Ipotesi suddivisione patrimonio > 600.000 €

...:)...Ognuno la pensa e si muove in base alle proprie esperienze..non escluderei un azionario diretto con tutti i rischi che ne consegue..comprando titoli tipo eni/enel/generali che staccano buoni dividendi..finchè li staccano sono dei discreti rendimenti..però ci vuole un poco di esperienza e competenza specialmente nelle fasi di accumulo o distribuzione degli stessi...:)...
 
Non c'è dubbio.
Con 87€ l'anno l'assicuratore mi estende quella che già ho su primi casa e fabbricati vari contigui a parità di condizioni anche per la seconda casa.

Sopra cosa intendevi con: "L'orizzonte di valutazione non mi sembra sufficientemente profondo, ma vabbè..."?

Thanks!

Non puoi valutare la bontà dell'investimento su 4 mesi o 6 mesi, a meno che non si tratti di attività simil-trading o comunque speculativa. L'allocazione la devi vedere sull'orizzonte di investimento coerente con le tue necessità finanziarie, comunque almeno pluriennale. Soprattutto dovresti confrontare il rendimento da te ottenuto con il mercato.

Ad esempio, questo ETF (iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) | A0RPWH | IE00B4L5Y983) da inizio anno ha fatto il +17%. Ovviamentei non si può considerare solo il rendimento ma anche il rischio...
 
Non puoi valutare la bontà dell'investimento su 4 mesi o 6 mesi, a meno che non si tratti di attività simil-trading o comunque speculativa. L'allocazione la devi vedere sull'orizzonte di investimento coerente con le tue necessità finanziarie, comunque almeno pluriennale. Soprattutto dovresti confrontare il rendimento da te ottenuto con il mercato.

Ad esempio, questo ETF (iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) | A0RPWH | IE00B4L5Y983) da inizio anno ha fatto il +17%. Ovviamentei non si può considerare solo il rendimento ma anche il rischio...

No no certo.
In questo senso sono assolutamente d'accordo con te e consapevole di queste dinamiche.
I titoli di studio e il cervello fortunatamente non mi mancano.
L'esperienza finanziaria è però lievemente insufficiente.
Stavo dando solo dei numeri in risposta a altri post...
E comunque la suddivisione e le scelte son arrivate dopo plurimi pareri... O son tutti incapaci quelli a cui mi sono rivolto (e non credo; così come non credo siano i migliori ovviamente...ma anche questa professione è alquanto soggettiva) oppure qui, come spesso nei forum, si cerca troppo la "pagliuzza"...

Fondamentalmente ho sempre riferito a spanne quanto segue... "Vorrei tra 25 anni avere quello che ho e con quello che arriva integrare il reddito soprattutto in parti di anno in cui difficilmente incasso come attività professionale. Vivo e guadagno quanto mi serve per il mio stile di vita e la famiglia. Se riesco a comprarmici una seconda casetta non disdegno l'acquisto con una percentuale tra il 25 e il 35% del liquido che ho".
Più o meno tutti mi hanno sempre detto che son saggio, ragionevole e poco pretestuoso per la mia età...
That's all folks!
 
No no certo.
In questo senso sono assolutamente d'accordo con te e consapevole di queste dinamiche.
I titoli di studio e il cervello fortunatamente non mi mancano.
L'esperienza finanziaria è però lievemente insufficiente.
Stavo dando solo dei numeri in risposta a altri post...
E comunque la suddivisione e le scelte son arrivate dopo plurimi pareri... O son tutti incapaci quelli a cui mi sono rivolto (e non credo; così come non credo siano i migliori ovviamente...ma anche questa professione è alquanto soggettiva) oppure qui, come spesso nei forum, si cerca troppo la "pagliuzza"...

Fondamentalmente ho sempre riferito a spanne quanto segue... "Vorrei tra 25 anni avere quello che ho e con quello che arriva integrare il reddito soprattutto in parti di anno in cui difficilmente incasso come attività professionale. Vivo e guadagno quanto mi serve per il mio stile di vita e la famiglia. Se riesco a comprarmici una seconda casetta non disdegno l'acquisto con una percentuale tra il 25 e il 35% del liquido che ho".
Più o meno tutti mi hanno sempre detto che son saggio, ragionevole e poco pretestuoso per la mia età...
That's all folks!

