Italian sea group

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    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Tisg: tre nuovi progetti Admiral e Tecnomar
10/01/2024 16:15 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--The Italian Sea Group presenta tre nuovi e avveniristici progetti sviluppati dal suo Centro Stile. I concept, annunciati a settembre 2023 durante il Monaco Yacht Show rispecchiano lo stile del Gruppo, proseguendo con il filone stilistico consolidato ma sempre osando con i dettagli verso una continua un''innovazione futuristica. Si tratta di Admiral Explorer 50m Adventure caratterizzato da forme e volumi insoliti, Tecnomar 40m Cat 133 FT dal design visionario e futuristico e Tecnomar 46m Evo 155, l''evoluzione della storica linea Evo. Admiral Adventure, progettato con l''input di creare un nuovo Admiral Explorer 50 mt sotto le 499GT, rispetta tutti gli stilemi del brand Admiral garantendo le performance sia tecniche che di layout di un motoryacht pensato per l''esplorazione e l''avventura. Tecnomar Cat 133 FT e'' il progetto di un catamarano sotto le 499 GT con il design visionario e futuristico del THIS IS IT. Il design del catamarano, ricalibrato su questa dimensione e sui nuovi volumi, e'' stato studiato per massimizzare gli spazi esterni che risultano di oltre 300mq, caratteristica veramente unica considerando i 40m di lunghezza. Il progetto Tecnomar 155 FT nasce dalla necessita'' di dare continuita'' alla linea di grande successo per stile e funzionalita'', del Tecnomar-Evo. Gli esterni, fortemente sportivi e caratterizzati da linee sinuose e accattivanti tipiche del brand Tecnomar, garantiscono tutti i comfort che una lunghezza di 46 metri puo'' offrire senza superare i 499GT. "In questi anni abbiamo fatto un interessante percorso arricchendoci di esperienza ma rimanendo umili e con tanta voglia di fare, di lavorare senza mai smettere di sognare. L''avvio di questi tre nuovi progetti ci da'' nuovi stimoli e motivazioni per iniziare il 2024 con grande entusiasmo. Ci siamo dati obiettivi ancora piu'' sfidanti e grazie alla validita'' delle nostre strategie e ai progetti innovativi che stiamo sviluppando sono certo che il mondo della nautica continuera'' a premiarci", ha commentato Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group.
com/bem
 
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Avanti tutta con tre nuovi concept Admiral e Tecnomar​


The Italian Sea Group presenta nel dettaglio tre nuovi e futuristici progetti sviluppati dal suo Centro Stile.


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I concept, annunciati nel settembre 2023 durante il Monaco Yacht Show , riflettono lo stile del Gruppo , mantenendo le sue tendenze stilistiche consolidate pur incorporando dettagli audaci per una continua innovazione futuristica .

I tre nuovi progetti sono:

Admiral Explorer 50m Adventure
caratterizzato da forme e volumi insoliti

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Tecnomar 40m Cat 133 FT
dal design visionario e futuristico

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Tecnomar 46m Evo 155 FT
l'evoluzione della storica linea EVO

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Giovanni Costantino (Tisg): “Nuove business unit, investimenti e un ponte verso la prossima generazione”​


Dopo le ultime acquisizioni inizia una fase di consolidamento ma con novità che riguardano la lavorazione degli acciai per interiors, l’ampliamento degli uffici e il target di arrivare nel 2024 a superare i 400 milioni di euro
Marina di Carrara – Per la serie di interviste con i nomi più importanti dell’industria nautica in Italia, il 2024 di SUPER YACHT 24 inizia con un lungo colloquio con Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group, cantiere di Marina di Carrara e di Spezia attivo nel refitting e soprattutto nelle nuove costruzioni con i marchi Admiral, Tecnomar, Tecnomar for Lamborghini 63, Perini Navi e Picchiotti Yacht.

Dagli investimenti negli stabilimenti produttivi, ai nuovi progetti, alla progresivva integrazione con l’indotto, fino al futuro passaggio generazionale, Costantino in questa intervista traccia la rotta che The Italian Sea Group intende seguire per continuare a essere anche negli anni a venire una dei principali protagonisti italiani nella progettazione e costruzione di super yacht a motore e a vela. Con un occhio sempre molto attento a ogni dettaglio per realizzare navi da diporto riconoscibili e innovative.

Partiamo dal cantiere di Marina di Carrara dove recentemente avete ottenuto un prolungamento della concessione: quali prospettive, ampliamenti e investimenti avrà?

