ISRAELE HAMAS ASPETTI STRATEGICO-MILITARI capitolo 2 [LINK, DOCUMENTI, OPINIONI]

Recuperato il corpo di un ostaggio ucciso da Hamas....Elad Katzir 47 anni...sua madre fu liberata a novembre e suo padre ucciso il 7 ottobre.
 
Tempo fa un tizio ha scritto che Israele , attaccando gaza, avrebbe perso migliaia e migliaia di soldati, dopo sei mesi mi domando quanti ne abbiano persi.
 
Tempo fa un tizio ha scritto che Israele , attaccando gaza, avrebbe perso migliaia e migliaia di soldati, dopo sei mesi mi domando quanti ne abbiano persi.
350 soldati morti il 7 ottobre e 250 negli altri 6 mesi.
600 totale.
 
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#Israele #Gaza

L'#IDF e il Servizio Segreto Interno #Shabak (Shin Bet) hanno eliminato
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Akram Salama, un membro Senior dell'apparato di sicurezza interna dell'organizzazione terroristica di #Hamas, impegnato nella promozione di importanti atti terroristici contro lo Stato di Israele.

Lion Udler
 
Recuperato il corpo di un ostaggio ucciso da Hamas....Elad Katzir 47 anni...sua madre fu liberata a novembre e suo padre ucciso il 7 ottobre.
GAZA: RECUPERATO CORPO OSTAGGIO ISRAELIANO UCCISO DA HAMAS
La salma dell’ostaggio Elad Katzir, 47 anni, assassinato dai suoi rapitori a metà gennaio, è stata recuperata dai soldati israeliani. Katzir era stato sepolto nel campo di Khan Younis, nel sud della striscia di Gaza, in un luogo utilizzato dai terroristi. Circa una settimana fa le Forze di Difesa israeliane hanno avuto informazioni sulla tomba. La conferma definitiva sulla posizione è arrivata venerdì sera. Nel giro di poche ore, unità speciali israeliane hanno raggiunsero il sito, riesumato il corpo e riportato in Israele per l’identificazione.
Katzir era una delle 253 persone sequestrate durante l’attacco del 7 ottobre e deportate dai terroristi a Gaza. Terroristi della Jihad Islamica Palestinese lo avevano rapito dalla sua casa, nel kibbutz Nir Oz, insieme ai suoi genitori. A dicembre, la Jihad Islamica ha pubblicato un video di propaganda terroristica che mostrava vivi Katzir e un altro ostaggio, Gadi Mozes. Un secondo video con Katzir è stato pubblicato all’inizio di gennaio.
Le Forze di Difesa israeliane stimano che Katzir sia stato assassinato dai suoi rapitori a metà gennaio, non molto tempo dopo la pubblicazione del secondo video. La famiglia è stata informata e ha detto che Katzir verrà sepolto nel suo kibbutz.
Al momento si ritiene che vi siano nella striscia di Gaza 129 ostaggi, non tutti ancora in vita. Degli ostaggi sequestrati e deportati a Gaza dai terroristi palestinesi il 7 ottobre, 105 civili sono stati rilasciati durante la tregua di una settimana a fine novembre, altri quattro erano stati rilasciati poco prima. Tre ostaggi sono stati liberati dai militari israeliani, che hanno anche recuperato i corpi di 12 ostaggi, di cui tre uccisi per errore dai soldati. Sulla base di informazioni di intelligence ed elementi rinvenuti dalle truppe che operano a Gaza, le forze israeliane ritengono che 35 degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas o altre bande siano deceduti. Un’altra persona risulta mancante sin dal 7 ottobre e la sua sorte è sconosciuta.
Oltre agli ostaggi rapiti il 7 ottobre, Hamas trattiene due civili israeliani con disturbi mentali, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, che si ritiene siano entrambi vivi dopo che sono entrati di propria iniziativa nella striscia di Gaza rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Inoltre, Hamas trattiene in ostaggio i corpi di Oron Shaul e Hadar Goldin, due soldati israeliani caduti combattendo contro i terroristi nel 2014.
 
