IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

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Messina (Intesa): il Pnrr non è morto con la guerra, ma ora si lavori su crescita sostenibile

Per il ceo l'Italia dovrà lavorare su indipendenza energetica, alimentare, digitale e finanziaria, con un focus prioritario su inclusione e sostenibilità sociale. Con un'avvertenza: il governo non può fare tutto questo da solo


di Marco Capponi 03/05/2022 18:23

Il Pnrr non è morto con la guerra in Ucraina: la sua validità industriale rimane immensa, ma prima di tutto è necessario garantire "una crescita sostenibile del pil, unico modo per ridurre le disuguaglianze e fronteggiare il debito pubblico, che in Italia rimane importante". Così Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, confermato nel suo incarico dall'assemblea della banca, lo scorso venerdì, a larghissima maggioranza, si è espresso nel corso di un colloquio con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, nell'ambito dell'evento "I dati sono tutto? Per una digitalizzazione sostenibile".

Il ceo dell'istituto di credito ha rimarcato poi le priorità da affrontare nel brevissimo periodo. Su tutte, l'indipendenza "energetica, digitale e alimentare, oltre che quella finanziaria". Senza contare "l'inclusione sociale, sulla quale deve essere aperto un grande capitolo". Attenzione però: per Messina questi compiti non devono essere lasciati soltanto in mano al settore pubblico. "Non possiamo pensare che sia chi ci governa a fare tutto il lavoro, soprattutto in un Paese come l'Italia".

Il manager ha infine confermato che, anche con la guerra, il piano industriale di Intesa Sanpaolo rimane valido: "Ciò che abbiamo delineato rimane valido, ve lo garantisco: tutte le azioni industriali che dobbiamo fare, ad esempio per la gestione dei rischi e la sostenibilità, hanno una validità assoluta". Quello che contestualmente deve essere accelerato, però, è ancora una volta la priorità assoluta dell'agenda del ceo: il lavoro sulla sostenibilità sociale", ha concluso.
 
Intesa Sanpaolo: maxipiano su deteriorati, in uscita 9,2 mld crediti (Sole)

ROMA (MF-DJ)--Un maxi-piano di derisking per 9,2 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi. Intesa Sanpaolo gioca d'anticipo e avvia il cantiere relativo alla riduzione dello stock di crediti deteriorati, come previsto dal piano d'impresa presentato a febbraio. E inizia cosi' subito a mettersi in linea con gli obiettivi di riduzione degli stock fissati al 2025. L'operazione ad ampio raggio poggia su diversi capitoli di intervento. Da quanto raccolto dal Sole 24 Ore da piu' fonti, l'azione spazia dalla cartolarizzazione di sofferenze con Gacs alla cessione di prestiti in leasing e allo smobilizzo di inadempienze probabili, i cosiddetti Utp. L'obiettivo, del resto, e' di realizzare nel complesso una "drastica riduzione" degli Npl, come ribadito qualche giorno fa dal ceo Carlo Messina in assemblea. Il target di fondo rimane quello scritto a piano: abbattere lo stock di crediti deteriorati dai circa 19,7 miliardi lordi di fine 2021 (inclusi 4,5 gia' contabilizzati in attivita' in via di dismissione) a circa 9,3 a fine 2025, quando la banca conta di atterrare a un Npl ratio lordo dell'1,6% e dello 0,8% al netto degli accantonamenti. Per fare cio', Ca' de Sass inizia con un primo intervento che e' stato appena realizzato. Nei giorni scorsi, infatti, l'istituto ha perfezionato una Gacs da 4 miliardi lordi di sofferenze. L'operazione, che e' stata approvata dal cda nelle scorse settimane e denominata Organa, prevede la cartolarizzazione del portafoglio con l'acquisizione delle note junior e mezzanine da parte dei due fondi specializzati Crc e Bayview, che agiranno in tandem, mentre la tranche senior rimarra' in capo alla banca. Finint agisce nel ruolo di master servicer mentre Intrum Italy sara' lo special servicer. Il lavoro sui crediti e' pero' destinato ad allargarsi ad altre aree di intervento nei prossimi trimestri. Il focus sara' rivolto in particolare allo stock di inadempienze probabili, fronte su cui Intesa ha gia' in essere una partnership strategica con Prelios: l'intenzione, in questo caso, sarebbe di smaltire circa 3 miliardi lordi di Utp. A questo si aggiunge poi un ulteriore tassello, costituito dalla cessione di altri 2 miliardi di crediti in leasing che si trovano in stato di sofferenza. Sia sul versante degli Utp che del leasing, la banca avrebbe gia' iniziato ad esaminare i dossier e l'obiettivo rimane quello di chiudere il lavoro in arco piano. Benche' atteso, l'attivismo di Ca' de Sass sui deteriorati segnala la volonta' di equipaggiarsi al meglio per affrontare uno scenario macro che rimane a tinte fosche, complici gli effetti sull'economia della guerra in Ucraina, il conseguente surriscaldamento dei prezzi energetici e il rischio sempre piu' concreto di un incremento del costo del credito. vs (fine) MF-DJ NEWS