E' vero che qui si cerca spesso "la pagliuzza" ed è altrettanto vero che non puoi fidarti ciecamente di ciò che viene scritto su un forum dove la professionalità, background e conoscenza degli interlocutori non è nota. E' come se io dovessi chiedere un parere legale/tributario sul forum e seguire alla lettera ciò che mi viene detto. Sarebbe sbagliato.
Credo che il forum serva a stimolare lo spirito critico mettendo sempre in discussione le proprie convinzioni e, soprattutto, ciò che ci viene riferito dai professionisti ai quali ci rivolgiamo.

Va detto soprattutto che tutti i promotori, o meglio, i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede guadagnano in base ai prodotti che collocano e questa situazione di conflitto di interesse spesso genera inefficienze per il cliente che ignaro si accontenta.
Vista la tua allocazione sembra che tu abbia più che un CFAOFS un consulente assicurativo plurimandatario. Lo stile sembrerebbe quello di Allianz...

A parte questo, per la decisione immobiliare se appunto tale la vedi, segui il tuo interesse abbandonando la logica finanziaria...
 
Evita i fondi gestiti e prendi piuttosto ETF a basso costo. Preferibilmente azionari (se hai un orizzonte temporale di investimento superiore ai 10 anni vai sul sicuro), un semplice Standard & Poors 500.
Da 200 anni ad oggi la borsa americana rende il 7% annualizzato al netto dell'inflazione.
Per limitare il rischio di cambio (saresti troppo esposto al $) prendi in considerazione anche qualche indice europeo tipo DAX,CAC e lo SMI (che ti espone al franco svizzero).
Se vuoi un asset allocation meno aggressiva potresti considerare l'All weather portfolio di Ray Dalio (qua link se sei interessato: ALL WEATHER PORTFOLIO - IL PORTAFOGLIO PER TUTTE LE STAGIONI).
 
Ne restano 530.000

Avrei così deciso di allocarli.

30.000: polizza vita, 50% in gestione separata e 50% OICR, profilo dinamico.
100.000: polizza vita con altra compagnia, stessa ripartizione, profilo moderato.
70.000: vari fondi a disposizione su piattaforma ING. Quasi tutti a cedola (visto i miei incassi professionali poco routinari)
65.000: polizza vita con terza diversa compagnia, ma a 80/20, profilo alto rischio sui 20.
85.000: sicav su stessa piattaforma della terza compagnia (45000 a cedola semestrale).

Me ne restano 180.000.

E qui c'è la volontà di acquisire un immobile in località di villeggiatura già ben noto e rodato su piattaforme di booking online.
Già visionato e fatto tutti i conti. Con 174 pago immobile, agenzia, notaio e tasse.
Mi costerebbe altri 2500€ annue circa per mantenerlo tra tasse e utenze.
Oltre a poco meno di quello che mi costa mantenere l'altra casa già ereditata che voglio tenere per ora vuota per i miei ospiti e basta.

Ma sono veramente combattuto se investire o meno nel mattone o destinare questo investimento ad altro.

E qui il vero consiglio per il quale ho deciso finalmente di farmi "vivo" e "attivo" sul forum.

Ringrazio tutti anticipatamente.

GG

Io farei cosi', prendo per buoni i 530.000, il resto hai gia' deciso come sistemarlo.
Per i primi tempi almeno la meta' compra obbligazioni ad un rendimento fisso.
Il resto lo dividi in parti uguali e compri azioni che danno dividendi, Terna, Enel, Eni, i bancari e vedi come va'. Quando vedi che uno deititoli che hai in portafoglio comincia a salire piu' del 10% allora vendi. Quelli in perdita lasciali li', prenditi solo i dividendi ma non farti prendere dal panico e vendere.
"Stop loss" se un titolo rimane in perdita per anni, come succede allora conviene vendere ma c'e' tempo, mai vendere spinti dal panico.

Se ci prendi mano e hai tempo da dedicare vedrai dei risultati interessanti.

