Incentivi ad innovazione e ricerca. Questa mi piace.

Dav. c. G.

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Ma era proprio così difficile da capire e fare?
Penso si debba fare anche di più; trovare altre risorse per osare di più.


"Incentivi per innovazione e ricerca. Arriva un credito di imposta "per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale": varrà il 12% dei costi sostenuti fino a 1 milione di euro. Detrazione di imposta del 19% per le persone fisiche che dichiarano oltre 100mila euro e investono in fondi di venture capital (normalmente destinati a innovazioni e ricerca) o in start up. L'investimento massimo potrà essere di 1 mln e durare 3 anni. Quindi la detrazione massima è 190 mila euro".
 
più che incentivare chi cerca
bisognerebbe incentivare chi trova

l'Italia è piena di ricercatori che non trovano nulla da una vita
 
più che incentivare chi cerca
bisognerebbe incentivare chi trova

l'Italia è piena di ricercatori che non trovano nulla da una vita

Non hai capito una mazza della norma.
Qui è un incentivo alla ricerca privata. Non penso abbiano interesse a spendere senza trovare nulla solo per risparmiare una percentuale minima rispetto alla spesa sostenuta.
:D
 
Non hai capito una mazza della norma.
Qui è un incentivo alla ricerca privata. Non penso abbiano interesse a spendere senza trovare nulla solo per risparmiare una percentuale minima rispetto alla spesa sostenuta.
:D

no
l'avevo capita che era una versione soft degli incentivi alla rottamazione

solo che avevo generalizzato

bella roba veramente
 
Nokia è messa male ! o cmq peggio dei competitor.
Nokia non fa ricerca, evidentemente.
E invece spende in ricerca quanto tutto il sistema impresa Italia.
La ricerca funziona in due modi: il primo è il cu-lo.
La fortuna di trovare qualcosa ..per caso.
la seconda (le multinazionali che non abbiamo) farla in grande.
Prima o poi, fortuna o non fortuna, qualcosa acchiappi.
Ho capito che ci affidiamo al primo caso.
 
Vantaggi alle imprese
Oltre al bonus del 12% per la ricerca e al rafforzamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (fino a un massimo di 2,5 milioni di euro a impresa) ieri è spuntata anche una detrazione del 19% per chi dichiara oltre 100 mila euro e investe in fondi di venture capital che non siano però holding, immobiliari e con soci parenti. L'investimento agevolato ha però un tetto fissato a un milione di euro a patto che sia mantenuto per almeno tre anni. Per stimolare la crescita dimensionale delle imprese allo studio ci sono quattro ipotesi da affiancare all'Ires. Quelle più gettonate riguardano una reintroduzione della Dit (Dual income tax) di nuova generazione per favorire la capitalizzazione delle imprese e il ricorso all'Ace (Allowance for corporate equity) che abbatte le imposte sulla remunerazione del capitale proprio. Finalmente trova pace l'odissea dell'Ice (Istituto per il commercio con l'estero) che finirà al ministero dello Sviluppo.
 
Ma era proprio così difficile da capire e fare?
Penso si debba fare anche di più; trovare altre risorse per osare di più.


"Incentivi per innovazione e ricerca. Arriva un credito di imposta "per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale": varrà il 12% dei costi sostenuti fino a 1 milione di euro. Detrazione di imposta del 19% per le persone fisiche che dichiarano oltre 100mila euro e investono in fondi di venture capital (normalmente destinati a innovazioni e ricerca) o in start up. L'investimento massimo potrà essere di 1 mln e durare 3 anni. Quindi la detrazione massima è 190 mila euro".


Questa è bellissima.
Tratta da Alice nel paese delle meraviglie?

Si sta parlando degli U.S.A. o della nostra Italia?
Si ha idea cosa rappresenta e come opera la gran parte del venture capital da noi?

Inoltre, se la norma è esattamente come scritto - e non so dove la si è letta visto che il nuovo Governo deve ancora esprimersi ufficialmente - è di una fumosità sorprendente: tutte le aziende produttrici, nessuna esclusa, fanno "attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale", quindi lo stimolo, peraltro esiguo, finisce per comprenderle in toto.
Vuol essere un'altra stupidaggine come quella dei finanziamenti ai pannelli fotovoltaici?
 