04/05/2022 08:15
 
Unicredit domani apre le danze delle trimestrali bancarie

di Francesca Gerosa

Gli analisti si aspettano un utile in calo a causa delle minori entrate e di svalutazioni dei prestiti molto più elevate per il conflitto Russia-Ucraina. Anche il Cet1 ratio è visto scendere al 14,6%. Focus sul buy-back. Nessun esposizione alla Russia per Banco Bpm (conti sempre domani): il consenso vede l'utile oltre 140 mln

(stralcio)
Intesa Sanpaolo pubblicherà i conti il prossimo 6 maggio a mercato aperto. Bestinver Securities si aspetta un trimestre debole, con ricavi in calo del 13% anno su anno a 4,889 miliardi di euro, sotto la stima del consenso a 5,14 miliardi, penalizzato da maggiori accantonamenti su base annua a causa della questione russa/ucraina. In particolare, gli accantonamenti per perdite su crediti sono previsti a 0,71 miliardi rispetto agli 0,4 miliardi di euro di un anno fa (0,765 miliardi la stima del consenso). Inoltre, Bestinver Securities si attende 0,2 miliardi di accantonamenti anticipati su rischi e oneri per anticipare futuri accantonamenti per rischi di credito. L'utile netto è visto dimezzarsi a 712 milioni dagli 1,518 miliardi del primo trimestre 2021 (759 milioni la stima del consenso). Il Cet1 è visto scendere di 20 pb rispetto al 15,2% per le esposizioni russe (14,2% incluso il buy back del 2021). Il focus sarà sull'aggiornamento dell'esposizione russa della banca e sulla politica di payout/buy back.
 
Fed alza i tassi di 50 punti base. Wall Street prosegue in rialzo

di Rossella Savojardo

Pubblicato il 04/05/2022 20:19

Per la prima volta in più di vent'anni il Fomc ha deciso di aumentare l'intervallo dei tassi d'interesse di mezzo punto a 0,75%-1%. La riduzione del bilancio inizierà il prossimo 1° giugno

La Federal Reserve ha agito come da previsioni. Come preannunciato nel mese scorso da alcuni membri del board, la banca centrale americana ha deciso di aumentare il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base a 0,75%-1%, mettendo di fatto in campo il rialzo più aggressivo nella sua battaglia contro l'inflazione da due decenni.

Insieme al rialzo dei tassi, la banca centrale ha indicato in che modo inizierà a ridurre il suo bilancio di circa 9 mila miliardi di dollari. La Fed aveva, infatti, acquistato obbligazioni per mantenere bassi i tassi di interesse e il flusso di denaro durante la pandemia, ma l'impennata dei prezzi ha reso necessario un drammatico ripensamento della politica monetaria. Il piano delineato dai funzionari prevede diverse fasi che inizieranno dal primo giugno, quando il bilancio si ridurrà di 30 miliardi di Treasury e di circa 17,5 miliardi di titoli garantiti da ipoteca. Dopo tre mesi, il tetto per i Treasury aumenterà a 60 miliardi e quello per i titoli ipotecari a 35 miliardi.

Dopo le anticipazioni del board delle settimane precedenti alla riunione, i mercati erano ampiamenti preparati a entrambe le mosse. Dopo un'apertura contrastata, Wall Street a quasi due ore dalla chiusura vede il Dow Jones e l'S&P che salgono rispettivamente dello 0,55% e dello 0,63% mentre il Nasdaq segna un rialzo dello 0,13%. Anche il rendimento del Treasury continua in rialzo ma sotto la soglia del 3% a 2,966%. I mercati ora si aspettano che la Fed continui ad alzare i tassi in modo aggressivo nei prossimi mesi, con un possibile rialzo di 75 punti base sul tavolo per giugno. Con il rialzo dei tassi di maggio, che spingerà il tasso dei fondi federali a un intervallo compreso tra lo 0,75%, l'attuale prezzo di mercato prevede che il tasso salga al 3-3,25% entro la fine dell'anno, secondo gli analisti.
 
Powell carica anche Piazza Affari, lo spread scende

di Francesca Gerosa

Pubblicato il 05/05/2022 09:00

Il presidente della Fed ha escluso un aumento dei tassi di 75 punti base nei prossimi mesi. In attesa di Lane, i mercati prezzano rialzi dei tassi da parte della Bce per quasi 95 punti base entro l'anno. Elevati i rendimenti dei titoli di Stato

Jerome Powell carica anche i mercati europei in avvio di seduta (+2,27% il Dax, +2,40% il Cac40, +1,60% il Ftse100 e +1,96% a 24.371 punti il Ftse Mib). Il presidente della Federal Reserve ha escluso un aumento dei tassi di 75 punti base nei prossimi mesi e Wall Street, dopo il rialzo di mezzo punto percentuale annunciato dalla banca centrale americana poco prima dell'intervento di Powell, ha preso il largo, mettendo in conto un'uscita soft dalla fase di iper inflazione. Stamani i future di Wall Street tirano il fiato (-0,22% il Dow Jones e -0,34% l'S&P500) con il rendimento del Treasury Usa a 10 anni che resta a ridosso del 3% al 2,954%.