(Questo e' quello che farei io, prendilo un idea e basta)
 
Hai centrato bene il mio termine "decisione" e non "investimento".
Sono cosciente sì che non sarà remunerativa e non penso la rivenderò io in vita...
Cerco qualcosa che mi garantisca tipo una 15ma e una 16ma mensilità netta all'anno con gli affitti, oltre a risparmiare io su qualche weekend invernale e qualche vacanza della prole coi nonni
....

Rivendo e perdo la metà del capitale? Credo che dovessi pentirmene potrei rivendere nei 5 anni smendandoci max max il 15%. Se la tengo di più è perché la uso e mi convince e quindi non la rivendo...


Il tuo, se non viene annacquato o tirato in un'unica direzione, è uno degli interventi piu' interessanti dell'intero forum, non tanto per le soluzioni adottate o in procinto di adottare, cosa di cui tu stesso non sei fermamente convinto e ammetti di avere dei limiti di competenza, quanto per le domande che poni.

Hai aperto e stimolato una tematica trasversale (come allocare un capitale tra vari assets e quanto allocare in ognuno si essi...non si tratta razionalmente d'impostare una diversificazione, ma di governare un terreno di scontro tra desideri ed esigenze oggettive e soggettive), motivo per cui ben venga un dibattito globale e come dimostrano gli interventi a seguire, la sezione trading non è neppure errata per la disquisizione delle stesse.

Un questione centrale e' l'immobile.
Ho aperto un sondaggio in proposito, il cui tema sintetizzando è quanta parte del proprio capitale è ragionevole investire in una seconda casa. Un consulente finanziario solitamente e giustamente si concentra sulle attività prettamente finanziarie, per un'investitore è una domanda è più che leggittima.


Pochi hanno ragionato in maniera globale e' spesso la discussione si e' infervorata tra detrattori a spada tratta ed investitori/speculatori immobiliari proponenti la massimizzazione del profitto. Quasi nessuno che abbia preso in considerazione una posizione (nemmeno così rara) come la tua: Acquisire un'immobile con lo scopo non solo di vacanze, ma anche come appoggio lavorativo, necessita' famigliari, ospitalita' di amici ecc...

Nel tuo caso quanta parte destinare a tale scopo e' fondamentale:

2) Lo stress da immobiliarista sarebbe compensato dalla scelta della località con casa acquistata in bassa stagione e in alta andando altrove spendendo quanto entra dalla mia con gli affitti. Sul lungo periodo diverrebbe appoggio "gratis" per amici, figli con amici, ecc... A 30 anni il valore sarà inferiore, ma sono i soldi tenuti in tasca usandola che forse fanno la differenza.

3) 165.000 di immobile + agenzia e notaio e a parte 370 investiti è una % troppo pesante sul mattone?


...copre quasi la meta' della cifra libera da investire ed andrebbe sicuramente ad inficiare potenziali extra rendimenti forniti da altre soluzioni (che dato un certo reddito e capacita' di risparmio non sarebbero strettamente vitali) ma rappresenta circa un terzo dell'intero patrimonio ereditato a cui pare di capire si aggiungono le sostanze finanziarie personali e la casa dei genitori.


...:)...Ognuno la pensa e si muove in base alle proprie esperienze..non escluderei un azionario diretto con tutti i rischi che ne consegue..comprando titoli tipo eni/enel/generali che staccano buoni dividendi..finchè li staccano sono dei discreti rendimenti..però ci vuole un poco di esperienza e competenza specialmente nelle fasi di accumulo o distribuzione degli stessi...:)...

Io farei cosi', prendo per buoni i 530.000, il resto hai gia' deciso come sistemarlo.
Per i primi tempi almeno la meta' compra obbligazioni ad un rendimento fisso.
Il resto lo dividi in parti uguali e compri azioni che danno dividendi, Terna, Enel, Eni, i bancari e vedi come va'. Quando vedi che uno deititoli che hai in portafoglio comincia a salire piu' del 10% allora vendi. Quelli in perdita lasciali li', prenditi solo i dividendi ma non farti prendere dal panico e vendere.
"Stop loss" se un titolo rimane in perdita per anni, come succede allora conviene vendere ma c'e' tempo, mai vendere spinti dal panico.

Se ci prendi mano e hai tempo da dedicare vedrai dei risultati interessanti.