“Abbiamo completato il grossissimo investimento che ha visto più lotti di attività il TISG 4.0, 4.1, 4.2, 4.3 e 4.4; l’ultimo è stato l’ampliamento della banchina Chiesa con una nuova marina.

Di nuovo abbiamo deliberato l’ampliamento degli uffici di altri 2.500 mq, con una nuova reception per gli armatori; gli spazi attuali non bastano più. E’ un intervento importante, come sempre di grande valore estetico e di design.

Oltre a ciò dobbiamo fare una serie di modifiche in area produttiva perchè abbiamo deciso di avviare una nuova business unit fondamentale per lo sviluppo del nostro business: come ormai tutti sanno il nostro è lo sviluppo di un prodotto estremamente sofisticato, molto difficile per i valori di interior, anche perchè ci si confronta ormai su tutte le navi con archistar provenienti da ogni parte del mondo, spesso selezionate dagli armatori stessi. E poi è proprio nel nostro Dna lo sviluppo di dettagli estetici importanti e di qualità.”

A cosa si riferisce precisamente?

Abbiamo deciso di ampliare una business unit interna che è quella degli acciai per interiors. Noi abbiamo una grossissima acciaieria che è dedicata al 100% al nostro cantiere. Questa business unit è collegata alla produzione di candelieri, tientibene, bitte, isole d’ormeggio; facciamo tutto all’interno, tutti i dettagli delle sale macchine.

Quella dell’interior, invece, è una lavorazione sull’acciaio molto più sofisticata, è un po’ una gioielleria: per darvi idea, una maniglia di un armadio o di una porta che viene dal progetto, così come tutta una serie di dettagli, scuretti, fascettine, tutto quello che si completa in un design sofisticato, che spesso ha finiture diverse, bronzo, ottonato, brunito, bagni galvanici. Su tutta questa attività da gennaio saremo autonomi – abbiamo già ordinato tutto il parco delle macchine che sarà a controllo numerico – e lo faremo all’interno.

Quando ci spingiamo a fare attività come queste all’interno è perchè abbiamo bisogno di una precisione estrema, anche nei tempi, che spesso i fornitori, essendo artigiani, non riescono a darci. Spesso i fornitori sono abituati al mercato della nautica dove tutto slitta, mentre noi non slittiamo.”

E’ per questo che, rispetto ad altri cantieri che fanno scelte diverse e magari acquisiscono aziende, voi preferite internalizzare e avere un controllo diretto su tempi e su qualità?

“Preferiamo gestire con dipendenti diretti e l’abbiamo fatto anche al Village Restaurant, che gestiamo con dipendenti TISG perchè vogliamo che il grado di dettaglio sia il nostro; quando entri in una struttura che ha già una mentalità è difficile andarla a cambiare.

Con questa acciaieria di rifiniture riteniamo di poter lavorare anche per l’indotto e, quindi, per alcuni colleghi sempre della nautica da una parte, ma anche per un mondo che nasce dalla progettazione su misura come quello dell’hotellerie 5 stelle.”

Come vede The Italian Sea Group nel lungo termine? Fra almeno 10 anni…

“Le rispondo completando il motivo per cui abbiamo posticipato al 2024 i lavori sull’ampliamento degli uffici: ci siamo dedicati a una attività che è quella dell’ex sede della falegnameria Perini su Viareggio, che poi in effetti è un fabbricato intero; l’abbiamo ristrutturato tutto, l’abbiamo ribrandizzato e abbiamo riattivato la falegnameria Perini dell’epoca. Il lavoro è finito, sono ripartite le attività di falegnameria, si tratterà di un hub che lavorerà prevalentemente sulle attività di interior per le Perini Navi.

Sono iniziate anche le attività di un hub commerciale Perini Navi su Viareggio, che sarà aperto tutti i giorni con nostri collaboratori. Si troverà dalla parte opposta della strada rispetto al cantiere, è il più bel fabbricato di Viareggio, ristrutturato completamente nel nostro stile.”

Quindi cosa pensa succederà nel prossimo decennio?
“Cosa potrà succedere da qui a 10 anni non sono in grado di dirlo nel dettaglio; nel 2024 continueremo a crescere per quello che abbiamo definito nel Capital Markets Day dell’anno scorso dove abbiamo dato gli obiettivi del 2023 e quelli del 2024.