"Powell ha preferito alzare i tassi di 0,50 punti base, ma ridurre meno del previsto il proprio bilancio: 47,5 miliardi da giugno fino a salire a 95 miliardi a settembre. I tassi d riferimento dei Fed funds sono ora all'interno di una forchetta compresa tra 0,75% e 1%. Secondo Powell, le spese dei consumatori e gli investimenti rimangono forti e l'economia è alla piena occupazione. Per quanto riguarda i prossimi rialzi, ha detto chiaramente che questi potrebbero essere di ulteriori 0,5 punti base per i prossimi due meeting, quindi 0,75 non è qualcosa che il Fomc sta prendendo seriamente in considerazione, anche se le decisioni finali verranno prese in concomitanza dei singoli meeting", ha sottolineato Antonio Tognoli di Integrae Sim.

Gli squilibri causati da due anni di pandemia, esasperati dalla guerra e da tutti gli eventi a questa collegati, stanno creando ulteriori pressioni verso l'alto dell'inflazione e peseranno probabilmente sull'intera attività economica (il primo campanello d'allarme è stata la variazione del pil Usa negativo dell'1,4% nel primo trimestre di quest'anno). "Francamente vediamo una Fed che si muove sui mercati con non poche difficoltà. Il convincimento di Powell è che i prezzi si stabilizzino presto e senza recessione, ma il pil del primo trimestre è stato inaspettatamente negativo, così come diverse volte ha affermato che l'inflazione è too high, ma solo tre/quattro mesi fa diceva che era sicuramente transitoria. Molto vaga ed evasiva è stata poi la risposta alla domanda che chiedeva se i rialzi previsti non avrebbero finito per uccidere la crescita economica", ha osservato ancora Tognoli.

È vero che l'inflazione è elevata (ha toccato l'8,5% ad aprile), ma gran parte è dovuta alla crescita dei costi sui quali l'azione della Fed può fare ben poco. Quello su cui possono far leva i tassi sono, invece, i consumi, visto che oltre il 70% è finanziato da debito. La flessione dei consumi porta sicuramente a un raffreddamento della crescita dei prezzi, ma si porta dietro anche una riduzione del pil. Da capire se che con i rialzi programmati, l'economia possa scivolare in stagflazione. "La sensazione è che la Fed si sia mossa troppo in ritardo rispetto ai dati che chiedevano interventi più rapidi e magari meno invasivi e possa ora creare movimenti disordinati soprattutto nel settore creditizio, dove la politica monetaria incontra l'economia reale", ha avvertito Tognoli che in questa fase ritiene che gli investitori dovrebbero guardare con cautela a un allungamento della duration del portafoglio obbligazionario. Inoltre, considerato l'appiattimento relativo della curva, il rendimento incrementale per detenere scadenze più lunghe potrebbe non essere del tutto compensato dal più elevato rischio.

"Da non sottovalutare lo scenario geopolitico, non solo fra Russia ed Ucraina (lo Stato maggiore ucraino ha denunciato che la Russia ha ripreso l'offensiva sull'acciaieria Azovstal di Mariupol nonostante l'annuncio di un cessate il fuoco unilaterale che doveva entrare in vigore oggi alle 6.00 ora italiana per i corridoi umanitari, ndr), ma anche fra la Cina e Taiwan dove la guerra civile si è fermata solo formalmente con la firma del trattato di pace, ma i due paesi sono tecnicamente ancora in stato di guerra. Nel lungo periodo, continuiamo a preferire le azioni piuttosto che le obbligazioni", ha concluso Tognoli.

In attesa oggi degli interventi di esponenti della Bce a partire da quello del capo economista, Philip Lane, fino a Holzmann, i mercati monetari, ha segnalato l'agenzia Reuters, ieri prezzavano rialzi dei tassi per quasi 95 punti base entro l'anno contro i circa 90 del giorno prima. Nelle prossime settimane Francoforte stabilirà quando terminare gli acquisti di titoli nel terzo trimestre e poi potrebbe decidere di concludere la fase di tassi negativi, ha detto il consigliere, Fabio Panetta, in un'intervista alla Stampa, sottolineando che sarebbe imprudente muoversi senza aver visto i dati del secondo trimestre. In questo contesto, il rendimento del Btp 10 anni scende ma resta elevato al 2,917% e lo spread Btp/Bund cala a 193,8 punti base. In mattinata, ha aggiunto Reuters, sul primario si attivano Francia e Spagna: la prima offre fino a 11 miliardi di euro di tre Oat, la seconda 4-5 miliardi di Bonos e fino a 750 milioni dell'indicizzato 2033.
 
Il comunicato sulla trimestrale:


https://group.intesasanpaolo.com/co...ati-stampa-it/2022/05/20220506_Ris1Q22_it.pdf


da cui traggo le immagini delle prime 3 pagine:


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Le prospettive

Le iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 sono ben avviate ed è confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025.
Per il 2022 si prevede una redditività ai vertici del settore:
- utile netto di oltre 4 miliardi di euro assumendo che non intervengano cambiamenti critici
nell’offerta di materie prime / energia;
- utile netto ben superiore a 3 miliardi di euro anche con l’ipotesi molto conservativa di una
copertura di circa il 40% dell’esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio a Stage 3 della maggior parte dell’esposizione.
Si prevede una solida posizione patrimoniale, con un obiettivo di Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
- payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa;
- ulteriore distribuzione agli azionisti di 3,4 miliardi di euro tramite buyback (*), subordinatamente
all’approvazione della BCE;
- eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno a partire dal 2023.
Le prospettive per il 2022 sono soggette ad affinamento nei prossimi mesi in base all’evoluzione degli eventi riguardanti Russia e Ucraina.
 
