La Russia non può perdere la guerra

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

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Dalla Newsletter di Mario Sechi:

La profezia di Karaganov

Sergey Karaganov è un uomo che pochi conoscono, è il presidente onorario del Council for Foreign and Defence Policy, il think tank di Mosca più influente nel mondo. Molte idee sulla politica estera del Cremlino sono sue, dalla "Grande Eurasia", al diritto di protezione dei russi che vivono all'estero (fonte dell'intervento nel Donbass) al principio della "costruzione distruttiva" che emerge come la "dottrina Putin".
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Bruno Maçães, ex ministro degli Esteri del governo portoghese, lo ha intervistato per il New Statesmen e quello che racconta Karaganov è rilevante perché spiega le mosse di Mosca, cosa pensa Putin, quali sono i suoi obiettivi e i suoi limiti. Ci sono una serie di barriere, di non possumus, non solo per il Cremlino, ma anche per i suoi avversari. E bisogna conoscerle per non commettere errori che possono condurre a un'escalation della guerra, a un conflitto totale, fuori controllo, nucleare. Cosa dice Karaganov? Ecco un estratto degli elementi chiave dell'intervista.
Sulla Nato e l'Ucraina:
Nel 2008 il presidente Putin disse che se l'adesione dell'Ucraina all'alleanza fosse diventata una possibilità, allora non ci sarebbe stata l'Ucraina. Non è stato ascoltato. Quindi il primo obiettivo è quello di porre fine all'espansione della Nato.
Sul "nemico":
La vera guerra è contro l'espansione occidentale.
Sull'esito della guerra:
Non so quale sarà l'esito di questa guerra, ma penso che comporterà la spartizione dell'Ucraina, in un modo o nell'altro. Speriamo che alla fine rimanga ancora qualcosa chiamato Ucraina. Ma la Russia non può permettersi di "perdere", quindi abbiamo bisogno di una sorta di vittoria. E se c'è la sensazione che stiamo perdendo la guerra, allora penso che ci sia una precisa possibilità di escalation. Questa guerra è una sorta di guerra per procura tra l'Occidente e il resto - essendo la Russia, come è stato nella storia, l'apice del "resto" - per un futuro ordine mondiale. La posta in gioco dell'élite russa è molto alta - per loro è una guerra esistenziale.
Sull'escalation nucleare:
Mettiamola così: se gli Stati Uniti intervengono contro un paese nucleare, allora il presidente americano che prende questa decisione è pazzo, perché non sarebbe il 1914 o il 1939; questo è qualcosa di più grande. Quindi non credo che l'America possa intervenire, ma siamo già in una situazione molto più pericolosa di alcune settimane fa.
Sulla Cina:
Sono molto preoccupato per la schiacciante predominanza economica della Cina nel prossimo decennio. Persone come me hanno detto precisamente [che] dobbiamo risolvere il problema dell'Ucraina, dobbiamo risolvere il problema della Nato, in modo da poter essere in una posizione forte nei confronti della Cina. Ora sarà molto più difficile per la Russia resistere al potere cinese.
Vincitori e perdenti:
I grandi perdenti sono, oltre all'Ucraina, l'Europa, soprattutto se continua con questa misteriosa voglia di indipendenza dall'energia russa. Ma la Cina è chiaramente il vincitore di tutta questa vicenda... Penso che il più grande perdente sarà l'Ucraina; un perdente sarà la Russia; un grande perdente sarà l'Europa; gli Stati Uniti perderanno un po', ma potrebbero comunque sopravvivere come un'enorme isola sull'oceano; e il grande vincitore è la Cina.
Sul pericolo per la Russia:
Questa è una guerra esistenziale. Se non vinciamo, in qualche modo, allora penso che avremo tutti i tipi di ripercussioni politiche impreviste che sono molto peggio di quelle dell'inizio degli anni '90. Ma credo che lo eviteremo, primo, perché la Russia vincerà, qualunque cosa significhi questa vittoria, e secondo, perché abbiamo un regime forte e duro, quindi in ogni caso, o se il peggio accadrà, non sarà la dissoluzione del paese o il collasso. Penso che sarà più vicino a un regime autoritario duro che alla dissoluzione del paese. Ma comunque, la sconfitta è impensabile.
Sullo scenario nucleare:
Escalation in questo contesto significa che di fronte a una minaccia esistenziale - e questo significa una non-vittoria, a proposito, o una presunta sconfitta - la Russia potrebbe escalation, e ci sono decine di posti nel mondo dove avrebbe un confronto diretto con gli Stati Uniti.
Sulla fine della globalizzazione:
Ci sentiamo tutti parte di un enorme evento della storia, e non si tratta solo della guerra in Ucraina; si tratta del crollo finale del sistema internazionale che è stato creato dopo la seconda guerra mondiale e poi, in modo diverso, è stato ricreato dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Quindi, stiamo assistendo al crollo di un sistema economico - del sistema economico mondiale - la globalizzazione in questa forma è finita. Tutto ciò che abbiamo avuto in passato non c'è più.
Sul declino dell'Occidente:
Il problema è che durante gli ultimi 500 anni il fondamento del potere occidentale era la preponderanza militare degli europei. Questo fondamento ha cominciato a erodersi a partire dagli anni '50 e '60. Poi il crollo dell'Unione Sovietica ha fatto sembrare per un po' che il predominio occidentale fosse tornato, ma ora è finito, perché la Russia continuerà ad essere una grande potenza militare e la Cina sta diventando una potenza militare di prima classe.
Sul futuro della democrazia:
Quindi l'Occidente non si riprenderà mai, ma non importa se muore: la civiltà occidentale ha portato a tutti noi grandi benefici, ma ora persone come me e altri stanno mettendo in discussione il fondamento morale della civiltà occidentale. Penso che geopoliticamente l'Occidente vivrà alti e bassi. Forse gli shock che stiamo vivendo potrebbero riportare le migliori qualità della civiltà occidentale, e vedremo di nuovo in carica persone come Roosevelt, Churchill, Adenauer, de Gaulle e Brandt. Ma i continui shock significheranno anche che la democrazia nella sua forma attuale nella maggior parte dei paesi europei non sopravviverà, perché in circostanze di grande tensione, le democrazie appassiscono sempre o diventano autocratiche. Questi cambiamenti sono inevitabili.
Eccola qui, la frase che riassume la crisi: "la democrazia nella sua forma attuale nella maggior parte dei paesi non sopravviverà". Non subito, non domani, ma in gioco c'è questo. Si vota in Francia, poi toccherà all'Italia. E il mondo sarà cambiato.
 