Gli obiettivi del 2023 sono tutti raggiunti, nella forchetta minimo-massimo siamo al massimo, peraltro abbiamo già ufficializzato che nel 2024 , con quello che abbiamo in pancia come ordini, raggiungeremo l’obiettivo, che vuol dire crescere di un’altra cinquantina di milioni di euro e quindi da 360 a 400/420 milioni. A febbraio avremo un nuovo Capital Markets Day che andrà a illustrare anche i prossimi obiettivi. Nel futuro si continuerà a crescere consolidando tutto quello che abbiamo fatto – brand, linee di prodotto, varie attività – per poi osservare degli ulteriori canali di sviluppo che andremo a individuare nel corso dei prossimi 12/18 mesi.

La crescita di questi anni, compreso l’avviamento di Perini e di Picchiotti, è stata molto impegnativa; adesso abbiamo bisogno, continuando a crescere, di consolidare tutta la struttura e la nostra organizzazione . Gli spazi sono ottimizzati per continuare a crescere e, quindi ora possiamo trovare altri ambiti che potranno venire anche da possibili e ulteriori acquisizioni.”

Acquisizioni in quale direzione?
“E’ probabile che faremo qualcosa di sinergico nell’extra settore, tutto sommato nel settore come portafoglio di brand e tipologia di prodotti abbiamo pressoché tutto, ma non escludo che se talune opportunità si dovessero presentare a noi potremmo sicuramente coglierle.”

Quando dice extra settore, a quale nello specifico si riferisce?
“Sempre lusso, sempre il nostro cliente. Abbiamo finito la ristrutturazione di Celi 1920, altro lavoro incredibile dove sono stati investiti 5/6 milioni di euro e l’abbiamo fatto a tempo di record, stiamo parlando di altri 20mila mq. Punteremo all’ulteriore crescita di Celi nell’extra settore del lusso.”

The Italian Sea Group si prepara dunque a un importante passaggio generazionale?

“Ho iniziato un processo di affiancamento dei senior aziendali che hanno una grande esperienza ma che con l’azienda sono cresciuti anche di età.

Sto pensando anche a me, con l’avvio e l’inserimento sempre più forte di mio figlio Gianmaria che in futuro seguirà tutta la parte finanziaria, e di mia figlia Carlotta che studia legge in Bocconi e che sicuramente con il suo grande piglio potrà apportare un grande contributo al nostro dipartimento legal.”

Le crisi internazionali in atto vi stanno complicando il lavoro in termini produttivi?

“Anche in questo momento in cui si paga lo scotto di tutti i rallentamenti avuti per la guerra in Ucraina che ha creato problemi sull’energia e il blocco di tantissimi materiali, più ora la problematica nella Striscia di Gaza, nonostante tutto questo noi non abbiamo rallentato nessun processo produttivo e nemmeno di vendita perchè tutto è andato secondo budget.”

Anche da un punto di vista della domanda, soprattutto per il target a cui vi rivolgete e per il segmento di mercato dove operate, il rallentamento non si è visto, vero?

“Nulla per quanto ci riguarda. Il nostro è un posizionamento estremamente resiliente e quindi anche il fenomeno dell’inflazione degli ultimi mesi, ha colpito la nautica prevalentemente nel segmento più basso, cioè quello dove anche il posizionamento di yacht da 10 milioni di euro fa riferimento a finanziamenti bancari e ai vari sistemi di leasing, ecc.

Nel nostro segmento da 70, 80, 90, 100 milioni di euro, investe in uno yacht chi è stabile. Da che io possa ricordare non abbiamo mai incontrato un cliente che abbia fatto un leasing, nemmeno nella vendita dei motoryacht Tecnomar for Lamborghini 63, il cui prezzo è 4 milioni circa.”

Invece in termini geografici dove avete prospettive più interessanti sempre lato domanda?

“Noi attualmente abbiamo oltre 27 commesse attive e non c’è una zona del mondo che ti può dare 7 navi da 70 metri, c’è chi te ne può dare una e poi un’altra e un’altra ancora, quindi è veramente global la nostra presenza per riuscire a fare i numeri che facciamo. Abbiamo realizzato vendite negli Stati Uniti, ma ne abbiamo una anche in Asia, una in Francia e un’altra in Germania, una in Canada. Adesso stiamo avviando una strategia di espansione anche in Africa che vede una buona presenza di miliardari. E’ veramente molto random il nostro portafoglio di vendita.”

L’Africa è un nuovo mercato che si sta aprendo per Tisg?

“Sì, dagli studi generali, geopolitici ed economici, che costantemente facciamo, l’Africa adesso è un Paese interessante che stiamo tenendo sotto osservazione.”

