Stesso ragionamento che ho fatto io in privato.
Incollo quanto ho scritto in word.
In merito all’imposta di bollo sui prodotti e gli strumenti finanziari, la novità principale è l’esenzione per i buoni fruttiferi postali il cui valore di rimborso non sia superiore a 5.000 euro. L'art. 19, d.l. n.201/2011 dispone: «Sono comunque esenti i buoni postali fruttiferi di valore di rimborso complessivamente non superiore a euro 5.000 ». Si pone la questione di stabilire quale sia la norma giuridica, e cioè di stabilire se il valore di rimborso complessivamente inteso deve essere riferito al valore di rimborso dato dalla somma del valore di tutti i buoni intestati al medesimo soggetto, dovendosi, pertanto, applicare l’aliquota a tale valore complessivo dei buoni fruttiferi postali dell’intestatario, o se, al contrario, il valore di rimborso complessivamente non superiore a 5000 euro debba essere riferito al singolo buono fruttifero postale intestato ad un determinato soggetto (in quest’ultima ipotesi, sarebbe facile eludere l'imposta sottoscrivendo singoli buoni per un valore di rimborso, comprensivo degli interessi maturati (?), inferiore a 5.000 euro l’uno) .
Il problema, inoltre, è capire se i buoni fruttiferi postali cartacei (bfpc) funzionano come i buoni fruttiferi postali dematerializzati (bfpd).
Per i bfpd sarebbe irrazionale pretendere il pagamento dell'imposta di bollo per ciascun bfpd, dato che, essendo collegati ad un libretto postale (anche ad un c/c?), può essere facilmente calcolato il valore in euro del totale dei bfpd intestati ad un medesimo soggetto.
Per i bfpc, io direi che si dovrebbe ragionare estensivamente e quindi applicare la ratio dei bfpd. Ad esempio, A ha 10 bfpc e ciascuno ha un valore di rimborso superiore a 5000 euro.
Poniamo che nel 2012 A chieda il rimborso di un bfpc. A deve pagare l'imposta di bollo? Secondo me no. Logica vorrebbe che l'ufficio postale aprisse un dossier sui bfpc intestati ad A e annotasse il riscatto del bfpc nel 2012 ed il relativo ammontare (ad esempio, 7000 euro). Successivamente, nel 2013, A decide di riscattare i restanti nove bfpc a lui intestati. A deve pagare l'imposta di bollo sui bfpc? Sì. E come si dovrebbe calcolare l’ammontare dell’ l’imposta di bollo? Secondo me coerenza logica vorrebbe fosse calcolata così:
valore rimborso dei nove bfpc (ad esempio, 36000 euro) + valore del bfpc riscattato nel 2012 (7000 euro). L'imposta di bollo verrebbe così applicata una sola volta e al momento del rimborso di tutti i buoni cartacei, in riferimento, ovviamente, al numero di anni per cui risulta dovuta.
È di tutta evidenza che nell’ipotesi in cui A fosse intestatario di una pluralità di bfpc o di bfpd che solo a partire da un momento successivo alla sottoscrizione, in ragione del maturare degli interessi, abbiano raggiunto un valore complessivo superiore a 5000 euro, spetterà all’ufficio postale determinare il momento esatto a partire da cui sia venuta ad esistenza la base imponibile per l’applicazione dell’imposta di bollo.