Buongiorno!
Era da un po' che non leggevo: ho notato che siete rimasti i politi polemici..! :D

La cosa che proprio non riesco a comprendere è che ancora, nel quasi 2012, alcuni utenti siano CONTRARI al 'finanziamento' (detrazioni) di attività di ricerca e sviluppo.

Nel 2012, quando l'Italia ha tecnologie talvolta (TALVOLTA! non polemizziamo) simili a quelle di un paese africano, ci sono ancora ITALIANI che preferiscono spendere ciò che è stato ricavato da una pressione assai elevata in attività che non porteranno ad un miglioramento delle condizioni sia di produzione che di vita.

Se non hanno scoperto nulla è perché non c'è stimolo.
 
Buongiorno!
Era da un po' che non leggevo: ho notato che siete rimasti i politi polemici..! :D

La cosa che proprio non riesco a comprendere è che ancora, nel quasi 2012, alcuni utenti siano CONTRARI al 'finanziamento' (detrazioni) di attività di ricerca e sviluppo.

Nel 2012, quando l'Italia ha tecnologie talvolta (TALVOLTA! non polemizziamo) simili a quelle di un paese africano, ci sono ancora ITALIANI che preferiscono spendere ciò che è stato ricavato da una pressione assai elevata in attività che non porteranno ad un miglioramento delle condizioni sia di produzione che di vita.

Se non hanno scoperto nulla è perché non c'è stimolo.

Nessuno penso qui sia contrario ad incentivare la ricerca via le detrazioni fiscali, pero' la ricerca non e' fatta da solo fondi, ma anche dalle persone, e lo sappiamo tutti in Italia come queste vengano "selezionate" negli atenei :rolleyes:
 
Nessuno penso qui sia contrario ad incentivare la ricerca via le detrazioni fiscali, pero' la ricerca non e' fatta da solo fondi, ma anche dalle persone, e lo sappiamo tutti in Italia come queste vengano "selezionate" negli atenei :rolleyes:

Senza entrare nel merito dei problema che poni, vorrei però che prima di criticare il livello della ricerca scientifica italiana si guardassero i risultati e,
considerato quanto l'Italia investe nella ricerca, ti posso assicurare che il livello è ottimo. Considera che gli investimenti dello Stato sono cruciali perchè consentono di partecipare alle spese per la costruzione di strumentazioni, il cui
uso è poi concesso agli scienziati delle diverse nazionalità anche e soprattutto in base a quanto le nazioni hanno contribuito al finanziamento del progetto. Dato che l'Italia investe pochissimo, è difficile avere accesso a dati "di prima mano", e nonosatnte questo il livello delle pubblicazioni dei ricercatori italiani è molto elevato. Poi, anche qui, vi sono enti più efficienti ed altri meno, ma
prima di disprezzare il lavoro altrui bisognerebbe conoscerlo.
 
Buongiorno!
Era da un po' che non leggevo: ho notato che siete rimasti i politi polemici..! :D

La cosa che proprio non riesco a comprendere è che ancora, nel quasi 2012, alcuni utenti siano CONTRARI al 'finanziamento' (detrazioni) di attività di ricerca e sviluppo.

Nel 2012, quando l'Italia ha tecnologie talvolta (TALVOLTA! non polemizziamo) simili a quelle di un paese africano, ci sono ancora ITALIANI che preferiscono spendere ciò che è stato ricavato da una pressione assai elevata in attività che non porteranno ad un miglioramento delle condizioni sia di produzione che di vita.

Se non hanno scoperto nulla è perché non c'è stimolo.


Condivido in pieno. La ricerca è crescita ed è sviluppo, parole di cui oggi com e oggi tutti si riempiono la bocca, salvo poi criticare queste misure con un "si pero'..."
 
Senza entrare nel merito dei problema che poni, vorrei però che prima di criticare il livello della ricerca scientifica italiana si guardassero i risultati e,
considerato quanto l'Italia investe nella ricerca, ti posso assicurare che il livello è ottimo. Considera che gli investimenti dello Stato sono cruciali perchè consentono di partecipare alle spese per la costruzione di strumentazioni, il cui
uso è poi concesso agli scienziati delle diverse nazionalità anche e soprattutto in base a quanto le nazioni hanno contribuito al finanziamento del progetto. Dato che l'Italia investe pochissimo, è difficile avere accesso a dati "di prima mano", e nonosatnte questo il livello delle pubblicazioni dei ricercatori italiani è molto elevato. Poi, anche qui, vi sono enti più efficienti ed altri meno, ma
prima di disprezzare il lavoro altrui bisognerebbe conoscerlo.

