Reti Bancarie Holding: via libera al progetto di rafforzamento patrimoniale (fol/65485)
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Comunicato Stampa
Il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie Holding S.p.A., presieduto da
Alberto Varetti, ha approvato all'unanimità una manovra di rafforzamento
patrimoniale da sottoporre ad una convocanda assemblea straordinaria degli
azionisti.
La manovra di rafforzamento - che verrà realizzata per il tramite delle
operazioni di aumento di capitale di seguito descritte - sarà finalizzata, in
primo luogo, a consolidare il ruolo di aggregazione, presidio e coordinamento
delle banche - reti controllate: Banca Popolare di Crema, Banca Popolare di
Cremona, Banca Popolare di Mantova, Banca Valori, Banca Caripe, Cassa di
Risparmio di Lucca - che a sua volta controlla le casse di risparmio di Pisa e
Livorno - Bipielle Bank (Suisse) e la partecipazione di minoranza, pari al
19,90%, nella Cassa di Risparmio di Bolzano.
A tale riguardo, si ricorda che Reti Bancarie Holding S.p.A, che discende dal
Banco di Chiavari e della Riviera Ligure, da cui ha ereditato la quotazione al
Telematico, nasce come conseguenza della complessa manovra di ristrutturazione
societaria che ha coinvolto tutto il Gruppo Bipielle nel corso del 2003; in
accordo con il progetto di ristrutturazione compiuto, la società, con sede a
Lucca, è stata pertanto sovraordinata al controllo delle banche - rete con
l'obiettivo di unificare sia le partecipazioni nelle suddette banche, sia gli
indirizzi strategico - operativi della rete commerciale.
L'operazione risponde dunque all'esigenza di adeguare la base patrimoniale di
Reti Bancarie Holding S.p.A. al ruolo rivestito dalla società medesima nella
nuova struttura del gruppo, in linea con la trasformazione radicale della mission
societaria e con la prospettiva che vede Reti Bancarie impegnata direttamente,
nell'ambito delle strategie delineate dalla Capogruppo, nel processo di
rafforzamento delle reti commerciali da attuarsi sia favorendo il radicamento
territoriale delle banche controllate, sia come polo di future operazioni di
partnership.
In secondo luogo, l'operazione potrà offrire l'opportunità di riequilibrare la
posizione di equity/debito così come venutasi a determinare a seguito del
progetto di ristrutturazione perfezionatosi in data 31-12-03 e di ridurre
conseguentemente la posizione debitoria della società.
Dettagli dell'operazione
Gli interventi sul capitale che verranno proposti all'assemblea straordinaria
degli azionisti prevedono:
1. Aumento di capitale gratuito dagli attuali Euro 16.976.649,56 a Euro
97.942.209,00 da effettuarsi attraverso l'aumento del valore nominale dell'azione
dagli attuali 0,52 Euro a 3,00 Euro mediante l'utilizzo di riserve disponibili in
bilancio al 31-12-03; tale aumento mira sostanzialmente a conformare l'importo
unitario dell'azione agli importi esistenti presso le altre società del Gruppo
Bipielle e a rappresentare concretamente la valorizzazione del titolo Reti
Bancarie Holding in conseguenza della ristrutturazione operata dal Gruppo nel
2003.
2. Aumento di capitale in opzione agli azionisti, in forma scindibile,
comprendente massimo 16.323.702 azioni, godimento 1° gennaio 2004, da emettersi
entro il 31 dicembre 2004; le azioni di nuova emissione saranno offerte in
opzione agli azionisti in ragione di n. 1 azione di nuova emissione ogni n. 2 già
possedute. Il prezzo di emissione, determinato in base al patrimonio netto per
azione (così come risulta dal progetto di bilancio d'esercizio al 31-12-03
approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo scorso) ammonterà ad
un minimo di Euro 38,00 di cui, Euro 3,00 a titolo di valore nominale ed Euro
35,00 a titolo di sovrapprezzo minimo. Il prezzo definitivo sarà determinato
nell'imminenza del periodo di esercizio di opzione. Si specifica in merito che la
capogruppo Banca Popolare di Lodi - che detiene l'80,28% del capitale sociale di
Reti Bancarie Holding - ha comunicato che intende sottoscrivere i diritti di
opzione per una percentuale pari almeno al 40% della quota di aumento di capitale
ad essa spettante, misura ritenuta adeguata sia per evitare un'eccessiva
diluizione della quota di controllo, sia per conseguire gli obiettivi sottesi
all'operazione di aumento di capitale come indicati al paragrafo che precede.