Italia: paese di LADRI, TRUFFATORI e SFRUTTATORI ?

slowdown ha scritto:
Di questi soldi, 56,9 mln di dollari e 29.916 euro sono gia' stati trasferiti al fondo per la ricostruzione dell'Iraq.
red/pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2005 Dow Jones & Company, Inc. August 25, 2005 02:40 ET (06:40 GMT)


Ma che bella roba... così oltre che a impinguare qualche conto offshore di tanzi & amici ora contribuiamo anche alla ricostruzione dell'irak...

W l'italietta
 
Methos ha scritto:
...........ora contribuiamo anche alla ricostruzione dell'irak...

W l'italietta

:no: :no: :no:

tangenti.....e spartizioni tra gli amici......

....non escono da qui.....prassi ben collaudata con la cooperazione...il maestro fuggito ad Hammameth ha erudito i seguaci...

:(

:)
 
slowdown ha scritto:
.........
Di questi soldi, 56,9 mln di dollari e 29.916 euro sono gia' stati trasferiti al fondo per la ricostruzione dell'Iraq.


evidentemente, i nostri politici non sapevano come fare per MANGIARSI questi soldi in un giro di tangenti e corruzione.....

sempre più convinto che siamo un paese di M*R*A....... KO!
 
E domani c'è la sceneggiata di Fazio...
Mi sono rivisto l'audizione fatta per lo scandalo parmalat (da un filmato di repot) dove c'è anche La Malfa.
Una cosa ridicola. abbiamo una persona estremamente rozza dove non basta indossare vestiti costosi per darsi un pò dio dignità. Manco parlare in italiano corretto e fluente era capace. E poi che atteggiamento... dallo superbo/arrogante allo sprezzante.
E poi ci stupiamo delle m.erda in cui tutti stiamo affogando.
Tutte le istituzioni sono marce. Le tangenti sono sempre più diffuse stile paese sud americano. La libertà di stampa ormai è quello che è (77° posto al mondo...).

Il Times aveva scritto pochi giorni fà molto sinteticamente ma veramente incisivo: Please Go, Mr Fazio!
I nostri giornalisti sono tutti o quasi con la schiena piegata...

Fazio se hai un minimo di dignità vattene!
 
Iron Fizzetti ha scritto:
evidentemente, i nostri politici non sapevano come fare per MANGIARSI questi soldi in un giro di tangenti e corruzione.....

sempre più convinto che siamo un paese di M*R*A....... KO!

:clap: :clap: :clap: BRAVO
 
Pacco e contropacco. Alias: Ladri più spudorati che rubano a Ladri spudorati.

Ma rubare ai ladri è, o non è, reato ? :confused: :angry:


battlem
 
Ultima modifica:
lociaio ha scritto:
penso proprio che sia arrivato il momento di modificare questa scritta con:
un popolo di ladri truffatori e mafiosi

in buona sostanza, siamo un popolo di italiani.....
 
Solo un comico potrà salvare l'italia dai berlusconi, fazio , tanzi, ....

dal blog di Beppe Grillo.

26 Agosto 2005

Cari amici del blog,
ho deciso di raccogliere l’invito di molti di voi e di pubblicare con il vostro aiuto una pagina sul Corriere della Sera con un appello per mandare a casa Fazio.
Riporto il testo che verrà pubblicato.
Il costo della pagina mi deve essere ancora comunicato.
Chiunque voglia partecipare potrà, a partire dalla settimana prossima, fare un versamento su un conto corrente intestato a mio nome presso la Banca Etica, che sarà reso noto sul blog insieme alle modalità di versamento.

APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT
E’ trascorso un mese da quando i giornali hanno pubblicato le telefonate fra il governatore della Banca d’Italia e alcuni protagonisti italiani della scalata alla Banca Antonveneta. E’ trascorso un mese da quando la comunità internazionale ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia il capitalismo, il mercato, la libera concorrenza sono finti.
L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una delle squadre in campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi. L’altra, il Banco di Bilbao, non ha santi in paradiso, dunque ha perso la partita prima ancora di giocarla. L’”arbitro” Fazio (con la collaborazione della sua signora) coccola il lodigiano Gianpiero Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”), cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso sospetto aleggia su altre scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl a quella dei “furbetti del quartierino” Ricucci & C. alla Rcs-Corriere della sera.

Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola e inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè resterà in servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a investire in Italia. Ma intanto un bel pezzo del governo difende Fazio & C. Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si barcamena. Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il libero mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e pochi altri.
Il premier Silvio Berlusconi annuncia una legge per impedire le intercettazioni per i reati finanziari e mandare in galera i giornalisti che pubblicano quelle già fatte. Fazio è ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di andarsene. Anzi, chiede un’ispezione interna contro gli ispettori di Bankitalia che han fatto il loro dovere, opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai magistrati.

Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia di cittadini, con un atto di democrazia diretta autofinanziato, chiede al governatore Fazio di andarsene a casa. Un uomo così mediocre non può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La smetta di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e gli italiani.

24 agosto 2005

Conati
Mi viene da vomitare e sto pensando anche di cambiare Paese.
Due persone perbene, Clemente e Castaldi, direttori della Vigilanza della Banca d’Italia, esprimono a luglio parere fortemente contrario alla Opa della Banca Popolare Italiana di Fiorani sulla Antonveneta e informano i magistrati della situazione facendo fallire l’operazione.
Un’operazione, la Fazio-Fiorani, che ci ha resi ridicoli e inaffidabili agli occhi del mondo, soprattutto attraverso le intercettazioni telefoniche tra Fazio, la moglie di Fazio e Fiorani, pubblicate su tutta la stampa mondiale.

Risultati:
- S*******mento del Paese
- Fazio non si dimette
- Il Governo non chiede le sue dimissioni
- L’opposizione tira finalmente fuori le palle e con alcuni belati esercita il suo fiero dissenso
- Berlusconi propone di mettere un limite alle intercettazioni telefoniche con una legge che scriverà di suo pugno.
Infine, preparatevi, questa è fantastica, un vero colpo di scena:
Fazio chiede un’inchiesta su Clemente e Castaldi con un’ispezione interna in Banca d’Italia.
Cosa succederà a Clemente e Castaldi, cosa gli si può imputare?
Di aver avuto il coraggio civile di denunciare le pastette di Fazio? Li pensioneranno? Gli verrà erogata un’ammenda, tolte le loro responsabilità per evitare altri incresciosi episodi e, allo stesso tempo, per educare gli altri?
In tutto questo schifo dove sono le voci dei grandi imprenditori, dei grandi banchieri, di quelli che tutti i giorni ci spiegano le loro strategie del c..o sui giornali?
Solo Luca Cordero di Montezemolo si è espresso chiaramente dicendo a Fazio di andarsene.
Lo chiedo anch’io.
Spero che lo chiediate anche voi, amici del blog.
E per favore, inviate ai vostri amici, a tutti i vostri amici, questo post.
 
Argentina: si prepara il nuovo default ?

L'economia argentina ha toccato il tetto

News ITALIA PRESS

Secondo molti analisti, i recenti alti tassi di crescita non potranno essere mantenuti senza un radicale investimento in beni capitale che accrescano la capacità produttiva, ora sfruttata al 100%


Buenos Aires – L'economia argentina sta lentamente esaurendo la sua spinta propulsiva e diminuendo il suo boom post-crollo. Il tutto, dopo mesi di euforia, in cui i principali indicatori statistici, come Pnl, livello di esportazioni e importazioni, tasso di inflazione e di disoccupazione, hanno indicato valori tali da allontanare, almeno parzialmente, gli spettri della crisi del 2001 dalla coscienza nazionale.

Secondo i dati pubblicati dall'Instituto Nacional de Estadística y Censos (INDEC), il Producto Bruto Interno è cresciuto, nel primo semestre del 2005, del 9% rispetto allo stesso periodo del 2004 e, a giugno, dell'8,6% in confronto allo stesso mese lo scorso anno. Tali percentuali rappresentano due variazioni sicuramente positive, ma non possono nascondere un terzo dato più indicativo: l'incremento percentuale del valore aggiunto nel mese di giugno rispetto a maggio 2005. Tale aumento si è assestato unicamente allo 0,1%, mentre aprile e maggio (in proporzione al mese anteriore) avevano segnato rispettivamente un +0,9% e +0,7%.

La diminuzione della crescita mensile potrebbe apparire conseguenza di una congiuntura temporale o un ostacolo passeggero alla crescita produttiva, ma molti analisti argentini da tempo avvertono dell'artificialità del miracolo economico nazionale o, meglio, di una sua cattiva interpretazione.