... e il report di MF:

Intesa, utile di oltre 1 miliardo. Messina: già maturati 700 milioni di dividendi

di Elena Dal Maso

Pubblicato il 06/05/2022 13:30

Il consenso si aspettava profitti di 901 mln invece di 1,024 mld dopo rettifiche per 0,8 mld su Russia e Ucraina. Se le condizioni macro non cambieranno, è confermato per oltre 4 mld l'utile 2022, altrimenti ben oltre 3 mld su cui calcolare un payout del 70%. Titolo in rosso, incide la guidance cauta

Nonostante la guerra in Ucraina, la presenza in Russia e l'iper inflazione, Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre del 2022 con profitti netti per oltre 1 miliardo di euro, a quota 1,024 miliardi, in calo del 32,5% anno su anno, ma sopra le attese degli analisti interpellati da Bloomberg per 901 milioni di euro. Se si escludono le rettifiche riguardanti la Russia e l'Ucraina per 0,8 miliardi (ovvero 20 punti base in meno di Cet 1), il profitto netto sarebbe stato di 1,670 miliardi. Il titolo, però, positivo, prima dei conti, ora flette dello 0,9% a 1,91 euro per 36,95 miliardi di capitalizzazione, mentre il Ftse Mib cede lo 0,23% a fronte di una guidance della banca cauta per il 2022.

I ricavi a 5,414 miliardi risultano in calo del 3,8% anno su anno, ma anche in questo caso oltre il consenso per 4,984 miliardi. Gli interessi netti nel trimestre sono in flessione del 2,8% a 1,956 miliardi, così come le commissioni nette (-4,6%) a 2,286 miliardi. La banca, guidata dall'amministratore delegato, Carlo Messina, ha tagliato i costi del 4,9% a 2,509 miliardi, mentre le rettifiche hanno pesato per 702 milioni, in rialzo del 72% anno su anno. Il risultato operativo lordo è sceso del 19% a 2,144 miliardi, mentre il rapporto costi/ricavi al 46,3% resta fra i migliori fra gli istituti di credito nell'Eurozona. Il Cet 1 ratio post dividendi maturati nel primo trimestre è risultato al 13,6%.

Quanto alle prospettive, a fronte di uno scenario complesso, la banca spiega che le iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 sono "ben avviate" ed è confermato l'obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto nel 2025. Per il 2022 il gruppo milanese prevede una redditività "ai vertici del settore". Nello specifico, un utile netto di oltre 4 miliardi, assumendo che non intervengano ulteriori "cambiamenti critici nell'offerta di materie prime e di energia".

Oppure un profitto netto "ben superiore a 3 miliardi anche con l'ipotesi molto conservativa" di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio al livello Stage 3 della maggior parte dell'esposizione. Il gruppo allo stato attuale si aspetta una "solida posizione patrimoniale", con un obiettivo di Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 e di Basilea 4.

Quanto alla distribuzione agli azionisti, Intesa Sanpaolo conferma un payout ratio pari al 70% dell'utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa, un'ulteriore distribuzione ai soci di 3,4 miliardi di euro tramite buyback con l'approvazione preventiva della Banca centrale europea. A cui si dovrebbe aggiungere "un'eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno a partire dal 2023". Le prospettive per il 2022 sono soggette ad "affinamento nei prossimi mesi in base all'evoluzione degli eventi riguardanti Russia e Ucraina.

In ogni caso, oggi l'ad del gruppo,l Carlo Messina, ha sottolineato che "nel primo trimestre abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi. I proventi operativi netti e il risultato della gestione operativa sono in forte accelerazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, crescendo rispettivamente del 7,8% e 46,0%". I costi, per contro, diminuiscono ulteriormente del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2021.

A questo si aggiunga che nella prima parte dell'anno Intesa ha "conseguito un ulteriore miglioramento della qualità dell'attivo grazie a una riduzione dei crediti deteriorati lordi di 4,8 miliardi rispetto a fine 2021: un valore equivalente alle nostre esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina. Abbiamo così portato l’incidenza dei crediti deteriorati lordi all'1,6% e dei netti allo 0,9% considerando la cessione avvenuta in aprile e le altre previste per quest'anno (già oggetto di accantonamenti nel quarto trimestre 2021), applicando la metodologia Eba", ha spiegato il banchiere.

Dopo la pubblicazione dei conti, gli analisti di Kbw hanno confermato il rating outperform sul titolo e il target price di 2,7 euro. Secondo gli esperti, gli utili oltre le attese derivano da maggiori ricavi da trading e da minori spese operative. In linea con le aspettative il costo del rischio nonostante 0,8 miliardi di euro di svalutazioni su Russia e Ucraina. Gli analisti ricordano che il buyback da 3,4 miliardi è "ancora in attesa di approvazione normativa". Le prospettive per i prossimi mesi sono state aggiornate, ma, secondo Kbw, restano "un po' vaghe".
 
