Introduzione ai Bond.

Lord_Mib

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Mi sto avvicinando ai Bond in quanto necessito di poter investire in titoli a reddito fisso. Da alcune prime letture e confronti operativi mi sono emersi alcuni dubbi.

Il primo dubbio a riguardo è che le obbligazioni negoziate sono soggetti a variabilità dei prezzi, proprio quella dalla quale sto fuggendo e per la quale ho optato per un reddito fisso. Vorrei capire meglio il ruolo di tale variabilità in un ipotetico investimento.

Vediamo l'immagine in allegato e prendiamo un obbligazione che al tempo t2 (scadenza) mi dia 100+i. Se non ho capito male il principio con la quale sono state "inventate" le obbligazioni è che io investo al tempo 0 e ottengo un equity line lineare che da 100, cifra investita, va a 100+i, cifra investita + interesse. Se così fosse tutto sarebbe regolare e darei soggetto al solo rischio di credito dell'emittente.

Ma in realtà mi risulta differente il discorso in quanto in caso, solo in questo caso?, di bond negoziati esiste una variabilità tra t0 e t2. Cmq in t2 otterrò sempre e certamente, con il solo rischio di credito, 100+i
Ora in un ipotetico momento t1 compreso tra t0 (data emissione) e t2 (data rimborso) dato che il prezzo dovrebbe incrementarsi in continuo dovrei trovarmi nel pto A corrispondente a 100+parte maturata di i . In realtà a causa della VARIABILITA' posso trovarmi:
c: sotto la equity ipotetica: in questo caso ho perso soldi con un titolo a reddito fisso!!! Contemporaneamente per un altro sarebbe un'opportunità per acquistarlo ed ottenere un maggiore rendimento.
b: sopra la equity ipotica: in questo caso ho un extrarendimento rispetto a qto dovrei avere. Contemporaneamente per un altro sarebbe una grave minaccia per un eventuale acquisto in qto pagherebbe ben oltre il dovuto per l'acquisto del bond.

Vorrei aver conferma del ragionamento.

Grazie.
 

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Lord_Mib ha scritto:
Mi sto avvicinando ai Bond in quanto necessito di poter investire in titoli a reddito fisso. Da alcune prime letture e confronti operativi mi sono emersi alcuni dubbi.

Il primo dubbio a riguardo è che le obbligazioni negoziate sono soggetti a variabilità dei prezzi, proprio quella dalla quale sto fuggendo e per la quale ho optato per un reddito fisso. Vorrei capire meglio il ruolo di tale variabilità in un ipotetico investimento.

Vediamo l'immagine in allegato e prendiamo un obbligazione che al tempo t2 (scadenza) mi dia 100+i. Se non ho capito male il principio con la quale sono state "inventate" le obbligazioni è che io investo al tempo 0 e ottengo un equity line lineare che da 100, cifra investita, va a 100+i, cifra investita + interesse. Se così fosse tutto sarebbe regolare e darei soggetto al solo rischio di credito dell'emittente.

Ma in realtà mi risulta differente il discorso in quanto in caso, solo in questo caso?, di bond negoziati esiste una variabilità tra t0 e t2. Cmq in t2 otterrò sempre e certamente, con il solo rischio di credito, 100+i
Ora in un ipotetico momento t1 compreso tra t0 (data emissione) e t2 (data rimborso) dato che il prezzo dovrebbe incrementarsi in continuo dovrei trovarmi nel pto A corrispondente a 100+parte maturata di i . In realtà a causa della VARIABILITA' posso trovarmi:
c: sotto la equity ipotetica: in questo caso ho perso soldi con un titolo a reddito fisso!!! Contemporaneamente per un altro sarebbe un'opportunità per acquistarlo ed ottenere un maggiore rendimento.
b: sopra la equity ipotica: in questo caso ho un extrarendimento rispetto a qto dovrei avere. Contemporaneamente per un altro sarebbe una grave minaccia per un eventuale acquisto in qto pagherebbe ben oltre il dovuto per l'acquisto del bond.

Vorrei aver conferma del ragionamento.

Grazie.