(Questo e' quello che farei io, prendilo un idea e basta)


Questo puo' essere una buona strada, utile anche come gestione dinamica della parte azionaria di un portafoglio. Tuttavia necessita una certa manegevolezza e padronanza degli strumenti ed un buon distacco dalla dinamica dei prezzi dal momento che occorre mantenere il titoli alla data del dividendo ed in fasi di cali conclamati del mercato le decisioni prese a priori sono ai più difficili da sostenere. Come pure in turn over di portafoglio che implica la vendita in loss dei titoli deboli dal punto di vista tecnico e/o fondamentale.
 
Ultima modifica:
Preferisco non entrare in molti dettagli... L'indecisione è sulla casa. Credo sui risparmi di essere ben seguito e preferisco non confondermi le idee con mille altri pareri.
Mi scuserete, ma non sono qui per questo, ma per la decisione immobiliare.

In linea generale.
Assicurazione tedesca una a Premio Annuale per 18 anni e una dinamica a premio unico. Ad oggi +7% da ottobre.
Banca Tedesca, Premio Unico orizzonte lungo. Vari Sicav, tutti diversi da quanto sotto. Ad oggi + 2,5% da metà gennaio.
Su ING ho 7 diversi sicav, 3 di FF, 2 di JPM,1 di ING proprio e 1 di B. 5 staccano cedole. Su questi dal 24/12 a oggi sono a + 11,5%
Assicurazione francese. ad oggi + 2,5% da settembre 18

Salve,

Per poter dare dei 'consigli' bisognerebbe valutare in maniera più approfondita il profilo della persona (qui c'è solo un abbozzo). Per questo esiste (dovrebbe almeno) la consulenza finanziaria.

Il tuo dilemma (immobile o no) ed il tuo portafoglio (miscela di fondi e polizze) è uguale al 50% delle casistiche dei risparmiatori italiani con un portafoglio investito di 300-600 mila euro, nella mia esperienza.
Se te lo stai chiedendo il restante 50% si divide in 9 su 10 (45%) con conti deposito, libretti e BTP (e buona fortuna a loro), ed un 5% che utilizzano soluzioni meno immediate e 'commerciali' (qui hanno parlato di ETF, combinazioni di titoli azionari e bond, materie prime, oro etc...).

E' facile dire 'questo è meglio', ma in realtà dipende. Per molti 90enni probabilmente l'inefficiente libretto è meglio di tante altre soluzioni (da quanta inflazione dovranno difendersi ancora?).

Le valutazioni sono:
- Perché le polizze? Suppongo per necessità di pianificazione successoria (hai parlato di moglie e figli). Sai, ovviamente, e c'è scritto nel prospetto, che i costi di gestione sono molto significativi. Ma non è detto che non pagare nulla sia l'unico elemento sulla base del quale determinare un investimento.
- L'immobile è un tipo di investimento molto diverso dall'investimento mobiliare. L'unico consiglio vero che posso darti è scegli un immobile (del resto nel mezzo di una 'crisi immobiliare' sei quello con i 'soldi in mano' quindi puoi scegliere) che ti piaccia e che tu possa eventualmente utilizzare anche non esclusivamente come investimento. Alla peggio, se rende poco o costa troppo, hai la soddisfazione di una bella seconda casa, ci puoi mettere le tue cose, andare con gli amici, fare le ferie, prestarla etc...
- Fondi e Sicav sono ottimizzabili (come costi, almeno) utilizzando al loro posto ETF. Nella sezione apposita se ne parla ampiamente. Non deve essere una cosa immediata, magari un giorno sostituirai uno (o più) di quelli che hai con etf simili. Un portafoglio su sicav, fondi, etf etc... andrebbe costruito in maniera competente e professionale.
- Non perdere di vista i costi. Tra l'immobile (IMU, bollette, condominio, immondizia, riparazioni, agenzie, tecnici), le polizze e le sicav (commissioni, imposte di bollo), potresti stupirti di quanto stai 'pagando' ogni anno su 630000 euro. E i risultati non saranno sempre vantaggiosi come in questi primi quattro (anomali) mesi del 2019. Quando passerai un anno a pagare, magari più di quanto guadagni lavorando, in spese e commissioni e tasse per avere anche una diminuzione del patrimonio, preparati a fare su di te 'finanza comportamentale' (comportarti lucidamente).

