Su BPI ho trovato anche questa, sembrerebbe pari pari quello che diranno su BIL tra un mese e notate chi garantiva l'adc......, chissà mai che anche sto giro Mediobanca garantisca e basta come detto da Nagel oggi e qualcun altro se la compri....:
Grande balzo di Bpi corteggiata anche dopo l'aumento di capitale
03/07/2006 15.30
Forte rialzo per la Banca Popolare Italiana tra scambi intensi nel giorno d'avvio dell'aumento di capitale da 719 milioni di euro.
L'operazione, garantita da Mediobanca, prevede l'emissione di 105,8 milioni circa di nuove azioni al prezzo di 6,8 euro, da assegnare agli azionisti e ai possessori di obbligazioni convertibili nella misura di 21 nuove azioni ogni 100 azioni e/o obbligazioni convertibili possedute.
I diritti saranno esercitabili tra il 3 e il 21 luglio compresi
e negoziabili nel periodo 3-14 luglio.
Il titolo di Bpi sale così del 5,43% a 7,73 euro dopo massimo a 7,845 euro con oltre 6,5 milioni di pezzi scambiati (2,9 milioni la media a trenta giorni), mentre il diritto che ha staccato a un prezzo teorico di 0,0996 euro è schizzato fino a 0,185 euro con un progresso dell'82,7% e scambi elevatissimi pari a circa 5,5 milioni di diritti.
"Confermiamo sul titolo il rating di neutral e il target price a 7 euro post aumento di capitale e integrazione di Reti Bancarie e Bipielle Investimenti", ha affermato Elena Perini, analista di RasBank. Infatti, l'aumento di capitale dovrebbe, secondo Intermonte, ripristinare i ratio patrimoniali a un livello sostenibile e allo stesso tempo finanziare i progetti recentemente illustrati nell'ultimo piano industriale. In particolare, il Core Tier 1 ratio dovrebbe passare dal 4,7% del 2005 al 6,6% nell'anno in corso.
Comunque, per l'analista della sim, non bisogna dimenticare che ci sono alcuni fattori critici che potrebbero riportare la banca nuovamente sotto pressione. Ad esempio l'esposizione in Magiste, la società dell'immobiliarista Stefano Ricucci, su cui incombe una richiesta di fallimento, e l'esposizione in Barilla-Kamps, pari a 833 milioni di euro, di cui la maggior parte verso la controllata tedesca del gruppo di Parma. Kamps sta attualmente attraversando un periodo difficile, tanto che Barilla ne ha ridotto il book value (valore contabile) del 53%.
Per questi motivi, l'esperto non ha modificato il rating di underperform (farà peggio del mercato) su Bpi, mentre ne ha ridotto il target price da 7,2 a 7,1 euro. Ma, nonostante questi problemi, "l'interesse per il titolo è molto elevato", commenta un altro operatore, secondo il quale i potenziali compratori potrebbero sfruttare la fase dell'aumento per costituire dei pacchetti azionari significativi senza obblighi immediati di comunicazione.
La Popolare Italiana sarebbe infatti nel mirino sia di pretendenti italiani (soprattutto popolari) che stranieri. Nel fine settimana Il Messaggero ha indicato che tre potenziali compratori esteri, Societe Generale, Deutsche Bank e Fortis, si sarebbero fatti avanti recentemente: niente offerte formali ancora, ma dichiarazioni di disponibilità che il management avrebbe respinto fedele alla linea secondo cui prima si rimettono in sesto i conti della banca, e dopo si pensa alle alleanze.
Bpi piace agli stranieri, ma è lunga anche la lista dei pretendenti italiani: dalla Pop di Verona-Novara (-1,05% a 20,73 euro), che secondo indiscrezioni si sarebbe già fatta respingere un'offerta da 9 euro per azione, a Banca Intesa (+0,48% a 4,6 euro), Mps (+0,85% a 4,74 euro) e la Pop di Milano (-0,40% a 9,925 euro). L'idea di così tanti aspiranti acquirenti ha messo in moto la speculazione e il titolo continua a salire.
Antonella Marseglia