anzi ti dirò di più ; essere contro il colonialismo bianco non significa non sapere che, a parti invertite, sarebbe stato lo stesso; nessuno si illude che i neri, se avessero avuto il predominio, si sarebbero comportati meglio.
Ma questo non giustifica alcunché.


Il problema comunque è oggi, cercare di capire chi sono gli oppressi e chi gli oppressori.
E uno come Erdogan è sicuramente un oppressore, senza se e senza ma.

infatti.
quanti neanderthal sono sopravvissuti all'invasione da parte dei cro-magnon africani? :o
 
vabbe' ho capito: bisogna tifare per i curdi....anzi postare su fb la foto delle guerrigliere curde fa un sacco f.ig.o!!!
a proposito ma assad adesso com'e'? buono o cattivo? spara ancora armi chimiche sulla gente in fila per il pane?.....ah no, è vero è successo tre anni fa, quindi per la gente che crede di sapere i fatti e la storia guardando history channel o leggendo larepubblica (o la quasi totalità dei quotidiani italiani o occidentali) che ci indicano, volta per volta, chi sono i buoni o i cattivi, non conta piu' niente !!!!

... gli Ottomani ne han fatte di cotte & di crude arrivando alle porte di Vienna e minacciando l'Europa .
Quindi dovremmo o no preoccuparci dei Turchi visto il passato ?
 
Io sono certissimo che i turchi siano i cattivi e poi erdogan è la quintessenza del cattivo che è odiato sia dai destri che dai sinistri ( eccetto che da Trump e Putin ) pero' anche nei processi contro il peggior serial killer mi piace ascoltare le arringhe della difesa per quanto surreali nel difendere l'assistito.

Possiamo saper i turchi ed Erdogan cosa dicono ??? Non trovo nulla in giro . Questo sembra il classico caso in cui la ragione è al 100 per cento da una parte e zero dall'altra.

Anche Hitler aveva due o tre ragioni per volere il corridoio di Danzica

Leggiti i twitter di Erdogan
 
tutti i problemi del meridione
dipendono dai savoia
non lo sapevi?

eh no ! caro........sono incominciati da quel dì..........prima di allora macinavamo record mondiali su record, ora spetta ai Savoia o ai loro danti causa risolvere i problemi, così come ne siete stati la causa ora dovete trovare la soluzione, siete arrivati baldanzosi a scoparvi le meridionali......ora pagate pegno, risolveteci i problemi nostri che sono anche vostri....su coraggio !, datevi da fare invece di frignare.
 
Io sono certissimo che i turchi siano i cattivi e poi erdogan è la quintessenza del cattivo che è odiato sia dai destri che dai sinistri ( eccetto che da Trump e Putin ) pero' anche nei processi contro il peggior serial killer mi piace ascoltare le arringhe della difesa per quanto surreali nel difendere l'assistito.

Possiamo saper i turchi ed Erdogan cosa dicono ??? Non trovo nulla in giro . Questo sembra il classico caso in cui la ragione è al 100 per cento da una parte e zero dall'altra.

Anche Hitler aveva due o tre ragioni per volere il corridoio di Danzica

:confused::confused::confused:

da wiki (posto solo le violazioni curde tramite il pkk...per quelle turche, numerosissime e assai cruente, accedre alla pagina)

Violazioni curde
Rapimenti

Nelle sue fasi iniziali, il PKK ha reclutato sistematicamente bambini, uomini e donne rapendoli. Questo costrinse le famiglie i cui figli erano già membri dell'organizzazione a cooperare e quindi a trasformarli in complici, il che aumentò il numero di donne che si univano al gruppo, secondo la pubblicazione, pubblicata dalla Jamestown Foundation. Il sistematico sequestro di bambini era al culmine tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, quando il PKK decise di costringere ogni famiglia a mandare qualcuno a servire le sue ali armate dopo il terzo congresso. Molti bambini rapiti sono stati descritti come eroi in Serxwebun, la rivista mensile del PKK, quando furono uccisi negli scontri. Alcune vittime come Esengul Akgul, un bambino soldato che era stato rapito quando aveva solo dieci anni nel 1990, sono stati descritti come "combattenti rivoluzionari esemplari".[215][216][217][218]