Per allora, i consigli sai dove trovali.

;)
 
Il tuo, se non viene annacquato o tirato in un'unica direzione, è uno degli interventi piu' interessanti dell'intero forum, non tanto per le soluzioni adottate o in procinto di adottare, cosa di cui tu stesso non sei fermamente convinto e ammetti di avere dei limiti di competenza, quanto per le domande che poni.

Hai aperto e stimolato una tematica trasversale (come allocare un capitale tra vari assets e quanto allocare in ognuno si essi...non si tratta razionalmente d'impostare una diversificazione, ma di governare un terreno di scontro tra desideri ed esigenze oggettive e soggettive), motivo per cui ben venga un dibattito globale e come dimostrano gli interventi a seguire, la sezione trading non è neppure errata per la disquisizione delle stesse.

Un questione centrale e' l'immobile.
Ho aperto un sondaggio in proposito, il cui tema sintetizzando è quanta parte del proprio capitale è ragionevole investire in una seconda casa. Un consulente finanziario solitamente e giustamente si concentra sulle attività prettamente finanziarie, per un'investitore è una domanda è più che leggittima.


Pochi hanno ragionato in maniera globale e' spesso la discussione si e' infervorata tra detrattori a spada tratta ed investitori/speculatori immobiliari proponenti la massimizzazione del profitto. Quasi nessuno che abbia preso in considerazione una posizione (nemmeno così rara) come la tua: Acquisire un'immobile con lo scopo non solo di vacanze, ma anche come appoggio lavorativo, necessita' famigliari, ospitalita' di amici ecc...

Nel tuo caso quanta parte destinare a tale scopo e' fondamentale:

2) Lo stress da immobiliarista sarebbe compensato dalla scelta della località con casa acquistata in bassa stagione e in alta andando altrove spendendo quanto entra dalla mia con gli affitti. Sul lungo periodo diverrebbe appoggio "gratis" per amici, figli con amici, ecc... A 30 anni il valore sarà inferiore, ma sono i soldi tenuti in tasca usandola che forse fanno la differenza.

3) 165.000 di immobile + agenzia e notaio e a parte 370 investiti è una % troppo pesante sul mattone?


...copre quasi la meta' della cifra libera da investire ed andrebbe sicuramente ad inficiare potenziali extra rendimenti forniti da altre soluzioni (che dato un certo reddito e capacita' di risparmio non sarebbero strettamente vitali) ma rappresenta circa un terzo dell'intero patrimonio ereditato a cui pare di capire si aggiungono le sostanze finanziarie personali e la casa dei genitori.







Questo puo' essere una buona strada, utile anche come gestione dinamica della parte azionaria di un portafoglio. Tuttavia necessita una certa manegevolezza e padronanza degli strumenti ed un buon distacco dalla dinamica dei prezzi dal momento che occorre mantenere il titoli alla data del dividendo ed in fasi di cali conclamati del mercato le decisioni prese a priori sono ai più difficili da sostenere. Come pure in turn over di portafoglio che implica la vendita in loss dei titoli deboli dal punto di vista tecnico e/o fondamentale.

Salve,

Per poter dare dei 'consigli' bisognerebbe valutare in maniera più approfondita il profilo della persona (qui c'è solo un abbozzo). Per questo esiste (dovrebbe almeno) la consulenza finanziaria.

Il tuo dilemma (immobile o no) ed il tuo portafoglio (miscela di fondi e polizze) è uguale al 50% delle casistiche dei risparmiatori italiani con un portafoglio investito di 300-600 mila euro, nella mia esperienza.
Se te lo stai chiedendo il restante 50% si divide in 9 su 10 (45%) con conti deposito, libretti e BTP (e buona fortuna a loro), ed un 5% che utilizzano soluzioni meno immediate e 'commerciali' (qui hanno parlato di ETF, combinazioni di titoli azionari e bond, materie prime, oro etc...).

E' facile dire 'questo è meglio', ma in realtà dipende. Per molti 90enni probabilmente l'inefficiente libretto è meglio di tante altre soluzioni (da quanta inflazione dovranno difendersi ancora?).

