La controffensiva cap.3

Beh pure quello che pubblichi tu ha fatto il suo dovere prima di essere colpito. Ricorda che per 1 mezzo UKR distrutto ne esistono 2-3-4 RUS distrutti. Le perdite russe sono sempre N volte di più
Se e' vero ,vuol semplicemente essere la conferma delle stupidaggini propalate fin'ora sulla scarsità di mezzi a disposizione di putin,se invece e' ,come è, un dato gonfiato, vuol solo dire che sarebbe ora di smettere di credere alle palle dei vari che si occupano di contarli. Il campo parla chiaro,i russi avanzano,piano forse per i gusti di taluni ,ma avanzano.
 
Se e' vero ,vuol semplicemente essere la conferma delle stupidaggini propalate fin'ora sulla scarsità di mezzi a disposizione di putin,se invece e' ,come è, un dato gonfiato, vuol solo dire che sarebbe ora di smettere di credere alle palle dei vari che si occupano di contarli. Il campo parla chiaro,i russi avanzano,piano forse per i gusti di taluni ,ma avanzano.
Chi li conta ha fatto anche un stima di quanto possa andare avanti. Non parla a vanvera. Leggi qualche post o articolo
 
si diamo retta a quelli che i missili erano finiti e ne fanno 5 max 8 al mese mentre i soldatini di 19 anni combattono con le pale

cq ,i russi sono dei praticoni ,e in attesa che gli uffici tecnici definiscano le caratteristiche ideali ecc ecc
loro procedono



es .noi se prendessimo in esame il problema il primo prototipo non marciante lo presenteremmo nel 31'
 
Probabilmente, i russi, avranno anche studiato un modo per "imbullonare" meglio le torrette ai loro carri, per evitare di vederli saltare come tappi di spumante quando colpiti .....
 
Probabilmente, i russi, avranno anche studiato un modo per "imbullonare" meglio le torrette ai loro carri, per evitare di vederli saltare come tappi di spumante quando colpiti .....
Quel carro tartaruga va bene contro i droni, ma non contro ATGm e artiglieria. Vediamo come va ora che le scorte ATGm UKR dovrebbero aumentare
 
Ogni volta che la Russia si sente a disagio spolvera lo sparuacchio nucleare.
Dal corriere
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Quel carro tartaruga va bene contro i droni, ma non contro ATGm e artiglieria. Vediamo come va ora che le scorte ATGm UKR dovrebbero aumentare
al momento avevano il problema di arrivare velocemente sulle trincee nemiche , e qualcosa meglio di prima lo hanno visti i risultati , gli atgm se arrivano vedremo ,forse contro la tartaruga ce ne vorra' piu' di unoin quel caso l'operatore atgm avra' piu' o meno le stesse probabilita' dei carristi di cavarsela, l'artiglieria idem se spara contro i carri si scopre e la controbatteria la elimina , ora con i droni osservatori ,sui bersagli fissi i russi sono diventati dei cecchini, i video parlano chiaro .
 
al momento avevano il problema di arrivare velocemente sulle trincee nemiche , e qualcosa meglio di prima lo hanno visti i risultati ,
Infatti per arrivare velocemente sulle trincee nemiche aggiungi zavorra sul carro armato.
 
A proposito di arrivare, più o meno velocemente, alle trincee avversarie, sembra che qualcosa stia accadendo dalle parti di Ivaniske.
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Infatti per arrivare velocemente sulle trincee nemiche aggiungi zavorra sul carro armato.
ci arrivano alla velocita' che il carro in quelle condizioni puo' sviluppare ,ma ci arrivano , secondo te fa molta differenza, poni 25km/h piuttosto che 30?
 
ci arrivano alla velocita' che il carro in quelle condizioni puo' sviluppare ,ma ci arrivano , secondo te fa molta differenza, poni 25km/h piuttosto che 30?
A me risulta che usano le golf cart e le motocilette quando hanno bisogno di velocità. Quel carro lì è usato come apripista per tutti gli altri che seguono
 
A me risulta che usano le golf cart e le motocilette quando hanno bisogno di velocità. Quel carro lì è usato come apripista per tutti gli altri che seguono
le moto dubito le usino per assaltare le trincee, con velocemente intendevo più di quanto si faccia a piedi e in sicurezza , i trasporti truppa arrivano a 200mt poi virano e via con questi artifici entrano direttamente nelle cinture forestali
 
le moto dubito le usino per assaltare le trincee, con velocemente intendevo più di quanto si faccia a piedi e in sicurezza , i trasporti truppa arrivano a 200mt poi virano e via con questi artifici entrano direttamente nelle cinture forestali
Guardati i video delle moto. Ci sono parecchi video
 
Brutte notizie per gli ucraini.