Un rapporto americano ha dichiarato che la politica di reclutamento forzato del PKK mediante rapimento è drammaticamente aumentata dal 1994. L'organizzazione ha usato tale politica per compensare le pesanti perdite subite sin dai primi giorni del conflitto.[219] Nel 2014, un gruppo di famiglie curde ha organizzato un sit-in davanti al municipio della provincia sud-orientale di Diyarbakir per protestare contro il reclutamento forzato dei loro figli da parte del PKK. Dopo due settimane di proteste, le famiglie hanno iniziato lo sciopero della fame per chiedere il ritorno dei loro bambini rapiti.[220][221]

Il 28 maggio 2012 un gruppo di militanti ha rapito 10 lavoratori impegnati in un progetto di costruzione di strade a Iğdır. Un mese dopo, un altro gruppo di militanti bloccò la strada tra Diyarbakir e Bingöl e rapì un turista britannico.[222]
Terrorismo

All'inizio degli anni '80, Abdullah Öcalan, il leader dell'organizzazione, ha chiesto ai civili di scegliere tra lealtà al governo e sostegno al PKK. Ciò ha portato ad una campagna di terrorismo contro civili, ospedali, scuole e istituzioni. Migliaia di persone sono state uccise per aver servito il governo o semplicemente per aver rifiutato di sostenere l'organizzazione. Inoltre, centinaia di scuole sono state bruciate e oltre 217 insegnanti sono stati uccisi. Il PKK considerava le scuole come "emblemi dell'imperialismo turco" appartenente al "sistema di assimilazione coloniale" e una giustificazione per l'uccisione di insegnanti era che insegnavano la lingua turca ai bambini curdi.[135]

Nei primi anni '90, l'organizzazione iniziò a bombardare obiettivi civili e commise massacri contro civili innocenti dopo che il governo si rifiutò di negoziare. Secondo Jessica Stanton, il cambiamento nelle tattiche del PKK era una risposta diretta al comportamento del governo. Abdullah Öcalan, il capo dell'organizzazione, dichiarò pubblicamente:

«Se gli attacchi a obiettivi militari e di polizia non possono costringere il governo a negoziare, allora forse gli attacchi contro obiettivi civili lo faranno.[223]»

La campagna terroristica dell'organizzazione è stata così brutale da causare persino critiche all'interno dell'organizzazione. Durante la quarta conferenza dell'organizzazione, alcuni membri dell'organizzazione hanno chiesto la fine degli attacchi contro i civili. Tale richiesta consentì di ridurre il numero di attacchi per alcuni anni, ma non li fermò. L'organizzazione ha continuato a massacrare civili, bombardare siti turistici e alberghi e rapire turisti. È considerata responsabile di circa 7.000 morti civili da quando è stata fondata. Nel 1997, il Dipartimento di Stato statunitense incluse il PKK nell'elenco delle organizzazioni terroristiche per via del suo uso continuo della violenza durante gli anni '90.[139][135][224][225]

Il 21 ottobre 1993, l'organizzazione ha commesso il massacro di Derince, uccidendo 22 persone della stessa famiglia. Uomini, donne, e bambini sono stati brutalmente giustiziati dopo essere stati accusati di cooperare con lo stato. Il PKK giustiziò anche alcuni panettieri che consegnarono il pane alle basi militari, bruciò e uccise proprietari di stazioni di rifornimento che servirono le autorità nelle zone in cui erano attivi. Fu vietata la distribuzione dei giornali turchi e l'osservazione dei canali televisivi turchi, costringendo gli abitanti a rimuovere le loro antenne. Agli abitanti fu vietato di aderire a qualsiasi partito politico turco e fu necessario ottenere l'approvazione del PKK per candidarsi negli uffici locali.[226] Secondo quanto riportato da Amnesty International nel 1997, il PKK ha torturato e ucciso contadini curdi e propri membri dissidenti negli anni '80. Dozzine di civili curdi sono stati rapiti e uccisi perché sospettati di essere collaboratori o informatori.[227] Secondo un rapporto del 1996 di Amnesty International, "nel gennaio 1996 il governo turco ha annunciato che il PKK aveva massacrato 11 uomini vicino al villaggio di Güçlükonak, sette dei quali erano membri delle guardie locali del villaggio".[228]

Tra il 1995 e il 1999, i "team di guerriglieri suicidi" dell'organizzazione, costituiti principalmente da donne, furono responsabili di 21 attacchi terroristici suicidi in Turchia.[135]

Il 6 novembre 2018, il Dipartimento di Stato statunitense ha aggiunto i tre massimi dirigenti del PKK, Murat Karayılan, Cemil Bayik e Duran Kalkan, nell'elenco dei terroristi più ricercati al mondo

