La verità

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Allora speriamo di ripeterci
entrambi questa notte.
Buonanotte.
 
"Io sono convinto che un giorno morirò."

Non vedo come questa convinzione possa essere pericolosamente nemica della verità del fatto che io un giorno sarò morto.

Sei davvero convinta che le convinzioni sono nemiche della verità ?

Se lo sei, menti per definizione. (La tua convinzione è nemica della verità che tu sei convinta)

Se non lo sei la tua verità non è una verità. (Le convinzioni sono nemiche della verità)

E' giusto quello che dici, o meglio freddamente e analiticamente giusto. Però ci sono sfumature nelle parole, e anche nella frase che tu hai sezionato con logica, che le modificano a secondo di dove e come viene usata la parola, in questo caso "convinzione". Provo a spiegarmi meglio.
Io credo che l'affermazione che <<le convinzioni sono nemiche della verità>>, sia rivolta alle "convinzioni" che noi ci facciamo su una determinata verità/realtà. Sono convinzioni nostre, e per questo non sono assolutamente e provatamente vere come invece lo è la morte, il fatto che invecchiamo e che i giorni seguono la notte e viceversa. Non so se sono riuscita ad esprimermi bene. Provo con un esempio. Se io sono convinta da una sensazione, o da delle supposizioni che mi sono fatta, che il mio pensiero su una determinata cosa o persona sia verità, commetto un errore di leggerezza imperdonabile oltre che pericoloso. La supposizione, la convinzione di essere sempre dalla parte del giusto e che in ciò che penso (di cui sono convinta) sta la verità, commetto un errore pericoloso per la verità. Le mie convinzioni possono essere deformate da tanti fattori, dal mio carattere, da antipatie immediate, dalla fede e dalla politica, dall'odio e dall'amore, dalla paura e dalla gelosia e quindi ecco perchè diventano pericolose per l'effettiva realtà delle cose, per la verità. Quindi queste convinzioni sono mie convinzioni, appunto, tranne se parliamo di "convinzioni provate" che diventano allora verità. Non la mia verità, ma una verità oggettiva... come la morte, il fatto che invecchiamo e che i giorni seguono la notte e viceversa.
Mi spiace se ho pasticciato un po' nell'esprimermi, tu sei stato molto più sintentico, e poi non mi intendo molto di Filosofia & C., comunque volevo solo dire che mi ha affascinato questo tuo scomporre una frase che io avevo inteso in un'altra maniera, mentre invece se si entra freddamente nelle parole si può leggere una frase diversa. Sembra un paradosso. Ecco. :)
 
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Reazioni: FR
Ogni volta che la gente è d’accordo con me provo la sensazione d’avere torto.
(O.Wilde)

Sempre dello stesso autore:

Chi dice la verità prima o poi viene scoperto


a cui segue, non so di chi

La verità è inverosimile, la menzogna no

:)
 
Lo stesso Cavour

Ho imparato come buggerare la diplomazia. Dico la verità, così nessuno mi crede.
 
Io ho sempre ragione, fino a quando qualcuno non mi dimostra che sbaglio.

Io ho sempre torto finchè qualcuno non dimostra che ho ragione..........in quel momento ha torto lui.
 
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.

"Io sono convinto che un giorno morirò."

Non vedo come questa convinzione possa essere pericolosamente nemica della verità del fatto che io un giorno sarò morto.

Sei davvero convinta che le convinzioni sono nemiche della verità ?

Se lo sei, menti per definizione. (La tua convinzione è nemica della verità che tu sei convinta)

Se non lo sei la tua verità non è una verità. (Le convinzioni sono nemiche della verità)

E' giusto quello che dici, o meglio freddamente e analiticamente giusto. Però ci sono sfumature nelle parole, e anche nella frase che tu hai sezionato con logica, che le modificano a secondo di dove e come viene usata la parola, in questo caso "convinzione". Provo a spiegarmi meglio.
Io credo che l'affermazione che <<le convinzioni sono nemiche della verità>>, sia rivolta alle "convinzioni" che noi ci facciamo su una determinata verità/realtà. Sono convinzioni nostre, e per questo non sono assolutamente e provatamente vere come invece lo è la morte, il fatto che invecchiamo e che i giorni seguono la notte e viceversa. Non so se sono riuscita ad esprimermi bene. Provo con un esempio. Se io sono convinta da una sensazione, o da delle supposizioni che mi sono fatta, che il mio pensiero su una determinata cosa o persona sia verità, commetto un errore di leggerezza imperdonabile oltre che pericoloso. La supposizione, la convinzione di essere sempre dalla parte del giusto e che in ciò che penso (di cui sono convinta) sta la verità, commetto un errore pericoloso per la verità. Le mie convinzioni possono essere deformate da tanti fattori, dal mio carattere, da antipatie immediate, dalla fede e dalla politica, dall'odio e dall'amore, dalla paura e dalla gelosia e quindi ecco perchè diventano pericolose per l'effettiva realtà delle cose, per la verità. Quindi queste convinzioni sono mie convinzioni, appunto, tranne se parliamo di "convinzioni provate" che diventano allora verità. Non la mia verità, ma una verità oggettiva... come la morte, il fatto che invecchiamo e che i giorni seguono la notte e viceversa.
Mi spiace se ho pasticciato un po' nell'esprimermi, tu sei stato molto più sintentico, e poi non mi intendo molto di Filosofia & C., comunque volevo solo dire che mi ha affascinato questo tuo scomporre una frase che io avevo inteso in un'altra maniera, mentre invece se si entra freddamente nelle parole si può leggere una frase diversa. Sembra un paradosso. Ecco. :)

Sembra un paradosso, ma non lo è.
L'affermazione "Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità." è semplicemente malformulata, e perfezionabile in:
"Le convinzioni sbagliate, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità."