Intesa Sanpaolo: Messina, esposizione a Russia ridotta di 200 mln da inizio guerra
MILANO (MF-DJ)--"L'esposizione verso la Russia e' stata ridotta di circa 200 milioni dall'inizio del conflitto senza nuovi finanziamenti o investimenti". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call di presentazione dei risultati trimestrali. Messina ha notato che "l'esposizione verso la Russia e' limitata a circa l'1% dei crediti verso la clientela del gruppo". E ha aggiunto che i prestiti locali ai clienti russi sono meno dello 0,2% dei prestiti totali alla clientela e la presenza territoriale in Russia e' "limitata" e pari a circa 25 filiali. cce MF-DJ NEWS

06/05/2022 15:42

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Intesa Sanpaolo: Messina, atteso entro giugno ok Bce per buyback
MILANO (MF-DJ)--"Attendiamo entro giugno il via libera della Bce al riacquisto delle azioni. Essendo una banca completamente avversa al rischio, credo che il via libera arrivera' senza problemi nelle prossime settimane". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aprendo la conference call con gli analisti cce MF-DJ NEWS

06/05/2022 15:41

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Intesa Sanpaolo: Messina, ringrazio fondazioni e azionisti per avermi sostenuto
MILANO (MF-DJ)--"Ringrazio le fondazioni e gli azionisti tutti per avermi sostenuto". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aprendo la conference call con gli analisti. L'assemblea degli azionisti il 29 aprile scorso lo ha riconfermato insieme al presidente, Gian Maria Gros-Pietro, dopo che le fondazioni li avevano ricandidati nella loro lista. cce MF-DJ NEWS

06/05/2022 15:37
 
Intesa Sanpaolo: Messina, proporremo un dividendo infrannuale

MILANO (MF-DJ)--L'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call relativa ai risultati finanziari ha affermato che la banca proporra' un dividendo infrannuale. cce MF-DJ NEWS

06/05/2022 16:29
 
INTESA SANPAOLO, CDA COSTITUISCE I COMITATI ENDOCONSILIARI

Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha costituito al proprio interno quattro comitati endoconsiliari, le cui prerogative e funzioni rispondono alle previsioni dello statuto e della normativa di vigilanza vigenti.

Del Comitato Nomine fanno parte: Livia Pomodoro (Presidente), Paolo Andrea Colombo, Gian Maria Gros-Pietro, Maria Mazzarella, Bruno Picca. Nel Comitato Remunerazioni sono compresi: Paolo Andrea Colombo (Presidente); Franco Ceruti; Anna Gatti; Liana Logiurato; Luciano Nebbia.

Del Comitato Rischi e Sostenibilità fanno parte: Paola Tagliavini, Franco Ceruti; Bruno Picca; Bruno Maria Parigi; Daniele Zamboni. Infine, nel Comitato per le operazioni con parti correlate ci sono: Daniele Zamboni (Presidente), Liana Logiurato, Paola Tagliavini, Maria Mazzarella, Maria Alessandra Stefanelli.

(TELEBORSA) 06-05-2022 19:36
 
INTESA SANPAOLO: MESSINA, ENTRO GIUGNO CHIARO OUTLOOK SUL 2022

Intervista a Bloomberg Tv (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

- Milano, 09 mag - 'Sono convinto che entro giugno saremo in posizione di dare un chiaro outlook che possa essere confermato a fine anno'. Lo ha annunciato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso di un'intervista a Bloomberg Tv. Presentato i conti del primo trimestre, Intesa ha rivisto l'outlook sull'anno in corso a causa dell'impatto dell'esposizione a Russia e Ucraina. L'istituto al momento stima un utile 2022 'oltre 4 miliardi di euro assumendo che non intervengano cambiamenti critici nell'offerta di materie prime/energia' e 'ben superiore a 3 miliardi anche con l'ipotesi molto conservativa di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio a Stage 3 della maggior parte dell'esposizione'.
Ppa-
(RADIOCOR) 09-05-22 11:26:53
 
INTESA: MESSINA, VOGLIAMO RIDURRE ESPOSIZIONE RUSSIA, VENDITA DIFFICILE

Intervista a Bloomberg Tv (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

- Milano, 09 mag - 'Non e' facile negoziare con controparti per trovare un accordo per un'ulteriore riduzione' dell'esposizione alla Russia, ma 'stiamo lavorando duramente perche' pensiamo assolutamente di doverla ridurre ulteriormente'. Lo ha dichiarato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso di un'intervista a Bloomberg Tv. In merito a una possibile vendita delle attivita' russe, Messina ha poi notato che 'non e' facile trovare controparti a cui vendere perche' la maggior parte sono sanzionate'. Messina ha ricordato che Intesa e' 'fortunata' rispetto ai concorrenti perche' l'esposizione diretta in Russia e' 'limitata' e il 'vero tema', ha concluso, 'e' lavorare per ridurre ulteriormente l'esposizione cross border'.
Ppa-
(RADIOCOR) 09-05-22 11:16:30
 