Conflitto curdo-turco - Wikipedia
 
eh no ! caro........sono incominciati da quel dì..........prima di allora macinavamo record mondiali su record, ora spetta ai Savoia o ai loro danti causa risolvere i problemi, così come ne siete stati la causa ora dovete trovare la soluzione, siete arrivati baldanzosi a scoparvi le meridionali......ora pagate pegno, risolveteci i problemi nostri che sono anche vostri....su coraggio !, datevi da fare invece di frignare.

record dell'analfabetismo del brigantaggio dei latifondi lasciati a marcire ecc ecc
 
La verità sul genocidio degli armeni
Gwynne Dyer, giornalista

È con grande riluttanza che mi occupo del genocidio armeno, poiché so per esperienza che ciò che scrivo farà infuriare entrambi le parti. Ma questo mese ricorre il centesimo anniversario della tragedia e papa Francesco ha dichiarato che lo sterminio degli armeni commesso dall’impero ottomano nel 1915 fu in effetti un genocidio. La Turchia, come era prevedibile, ha risposto richiamando il proprio ambasciatore dal Vaticano.

Sono ormai diverse generazioni che assistiamo a questa diatriba, che di solito si limita a scambi del tipo “Sì, lo hai fatto” – “No, non l’ho fatto”. Sfortunatamente, di questa faccenda io conosco molte altre cose. Molti anni fa, quando ero un dottorando in storia e stavo facendo alcune ricerche sul ruolo della Turchia nella prima guerra mondiale, andai negli archivi dello stato maggiore turco ad Ankara e trovai i telegrammi originali (scritti nell’antico stile calligrafico riq’a) scambiati tra Istanbul e l’Anatolia orientale nella primavera del 1915.

In seguito ho esaminato i documenti britannici e russi relativi ai piani di azione congiunta con i rivoluzionari armeni nella primavera del 1915, e posso quindi dire di conoscere anche il contesto nel quale turchi e armeni si muovevano. E posso dire con una certa sicurezza che entrambe le parti si sbagliano.

C’è stato un genocidio armeno. Certo che c’è stato. Quando quasi ottocentomila membri di una singola comunità etnica e religiosa muoiono di morte violenta, di fame o di assideramento in un breve periodo, mentre sono scortati da uomini armati di etnia e religione diversa, la questione è presto chiarita. Oggi gli armeni sostengono che le vittime furono un milione e mezzo, ma è una cifra troppo alta. Quella corretta potrebbe essere anche di mezzo milione, ma ottocentomila è una stima plausibile.

D’altra parte, gli armeni vogliono assolutamente che la loro tragedia sia messa sullo stesso piano del tentativo dei nazisti di sterminare gli ebrei europei, e non si accontenteranno di niente di meno. Ma ciò che è accaduto agli armeni non è stato pianificato dal governo turco, e da parte armena effettivamente c’era stata una provocazione. Ciò non significa neanche lontanamente che sia possibile giustificare cosa è accaduto, ma mette i turchi in una posizione un po’ differente.

Nel 1908 un gruppo di ufficiali di grado inferiore chiamati giovani turchi aveva preso il controllo dell’impero ottomano, e nel novembre del 1914 il loro leader Ismail Enver era incautamente entrato nella prima guerra mondiale a fianco della Germania. L’esercito turco aveva marciato verso est per attaccare la Russia, allora alleata di Regno Unito e Francia.

Quell’armata fu annientata in mezzo alla neve vicino alla città di Kars (solo il 10 per cento dei soldati riuscì a sfuggire) e i turchi furono presi dal panico. Per un errore strategico i russi non contrattaccarono subito, ma se avessero deciso di farlo ai turchi non sarebbe rimasto quasi niente per fermarli. I turchi si sforzarono di mettere insieme una qualche forma di linea difensiva, ma alle loro spalle, nell’Anatolia orientale, c’erano dei cristiani armeni che da qualche decennio stavano lottando per l’indipendenza dall’impero ottomano.

Vari gruppi di rivoluzionari armeni avevano preso contatto con Mosca, offrendosi di provocare delle rivolte alle spalle dell’esercito turco nel momento in cui le truppe russe fossero arrivate in Anatolia. Quando ricevettero la notizia che l’esercito turco era in rotta, alcuni di loro pensarono che i russi stessero arrivando e agirono prima del tempo.