Nel settore a ovest di Avdiivka l’avanzata russa ha già determinato lo sfondamento delle linee ucraine. Kiev ha fatto trapelare che si è trattato di un disguido durante l’avvicendamento dei reparti in prima linea: quelli presenti si sarebbero ritirati prima dell’arrivo dei rimpiazzi, ma chi ha esperienza di zone di guerra sa che questo non accade mai, anzi, chi è sul campo passa le consegne ai nuovi arrivati prima di ritirarsi. Se gli ucraini hanno abbandonato le loro postazioni non è per un fraintendimento ma perché alcuni reparti sono sbandati.

Solo nelle ultime 48 ore i russi hanno sfondato le linee nemiche nella regione di Donetsk prendendo Ocheretyne e Berdychi e avanzano verso il fiume Vovca dove gli ucraini hanno costituito una linea di difesa. A ovest di Bakhmut i russi hanno raggiunto i sobborghi di Chasov Yar dove gli ucraini difendono con poche truppe e munizioni posizioni sempre più esposte al devastante fuoco aereo e d’artiglieria nemico. La caduta della cittadina, dove restano secondo fonti ucraine meno di 700 dei 12 mila abitanti, aprirebbe ai russi la strada verso Kramatorsk e la conquista completa della regione di Donetsk.

A Chasov Yar sarebbero stati inviati reparti speciali dei servizi di sicurezza interna, non è chiaro se per rafforzare le difese o impedire diserzioni o la resa dei battaglioni ucraini dopo che da più parti è circolata la voce che la 3a Brigata d’assalto (la Brigata Azov) si sia rifiutata di attestarsi a Chasov Yar, ennesimo “calderone” tritacarne per le truppe di Kiev.
Più a sud i russi hanno conquistato Paraskovievka nell’area di Ugledar e hanno ripreso il controllo di Robotino al centro degli sconti nella regione di Zaporizhia fin dall’inizio della fallita controffensiva ucraina nel giugno 2023 mentre a nord, nella regione di Karkhiv, i russi sono entrati a Kislovka continuando le operazioni per circondare la roccaforte di Kupyansk.

Una recente analisi del Wall Street Journal evidenzia il rischio di collasso del fronte ucraino se dovesse continuare l’attuale pressione delle forze russe. Inoltre, le retrovie ucraine vengono bersagliate costantemente dai russi che negli ultimi giorni hanno distrutto ampi depositi di armi e munizioni appena arrivate da occidente presso tre aeroporti e i depositi postali di Odessa mentre il governo di Kiev ha ammesso che circa la metà delle infrastrutture elettriche sono fuori uso il che significa anche la paralisi molte attività industriali legate allo sforzo bellico.

Tali attacchi in profondità con droni, bombe d’aereo e missili da crociera e balistici, sembrano risultare sostenibili per tempi prolungati dai russi se rispondono al vero le valutazioni della Direzione Principale dell’Intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina.
econdo il GUR solo per l’impiego navale e costiero i russi dispongono di 40 missili ipersonici Zircon e ne producono ogni mese 10, 400 missili da crociera Oniks/Oniks-M producendone 10 al mese e di 270 missili da crociera Kalibr con una produzione di 30/40 al mese.

Per impiego da aerei sono disponibili 45 nuovi missili da crociera Kh-69 prodotti in 3 esemplari al mese più ampi arsenali dei più vecchi Kh-101. In totale l’intelligence ucraino ritiene che in aprile la Russia disponesse di circa 950 missili con una gittata di oltre 350 chilometri. Inoltre, secondo fonti turche, la Russia produce 8mila bombe al mese con peso compreso da 250 a 1500 kg, molte delle quali ricevono poi il modulo UPMC che le trasformano in bombe plananti guidate.

Secondo il direttore del think-tank polacco Rochan, Konrad Muzyka il punto più critico delle forze armate ucraine è la mancanza di uomini e anche con lo sblocco degli aiuti americani la situazione per le forze di Kiev continuerà a peggiorare almeno per i prossimi 3 mesi.

l canale Telegram Ucraino Resident (che con altri social è finito nel mirino della Presidenza ucraina che vorrebbe limitarne l’acceso), che è sempre ben informato sulle attività dello stato maggiore di Kiev, ha reso noto che una simulazione ha evidenziato che per tenere il fronte occorrerebbe arruolare un milione di reclute entro il 2026 che andrebbero poi addestrati ed equipaggiati. Secondo alcuni alti ufficiali il minimo di personale da mobilitare è di 350 mila uomini: 100mila per colmare le perdite, altrettante per creare riserve ed infine 150 mila per consentire il congedo definitivo a chi serve ininterrottamente dall’inizio della guerra.
La nuova legge sulla mobilitazione che anticipa l’arruolamento a 25 anni sta aumentando diserzioni e le fughe di cittadini in età di arruolamento oltre confine al punto che unità dell’’Esercito Territoriale sono state schierate alle frontiere con Polonia, Ungheria e Slovacchia per presidiarle.