Messina (Intesa): stiamo cercando un acquirente in Russia. Il tema del Cet 1

di Elena Dal Maso
Pubblicato il 09/05/2022 12:35

La banca ha ancora un'esposizione di 4,3 miliardi da gestire in Russia e Ucraina. Il titolo viaggia a premio, spiegano gli analisti di Mediobanca, con un indice di solidità che sarà messo sono pressione dal buyback se l'Italia entra in recessione

Intesa Sanpaolo intende ridurre ulteriormente la sua esposizione alla Russia, sta cercando un acquirente che rilevi le attività in loco, ma le sanzioni rappresentano un freno. Lo ha spiegato oggi Carlo Messina, amministratore delegato della prima banca italiana, nel corso di un'intervista a Bloomberg Television. Nel frattempo il titolo perde lo 0,66% a 1,87 euro per 37,15 miliardi di capitalizzazione mentre il Ftse Mib è in calo dell'1,2% e lo spread sale a quota 204. Anche i futures su Wall Street sono in deciso rosso, soprattutto il Nasdaq (-2%). "Non è facile trovare controparti", ha aggiunto oggi il ceo. Il banchiere ha poi precisato che, dal momento che la presenza in Russia è "limitata, il vero punto è lavorare per ridurre l'esposizione transfrontaliera".

Venerdì scorso Intesa Sanpaolo ha pubblicato i dati relativi al primo trimestre del 2022, che hanno visto un utile netto superiore al miliardo, oltre le attese degli analisti per circa 900 milioni. Ma il gruppo milanese ha fornito una guidance cauta, ha infatti citato un utile netto di oltre 4 miliardi, assumendo che non intervengano ulteriori "cambiamenti critici nell'offerta di materie prime e di energia". Oppure un profitto netto "ben superiore a 3 miliardi anche con l'ipotesi molto conservativa" di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio al livello Stage 3 della maggior parte dell'esposizione.

Il gruppo milanese ha circa 4 miliardi di euro di esposizione verso la Russia dopo aver registrato 800 milioni di euro di svalutazioni legate all'attività nel primo trimestre. Assieme a Unicredit, Intesa sta studiando la possibilità di uscire dalle attività in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio scorso, mentre Société Générale ha concordato il mese scorso di vendere la controllata Rosbank al miliardario russo Vladimir Potanin. Intesa ha spiegato venerdì che prevede di raggiungere un utile netto di oltre 4 miliardi di euro quest'anno (se la situazione macro non peggiora), rispetto al precedente obiettivo di 5 miliardi. Il ceo Messina ha aggiunto che sarà in grado di fornire una visione chiara del 2022 prima della presentazione dei risultati del secondo trimestre.

Oggi gli analisti di Mediobanca Securities confermano il rating neutral e il prezzo obiettivo a 1,9 euro su Intesa. I broker si dicono preoccupati per la situazione in Europa e di conseguenza anche in Italia, dove la "resilienza del costo del rischio" potrebbe essere messa in discussione da una frenata dell'economia. Oggi Intesa viaggia a 11 volte il rapporto prezzo/utile e a 0,75 volte il multiplo prezzo/capitale tangibile per una redditività del titolo (Rote) del 6,5%, a premio rispetto al il settore e questo potrebbe incidere sulla debolezza attuale.

L'esposizione a Russia e Ucraina alla fine di marzo era di 4,3 miliardi di euro nel complesso in prestiti e di 9,1 miliardi in asset ponderati per il rischio (Rwa), in gran parte derivanti dall'esposizione transfrontaliera (si tratta, rispettivamente, di 3,85 miliardi e 7,5 miliardi). La maggior parte dell'esposizione, spiega Piazzetta Cuccia, riguarda società attive nel settore delle materie prime.

Alla fine dello scorso marzo la banca milanese ha registrato un Cet1 ratio del 13,6%, in calo di 40 punti base trimestre su trimestre. L'indice di solidità patrimoniale Fully loaded si troverebbe al 12,6% dopo aver effettuato il buyback annunciato per 3,4 miliardi di euro. Ovvero 60 punti base al di sopra dell'obiettivo della banca del 12%. Anche se, ragionano gli analisti, in questo momento storico difficile l'esposizione alla Russia e un "portafoglio di titoli di Stato molto ampio richiedono una certa prudenza nel capitale", spiega Mediobanca. Chiaramente l'aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea (potrebbe essere a partire da luglio) può aiutare la redditività degli istituti di credito, "a patto che i volumi dei prestiti reggano e il costo del rischio non si alzi in maniera strutturale". Ovvero se l'Europa e l'Italia riusciranno ad evitare la recessione.
 