Come notato da Hernan Pablo Azzolini, giornalista economico per l'agenzia Telam, molti indicatori stanno semplicemente tornando ai livelli anteriori al tracollo del 2001, il che, se da una parte può essere visto come una ripresa costante e confortante dell'economia argentina giunta sull'orlo del baratro, dall'altra invece non lascia spazio a grandi illusioni. Secondo l'italico, i grandi numeri presentati dai principali parametri statistici dipenderebbero soltanto dal fatto che, una volta giunti sul fondo, è semplice tornare a galla velocemente, ma mano a mano che si giunge in superficie non si può che rallentare, se la spinta non viene rialimentata da ulteriori sviluppi.

Questa visione pessimista sembra essere negata da altri studiosi che, invece, affermano come il boom verrà mantenuto fino a fine anno, ma ciò non è, in sé, elemento rassicurante. L'ICE di Buenos Aires sottolinea come molti economisti prospettino un ritmo di crescita stabile per il resto del 2005 che permetterà un'espansione dell'attività produttiva annua tra il 6 e l'8%, ma ciò avverrà non senza difficoltà.

Così, ad esempio, la mancanza di investimenti strutturali e la ripresa dell'inflazione potranno in parte ridurre la variazione positiva del Pnl e sicuramente presentarsi come questioni serie per il futuro. Di questa opinione è Gabriel Foglia, rettore italo-argentino della facoltà di economia presso l'Universidad de Palermo: "La grande crescita degli ultimi due anni non è stata accompagnata da nuovi investimenti ed è stata permessa unicamente da un utilizzo totale della capacità produttiva dell'industria nazionale – spiega il docente -. Ora che si è raggiunto il 100% di utilizzo dei beni capitali esistenti, come si può continuare ad aumentare il Prodotto Nazionale? O si aumentano gli investimenti (e così non è avvenuto) o si dovranno alzare i prezzi, il che significa crescita solo nominale a spese dei consumatori".

La tematica della mancanza di investimenti adeguati è particolarmente preoccupante e deve essere osservata da un duplice punto di vista e quindi sia da quello degli imprenditori esteri che quelli interni. "Per quanto riguarda le grandi imprese straniere – interviene Foglia -, l'Argentina porta appresso ancora adesso un tasso di rischio-Paese troppo elevato per consentire grandi investimenti sul suo territorio. Dopo l'esperienza della crisi, la fiducia internazionale è un elemento che Buenos Aires potrà ottenere solo a medio o lungo termine".

Il caso degli imprenditori nazionali è, in parte, differente: per quanto non vi siano spese elevate per ottenere investimenti interni, il livello di importazioni di beni capitale, come osservato da Susana Rosano, Senior Trade Analyst dell'ICE di Buenos Aires, è alto. E ciò nonostante la parità con il dollaro mantenuta forzatamente ad un tasso che sfavorisce gli argentini che acquistano dall'estero. "Ma non si può mantenere un cambio svantaggioso a lungo termine soltanto per sorreggere le esportazioni – afferma Foglia -. Serve una prospettiva di lungo termine che possa permettere una previsione di una crescita futura del 4%, un livello più basso ma sostenibile attraverso misure politiche".

Proprio il contesto politico sembra essere un'ulteriore variabile che asseconda l'attuale stallo produttivo. Si avvicinano, infatti le elezioni legislative del 2006 e le forze politiche della maggioranza non sembrano propense a rischiare una modifica della politica economica attuale, mentre i partiti all'opposizione, pur lamentandosene, non hanno individuato una strada alternativa. "Chiunque vinca le votazioni – conclude Foglia – dovrà sicuramente essere capace di rivitalizzare gli investimenti, intervenire nella delicata questione dei salari, modernizzare i servizi attraverso una loro ulteriore liberalizzazione, e affrontare la problematica valutaria".

Di diversa opinione l'ex segretaria dell'Industria, Deborah Giorni, per cui "le elezioni non oscureranno il panorama dei prossimi mesi, perché l'economia ha un'indipendenza rispetto alla politica e gli indicatori fanno presagire un buon livello delle attività per le importazioni di beni capitale, la produzione di componenti e parti industriali, il consumo dei servizi ed altri fattori".
 
slowdown ha scritto:
:no: :no: :no:

tangenti.....e spartizioni tra gli amici......

....non escono da qui.....prassi ben collaudata con la cooperazione...il maestro fuggito ad Hammameth ha erudito i seguaci...