Il direttore dell’Istituto demografico di stato ucraino, Alexander Gladun, ha lanciato l’allarme sul fatto che l’abbassamento dell’età di arruolamento da 27 a 25 anni coinvolgerà una fascia già ristretta nell’albero demografico, cioè la generazione che dovrebbe a sua volta avere figli. Gladun valuta che si sia già superato il punto di non ritorno del declino demografico irreversibile.

Sempre più evidente anche il malumore dei veterani poiché la nuova legge sull’a mobilitazione vieta il congedo di 70 mila veterani in servizio da oltre tre anni.

Secondo la stessa fonte molte brigate sono già sotto dimensionate del 40/50 per cento e in alcuni settori vengono continuamente bruciate le riserve, rimpiazzando più volte le perdite subite in postazioni troppo esposte al fuoco dell’artiglieria e dell’aeronautica russa. A questo si aggiungono le indiscrezioni circa gli ordini impartiti dal presidente Volodymyr Zelensky di impedire ad ogni costo la caduta di Chasov Yar prima del 9 maggio, giorno in cui si tiene la Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa a Mosca che consentirebbe a Vladimir Putin di utilizzare la presa della roccaforte ucraina come un trofeo.

Cresce anche il malcontento nei confronti del capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Aleksandr Syrsky , con notizie sulla rimozione dai comandi di molti ufficiali fedeli al suo predecessore, Valery Zaluzhny.

Per chi come Macron o il segretario generale della NATO, Jens Stoltemberg, l’Ucraina “non deve perdere” la guerra e la Russia “non deve vincerla”, il momento delle chiacchiere sembra essere agli sgoccioli. Certo non mancano cartucce da sparare (in senso metaforico) pur di evitare di mandare in trincea battaglioni europei peraltro poco addestrati alla guerra convenzionale e con poche munizioni a disposizione. (continua....)

Provaci ancora, Emmanuel – Analisi Difesa
 
(continua...)
Infatti alcune nazioni dell’Europa Orientale valutano di rimandare a forza in patria i maschi in età di arruolamento (25-60 anni) che avevano lasciato l’Ucraina (molti giovani quando erano ancora fuori dall’età per l’arruolamento) all’inizio della guerra e finora accolti come rifugiati, soddisfacendo le richieste della presidenza e dello stato maggiore di Kiev e continuando a perseguire l’obiettivo della guerra ai russi fino all’ultimo ucraino.

Del resto due aspetti sembrano venire del tutto ignorati: innanzitutto che arruolare ucraini a forza non farà di loro dei combattenti ma solo carne da cannone e poi che prima di valutare di inviare truppe europee in Ucraina occorrerebbe chiedersi quanti caduti (nostri, non ucraini) sono considerati accettabili dalla nostra opinione pubblica e dalla classe politica.

Domande da porsi non solo in Francia, considerato che la smania di innalzare il coinvolgimento nel conflitto con la Russia, almeno a parole, sembra aver attraversato anche il Canale della Manica.

Dopo aver definito l’invio di truppe NATO in Ucraina una “pericolosa escalation” il ministro degli Esteri britannico David Cameron (nella foto sotto) si è detto oggi favorevole all’uso delle armi fornite da Londra a Kiev per attaccare obiettivi all’interno della Russia, con un riferimento all’impiego dei missili da crociera Storm Shadow forniti (lo abbiamo appreso da Londra) anche dall’Italia.

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Rispondendo a una domanda sulla legittimità di attaccare obiettivi all’interno del territorio russo, Cameron ha detto che ”questa è una decisione che spetta all’Ucraina e l’Ucraina ne ha il diritto”.

Finora l’impiego delle armi fornite dall’Occidente è stato limitato dagli ucraini a obiettivi in Crimea o in altri territori ucraini occupati. La valutazione se sia conveniente alzare ulteriormente l’escalation con Mosca per mettere nel mirino di tali armi obiettivi all’interno della Federazione Russa dovrebbe essere molto attenta sia sul piano politico che militare.

Meglio però ricordare che David Cameron, quando era premier, ha condiviso nel 2011 con il presidente francese Nicolas Sarkozy e lo statunitense Barak Obama la decisione di muovere guerra alla Libia di Muhammar Gheddafi destabilizzando il Mediterraneo Centrale e l’intero Sahel.

Una decisione dagli effetti devastanti (assunta avventatamente secondo inchieste emerse successivamente) di cui ancora paghiamo tutti le conseguenze, soprattutto noi italiani.

@GianandreaGaian
 
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