Orcel: i fattori Esg non svantaggino le banche europee

di Marco Capponi
Pubblicato il 09/05/2022 19:36

Per il ceo di Unicredit gli obiettivi climatici dell'Ue non devono costituire un fattore di debolezza rispetto alle banche globali, soprattutto in assenza di criteri oggettivi per stabilire il rischio climatico in bilancio. Messina (Intesa): noi un pilastro della ripresa sostenibile

Le principali banche italiane vogliono fare la differenza per creare in tutta Europa un futuro più sostenibile, ma l'ambiziosa agenda climatica dell'Ue non dovrebbe comportare "che gli istituti del continente siano svantaggiati rispetto agli attori globali". Soprattutto in assenza di criteri oggettivi e quantificabili per stabilire il rischio climatico in bilancio. Così Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, ha spiegato la sua visione riguardo ai criteri Esg in occasione del convegno "La finanza sostenibile al servizio del Paese".

Orcel ha ricordato "quanto Unicredit prenda seriamente il percorso collettivo verso un futuro più sostenibile, ricordando anche come la banca sia favorevole "all'introduzione di un Sustainable Finance Supporting Factor collegato alla tassonomia Ue". Questo però a condizione "che vengano tenute in conto tutte le necessarie valutazioni di rischio e che sia dimostrabile che questo tipo di esposizioni sono meno rischiose".

In merito all'integrazione di criteri Esg nella gestione del rischio, Orcel, pur "comprendendo il senso di urgenza da parte dei regolatori affinché le banche riconoscano i rischi ambientali, sociali e di governance e li incorporino in ogni fase dell'attività bancaria", ha evidenziato come "i regolatori stessi dovrebbero evitare di anticipare i tempi della prossima regolamentazione". E data la "mancanza di dati quantitativi affidabili e la complessità del calcolo di questi rischi, non dovrebbe venire applicato nessun requisito patrimoniale aggiuntivo nel breve termine, sulla base degli stress test sui rischi climatici".

Al convegno è intervenuto anche Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, che ha riocordato come la banca "abbia immaginato nel suo piano di mettere 500 milioni di euro a disposizione del sociale a favore delle categorie più deboli". L'istituto ha deciso inoltre di garantire "410 miliardi, che si aggiungono alla disponibilità di Next Generation Eu per favorire l'accelerazione sulla sostenibilità nel nostro Paese".

L'obiettivo di Intesa? "Anche se alcuni parametri dovessero essere modificati nel percorso della costruzione del Pnrr", ha concluso Messina, "l'Italia potrà contare non solo sulla disponibilità dei fondi che arrivano dall'Ue ma anche su finanziamenti importanti garantiti dal pilastro dell'economia reale del Paese che è Intesa Sanpaolo".
 
Pil: Messina, oggi non vedo scenari di recessione o staglfazione

TORINO (MF-DJ)--"Oggi non riesco a vedere questo scenario". Lo ha affremato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, replicando a chi gli chiedeva se prevedesse per l'economia italiana scenari di recessione e stagflazione. "Indubbiamente ci sara' un rallentamento, ma sono convinto che rimarremo comunque con una crescita superiore al nostro potenziale storico. Noi continueremo a crescere ma in questo percorso di crescita dobbiamo aggiungere fattori abilitanti per accelerare la crescita". cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 14:18

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Finanza: Messina (Intesa), era ora che finisse l'era dei tassi negativi :eek:

TORINO (MF-DJ)--"Io credo che l'era dei tassi negativi era ora che finisse, non e' un fatto negativo. E' il momento giusto". Lo ha affermato il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'inaugurazione delle Gallerie d'Italia. "L'inflazione oggi e' molto significativa, i tassi cresceranno ma cresceranno a un livello che sara' compatibile con la crescita potenziale del nostro Paese senza impatti significativi per le nostre imprese e le nostre banche. E' un mondo che torna verso la normalita'". cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 14:12

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Intesa Sanpaolo: Ceo, valutazioni piu' puntuali su Russia con conti 2* trim.

TORINO (MF-DJ)--"Noi stiamo facendo tutte le valutazioni che riguardano la nostra presenza in Russia e i crediti che abbiamo verso quel Paese e appena avremo delle possibili soluzioni le comunicheremo. E' probabile che dovremo attendere la presentazione dei risultati del secondo trimestre per fare delle valutazioni piu' compiute". Lo ha affermato il consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a margine dell'inaugurazione delle Gallerie d'Italia a Torino. cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 14:10

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Pil: Messina, ci sara' un rallentamento ma rimarra' la crescita

TORINO (MF-DJ)--"Indubbiamente ci sara' un rallentamento dell'economia ma io sono convinto che rimarra' una crescita. Tale crescita sara' toccata dall'incremento delle materie prime. Un fatto determinato non tanto dalla guerra ma dall'inflazione che porta a un rallentamento. Noi continueremo a crescere ma abbiamo bisogno di aggiungere in questo momento dei fattori abilitanti per accelerarla". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'inaugurazione delle Gallerie d'Italia. "Lo deve fare ogni singolo Paese in coordinamento con l'Europa". cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 14:02

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Governo: Messina (Intesa), elezioni anticipate? Non facciamo fesserie