:(

:)

Il ns premier ha approfittato del caso Fazio per estendere maggiormente il divieto di intercettazioni telefoniche, perché, mi pare, che per i parlamentari questo già esista.
Io credo che chi lavora in politica e svolge funzioni pubbliche non dovrebbe nascondere niente ai propri elettori. Quindi non dovrebbe temere le intercettazioni telefoniche e neppure mai avvalersi della facoltà di non rispondere quando è interrogato da un giudice. Anzi, dovrebbe chiedere di potersi difendere in diretta tv.
Nel nostro paese invece accade il contrario. Dopo aver ammanettato i giudici, asservito l'informazione, ora i ns politici impediscono ogni possibilità di controllo sul loro operato. Ma che bella democrazia abbiamo in Italia! E andiano a esportarla perfino in Irak!

Riporto un estratto di un articolo di G.Bocca

I politici discutono di nuovo di questione morale dopo aver tentato di sotterrare Mani pulite. E si accorgono che la situazione è peggiorata, che la politica si è trasformata in lobby affaristica, non più corruttrice dell'imprenditoria e della finanza, ma parte integrante e motrice della corruzione. Sono i politici che moltiplicano le spese e le tangenti con un aumento continuo dei posti e delle retribuzioni.
Pare ormai dominante una concezione statale dell'economia: è la finanza pubblica che deve provvedere alla crescita continua delle prebende. Si vende lo Stato a pezzi con una operazione chiamata cartolarizzazione, ma buona parte degli incassi finisce nelle tasche degli immobiliaristi che hanno amici nella pubblica amministrazione.

http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=o&idCategory=4817&idContent=1077180
 
Vi allego un ottimo articolo che trovo molto interessante, di cui ecco un frammento:

"La realtà, la verità vera, è che all’Italia non servono industrie inquinanti e manodopera importata, ma l’Italia ha - quasi unica al mondo - i requisiti di storia, arte, clima, gastronomia, ambiente per divenire la residenza stabile e/o la meta turistica dei ricchi del mondo, e che ciò può portarci ben più ricchezza di quattro fabbriche decotte gestite da certi imprenditori incapaci.

Allora dobbiamo difendere il patrimonio ambientale e culturale, la qualità della vita, e attirare i ricchi, detassando tutti i redditi tipici dei ricchi, tra i quali anche quelli finanziari.

Occorre cioè eliminare anche l’attuale imposta sostitutiva su plusvalenze, dividendi e interessi, per far tornare l'investimento in borsa e ridare vitalità a quel meccanismo economico di circolarità della ricchezza che dovrebbe essere ben conosciuto da chiunque abbia fatto un minimo di studi economici, da Quesnau in poi, compreso il sopravvalutato Keynes"

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  • Meglio una Italia residenza dei ricchi o di fabbriche decotte.txt
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Certo che ci vuole davvero una bella faccia tosta a proporre l'aumento della tassazione sulle plusvalenze di borsa quando non si fa niente per tutelare il parco buoi! Ma ormai lo sappiamo che quella, ai ns parlamentari non manca affatto!
 
Perché ciò che è accaduto a me non capiti anche a voi:
 

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  • PerNonPiangereDopo.doc
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lociaio ha scritto:
Certo che ci vuole davvero una bella faccia tosta a proporre l'aumento della tassazione sulle plusvalenze di borsa quando non si fa niente per tutelare il parco buoi! Ma ormai lo sappiamo che quella, ai ns parlamentari non manca affatto!


indipendentemente da chi sia l'autore e da come la pensi , la sostanza è ...



Persino da An e Udc sono giunte dichiarazioni scandalizzate per il fatto che i guadagni su Bnl degli immobiliaristi e del Bilbao non sono stati sfiorati dal fisco. Stupisce che si stupiscano: proprio loro hanno approvato l'Ires, proposta dall'ex ministro dell'economia, che ha questo effetto
Ruggero Paladini


Mentre sembra che il destino italiano o olandese dell'Antonveneta verrà deciso non dal "mercato" ma dalla magistratura, quello italiano della BNL sembra ormai scontato. L'Unipol ha vinto il controllo, anche se solo il tempo dirà se l'investimento risulterà redditizio. La banca basca può comunque consolarsi con una ricca plusvalenza. Così come ricche plusvalenze sono state realizzate dai "contropattisti", cioè dal gruppo di immobiliaristi che aveva acquistato rilevanti quote azionarie della BNL. La differenza è che mentre il Bbva aveva acquistato a suo tempo le azioni con l'obiettivo di assicurarsi il controllo della BNL, è difficile pensare che gli immobiliaristi avessero lo stesso obiettivo. In realtà il loro scopo era proprio quello di ottenere un cospicuo guadagno, oltre che difendere l'italianità della banca.