Comincio a dare una prima scremata abbastanza grossolana al tuo ragionamento, così, tanto per cominciare. Ipotizzando di ragionare, come tu fai, su quel tipo di obbligazioni che, a scadenza, ti restituisce il capitale iniziale (non quello che ci hai messo tu per comprare l'obbligazione, ovviamente, ma quello dell'obbligazione all'atto della sua emissione, cioè 100) è giusto, come pensi tu, che nel periodo che intercorre tra T0 e T2 il valore di mercato dell'obbligazione possa essere maggiore o minore di 100. Questo perché, ipotizzando sempre che il mercato sia efficiente e che quindi sappia sempre dare il giusto valore ad ogni prodotto, il prezzo della tua obbligazione dipenderà da come il mercato valuta, in quel momento, l'interesse pagato sul valore nominale rispetto a quelli che sono i tassi di mercato correnti. Se i tassi di mercato saranno superiori rispetto a quello della cedola, è ovvio che il prezzo che un ipotetico compratore sarà disposto a pagare per la tua obbligazione sarà inferiore a 100, perché in alternativa, in quel momento, potrà pagare 100 un'obbligazione che, a parità di altri parametri, gli garantirà un interesse maggiore. E così tu, in quel momento, avrai una perdita teorica in conto capitale. Al contrario, se al tempo T1 i tassi di mercato saranno inferiori a quello pagato dalla tua cedola, tu avrai un guadagno, sempre teorico, in conto capitale.

Spero che come inizio, anche se un po' a spanne, possa bastare
 
gio52 ha scritto:
Comincio a dare una prima scremata abbastanza grossolana al tuo ragionamento, così, tanto per cominciare. Ipotizzando di ragionare, come tu fai, su quel tipo di obbligazioni che, a scadenza, ti restituisce il capitale iniziale (non quello che ci hai messo tu per comprare l'obbligazione, ovviamente, ma quello dell'obbligazione all'atto della sua emissione, cioè 100) è giusto, come pensi tu, che nel periodo che intercorre tra T0 e T2 il valore di mercato dell'obbligazione possa essere maggiore o minore di 100. Questo perché, ipotizzando sempre che il mercato sia efficiente e che quindi sappia sempre dare il giusto valore ad ogni prodotto, il prezzo della tua obbligazione dipenderà da come il mercato valuta, in quel momento, l'interesse pagato sul valore nominale rispetto a quelli che sono i tassi di mercato correnti. Se i tassi di mercato saranno superiori rispetto a quello della cedola, è ovvio che il prezzo che un ipotetico compratore sarà disposto a pagare per la tua obbligazione sarà inferiore a 100, perché in alternativa, in quel momento, potrà pagare 100 un'obbligazione che, a parità di altri parametri, gli garantirà un interesse maggiore. E così tu, in quel momento, avrai una perdita teorica in conto capitale. Al contrario, se al tempo T1 i tassi di mercato saranno inferiori a quello pagato dalla tua cedola, tu avrai un guadagno, sempre teorico, in conto capitale.

Spero che come inizio, anche se un po' a spanne, possa bastare


Se possibile gradirei due precisazioni.
Il ragionamento fatto vale tanto per il capitale dell'emissione (100) quanto per il capitale da me investito (C). In quest'ultimo caso investo C a emissione, ritirerò cmq C+I a scadenza anche se subirò in caso di bond quotato la variabilità interna tra le due date.
La perdita teorica diverrà operatica o cmq pratica solo in caso io decida di vendere a mercato. Nel caso io mantenga la posizione sino a scadenza riceverò cmq C+I qdi non subirò una perdita.

Tnx ;-)
 
Non so se ho capito comunque, sono ovvie le due cose:

- se C è il capitale che tu hai investito per comprare l'obbligazione all'atto dell'emissione, a scadenza riavrai sicuramente il tuo capitale, cioè C. Se, invece, C è il capitale che tu hai investito per comperare l'obbligazione in T1, a scadenza riavrai sempre e comunque 100 (che potrà essere maggiore o minore di C)