la democrazia nella sua forma attuale nella maggior parte dei paesi europei non sopravviverà, perché in circostanze di grande tensione, le democrazie appassiscono sempre o diventano autocratiche.

Draghi è d'accordo.
 
la democrazia nella sua forma attuale nella maggior parte dei paesi europei non sopravviverà, perché in circostanze di grande tensione, le democrazie appassiscono sempre o diventano autocratiche.

Draghi è d'accordo.

Gli USA (tramite Renzi) l'hanno messo apposta lì. Noi siamo già pronti.
 
la democrazia nella sua forma attuale nella maggior parte dei paesi europei non sopravviverà, perché in circostanze di grande tensione, le democrazie appassiscono sempre o diventano autocratiche.

Draghi è d'accordo.

Gli USA (tramite Renzi) l'hanno messo apposta lì. Noi siamo già pronti.

Teniamoci cara questa democrazia
Che i russi tengano cara la loro

E se volessero togliere il disturbo dall'ucraina sarebbe ora

Magari possono andare a cercare chi li ha mandati e dirgliene quattro
 
Ultima modifica:
Sempre bello vedere che la gente si lamenta della democrazia di qui, però ammira Putin. :D
 
Sempre bello vedere che la gente si lamenta della democrazia di qui, però ammira Putin. :D

Ma scusa vorrai mica confrontare l'orrore di dover mostrare l'odiato QR del green pass per bere cappuccino al bar, contro l'onore di finire in guerra a 18 anni sotto leva obbligatoria a sentir vibrare i gioisi calibro 50 vicino alle orecchie ?

appena la democrazia sarà compiuta anche da noi, aspettati un 25 anni di campi correttivi per apprendere l'ABC vero della democrazia
 
L'ennesima gufata...
 
E' esattamente l'opposto: La Russia non puo' perdere perche' se perdesse significherebbe la fine del suo modello di stato, retto sulla potenza dell' "armata rossa". Se questa "potenza" non c'e' piu', che rimane? Le atomiche? Bella roba.
L'occidente non solo non rischia di perdere, ma ha gia' vinto, e ha vinto ogni volta che un russo con un po' di grana si e' comprato una villa in Toscana o un appartamento di lusso a Londra o a Los Angeles. Lo yacht di Putin e' in Toscana, non sul Baltico, e scommetto che non e' uscito da un cantiere russo.

Quindi questo tipo fa ridere, lo dicano che stanno combattendo per la "loro" sopravvivenza, e con "loro" intendo l'apparato dello stato: i russi starebbero MOLTO "sotto il giogo occidentale".
 
Il bello è che noi diamo anche visibilità a questi soggetti, e loro ci considerano stupidi e inferiori per questo motivo.
 
Il bello è che noi diamo anche visibilità a questi soggetti, e loro ci considerano stupidi e inferiori per questo motivo.

Beh sono i russi che hanno inventato il concetto di "utili Idiot1".
Riporto la spiegazione per chi non sapesse cosa vuol dire, non e' una offesa, speriamo che 'sto giro i moderatori leggano il link (l'ultima volta mi hanno bannato :D).

https://it.wikipedia.org/wiki/Utile_1diota

EDIT: Nulla, il FOL genialmente, censura anche i link :D Incredibile :D
Vabbe', riporto da Wikipedia:

"L'espressione utile ******, nel gergo politico, veniva usata per stigmatizzare l'atteggiamento di chi, all'interno dei paesi occidentali, simpatizzava per il sistema politico sovietico. Veniva anche usata per definire l'atteggiamento del governo sovietico nei loro confronti. L'espressione sottintende che i comunisti li tenevano in scarsa considerazione e sfruttavano la loro ingenuità: erano ****** e utili allo stesso tempo.

Il termine oggi è usato in senso più ampio per descrivere qualcuno che sembra essere manipolato senza accorgersene da un movimento politico, un gruppo terroristico o un potere economico, indipendentemente dal fatto che siano comunisti. "
 
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