Promosso Andrea vedo che tu e
@sissidog siete sul pezzo, è veramente utile l'esame che hai fatto.
due questioni:
1. azioni proprie nelle mani di kme
come giustamente evidenzi kme agisce di concerto ma le azioni in mano a kme non dovrebbero contare ai fini del 90% perchè pro quota sono anche nostre e ciò verrebbe conclamato con il loro annullamento che allontana 422 dal 90%
Conta effettivamente che sul mercato sia rimasto solo meno del 5%?
2. conversione delle risparmio
questo potrebbe essere l'asso nella manica, se i risparmisti ricevessero una offerta che non potrebbero rifiutare allora con una opportuna conversione delle risparmio che so tipo ma lo metto solo come esempio, 1:2 in ordinarie le risparmio farebbero superare di colpo il 95% di azioni fuori mercato.
mi raccomando hai il mio voto come rappresentante comune, vedo che sei l'unico candidato che lavora e ragiona per chiarire e risolvere la situazione. altro che altri manciurian candidate che fanno solo ammuina ed invettive
ciao, rispondo ai tuoi 2 punti:
1) ai fini del raggiungimento del 90% (e quindi a maggior ragione del 95%) CONSOB somma le azioni proprie a quelle in mano al soggetto che controlla la società.
Questo funziona sempre così
2) no, l'eventuale conversione delle risparmio può essere utile all'offerente se lui ha come obiettivo quello di rimanere l'unico azionista della società.
Questo perché la soglia del 90% e del 95% non si applica alle risparmio.
Infatti se non le converti, automaticamente le risparmio restano in mano agli attuali azionisti e quindi il possesso della società non è esclusivo.
Per questa ragione di solito dopo il lancio di un'opa, e come già visto in altre operazioni analoghe, ci si propone di convertire le risp in ordinarie con un concambio da stabilire, e poi solo DOPO si riesce a raggiungere il 100% delle azioni (v. ad es. opa pirelli).
Il concambio può essere nella forma:
- 0,1 ord + cash/bond se si vuole fare una specie di opa,
- 1:1+cash/bond se si vuole mantenere i pesi invaiati
- 1:mulitplo se si vuole aumentare il numero di azioni ordinarie in circolazione
Molto speso il rapporto dipende dall'obiettivo che si vuole ottenere, ma in tutti i casi quello che conta per chi ha le azioni è il controvalore cash, poiché è su quella base che gli azionisti di risparmio che ricevono l'offerta decideranno se accettare o meno la proposta
Il ragionamento che molti azionisti fanno, e che si è letto anche in queste pagine è il seguente:
- mi piace l'idea di accompagnare l'offerente in questa avventura
- ho fiducia in Manes e in JPMorgan,
>> prendo le risparmio.
A quel punto se mi fanno una buona proposta, posso cedere le mie azioni, realizzare una plusvalenza e fare altro nella vita.
Viceversa sono più che contento di restare in compagnia con Manes e JPMorgan, poiché ho fiducia che sapranno valorizzare al meglio il loro investimento e questo posso farlo perché le risparmio non possono essere squeezate.
Inoltre le risp sono, per certi versi, delle azioni senior rispetto alle azioni ordinarie, anche se non hanno diritto di voto..
Il contro invece è che chiaramente sei sottoposto alle variabili di mercato e al rischio che effettivamente l'offerente riesca nei propri obiettivi.
2.2) no, anche nel caso di un rapporto 1:2 dove tutti poi si vincolassero a dare le azioni rinvenienti all'offerente, ciò non consentirebbe comunque all'offerente di arrivare al 95%+1 in automatico, e questo per le stesse ragioni spiegate sopra nel caso del warrant man.
Poiché, ripeto, se aumenti il numero delle azioni e ottieni quelle azioni, l'incremento che ottieni in termini di possesso percentuale sarà sempre MINIMO.
Tuttavia senza la conversione delle risparmio è matematicamente CERTO che il 100% non sia raggiungibile