Tutto lecito, per carità. Fare contente le cooperative dell'Unipol e la Banca d'Italia e al contempo realizzare una ricca plusvalenza è meglio dei classici due piccioni con una fava. Il problema nasce nel momento in cui i giornali aggiungono, by the way, che quelle plusvalenze sono praticamente esentasse. E' infatti ormai in vigore da più di un anno l'IRES, che ha preso il posto dell'IRPEG. E' l'unico pezzo della "grande" riforma fiscale di Tremonti che abbia trovato piena attuazione (la parte riguardante l'IRPEF è rimasta incompiuta ed è ormai chiaro anche a Berlusconi che nell'ultima finanziaria non se ne parlerà).

Ora il punto è che tra le novità dell'IRES vi è la partecipation exemption, cioè l'esenzione (fiscale) delle plusvalenze derivanti dalla vendita di pacchetti azionari. Vi sono due condizioni: le azioni devono essere possedute da almeno un anno ed essere state iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie. Per la gran parte delle azioni BNL queste condizioni ci sono, e pertanto gli immobiliaristi hanno fatto un affarone esentasse.

La partecipation exemption non se l'è inventata Tremonti. E' nata in Olanda e Lussemburgo, ed è stata adottata in Germania; in effetti l'IRES del governo è copiata sostanzialmente dalla riforma tedesca del 2000. Ma in Germania vi era una ragione molto precisa per adottare questa misura, oltre al più generale motivo di rispondere alla concorrenza fiscale dei paesi vicini. Infatti le banche tedesche erano appesantite da pacchetti azionari iscritti tutti a valori vecchi di decenni. Era impossibile effettuare operazioni di vendita di tali pacchetti senza versare praticamente metà del ricavato in imposte. In Italia una serie di interventi fiscali ad hoc aveva largamente risolto questo problema.

La tesi sostenuta da Tremonti è però che la partecipation exemption era la soluzione logica al problema della doppia tassazione, una volta che la Corte di giustizia europea aveva stabilito che il credito d'imposta sui dividendi violava le regole del mercato unico. Se gli utili di una società vengono tassati, i dividendi che la società distribuisce (magari ad un'altra società, e così via) devono essere esentati. Ma se la società non distribuisce nulla ed il valore delle sue azioni aumenta in seguito ai maggiori utili messi a riserva, anche questa plusvalenza deve essere esentata.

Questa tesi è risibile: in un mondo in cui vi fosse assoluta certezza è chiaro che il valore di un'azione sarebbe data esattamente dal valore attuale di tutti gli utili futuri, da qui all'eternità. Ma il nostro mondo non ha queste caratteristiche, che probabilmente, come pensava Schumpeter, sarebbero incompatibili col capitalismo. Che Unipol abbia fatto un affare a comprare a 2,70 le azioni BNL, nessuno può dirlo. Ma quello che è certo è che l'affare l'hanno fatto gli immobiliaristi.

La cosa più divertente è la reazione che si è determinata nella stessa maggioranza, segnatamente in AN ed UDC. E' stato un coro di "non va bene", "bisogna cambiare" e così via. Ma dove erano questi signori quando l'IRES veniva approvata? Si rendevano conto di quello che facevano?

http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=473


... dopodichè , tutti o quasi (vero LucaLuca , Alemanni vari.....) cercano soldi dai hoglioni......






Irene_18 ha scritto:
Perché ciò che è accaduto a me non capiti anche a voi:

sono dispiaciuto delle tue vicende...e purtroppo - temo - ciascuno di noi avrebbe , meglio , HA da raccontare cose analoghe...anche la figura di molti , troppi medici , che squallore .... ma quando non si è disposti ad accettare le cose come sono , se va bene , si passa per matti....
Segno che ormai la rassegnazione è irreversibile..

ciao e auguri
 
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Amici,

sono andato al link indicato da Irene - a cui invio i miei più sinceri auguri di trovare una soluzione ai danni che le hanno procurato - e, entrato nel sito, ho letto alcune delle TESTIMONIANZE di pazienti che si sono sottoposti al "trattamento".

Credevo che fosse un intervento sostanzialmente privo di rischi, così come strombazzano i media - sia giornali che TV - ad ogni piè sospinto.

Sono, invece, rimasto esterefatto dalle tragiche storie di quelle tante persone che hanno riportato gravissimi danni ad opera di personaggi senza scrupoli né professionalità. Figuri che, spinti unicamente dalla sete di guadagno facile, hanno anche la faccia tosta di farsi chiamare "luminari".