E' curioso osservare come un semplce, ma essenziale aggettivo sia in grado di sciogliere un paradosso apparente.
Al di là di tutto, una volta corretta, come non si può non condividere una tale perla di saggezza ?
Molti problemi dell'umanità a volte sorgono per errati pregiudizi più che per reali conflittualità.
La questione si ripropone comunque su un'altro piano, ovvero come poter stabilire a priori, cosa è un errato pregiudizio rispetto ad un giusto pregiudizio.
E stiamo attenti a non cadere nella trappola del dire che i pregiudizi sono tutti sbagliati a priori.
Un buon pregiudizio è semplicemente una scorciatoia che ci porta direttamente a riflettere sui nodi fondamentali di un problema, senza dover necessariamente ripercorrere dispendiosamente una catena di ragionamenti logici che inevitabilmente coinvolge altri pregiudizi.
 
Trovo molto interessanti le disquisizioni che fate. Io, semplificando molto, trovo la verità sempre incompleta: perfino la vita e la morte hanno verità nascoste che non possono essere colte compiutamente dalla nostra mente. La convinzione la considero come un sottoinsieme della verità soggetta, quindi, ad un'incompletezza ancora maggiore. Non so se sono riuscito ad esprimermi in maniera corretta, ma ho provato a farlo.
 
magari ti porto bene, chissà.....
Buonanotte.

Chissà...






Sembra un paradosso, ma non lo è.
L'affermazione "Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità." è semplicemente malformulata, e perfezionabile in:
"Le convinzioni sbagliate, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità."

E' curioso osservare come un semplce, ma essenziale aggettivo sia in grado di sciogliere un paradosso apparente.
Al di là di tutto, una volta corretta, come non si può non condividere una tale perla di saggezza ?
Molti problemi dell'umanità a volte sorgono per errati pregiudizi più che per reali conflittualità.
La questione si ripropone comunque su un'altro piano, ovvero come poter stabilire a priori, cosa è un errato pregiudizio rispetto ad un giusto pregiudizio.
E stiamo attenti a non cadere nella trappola del dire che i pregiudizi sono tutti sbagliati a priori.
Un buon pregiudizio è semplicemente una scorciatoia che ci porta direttamente a riflettere sui nodi fondamentali di un problema, senza dover necessariamente ripercorrere dispendiosamente una catena di ragionamenti logici che inevitabilmente coinvolge altri pregiudizi.


In realtà non è così, e non lo è per una questione di carattere puramente filologico. E' nel significato autentico e nell'etimo dela parola "convinzione" la necessaria possibilità che la convinzione possa o addirittura debba - in funzione del contesto - essere sbagliata. in sostanza la convinzione, che è sempre uno stato mentale, per quanto possa basarsi anche sull'osservazione di un dato di fatto, è sempre potenzialmente sbagliata. Quando poi essa trova il proprio fondamento su un puro giudizio personale, o peggio ancora su un pregiudizio (che tu giustamente definisci come una scorciatoia non necessariamente errata), è molto probabile che sia sbagliata. In questo senso esiste una netta differenza tra convinzione, certezza e verità. Che poi in filosofia si operi frequentemente la distinzione tra convinzioni vere e sbagliate è un'altra faccenda. Per questo motivo, in questo contesto, è sbagliato ritenere necessaria l'aggettivazione. Se proprio si volesse usare quell'aggettivo l'esatta formulazione della frase dovrebbe allora essere: "le convinzioni, potendo essere sbagliate, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità".
Dulcinea aveva ben colto questa distinzione e con essa il nocciolo essenziale della questione.

Questa è la mia convinzione.
 
In realtà non è così, e non lo è per una questione di carattere puramente filologico. E' nel significato autentico e nell'etimo dela parola "convinzione" la necessaria possibilità che la convinzione possa o addirittura debba - in funzione del contesto - essere sbagliata. in sostanza la convinzione, che è sempre uno stato mentale, per quanto possa basarsi anche sull'osservazione di un dato di fatto, è sempre potenzialmente sbagliata. Quando poi essa trova il proprio fondamento su un puro giudizio personale, o peggio ancora su un pregiudizio (che tu giustamente definisci come una scorciatoia non necessariamente errata), è molto probabile che sia sbagliata. In questo senso esiste una netta differenza tra convinzione, certezza e verità. Che poi in filosofia si operi frequentemente la distinzione tra convinzioni vere e sbagliate è un'altra faccenda. Per questo motivo, in questo contesto, è sbagliato ritenere necessaria l'aggettivazione. Se proprio si volesse usare quell'aggettivo l'esatta formulazione della frase dovrebbe allora essere: "le convinzioni, potendo essere sbagliate, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità".
Dulcinea aveva ben colto questa distinzione e con essa il nocciolo essenziale della questione.

Questa è la mia convinzione.

Mi piace la tua convinzione, così io cambierei ulteriormente la frase iniziale in:
"Spesso le nostre convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità".

Un basin :)
 
Bene, ringrazio tutti per gli interessanti interventi. Ed ora, Federico, sei convinto che ho detto la verità?
 
Mi piace la tua convinzione, così io cambierei ulteriormente la frase iniziale in:
"Spesso le nostre convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità".

Un basin :)

:)




Bene, ringrazio tutti per gli interessanti interventi. Ed ora, Federico, sei convinto che ho detto la verità?

Mi piacciono le persone dirette
che fanno domande perentorie.
Sì. Ne sono convinto.
Ti chiedo scusa.
Mi sbagliavo.
Buonanotte.
 
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