Analogamente i rivoluzionari armeni del sud, vicino alla costa mediterranea, erano in contatto con il comando britannico in Egitto e avevano promesso di scatenare un’insurrezione in coincidenza con gli sbarchi britannici previsti nella costa meridionale della Turchia, vicino ad Adana. All’ultimo momento Londra decise di spostare l’invasione molto più a ovest, a Gallipoli, ma anche in questo caso alcuni rivoluzionari armeni non ricevettero il messaggio e scatenarono comunque la ribellione.

Enver e il governo turco andarono nel panico. Se i russi fossero penetrati nell’Anatolia orientale, tutti i territori arabi dell’impero sarebbero stati tagliati fuori. Per questo ordinarono la deportazione di tutti gli armeni nell’est della Siria, attraverso le montagne, d’inverno e a piedi, dato che non c’era ancora una ferrovia. E poiché non c’erano soldati regolari disponibili, furono soprattuto le milizie curde a scortare gli armeni verso sud.

I curdi condividevano l’Anatolia orientale con gli armeni, ma i rapporti tra le due comunità non erano mai stati buoni. Molti miliziani curdi approfittarono dell’occasione per violentare, rapinare e uccidere. La mancanza di cibo e il clima fecero il resto, provocando la morte di quasi la metà dei deportati. Per quanto non sia chiaro fino a che punto il governo turco fosse informato di questa tragedia, di certo non fece nulla per fermarla.

Altri armeni morirono a causa del clima torrido e delle malattie nei campi in cui furono ammassati in Siria. Fu un genocidio commesso attraverso il panico, l’incompetenza e l’incuria deliberata, ma non può essere paragonato a quanto successe agli ebrei europei. La numerosa comunità armena di Istanbul, lontana dalle operazioni militari in Anatolia orientale, uscì dalla guerra quasi indenne.

Se solo i turchi avessero avuto il buon senso di ammettere, cinquanta o settantacinque anni fa, cosa è successo in realtà, oggi non ci sarebbero polemiche. L’unico dovere della nostra generazione è riconoscere il passato, non correggerlo. Invece abbiamo assistito a cento anni di totale negazione, ed è per questo che la questione è ancora d’attualità. E continuerà a esserlo finché i turchi non faranno finalmente i conti con il loro passato.

(Traduzione di Federico Ferrone)

un bel resoconto storico...:)

ci vedo niente a che vedere con quel che sta accadendo oggi...
 
e certo: per i turchi la formazione di uno stato curdo ad est dovrebbe essere una cosa normale, perche' poi vivrebbero tutti d'amore e d'accordo !!!!

si si....la storia funziona proprio cosi'

vedila come vuoi

si parla di "milizie curde" che accompagnavano poi.... cento anni fa
un po' come accusare l'italia di genocidio per qualche battaglione stupratore omicida di qualsiasi parte si voglia

ma anche...mai esistito uno stato curdo...
addebitargli qualche colpa come popolo e' davvero fantasioso :rolleyes:

oggi semplicemente la turchia invade un pezzo di siria...

facendo morti civili e in qualche modo favorendo anche un ritorno di forza e nuove alleanze dei dispersi fanatici dell'isis
che ricordo fono a qualche mese fa erano nelle menti di tutti i preoccupati di invasioni islamiche nostrane...

una guerra semplicemente assurda alle porte dell'europa....da un paese cosiddetto europeo che prende miliardi per gestire profughi ed immigrati
e si fa la guerretta locale per le manie del fanatico erdogan producendo altri profughi con cui minacciarci di invasioni o prendersi altri quattrini...

ed il glorioso putin e il fantastico ciuffo biondo ammeregano se ne sbattono e fanno spallucce...se non favoriscono

un bel quadretto si...
ed i curdi son cattivelli via...se lo meritano...

schieriamoci a piacere...magari per i piu' forti cosi vinciamo anche stavolta :wall::wall:
poi lagnatevi se arrivano altre paccate di arabi sulle coste :wall:
 
io non ho detto che i curdi son cattivelli...........è che purtroppo la storia, la realta', funziona proprio come sta funzionando in questi giorni......la divisione fra buoni e cattivi, fra chi ha ragione e chi torto, è un esercizio a noi molto caro.....a noi che guardiamo il tutto dalla televisione.
 