NEI TUNNEL DI GAZA LE PROVE DELLE TORTURE DI HAMAS | di Micol Flammini
Mahmoud Ishtiwi era il comandante del battaglione Zeitoun di Hamas, uno dei più importanti e forti dell’organizzazione, era sposato, faceva parte di una famiglia benestante con legami solidi con la leadership del gruppo, aveva trentatré anni quando, nel 2015, venne accusato di essere omosessuale, di avere una relazione con il suo vicino di casa e di collaborare con Israele. Ishtiwi venne catturato e durante la sua detenzione le accuse contro di lui iniziarono ad accumularsi, venne accusato anche di costringere sua moglie a prostituirsi e di appropriazione indebita di fondi appartenenti a Hamas, che avrebbe utilizzato per pagare il suo amante e non far uscire la notizie sulla sua omosessualità. Ishtiwi venne torturato, incriminato e condannato a morte l’anno dopo. Il caso ebbe molta risonanza nella Striscia, i famigliari di Ishtiwi organizzarono anche delle manifestazioni in suo sostegno.
Hamas cercò di coprire la sua uccisione, dopo aver archiviato i diari del detenuto, i documenti sui suoi interrogatori e le lettere che spediva alla sua famiglia all’interno di un tunnel nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza. Le torture sono raccontate nel diario che Ishtiwi avrebbe iniziato a scrivere una volta capito che non sarebbe sopravvissuto. Arrivato a Khan Younis, le forze di sicurezza che lo avevano in custodia gli dissero: “Questa è la tua tomba, sarai coperto di cemento fino alla bocca”. Aveva tentato la fuga, ma non è facile uscire da un tunnel quando non lo conosci in ogni millimetro, e anche se Ishtiwi aveva gestito parte della struttura sotterranea di Hamas, non poteva conoscerla tutta alla perfezione.
L’uomo scrive di aver implorato, nel diario dice: “Allah proibisce di uccidere una persona ingiustamente”. Giudica i leader di Hamas, dice che il responsabile di tutto è Ismail Haniyeh, che ha lasciato la Striscia e vive a Doha, in Qatar, racconta dell’incontro con i fratelli Sinwar e descrive il rapporto tra i due come un gioco di ruoli: Mohammad “è un mostro, fa il poliziotto cattivo”, Yahya Sinwar è il poliziotto buono. E’ stato Yahya Sinwar a convincerlo a confessare, il leader di Hamas che è rimasto a Gaza dopo l’attacco del 7 ottobre e a cui oggi spetta l’ultima parola riguardo alle proposte di accordo per un cessate il fuoco gli aveva promesso protezione e sicurezza in cambio di una confessione. Gli aveva detto che se avesse ammesso tutto, non lo avrebbe portato davanti a un tribunale religioso. Ishtiwi confessò, non si sa se per la promessa di Sinwar, o con più probabilità per lo sfinimento dovuto alle torture: “Mi hanno frustato quattrocento, cinquecento volte, il mio corpo ha assunto colori diversi, c’è sangue nelle mie urine, le frustate sono durate più di quattro ore di fila, ho perso conoscenza, mi hanno mandato in ospedale e mi hanno ordinato di confessare tutto”.
Nel diario scrive di essere stato frustato anche da Mohammad Sinwar, racconta che i suoi torturatori lo hanno appeso in aria, spogliato, umiliato, gli hanno sputato addosso. Alla sua famiglia ha raccontato di essere stato torturato per milleduecento ore da persone che nel farlo lo informavano che non era la prima volta, lui non era il primo. Nelle parole dette dopo le sevizie ammette di aver avuto rapporti sessuali con il suo vicino Saad per anni a casa sua, in appartamenti presi in affitto e in una jeep delle brigate al Qassam, di aver costretto sua moglie a unirsi a loro, di averla costretta a guardare film porno, di aver rubato e rivenduto le armi di Hamas, inclusa quella di Ahmed al Jabari, il leader che per il gruppo è stato una leggenda, ucciso da Israele nel 2012. Dopo la confessione, Ishtiwi aveva scritto a suo fratello di non credere a nulla, di aver parlato sotto tortura. Sinwar gli aveva assicurato che si sarebbe occupato della sua protezione risparmiandogli il tribunale religioso.
Non ha mantenuto la promessa e Mahmoud Ishtiwi è stato condannato a morte.
Questa storia è emersa dai tunnel di Khan Younis in cui l’esercito israeliano ha trovato documenti, verbali, video. Il caso di Ishtiwi fu particolarmente noto per l’attivismo della famiglia e per il ruolo che l’accusato rivestiva dentro a Hamas. Ma di casi simili ne esistono molti, gli omosessuali vengono sempre accusati dal gruppo della Striscia di essere collaboratori di Israele, vengono presi, torturati e uccisi. Nella disperazione di Gaza, tra la paura, i disagi, la mancanza di cibo che entra ma non arriva ai cittadini, i palestinesi che parlano al telefono con la stampa internazionale dicono che le persone maledicono Sinwar, che Hamas è ormai distrutto militarmente, ma il suo potere oppressivo è ancora in piedi e anche adesso parlare male dei suoi leader nascosti nel tunnel è pericoloso. Un ragazzo che negli anni scorsi aveva partecipato alle manifestazioni contro il carovita in una Gaza diversa, in un medio oriente lontano anni luce da oggi, ha raccontato alla stampa israeliana che non tutti i palestinesi credono che il 7 ottobre sia da condannare, molti non credono ai video delle violenze sugli israeliani, ma cresce la popolazione che accusa Hamas di aver iniziato una guerra senza pensare alla popolazione.
Testo | Il Foglio
 