- la perdita o il guadagno in conto capitale li monetizzi solo se vendi prima della scadenza, altrimenti sono solo virtuali. Attenzione però: è vero che se tu porti l'obbligazione a scadenza avrai sempre 100, che se hai comprato l'obbligazione in emissione corrisponderà alla somma da te investita, e, quindi, non avrai una perdita in conto capitale. Ma è anche vero che se la tua obbligazione nel durante si deprezza, per portarla a scadenza e non subire perdite in conto capitale sarai costretto a tenere in portafoglio un titolo che ti rende meno di quello che potrebbero renderti altri titoli simili in quel momento. Questo per dirti che anche se quando si acquista un'obbligazione si ha intenzione di tenerla sino a scadenza, non si può non tener conto di quelle che sono le sue caratteristiche rispetto a quella che potrebbe essere l'evoluzione di tassi. Altrimenti si potrebbe fare comunque un cattivo investimento
 
Tecnica

Necessitando di avere un rendimento elevato ma contestualmente necessitando di mantenere integro il capitale e avere un rapido disinvestimento direi che la strategia da attuare sarebbe:
acquistare Obbligazioni semplici (ZCB o cedolari) investment grade - quite speculative (BBB e BBB-) con vita residua breve dai 6-3 mesi con prezzi in linea con il valore "reale" (linea giriga del grafico postato prima) oppure inferiori.

In questo modo otterrei i seguenti risultati:
-Rendimento secondo esigenze
-Eventuale extrarendimento
-Sicurezza capitale che mi viene restituito nel giro di 6-3mesi (anche se credit risk)
-Disponibilità liquida in 3-6mesi

Difficoltà:
-Modello pricing obbligazioni, per definire il valore "reale"

Controindicazioni:
-Costi operativi elevati se capitali limitati

PS: Se ho capito bene, permane anche il rischio legato al cambiamento del tasso di interesse
 
Grandioso questo thread!

gio52 ha scritto:
Non so se ho capito comunque, sono ovvie le due cose:

- se C è il capitale che tu hai investito per comprare l'obbligazione all'atto dell'emissione, a scadenza riavrai sicuramente il tuo capitale, cioè C. Se, invece, C è il capitale che tu hai investito per comperare l'obbligazione in T1, a scadenza riavrai sempre e comunque 100 (che potrà essere maggiore o minore di C)

- la perdita o il guadagno in conto capitale li monetizzi solo se vendi prima della scadenza, altrimenti sono solo virtuali. Attenzione però: è vero che se tu porti l'obbligazione a scadenza avrai sempre 100, che se hai comprato l'obbligazione in emissione corrisponderà alla somma da te investita, e, quindi, non avrai una perdita in conto capitale. Ma è anche vero che se la tua obbligazione nel durante si deprezza, per portarla a scadenza e non subire perdite in conto capitale sarai costretto a tenere in portafoglio un titolo che ti rende meno di quello che potrebbero renderti altri titoli simili in quel momento. Questo per dirti che anche se quando si acquista un'obbligazione si ha intenzione di tenerla sino a scadenza, non si può non tener conto di quelle che sono le sue caratteristiche rispetto a quella che potrebbe essere l'evoluzione di tassi. Altrimenti si potrebbe fare comunque un cattivo investimento
Visto che sull'azionario la situazione comincia a scottare troppo ho pensato di investire anch'io in bond o obbligazioni. Gradirei un chiarimento su un esempio pratico: FIAT 05EUR 6,125 quota 100,1 scade ad agosto 2005; se io compro oggi alla scadenza mi viene restituito il valore nominale di 100 (cioè meno di quanto investito) più un interesse di 6,125 sul nominale di 100?
Come funziona il discorso del rateo: supponendo che a fine luglio l'obbligazione quotasse come ora o alla parità col valore nominale cambia qualcosa rispetto a comprarle adesso allo stesso prezzo?
Come vedi mi mancano le basi. Ti sarei molto grato se volessi darmi una spiegazione anche se breve.
 
Doc82 ha scritto:
Visto che sull'azionario la situazione comincia a scottare troppo ho pensato di investire anch'io in bond o obbligazioni. Gradirei un chiarimento su un esempio pratico: FIAT 05EUR 6,125 quota 100,1 scade ad agosto 2005; se io compro oggi alla scadenza mi viene restituito il valore nominale di 100 (cioè meno di quanto investito) più un interesse di 6,125 sul nominale di 100?
Come funziona il discorso del rateo: supponendo che a fine luglio l'obbligazione quotasse come ora o alla parità col valore nominale cambia qualcosa rispetto a comprarle adesso allo stesso prezzo?
Come vedi mi mancano le basi. Ti sarei molto grato se volessi darmi una spiegazione anche se breve.

