iniziare con l'analisi tecnica o quella fondamentale?

...:)..con l'AF "devi" saper leggere i bilanci..poi devi trarne le aspettative e stabilire un prezzo di entrata e di uscita..mica facile..xkè poi i bilanci li taroccano come vogliono..nel frattempo potrebbe cambiare qualcosa nel core business..nel consiglio etc..etc..trimestrali ke nn vanno bene..rating + bassi..etc ..etc..e poi se il mercato caracolla scende anke il titolo con i fondamentali buoni..AT + un poco di AF..ke è meglio...:cool:...
 

Impegnare un paio di ore al giorno , davanti al monitor, borsa , informazioni finanziari ....... e dopo alcuni anni di costante impegno riesci ad avere un'idea di come vanno le cose sul mercato finanziario

ciao
 
si infatti l'analisi fondamentale include anche macro!

No direi proprio di no, non c'entrano nulla.

Una delle regole implicite della AT è che di non guardare i cicli economici o cercare di predirli, perchè su un lasso di tempo abbastanza lungo l'unica variabile importante è la qualità del business.
 
Ad esempio l'ultimo degli arrivati: George Soros, quando andò allo scoperto sulla sterlina per 10 miliardi e fece circa 1 miliardo di profitto, tanto per citarne uno.

Ah stupido io che pensavo ad investitori retail :D ( a cui la tua situazione mi sembra leggermente più paragonabile)

Quello che voglio dire è che sull'azionario può succederti d'incontrare investitori retail che hanno fatto piccole fortune, sul forex non ne incontrerai mai nessuno.

Cmq se il tuo modello è Soros allora ne analisi tecnica, ne fondamentale, vai sul l'analisi macro.
 
un dato che ho trovato con analisi e backtest fatti personalmente quindi forse sbagliati dice che seguire l'ipotesi che il mercato sia sempre interessato a titoli con buoni fondamentali fa perdere piu soldi di quelli che si guadagnano.
Ci sono anni (molti) dove si va in paseggio e anni come il 2009 dove qualunque portafoglio verrebbe rasato a zero o come il 2014 veramente tragici.

Un altro dato è che capire in quali fasi il mercato sia interessato a titoli con buoni fondamentali e quali no è praticamente impossibile (per me)

E questo per i titoli azionari .. dove capire chi ha dei buoni fondamentali e chi no è abbastanza fattibile.

Sul mercato del forex dove l'analisi è di tipo planetario la vedo ancora piu dura.

Un approccio esclusivamente tecnico quantitativo lo vedo molto meglio
 
un dato che ho trovato con analisi e backtest fatti personalmente quindi forse sbagliati dice che seguire l'ipotesi che il mercato sia sempre interessato a titoli con buoni fondamentali fa perdere piu soldi di quelli che si guadagnano.
Ci sono anni (molti) dove si va in paseggio e anni come il 2009 dove qualunque portafoglio verrebbe rasato a zero o come il 2014 veramente tragici.

Un altro dato è che capire in quali fasi il mercato sia interessato a titoli con buoni fondamentali e quali no è praticamente impossibile (per me)

E questo per i titoli azionari .. dove capire chi ha dei buoni fondamentali e chi no è abbastanza fattibile.

Sul mercato del forex dove l'analisi è di tipo planetario la vedo ancora piu dura.

Un approccio esclusivamente tecnico quantitativo lo vedo molto meglio

Grazie per la risposta ;) . Anch'io penso che per il forex sia meglio l'AT.
 
AT e AF= due facce della stesa medaglia.

Il Market fa sempre le stesse cose: aspettative, paure, euforie. E' lo specchio del comportamento umano, la somma di azioni/reazioni.

L'AF ne considera l'aspetto per c.d. umanistico, quella tecnica invece la rappresentazione grafica degli eventi.

Tutti i mercati sono identici, ergo tradabili. Particolare attenzione merita il "carattere" di ogni sottostante (volatilità, liquidità immessa o sottratta, velocità, attidune a determinate reazione "ripetute" con costanza ecc. ecc.)

Il forex non fa eccezione.....cambia niente, l'unico vero nemico di un mercato siamo noi stessi, la nostra avidità, le nostre paure, le aspettative.

Ad esempio l'uso smodato della leva ne è la diretta conseguenza.
 
AT e AF= due facce della stesa medaglia.

Il Market fa sempre le stesse cose: aspettative, paure, euforie. E' lo specchio del comportamento umano, la somma di azioni/reazioni.

L'AF ne considera l'aspetto per c.d. umanistico, quella tecnica invece la rappresentazione grafica degli eventi.

Tutti i mercati sono identici, ergo tradabili. Particolare attenzione merita il "carattere" di ogni sottostante (volatilità, liquidità immessa o sottratta, velocità, attidune a determinate reazione "ripetute" con costanza ecc. ecc.)

Il forex non fa eccezione.....cambia niente, l'unico vero nemico di un mercato siamo noi stessi, la nostra avidità, le nostre paure, le aspettative.

Ad esempio l'uso smodato della leva ne è la diretta conseguenza.

No, non sono d'accordo.

L'analisi fondamentale non considera minimamente l'aspetto emotivo, umanistico o come lo si voglia chiamare.

Per l'AF non ci sono persone, cicli economici, opinioni o emozioni..ci sono solo bilanci :D
 
Credo che la contrapposizione analisi tecnica vs analisi fondamentale sia leggermente obsoleta in un mondo globalizzato dove i big players della finanza,quelli che determinano in concreto le tendenze,non sono così tanto condizionati nelle loro scelte dai numeri di Fibonacci o dai bilanci dell'azienda Xyz quanto dal contesto economico nel suo insieme.


Suggerisco la lettura di questo sintetico ma esauriente articolo apparso oggi su FT che può dare qualche indicazione in tal senso

Many suspects behind murderous markets - FT.com

Ma mica tanto, tu parli dei analisi macro ma questa è sempre esistita in parallelo con la fondamentale e tecnica. Non c'è mai stata una convergenza netta verso una o l'altra.

Ed è tuttora così direi.
 
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