Mio fratello e' con il CRNS e fa' appunto il "ricercatore" in Francia oltre a valutare i progetti per la UE... Collabora con molte universita' italiane e, almeno nella chimica, posso dire di avere notizie di prima mano... ;)
 
Mio fratello e' con il CRNS e fa' appunto il "ricercatore" in Francia oltre a valutare i progetti per la UE... Collabora con molte universita' italiane e, almeno nella chimica, posso dire di avere notizie di prima mano... ;)

Sai com'è, io ce le ho di prima mano per la fisica. Tuo fratello sa quanto investe in ricerca la Francia e quanto l'Italia?
 
Sai com'è, io ce le ho di prima mano per la fisica. Tuo fratello sa quanto investe in ricerca la Francia e quanto l'Italia?

:yes: Se vuoi posso informarmi per avere dei dati

E' vero che in Italia si investe pochino in ricerca. Non fraintendermi, c'e' gente validissima in Italia, solo che la struttura dell' universita' li "marginalizza" a favore dei soliti raccomandati o piu' spesso, dei familiari dei docenti e spesso i progetti non sono finanziati per il loro merito. Insomma, in Italia e' difficile fare carriera in ricerca nelle strutture pubbliche, anche per gente validissima
 
Mio fratello e' con il CRNS e fa' appunto il "ricercatore" in Francia oltre a valutare i progetti per la UE... Collabora con molte universita' italiane e, almeno nella chimica, posso dire di avere notizie di prima mano... ;)

Giusto per chiarezza, come saprai indice della qualità della ricerca sono il
numero di pubblicazioni scientifiche e per numero di citazioni di queste e l'Italia si colloca tra i primi 10 paesi al mondo. TI riporto un articolo dell'Economist,
facilmente reperibile in rete, da cui si evince che l'Italia si colloca al settimo posto. E' interessante andare poi a cercare quale sia l'investimento in ricerca degli altri paesi in classifica e prova a pensare dove saremmo con un pò di investimenti in più.

Ops, scusa, ho scordato il link:
Global science research: Paper tigers | The Economist
 
Ultima modifica:
:yes: Se vuoi posso informarmi per avere dei dati

E' vero che in Italia si investe pochino in ricerca. Non fraintendermi, c'e' gente validissima in Italia, solo che la struttura dell' universita' li "marginalizza" a favore dei soliti raccomandati o piu' spesso, dei familiari dei docenti e spesso i progetti non sono finanziati per il loro merito. Insomma, in Italia e' difficile fare carriera in ricerca nelle strutture pubbliche, anche per gente validissima

Per fortuna questo sta cambiando. Ormai i finanziamenti non sono più a pioggia. Per avere finanziata la propria ricerca bisogna partecipare a bandi in
cui si deve esporre il progetto, le competenza del gruppo, le finalità ed ogni esigenza di spesa. Certa bisogna migliorare la trasparenza delle scelte, ma
soprattutto il problema è che i soldi sono davvero pochissimi ed ormai non
si può più neanche recarsi dai propri collaboratori all'estero a meno che non ci paghino oro. Siamo costretti a chiedere loro di pagarci e ti garantisco che è davvero umiliate, però se loro ci pagano vuol dire che a qualcosa serviamo. Il problema è riuscire a mandare fuori i giovani a fare esperienza.
Speriamo in tempi migliori, ma per favore non denigriamo la ricerca in se (certamente alcuni ambienti si), nè gli investimenti nella ricerca, cerchiamo solo di pretendere che i soldi siano ben spesi.
 
