brentford
Libberta'
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Salve a tutti, pongo il mio quesito qui visto che c'è gente esperta da quel che vedo
Per farla breve, a gennaio viene a mancare mio papà, siamo in 3 nella successione (io + 2 sorelle) e finalmente dopo n mila discussioni che vi risparmio saremmo per arrivare a un accordo sulla divisione dei beni, conti in banca divisi con qualche aggiustamento terreni e immobili da dividere.
Il punto più dolente sono gli immobili da dividere che sono parecchi (8 in tutto ma con valore reale non dico nullo ma quasi). Una bozza di accordo già c'è.
Io ho già, da prima della successione, in una corte ampia un casale demolito e ricostruito 17 anni fa che uso come prima casa e in cui al momento vivo da solo visto che mi sono separato mentre i due figli stanno con la mamma.
A me verrebbero 5 degli 8 immobili (questi 5 sono accanto al mio casale) mentre le mie due sorelle si prenderebbero gli altri 3 in 2, immobili che sono a circa 50 metri dal mio cortile. Ovviamente i valori immobiliari sono molto diversi: mentre i miei futuri immobili sono sostanzialmente dei ruderi da demolire tranne una tettoia a mattoni degli anni '70 ma buona (per cui la utilizzo al momento) loro si prenderebbero la ex casa dei miei ristrutturata nell'83, che ha un altro valore, più tettoie e il resto ruderi, grosso modo i loro 3 comunque cuberebbero un 20% in più dei miei 5.
Tutto questo preambolo per dire che con la sostanziale fine del Superbonus e Supersismabonus l unica opzione che mi viene in mente è di tenerli come sono visto che essendo senza luce acqua impianti etc sono soggetti a pochissimo IMU AD OGGI, due sono classificati collabenti.
Quello che mi era venuto in mente prima della giravolta su percentuali, quozienti familiari etc era di sfruttare il sismabonus 110 per demolire e ricostruire (visto che si applicava anche ai collabenti) utilizzando l'opzione tipo minicondominio (da 2 a 4 unità immobiliari dello stesso proprietario). Non so neanche se fosse possibile ma credo di si. Il superbonus lo vedevo poco applicabile perchè i ruderazzi non avevano ovviamente impianto termico ma semplici camini. Purtroppo appena uscito il superbonus 110 nel 2020 ho fatto dei tentativi con le sorelle, con mio papà ancora vivente, ma non c'è stato verso di convincerle.
Altra opzione sarebbe vendere ma vorrebbe dire prendersi nel cortile estranei per ricavare qualcosa tipo 30000 euro. Se fossero distanti da casa non ci penserei un momento e venderei.
Non so neanche se potrei beccare il 90%, sempre che ci stessi nei tempi, se trovassi l'impresa, se potessi cedere credito etc e se fossi George Clooney , per via dei limiti di reddito, visto che ovviamente supero i 15 K ma anche se fossimo ancora tutti insieme in due lavoratori supereremmo abbondantemente i 45 K.
Secondo voi c'è qualche scappatoia per beccare comunque il 90? Il limite dei 15 K vale anche per i condomini?
Grazie se qualcuno vorrà rispondere
Per farla breve, a gennaio viene a mancare mio papà, siamo in 3 nella successione (io + 2 sorelle) e finalmente dopo n mila discussioni che vi risparmio saremmo per arrivare a un accordo sulla divisione dei beni, conti in banca divisi con qualche aggiustamento terreni e immobili da dividere.
Il punto più dolente sono gli immobili da dividere che sono parecchi (8 in tutto ma con valore reale non dico nullo ma quasi). Una bozza di accordo già c'è.
Io ho già, da prima della successione, in una corte ampia un casale demolito e ricostruito 17 anni fa che uso come prima casa e in cui al momento vivo da solo visto che mi sono separato mentre i due figli stanno con la mamma.
A me verrebbero 5 degli 8 immobili (questi 5 sono accanto al mio casale) mentre le mie due sorelle si prenderebbero gli altri 3 in 2, immobili che sono a circa 50 metri dal mio cortile. Ovviamente i valori immobiliari sono molto diversi: mentre i miei futuri immobili sono sostanzialmente dei ruderi da demolire tranne una tettoia a mattoni degli anni '70 ma buona (per cui la utilizzo al momento) loro si prenderebbero la ex casa dei miei ristrutturata nell'83, che ha un altro valore, più tettoie e il resto ruderi, grosso modo i loro 3 comunque cuberebbero un 20% in più dei miei 5.
Tutto questo preambolo per dire che con la sostanziale fine del Superbonus e Supersismabonus l unica opzione che mi viene in mente è di tenerli come sono visto che essendo senza luce acqua impianti etc sono soggetti a pochissimo IMU AD OGGI, due sono classificati collabenti.
Quello che mi era venuto in mente prima della giravolta su percentuali, quozienti familiari etc era di sfruttare il sismabonus 110 per demolire e ricostruire (visto che si applicava anche ai collabenti) utilizzando l'opzione tipo minicondominio (da 2 a 4 unità immobiliari dello stesso proprietario). Non so neanche se fosse possibile ma credo di si. Il superbonus lo vedevo poco applicabile perchè i ruderazzi non avevano ovviamente impianto termico ma semplici camini. Purtroppo appena uscito il superbonus 110 nel 2020 ho fatto dei tentativi con le sorelle, con mio papà ancora vivente, ma non c'è stato verso di convincerle.
Altra opzione sarebbe vendere ma vorrebbe dire prendersi nel cortile estranei per ricavare qualcosa tipo 30000 euro. Se fossero distanti da casa non ci penserei un momento e venderei.
Non so neanche se potrei beccare il 90%, sempre che ci stessi nei tempi, se trovassi l'impresa, se potessi cedere credito etc e se fossi George Clooney , per via dei limiti di reddito, visto che ovviamente supero i 15 K ma anche se fossimo ancora tutti insieme in due lavoratori supereremmo abbondantemente i 45 K.
Secondo voi c'è qualche scappatoia per beccare comunque il 90? Il limite dei 15 K vale anche per i condomini?
Grazie se qualcuno vorrà rispondere
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