Le valutazioni sono:
- Perché le polizze? Suppongo per necessità di pianificazione successoria (hai parlato di moglie e figli). Sai, ovviamente, e c'è scritto nel prospetto, che i costi di gestione sono molto significativi. Ma non è detto che non pagare nulla sia l'unico elemento sulla base del quale determinare un investimento.
- L'immobile è un tipo di investimento molto diverso dall'investimento mobiliare. L'unico consiglio vero che posso darti è scegli un immobile (del resto nel mezzo di una 'crisi immobiliare' sei quello con i 'soldi in mano' quindi puoi scegliere) che ti piaccia e che tu possa eventualmente utilizzare anche non esclusivamente come investimento. Alla peggio, se rende poco o costa troppo, hai la soddisfazione di una bella seconda casa, ci puoi mettere le tue cose, andare con gli amici, fare le ferie, prestarla etc...
- Fondi e Sicav sono ottimizzabili (come costi, almeno) utilizzando al loro posto ETF. Nella sezione apposita se ne parla ampiamente. Non deve essere una cosa immediata, magari un giorno sostituirai uno (o più) di quelli che hai con etf simili. Un portafoglio su sicav, fondi, etf etc... andrebbe costruito in maniera competente e professionale.
- Non perdere di vista i costi. Tra l'immobile (IMU, bollette, condominio, immondizia, riparazioni, agenzie, tecnici), le polizze e le sicav (commissioni, imposte di bollo), potresti stupirti di quanto stai 'pagando' ogni anno su 630000 euro. E i risultati non saranno sempre vantaggiosi come in questi primi quattro (anomali) mesi del 2019. Quando passerai un anno a pagare, magari più di quanto guadagni lavorando, in spese e commissioni e tasse per avere anche una diminuzione del patrimonio, preparati a fare su di te 'finanza comportamentale' (comportarti lucidamente).

Per allora, i consigli sai dove trovali.

;)

Ha già detto che la parte degli investimenti finanziari non la vuole toccare, ha il suo consulente, si fida di quello che gli ha detto e ritiene l'allocazione corretta.

La questione è l'immobile che non vede come investimento, quindi ha poco senso anche parlarne....
 
Parlando di immobili personalmente la vedo così: un immobile da mettere a reddito deve essere vicino alla residenza in modo da essere facilmente gestibile; ho avuto esperienze di affitti in località di villeggiatura a 300 km da casa ed è molto dispendioso come tempo e costi. Un immobile invece in località di villeggiatura l'ho sempre e solo considerato come uso personale per me, la mia famiglia e gli amici non come investimento. Questa è la mia esperienza personale ed ovviamente molto dipende anche dalle ubicazioni delle varie abitazioni. Io affitterei la casa dei genitori e comprerei dove voglio andare in vacanza per tanti anni a venire.
 
Parlando di immobili personalmente la vedo così: un immobile da mettere a reddito deve essere vicino alla residenza in modo da essere facilmente gestibile; ho avuto esperienze di affitti in località di villeggiatura a 300 km da casa ed è molto dispendioso come tempo e costi. Un immobile invece in località di villeggiatura l'ho sempre e solo considerato come uso personale per me, la mia famiglia e gli amici non come investimento. Questa è la mia esperienza personale ed ovviamente molto dipende anche dalle ubicazioni delle varie abitazioni. Io affitterei la casa dei genitori e comprerei dove voglio andare in vacanza per tanti anni a venire.

D'accordo sulla questione logistica.
Purtroppo il concetto di uso personale non è molto considerato nella sezione immobili e nemmeno in un contesto di ricerca forzosa ed assidua del rendimento (dimenticandosi quanta liquidita' hanno gli italiani sul cc)..lo è forse in questa sede dove l'immobile ha, che lo si voglia o meno, una valenza di pianificazione finanziaria...non è un'oggetto estraneo e come tale va inserito nel contesto globale del patrimonio, finanziario e non. Nel concreto impegna cifre rilevati. Che sia un'investimento, un lusso, una pertinenza marginale quella porzione di capitale destinata ad esso non sara' collocata altrove. Per molti e' un bene voluttuario, per altri una spesa, per altri ancora un luogo dove passare le vacanze ed il tempo libero, per altri una necessita'...ma una cosa e' certa: si viene meno alla massima cash is king.
 
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