Le ultime acquisizioni che avete fatto, Perini Navi in particolare, che cosa riserveranno per il prossimo futuro in termini di nuovi progetti e investimenti?

“A livello di investimenti quello che dovevamo fare con Perini lo abbiamo già fatto. Avevamo il sito di La Spezia, l’abbiamo completamente ristrutturato. Le esigenze di ampliamento di Carrara come spazi produttivi ha richiesto un ampliamento anche di spazi a supporto della produzione, ampliamento dei magazzini, della tappezzeria e di tutte quelle aree correlate. Quindi abbiamo trasferito l’intera filiera di Tecnomar for Lamborghini63 a La Spezia, che è stata completamente ristrutturata per ospitare anche parte delle attività del refit.

Abbiamo investito anche sulla nuova flotta Picchiotti, il primo è in produzione, una barca che ha una modellistica un po’ particolare, vintage, stile vecchia America, un po’ alla “Kennedy Style”.

Avendo attualmente anche tre Perini a vela in produzione, non dobbiamo fare altri investimenti, bisogna soltanto, come stiamo facendo, cavalcare commercialmente.”

Cosa vede dunque nel futuro di Perini Navi?

“Un Perini, inteso come grande yacht a vela, non è come un decennio fa. La domanda di quello yacht a vela si è molto asciugata ma devo dire che lo sapevamo, anche all’atto dell’acquisizione, quindi non abbiamo preso Perini perchè pensavamo di vendere cinque yacht a vela all’anno, è impossibile. Ne venderemo uno o due, di grandi dimensioni, e il marchio farà il suo, ma con Perini abbiamo la generale riconoscibilità di brand che ha dato un ulteriore boost al gruppo, essendo il brand più riconosciuto al mondo nella nautica.”

Un’ultima domanda sul refit: che prospettive vede e quanto potrà valere per voi in futuro questo segmento?

“Devo dire che con il refit siamo arrivati a stabilità, abbiamo fatto un sessennio di crescita pazzesca, il budget del prossimo anno supererà i 35 milioni di euro, quindi è ancora in crescita; anche lì dobbiamo qualificare ancora meglio il tipo di intervento che facciamo lavorando sempre più su progetti che ci piacciono, importanti e su grandi dimensioni.

Siamo arrivati ad una stabilità lavorando sul grande, sul medio e anche su lavori più semplici, mentre ora spingeremo su progetti un po’ più sofisticati, che siano per noi anche fonte di entusiasmo e di stimolo. Quando si arriva a una stabilità, come la nostra, si può iniziare a scegliere il cliente e il lavoro.”

DI NICOLA CAPUZZO
15 GENNAIO 2024
 
Ultima modifica:
Interessante il discorso sulle attività internalizzate ed extra settore: per come sono state presentate non sarebbe male se **con molta prudenza** divenissero fonti di ricavi in parte autonome anche al di fuori delle commesse interne
 
Interessante il discorso sulle attività internalizzate ed extra settore: per come sono state presentate non sarebbe male se **con molta prudenza** divenissero fonti di ricavi in parte autonome anche al di fuori delle commesse interne
Per linee interne la crescita sarà sempre legata alla" capacità " dei cantieri, ma per linee esterne si può crescere più velocemente. L'obbiettivo essere un marchio di eccellenza riconosciuto , dalla nautica intanto sbarchiamo nella falegnameria e nell'acciaieria sempre con un imperativo : servire il lusso! . A me questa società piace sempre di più, il mondo la fuori sempre di meno.
 
" Da che io possa ricordare non abbiamo mai incontrato un cliente che abbia fatto un leasing". Posso confermare:D
 

The Italian Sea Group conferma progress produttivo 2024: sette yacht al varo e sei in consegna​

The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso, presenta le previsioni di progress produttivo del 2024 confermando vari e consegne per tutti i brand del gruppo. Nel dettaglio TISG annuncia il varo e la consegna per l'anno 2024 di 6 yacht. Si tratta di cinque Admiral – 2 megayacht di 78 metri full custom progettati da archistars, uno con interior curati da Sinot Yacht Architecture & Design ed esterni da Lobanov Design, e l'altro totalmente progettato da Sinot; 1 megayacht Admiral Giorgio Armani di 72 metri full custom, con totale progettazione Giorgio Armani; 1 full custom Admiral di 67 metri, con interior a firma dell'architetto Mark Berryman; 1 S-Force Admiral di 55 metri totalmente progettato dal Centro Stile TISG – e 1 Ketch Perini Navi di 60 metri sviluppato in collaborazione con Ron Holland,che ne ha curato l'architettura navale e, con l'architetto Rémi Tessier che ha progettato gli interni.