Azzardo una risposta sperando che qualche utente più esperto possa fornirti una parere più professionale.

Certamente a acquistando ora a scadenza ci si ritrova con:
Interessi di 3 mesi (MAG,GIU,LUG)
Capitale 100
-Sovraprezzo pagato per acquisto
In sostanza è come se il rendimento effettivo sia inferiore al tasso esposto.

Acuistandola a fine luglio ci si ritrova con:
Interessi di n giorni (inferiori a quelli di prima)
Capitale 100
-Sovraprezzo pagato per acquisto (se quota sopra 100)

Saluti.
 
Doc82 ha scritto:
Visto che sull'azionario la situazione comincia a scottare troppo ho pensato di investire anch'io in bond o obbligazioni. Gradirei un chiarimento su un esempio pratico: FIAT 05EUR 6,125 quota 100,1 scade ad agosto 2005; se io compro oggi alla scadenza mi viene restituito il valore nominale di 100 (cioè meno di quanto investito) più un interesse di 6,125 sul nominale di 100?
Come funziona il discorso del rateo: supponendo che a fine luglio l'obbligazione quotasse come ora o alla parità col valore nominale cambia qualcosa rispetto a comprarle adesso allo stesso prezzo?
Come vedi mi mancano le basi. Ti sarei molto grato se volessi darmi una spiegazione anche se breve.

Le cedole cominciano a maturare dal giorno dopo lo stacco. Per cui, quando tu acquisti un obbligazione, oltre al capitale, paghi a chi te la vende anche il rateo maturato dalla cedola sino a quel momento. Nel caso specifico, arrotondando per velocizzare le cose: se tu volessi comprare oggi 100.000 FIAT05, le pagheresti €. 100.100 + il rateo che sarà 2/3 di €. 6.125 (6.125 è la cedola annuale, 1/3 perchè dal precedente stacco sono passato ca. 8 mesi)

A scadenza, ti verranno rimbosate €. 100.000 + €. 6.125 della cedola intera
- il capital gain che sarà pari al 12.5% della differenza tra la cedola intera ed il rateo che tu hai pagato al momento dell'acquisto. In più ti sarai creato una minus di €. 100 per la perdita che hai subito in conto capitale
 
Scusate la mia ignoranza ma se vendo prima della scadenza un bond ricevo anche il rateo maturato??
Ex: vendo fiat 2006 a giugno 2005 (la cedola viene staccata a gennaio ed è di 1000) a giugno ricevo la metà?? :confused: :confused:
Grazie a chi mi delucida. ;)
 
JP Donn ha scritto:
Scusate la mia ignoranza ma se vendo prima della scadenza un bond ricevo anche il rateo maturato??
Ex: vendo fiat 2006 a giugno 2005 (la cedola viene staccata a gennaio ed è di 1000) a giugno ricevo la metà?? :confused: :confused:
Grazie a chi mi delucida. ;)


Ovvio !! Esattamente come lo paghi nel momento in cui acquisti il bond
 
Anche alla luce di quanto esposto richiamo il post con aggiornamento.

Necessitando di avere un rendimento elevato ma contestualmente necessitando di mantenere integro il capitale e avere un rapido disinvestimento direi che la strategia da attuare sarebbe:
acquistare Obbligazioni semplici (ZCB o cedolari) investment grade - quite speculative (BBB e BBB-) con vita residua breve dai 6-3 mesi con prezzi in linea con il valore "reale" (linea giriga del grafico postato prima) oppure inferiori.

In questo modo otterrei i seguenti risultati:
-Rendimento secondo esigenze
-Eventuale extrarendimento
-Sicurezza capitale che mi viene restituito nel giro di 6-3mesi (anche se credit risk)
-Disponibilità liquida in 3-6mesi

Difficoltà:
-Modello pricing obbligazioni, per definire il valore "reale"

Controindicazioni:
-Costi operativi elevati se capitali limitati
-Elevata difficoltà a trovare bond prezzati in linea o sotto il "valore reale"

PS: Se ho capito bene, permane anche il rischio legato al cambiamento del tasso di interesse
 
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