Per fortuna questo sta cambiando. Ormai i finanziamenti non sono più a pioggia. Per avere finanziata la propria ricerca bisogna partecipare a bandi in
cui si deve esporre il progetto, le competenza del gruppo, le finalità ed ogni esigenza di spesa. Certa bisogna migliorare la trasparenza delle scelte, ma
soprattutto il problema è che i soldi sono davvero pochissimi ed ormai non
si può più neanche recarsi dai propri collaboratori all'estero a meno che non ci paghino oro. Siamo costretti a chiedere loro di pagarci e ti garantisco che è davvero umiliate, però se loro ci pagano vuol dire che a qualcosa serviamo. Il problema è riuscire a mandare fuori i giovani a fare esperienza.
Speriamo in tempi migliori, ma per favore non denigriamo la ricerca in se (certamente alcuni ambienti si), nè gli investimenti nella ricerca, cerchiamo solo di pretendere che i soldi siano ben spesi.

Guarda che io sono sempre stato uno che ha sostenuto che gli investimenti nell' educazione hanno il migliore ritorno per la societa'.... Sono sempre stato favorevole ad aumentare i fondi per la ricerca "pubblica", ma il problema della "lottizzazione" dei posti in Italia permane. Abbiamo bisogno di razionalizzare il settore universitario ed eliminare quelle barriere accademiche che ormai sono diventate "strutturali"

I stesso ho seguito la ricerca presentata nei piu' grandi congressi medici nel mondo di urologia ed infettologia e, a parte qualche team del S. Raffaele e del Gemelli, non ho mai notato una preponderanza di ricercatori Italiani, anzi.... I pochi che c'erano difficilmene si riuscivano a capire in inglese
 
Guarda che io sono sempre stato uno che ha sostenuto che gli investimenti nell' educazione hanno il migliore ritorno per la societa'.... Sono sempre stato favorevole ad aumentare i fondi per la ricerca "pubblica", ma il problema della "lottizzazione" dei posti in Italia permane. Abbiamo bisogno di razionalizzare il settore universitario ed eliminare quelle barriere accademiche che ormai sono diventate "strutturali"

I stesso ho seguito la ricerca presentata nei piu' grandi congressi medici nel mondo di urologia ed infettologia e, a parte qualche team del S. Raffaele e del Gemelli, non ho mai notato una preponderanza di ricercatori Italiani, anzi.... I pochi che c'erano difficilmene si riuscivano a capire in inglese

Il problema della lottizzazione esiste, però credo che in alcuni settori sia maggiore che in altri. In fisica è molto contenuta, forse perchè non c'è una casta dietro come può succedere in medicina, ed anche perchè è molto ostica come materia. Io non lavoro all'Università ma in un ente pubblico di ricerca e ti posso assicurare che qui le persone valide le cerchiamo eccome, e ci battiamo davvero per non farcele sfuggire. Il problema è che ormai anche gli
studenti hanno capito che in Italia i posti per la ricerca saranno sempre meno e vanno fuori già per fare la tesi e nessuno di noi se la sente di chiedergli di restare: è ovvio che a quel punto i migliori non li fanno mica tornare da noi e se li tengono. Questa è l'Italia!
 
pongo la seguente provocazione iperbolica.
A che serve la ricerca scientifica in un paese il cui tessuto industriale e' in fase di smantellamento da diversi anni ?
A che serve una struttura universitaria avanzata e moderna se poi tutti i ricercatori, ingegneri, medici, etc. vanno a lavorare all'estero o al piu' -in italia- trovano impieghi non specialistici ?
A che servono gli ingegneri meccanici italiani se la fiat se ne va in america ?
 
pongo la seguente provocazione iperbolica.
A che serve la ricerca scientifica in un paese il cui tessuto industriale e' in fase di smantellamento da diversi anni ?
A che serve una struttura universitaria avanzata e moderna se poi tutti i ricercatori, ingegneri, medici, etc. vanno a lavorare all'estero o al piu' -in italia- trovano impieghi non specialistici ?
A che servono gli ingegneri meccanici italiani se la fiat se ne va in america ?

è un cane che si morde la coda, se non hai tecnici ad alto livello di specializzazione e competenza non puoi avere un'industria avanzata, se non hai un industria non hai i tecnici di livello. In realtà se non vogliamo diventare tutti ciabattini e produrre scarpe per fare concorrenza ai cinesi dobbiamo investire nella preparazione e formazione di tecnici per aumentare il valore dei nostri prodotti. E poi gli ingengneri non si impiegnao solo nell'industria mettalmeccanica, che è diventato un settore ultra maturo e poco remunerativo.
 
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