A seguire – fa sapere TISG in una nota – è in previsione il varo del primo Picchiotti 24 metri, a meno di due anni dalla presentazione della nuova flotta Gentleman, che andrà in consegna nei primi mesi del 2025. TISG riconferma inoltre la regolarità di varo e consegna della produzione dei Tecnomar for Lamborghini 63 l'iconico motor yacht nato dall'incontro tra l'eccellenza del mondo della nautica e quello delle super sport cars.

"Il raggiungimento di questi importanti traguardi produttivi – sottolinea TISG – è possibile grazie ai significativi investimenti sostenuti dal Gruppo negli ultimi anni che hanno permesso di aumentare la superficie produttiva, portandola a complessivi 350mila metri quadri suddivisi nelle varie sedi".

In linea con la strategia di crescita e di sviluppo – si legge nella nota – sono già a regime gli ultimi quattro grandi investimenti del 2023. Sito Celi 1920: ampliamento e modernizzazione del sito produttivo della prestigiosa azienda di ebanisteria, per supportare le sempre maggiori esigenze produttive di TISG, oltre che puntare dal prossimo anno a ulteriori opportunità di sviluppo nell' extra-settore come residenziale ed hotellerie di alto poszionamento. HUB Perini Navi a Viareggio: è già in attività la falegnameria storica del brand Viareggino che lavorerà prevalentemente sugli interior degli yacht Perini Navi, oltre che a supportare l'intero Gruppo. Sarà inoltre inaugurato nei prossimi mesi il nuovo Flag commerciale Perini Navi sempre a Viareggio in Via Coppino. Ampliamento della Steelworks Business Unit, fondamentale per le maggiori attività di dettaglio negli interior, oltre che per le crescenti necessità di acciai di allestimento.

"Nel 2024 continueremo a crescere come definito nelle previsioni del Capital Markets Day dell'anno scorso – commenta Giovanni Costantino Founder & CEO di The Italian Sea Group –. A Febbraio ci sarà un nuovo Capital Markets Day che andrà a illustrare i prossimi obiettivi. Continueremo a consolidare il nostro modello di business nel segno dell'innovazione e sostenibilità, perseguendo traguardi sempre più sfidanti ed emozionanti".

La STAMPA
 
Ho visto un 9 ma tanto qui nessuno si emoziona............... :D
 
Ho visto un 9 ma tanto qui nessuno si emoziona............... :D
quando supera 10 allora mi emozionero' Adesso mi emoziono perche' le quotazioni rispetto ai competitors sono state molto piu' a sconto ,senza una ragione plausibile
 
Bene così, mi dispiace non averci creduto di più
 
che gente strana questa che investe in borsa, ora hanno fretta
 
finalmente la pazienza inizia ad essere ripagata ...
 
DATA EVENTOMartedì 6 febbraio 2024 • Riunione del Consiglio di Amministrazione per approvazionedei dati preconsuntivi al 31 dicembre 2023.Mercoledì 7 febbraio 2024 • Capital Markets Day – aggiornamento della strategia eprospettive economico-finanziarie
 
Notizie Teleborsa

TISG, TP ICAP MIDCAP ALZA TARGET PRICE E CONFERMA BUY​

News Image
(Teleborsa) - TP ICAP Midcap ha confermato la raccomandazione "Buy" e incrementato a 12,0 euro per azione (da 11,0 euro) il target price su The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, descrivendola coma la "Top Pick of the Month".

Il broker scrive che, con la guidance 2023 confermata (365 milioni di euro di ricavi e margine EBITDA del 16,5%), il 2024 dovrebbe seguire lo stesso trend al rialzo, supportato da 6 consegne di megayacht programmate (contro le 3 del 2023). Infatti, la guidance del management per il 2024 punta a 400-420 milioni di euro di ricavi e un margine EBITDA compreso tra il 17% e il 17,5%, in linea con le attuali stime di TP ICAP Midcap.

TISG terrà inoltre il 7 febbraio un Capital Markets Day, per il quale non sono escluse sorprese positive.

"Nel complesso, riteniamo ancora che la valutazione di TISG sia ancora lontana dal riflettere il suo vero potenziale, per una società con un portafoglio ordini superiore a 1,3 miliardi di euro (3,6x ricavi 2023), una base clienti resiliente e un posizionamento di lusso", si legge nella ricerca.

(TELEBORSA) 01-02-2024 12:56
 
meglio di TISG solo la rossa nel lusso
 
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