volopazzo
chi ha di +, ha di +
- Registrato
- 22/2/02
- Messaggi
- 60.394
- Punti reazioni
- 1.151
ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato in serata il decreto del governo sull'Ilva, recante «disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazionein caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale». Il decreto appena firmato prevede che il ministro dell'Ambiente «può autorizzare, in sede di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, la prosecuzione dell'attività produttiva per un periodo di tempo determinato non superiore a 36 mesi». L'indicazione temporale è una novità rispetto al decreto legge del governo in cui non si faceva riferimento a scadenze.
La "guerra" è quindi ormai aperta: i magistrati si apprestano ad aprire di fatto un contenzioso senza precedenti. «La questione è complicata», ammette il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, che sulla faccenda non si sbilancia. E mentre il ministro della salute, Renato Balduzzi, cerca di difendere l'operato del governo, affermando che «dire che un decreto costruito così è fatto per salvare l'Ilva» è una «lettura fuori dalla realta», la procura ionica valuta le due possibili vie. Una è chiedere al giudice che sia proposta una questione di legittimità costituzionale del decreto legge, l'altra è sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in relazione allo stesso decreto.
La "guerra" è quindi ormai aperta: i magistrati si apprestano ad aprire di fatto un contenzioso senza precedenti. «La questione è complicata», ammette il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, che sulla faccenda non si sbilancia. E mentre il ministro della salute, Renato Balduzzi, cerca di difendere l'operato del governo, affermando che «dire che un decreto costruito così è fatto per salvare l'Ilva» è una «lettura fuori dalla realta», la procura ionica valuta le due possibili vie. Una è chiedere al giudice che sia proposta una questione di legittimità costituzionale del decreto legge, l'altra è sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in relazione allo stesso decreto.