TORINO (MF-DJ)--"Credo che questo Governo debba durare il piu' possibile. Ci manca solo che spingiamo verso le elezioni anticipate, non facciamo fesserie. Dobbiamo fare in modo che questo Governo duri il piu' possibile, occorre trovare dei compromessi per andare sulle cose che devono essere fatte: soprattutto se hai una figura come Mario Draghi alla presidenza del Consiglio, uomo che gode della massima reputazione internazionale in questo momento". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'inaugurazione delle Gallerie d'Italia. "Se questo Governo continua a fare il lavoro che sta facendo, ovvero risolvere la gran parte dei problemi sulla sostenibilita' del debito e sulla questione sociale allora saremo un Paese con problemi normali da gestire, come altri Paese Ue. Se riusciremo a fare questo il Paese tra 12 mesi sara' in condizioni gestibili". cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 13:49

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RUSSIA: Messina (Intesa), con stop a rubinetti gas sarebbe recessione certa

TORINO (MF-DJ)--"Interrompere il rubinetto del gas significherebbe andare verso una recessione certa e con un Paese con un bilancio come il nostro non si puo' pensare di emettere debito pubblico ulteriore", oltre le condizioni attuali. "Se da domani stacchiamo il gas entriamo in uno scenario di sofferenza per qualche anno: su questo manterrei una grandissima attenzione. Qui non significa, come dice qualcuno, scegliere tra pace e condizionatori ma scegliere tra pace e mangiare; e' molto diverso". Lo ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all'inaugurazione delle Gallerie d'Italia. cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 13:39

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Economia: Messina (Intesa), in 2023 stimiamo inflazione tra 2% e 4%

TORINO (MF-DJ)--"E' probabile che nel corso del 2023 rimarremo con un'inflazione tra il 2 e il 4%. L'inflazione e' molto significativa, oggi si ridurra' ma rimarra' comunque importante. Quello che conta e' mettere i giusti motori della crescita perche' ci saranno famiglie e imprese che necessiteranno di moratorie e garanzie. Siamo in una prospettiva di poterci giocare una crescita possibile nel nostro Paese" con gli strumenti giusti. Lo ha affermato il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo nel corso dell'inaugurazione delle Gallerie d'Italia a Torino. cce MF-DJ NEWS

16/05/2022 13:35
 
Intesa Sanpaolo: investe nel Quantum Computing

MILANO (MF-DJ)--Neva Sgr, societa' del Gruppo Intesa Sanpaolo controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha concluso tramite il proprio Fondo Neva First un investimento in Classiq, societa' israeliana leader nell'innovativo ambito del Quantum Computing. Il Quantum Computing e' un'avanguardia tecnologica che consente di applicare un nuovo paradigma computazionale per ottenere calcoli sempre piu' complessi, non gestibili con i computer tradizionali, indipendentemente dalla loro potenza elaborativa. I computer quantistici sono costruiti a partire da Qubit (Quantum Bit), unita' di immagazzinamento e processamento dei dati che obbediscono alle leggi della meccanica quantistica anziche' a quelle dell'elettromagnetismo su cui si basano i chip ordinari. A differenza dei Bit, i Qubit possono elaborare molte piu' informazioni contemporaneamente, pur restituendo un output in formato digitale standard e quindi interpretabile dai sistemi di calcolo tradizionali. Il Quantum Computing portera' a un'evoluzione della sicurezza informatica e consentira' alle principali organizzazioni pubbliche e private di risolvere problemi complessi e creare soluzioni innovative in tutte le discipline. Tra i settori che 2 beneficeranno maggiormente del Quantum Computing, sia nel breve che nel mediolungo termine, spicca quello dei servizi finanziari, bancari e assicurativi. I possibili casi d'uso spaziano dalla creazione di algoritmi di Machine Learning piu' performanti, in grado di restituire output piu' accurati, alla risoluzione di problemi di ottimizzazione, ad esempio di un portafoglio finanziario o di un sistema per l'allocazione delle garanzie in ambito creditizio, fino alle simulazioni di scenario, come la previsione del valore di uno strumento finanziario o l'esecuzione di stress test per valutare la reattivita' a eventi imprevisti. "Il Quantum Computing e' una tecnologia chiave per il futuro, dall'altissimo potenziale d'impiego in molti settori, compreso quello finanziario, che lo sta gia' studiando e sperimentando", afferma Mario Costantini, ceo di Neva Sgr. "Siamo convinti che il nostro impegno in Classiq fornira' ottimi ritorni e che il Quantum Computing trovera' una crescente collocazione all'interno del nostro ampio e diversificato portafoglio di investimenti nelle migliori realta' Fintech e Deeptech nazionali e internazionali". Dal 2020, Neva SGR ha investito circa 67 milioni di euro tramite il proprio Fondo Neva First, che conta una dotazione di 250 milioni di euro. Dopo i recenti investimenti in vFunction, societa' israelo-americana che ha creato la prima e unica soluzione per trasformare automaticamente e rapidamente app monolitiche in microservizi su larga scala, in Ternary, societa' americana che ha sviluppato una piattaforma SaaS per analizzare, comprendere e ottimizzare i costi derivanti dall'utilizzo del Cloud, e in Classiq, Neva SGR si appresta a concludere nuove operazioni in altre realta' italiane ed estere operanti nella Cybersecurity, nell'Agritech e nella Life Science. com/lab MF-DJ NEWS

16/05/2022 12:29
 
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