Vi riporto una di tali testimonianze, allo scopo di farvi capire in che razza di mani affidiamo a volte la nostra salute, del tutto ignari dei rischi a cui andiamo incontro, a causa della cattiva e prezzolata informazione che ci bombarda ogni giorno.

bye da battlem
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slowdown ha scritto:
indipendentemente da chi sia l'autore e da come la pensi , la sostanza è ...





La cosa più divertente è la reazione che si è determinata nella stessa maggioranza, segnatamente in AN ed UDC. E' stato un coro di "non va bene", "bisogna cambiare" e così via. Ma dove erano questi signori quando l'IRES veniva approvata? Si rendevano conto di quello che facevano?

non c'e' da stupirsi, che persone che disquisiscono dalla sanita' all'economia, passando per agricoltura riforme, leggi sulla fecondazione assistita, giustizia
facciano cappellate, o meglio che i furbetti del quartierino studiando la legge
trovino l'escamotage per non pagare tasse............
la cosa scandalosa e' che l'opposizione per far presa sul popolo bue prendendo ad esempio questa vicenda propone di aumentare l'aliquota sui capital gain................................ :confused: :confused:
 
vik1930 ha scritto:
la cosa scandalosa e' che l'opposizione per far presa sul popolo bue prendendo ad esempio questa vicenda propone di aumentare l'aliquota sui capital gain................................ :confused: :confused:

Confermo. Ho recentemente partecipato ad un incontro tenuto dal responsabile economico della Margherita che ai primi posti del programma poneva l'aumento della tassazione sui capital gain. Inoltre, per combattere l'evasione fiscale, considerando che le imposte sulle compravendite immobiliari vengono normalmente pagate in base alla rendita catastale anziché al valore reale, verranno aumentati i valori delle rendite catastali (parole testuali dell'on. Enrico Letta) :mad:
 
vik1930 ha scritto:
non c'e' da stupirsi, che persone che disquisiscono dalla sanita' all'economia, passando per agricoltura riforme, leggi sulla fecondazione assistita, giustizia
facciano cappellate, o meglio che i furbetti del quartierino studiando la legge
trovino l'escamotage per non pagare tasse............
la cosa scandalosa e' che l'opposizione per far presa sul popolo bue prendendo ad esempio questa vicenda propone di aumentare l'aliquota sui capital gain................................ :confused: :confused:


............
la cosa scandalosa e' che l'opposizione per far presa sul popolo bue prendendo ad esempio questa vicenda propone di aumentare l'aliquota sui capital gain................................


non saprei , ma mi pare che Alemanno non appartenga all'opposizione....e non era certo il solo...

su questo argomento , come peraltro su tanti altri , credo che mettersi a fare i tifosi porti come unico risultato il pagare comunque il biglietto mentre i due (apparenti ) litiganti , se la ridono , mangiano , e se la spassano....

piuttosto che stare a disquisire su chi aumenterà il capital gain ai polli come me , non credi che ci sarebbe da inc....rsi con questo governo che toglie il capital gaain ai ricchi e inca...rsi pure con l'opposizione che si guarda bene dal dire che si farà carico di ripristinarla anche ai ricchi anzichè appiopparla ai poveri?

io me la prenderei - ma per questo - con gli uni e con gli altri : con gli uni per aver detassato alla chetichella i ricchi e con gli altri per essersi ben guardati dal fare qualcosa per impedire che accadesse......

Sono come i ladri di pisa....... e noi siamo come i tifosi , che pagano sempre.. :( :(
 
ANIMALI - ANCHE CANI E GATTI - SCUOIATI VIVI IN CINA
DOPO ESSERE STATI ALLEVATI IN CONDIZIONI TERRIBILI.

I PELLICCIAI ITALIANI GRANDI CLIENTI DI QUESTI CRIMINALI E QUINDI CORRESPONSABILI

AMICI, dedicate un poco del vostro tempo a firmare la PETIZIONE della LAV affnché il GOVERNO blocchi ogni importazione di pellicce da questo paese.

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=629290

Grazie da battlem
 
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Italia paese di ladri, truffatori e sfruttatori e...nel frattempo i giornalisti anziché fare il dovere di giornalisti, quello di raccontare la realtà, preferiscono raccontare i "reality".
Ma i responsabili siamo noi che guardiamo certe cose in tv, che non protestiamo con le tv..
 
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