Eliminato Hatem Alramery
Guidava i lanci dei razzi verso Israele.
Lo hanno annunciato le forze dell' Idf.
Era responsabile di Hamas all'interno del battaglione
Maghazi.
 
Ultima modifica:
Israele si sta preparando ad attaccare i siti nucleari dell' Iran e altre infrastrutture chiave.
 
Eliminato Hatem Alramery
Guidava i lanci dei razzi verso Israele.
Lo hanno annunciato le forze dell' Idf.
Era responsabile di Hamas all'interno del battaglione
Maghazi.
Questo lo ha ammazzato hamas......per la precisione del razzi lanciati......
 

#Israele #Gaza
Dichiarazione congiunta ai portavoce dell'#IDF e del Servizio Segreto Interno #Shabak (Shin Bet):
L'IDF e lo Shin Bet hanno eliminato
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3 terroristi dell'organizzazione terroristica di #Hamas nell'ala militare dell'organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza centrale.
Gli aerei dell'aeronautica militare hanno attaccato
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questa mattina sotto la guida dell'intelligence militare #AMAN e dello Shin Bet, 3 terroristi dell'organizzazione terroristica di Hamas in procinto di svolgere attività terroristiche nella zona centrale della Striscia di Gaza.
I tre attivisti eliminati
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sono Amir Haniyeh, un Comandante di squadra del braccio militare di Hamas, Muhammad Haniyeh, un militare dell'organizzazione terroristica e Hazem Haniyeh, un altro militare dell'organizzazione terroristica.
L'IDF conferma che i terroristi sono tre dei figli di Ismail #Haniyeh, Capo dell'ufficio politico di Hamas.


Lion Udler
 

La morte di tre figli: Ismail Haniyeh- leader di HAMAS​

Hazem, Amir e Mohammadd - tre figli di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas - sono stati uccisi da un bombardamento israeliano sul campo profughi di al Shati, nel nord di Gaza. La notizia è stata confermata dallo stesso Haniyeh. Lo ha detto il portavoce dell'esercito spiegando che tutti e 3 "erano operativi militari" di Hamas"."Amir Haniyeh - ha aggiunto -era un comandante di cellula delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas; Mohammad Haniyeh era un operativo militare di Hamas come Hazem Haniyeh".
Oltre a tre nipoti.
 
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Messaggio degli Usa all’Iran, allentare la tensione».​

Joe Biden ha detto nella conferenza stampa congiunta col premier giapponese Fumio Kishida alla Casa Bianca che l’Iran sta minacciando di lanciare un attacco significativo contro Israele. Biden ha promesso di restare a fianco dell’alleato contro tale minaccia.
"Come ho detto al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati è ferreo". Lo ha detto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante la conferenza stampa con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in visita di Stato negli Usa.
Guerra ultime notizie. Ucraina, massiccio attacco di missili e droni russi. «Messaggio degli Usa all’Iran, allentare la tensione». Lufthansa sospende voli con Teheran
 
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