vedila come vuoi

si parla di "milizie curde" che accompagnavano poi.... cento anni fa
un po' come accusare l'italia di genocidio per qualche battaglione stupratore omicida di qualsiasi parte si voglia

ma anche...mai esistito uno stato curdo...
addebitargli qualche colpa come popolo e' davvero fantasioso :rolleyes:

oggi semplicemente la turchia invade un pezzo di siria...

facendo morti civili e in qualche modo favorendo anche un ritorno di forza e nuove alleanze dei dispersi fanatici dell'isis
che ricordo fono a qualche mese fa erano nelle menti di tutti i preoccupati di invasioni islamiche nostrane...

una guerra semplicemente assurda alle porte dell'europa....da un paese cosiddetto europeo che prende miliardi per gestire profughi ed immigrati
e si fa la guerretta locale per le manie del fanatico erdogan producendo altri profughi con cui minacciarci di invasioni o prendersi altri quattrini...

ed il glorioso putin e il fantastico ciuffo biondo ammeregano se ne sbattono e fanno spallucce...se non favoriscono

un bel quadretto si...
ed i curdi son cattivelli via...se lo meritano...

schieriamoci a piacere...magari per i piu' forti cosi vinciamo anche stavolta :wall::wall:
poi lagnatevi se arrivano altre paccate di arabi sulle coste :wall:

E pensare poi che sono stati quelli che ci hanno liberato dall'Isis ... :rolleyes:
Gli USA si stanno sempre più dimostrando inadeguati al ruolo per come hanno gestito e stato gestendo le loro questioni diplomatico / militari al di fuori fuori dei confini nazionali .
Io non sò se è tutta farina del sacco di Trump , ma certamente i consiglieri del suo staff non sono sicuramente all'altezza della situazione .
Eufemisticamente .
 
E pensare poi che sono stati quelli che ci hanno liberato dall'Isis ... :rolleyes:
Gli USA si stanno sempre più dimostrando inadeguati al ruolo per come hanno gestito e stato gestendo le loro questioni diplomatico / militari al di fuori fuori dei confini nazionali .
Io non sò se è tutta farina del sacco di Trump , ma certamente i consiglieri del suo staff non sono sicuramente all'altezza della situazione .
Eufemisticamente .

quelli rimasti sono yesmen, quelli validi li ha cacciati via
quindi la farina arriva tutta dal sacco di trump
 
E pensare poi che sono stati quelli che ci hanno liberato dall'Isis ... :rolleyes:
Gli USA si stanno sempre più dimostrando inadeguati al ruolo per come hanno gestito e stato gestendo le loro questioni diplomatico / militari al di fuori fuori dei confini nazionali .
Io non sò se è tutta farina del sacco di Trump , ma certamente i consiglieri del suo staff non sono sicuramente all'altezza della situazione .
Eufemisticamente .

E cosa doveva fare Trump : dichiarare guerra a Russia e Turchia per difendere i terroristi curdi? La Turchia peraltro ha acquistato quattro missili S-400 dalla Russia, pur facendo parte della Nato. Ecco perchè gli USA se ne sono andati. Peraltro, i curdi stanno usando il terrorismo, come gli armeni 100 anni fa, per provocare i turschi e far intervenire l'Europa. Ma il terrorismo non paga. Mai.
 
Ma quelli che stan dalla parte dei curdi son forse anche quelli che vogliono un mondo senza frontiere, e che forse maledicevano i baschi e i catalani?
 
E pensare poi che sono stati quelli che ci hanno liberato dall'Isis ... :rolleyes:
Gli USA si stanno sempre più dimostrando inadeguati al ruolo per come hanno gestito e stato gestendo le loro questioni diplomatico / militari al di fuori fuori dei confini nazionali .
Io non sò se è tutta farina del sacco di Trump , ma certamente i consiglieri del suo staff non sono sicuramente all'altezza della situazione .
Eufemisticamente .

Accompagnavano? No no, si trattava di milizie (50.000) pagate dal sultano per massacrare gli armeni, evitando di farlo fare direttamente all'esercito turco e non dare motivo agli stati europei di intervenire.
 
io non ho detto che i curdi son cattivelli...........è che purtroppo la storia, la realta', funziona proprio come sta funzionando in questi giorni......la divisione fra buoni e cattivi, fra chi ha ragione e chi torto, è un esercizio a noi molto caro.....a noi che guardiamo il tutto dalla televisione.

i romani furono molto cattivi con cartagine, non lasciarono vivo nemmeno un cartaginese, radendo al suolo la citta' e mettendo sale dovunque per impedire che nascesse anche solo l'erba
 
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