L'operazione sul capitale dell'anno scorso (riduzione a zero e contestuale aumento) costò ai sottoscrittori il pagamento del sopraprezzo, oltre al valore nominale. Chi ha venduto i diritti di opzione (a Luna Holding, allora offerente) ha evitato la sottoscrizione delle azioni ed il pagamento del valore nominale oltre al sopraprezzo.
Gli attuali azionisti sono ovviamente quelli che non hanno ceduto il diritto di opzione ed hanno investito nuovi capitali in Fonspa.
Il prezzo attuale stabilito dalla Consob (a dicembre, non tenendo ovviamente conto di successivi trasferimenti onerosi dei titoli azionari in pendenza del termine per lanciare l'opa residuale) tiene conto dell'opa precedente sui diritti di opzione, ma serve anche per "accontentare" gli attuali azionisti, alcuni dei quali, invece, stanno procedendo in sede giudiziaria.
Ci sono vari post, sull'argomento, ma eventualmente riassumeremo tecnicamente le varie operazioni, che si concluderanno - se l'opa residuale avesse successo fino all'ottenimento del 98% da parte di Morgan Stanley - con l'espropriazione forzata prevista in questi casi dal Tuf (valore in base a perizia).