I fondi americani Apollo e Bain Capital bussano a Corrado Passera per comprare i crediti deteriorati di Illimity
di Luca Gualtieri
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Discussioni in corso. L’obiettivo è ridurre la presenza nel settore per concentrarsi sulle altre attività. Il vertice del gruppo è al lavoro sul nuovo piano industriale atteso entro l’anno. Gli scenari sul mercato
Apollo Global Management e
Bain Capital hanno messo nel mirino i crediti deteriorati comprati negli anni scorsi da
Illimity. Secondo quanto risulta a
MF-Milano Finanza, i due investitori statunitensi hanno bussato alla banca fondata da
Corrado Passera a caccia di un deal che cambierebbe la geografia del distressed credit in Italia.
- Leggi anche: Illimity prepara cessioni di crediti deteriorati. Ora la banca di Corrado Passera vuole concentrarsi sul credito in bonis. Ecco come
La ricerca del compratore
Da qualche mese
Illimity ha avviato sondaggi sul mercato per effettuare un riposizionamento industriale. L’obiettivo è disimpegnarsi dal settore npl (che oggi rappresenta il 4% degli attivi per circa 300 milioni di controvalore) e liberare così risorse da convogliare verso il
credito in bonis, partendo da quei settori nel mondo performing che hanno fame di finanziamenti come le special situations, la finanza strutturata e il factoring.
I problemi del settore npl
Non è un mistero che il settore dell’acquisto e della gestione di crediti deteriorati stia attraversando un periodo di criticità. Da un lato le grandi pulizie delle banche italiane possono dirsi concluse come testimonia il basso livello di accantonamenti annunciato con gli ultimi bilanci; dall’altro lato non si sono ancora registrate brusche cadute dell’economia. In aggiunta il calendar provisioning della
Bce rende per gli istituti più oneroso che in passato mantenere in bilancio gli stock deteriorati. Il combinato disposto di questi elementi sta spingendo diversi intermediari a rivisitare il proprio modello di business.
Per effettuare il riposizionamento
Illimity ha arruolato gli advisor
Jefferies e Deloitte che negli ultimi mesi avrebbero sottoposto al vertice della banca milanese diversi approcci possibili. Denominatore comune di queste opzioni sarebbe il deconsolidamento di un’ampia fetta del portafoglio o attraverso cessioni tout court sul mercato secondario o con operazioni di securitization sintetiche che, pur mantenendo la proprietà degli stock in capo alla banca, ne andrebbero a ridurre in maniera significativa l’assorbimento di capitale.
I colloqui in corso con
Apollo e Bain – che
Illimity, contatta da questo giornale, ha preferito non commentare – confermano che il processo è in corso e che potrebbe arrivare a una svolta in tempi brevi. Sul mercato peraltro si specula anche sull’interesse di soggetti finanziari per il 100% dell’istituto di Passera anche se questo scenario, per il momento, non trova conferme.
Il piano in arrivo e gli ultimi conti
Tanto più che, operazioni straordinarie a parte, il vertice di
Illimity è al lavoro sulla stesura di un piano industriale che dovrebbe vedere la luce nella seconda metà dell’anno. Uno degli obiettivi centrali della nuova strategia sarà appunto il nuovo approccio al mondo del credito, oltre al potenziamento delle attività lanciate negli ultimi anni come le tre tech-venture
B-ilty, Hype e Quimmo, ormai vicine al break even.
Nel frattempo il gruppo ha chiuso il 2023 con un
utile netto in aumento del 39% a 104,4 milioni di euro, il più alto mai realizzato dalla banca. Il risultato è stato trainato dalla crescita del core business e dalla valorizzazione di un fattore distintivo della banca quale la tecnologia, grazie alla partnership siglata con il gruppo Engineering sulla piattaforma It di
Illimity