L'enorme beffa delle minusvalenze (-23,08% dal 1° luglio 2014)

:yes: :yes:

è molto giusto quello che dici anche a mio parere, non capisco anche io il senso del limite dei quattro anni alla compensazione, se non quello di una ingiustizia legale :eek: :angry:

altra cosa che trovo ingiusta è la possibilità di compensare solo redditi diversi mentre i redditi di capitale sono sempre e comunque soggetti alla tassa anche quando vendiamo in perdita obbligazioni su cui è maturato del rateo cedolare KO! :angry:

ecco su questi due punti dovremmo avere una maggiore equità :yes::rolleyes:

purtroppo siamo in mano ad una banda di ladri.ci vorrebbe la ghigliottina come ai tempi di robespierre.l'unica cosa che posso augurare alle persone che hanno fatto questa legge e' un tumore che se le porti via.
 
Sarà che sono poco pratico di queste cose, ma io tutte queste lamentele (sia in quest'occasione che nella precedente), faccio fatica a capirle appieno.

Cioè: io compro un titolo, successivamente lo vendo in gain, su quanto guadagnato lo stato mi chiede una percentuale (come fosse l'IVA su un prodotto, etc).
Dopodiché io posso anche vendere un titolo in perdita, al che non devo niente a nessuno (continuando il paragone con l'IVA, il prodotto si è rotto).

Senonché, sulla perdita lo stato mi fa uno sconto sui guadagni futuri, permettendomi di pagare meno tasse (un po' come la garanzia sul prodotto che si rompe, che non è perenne, ma vale solo qualche anno).

A mio avviso, quindi, il conteggio delle minusvalenze è un'agevolazione e uno dovrebbe essere contento che ci sia la compensazione con le minusvalenze, perché il fatto che si perda soldi oggi non ha alcun legame con i possibili guadagni futuri.

Se poi l'aliquota sulle rendite (ahinoi) aumenta, credo sia normale l'adeguamento delle minusvalenze, nel senso che la minusvalenza generata all'aliquota vecchia impatta sul nuovo gain tanto quanto impatterebbe una minusvalenza generata dalla nuova aliquota.

Se così non fosse suppongo che si creerebbe una sorta di zona grigia, dove chi è abile coi conti può sfruttare il cambio di tassazione generando minus che poi valgono di più.

Ecco, io la intendo così.
Sbaglio forse?

Mettiamola cosi': tu hai 100mila euro e compri una azione che in 6 mesi perde il 20%, allora la vendi il 30 giugno a 80mila euro e ne compri un'altra che, per tua fortuna, aumenta di valore e la rivendi a fine anno per 100mila euro. In pratica hai lo stesso capitale che avevi a inizio anno, ma adesso lo stato ti chiede il 6% sui 20mila euro. Se la perdita fosse stata maggiore, per esempio 50mila euro, lo stato ti chiederebbe 6% su 50mila euro. Se invece l'azione la vendevi un giorno dopo, il 1 luglio, non avresti pagato nulla. Ti sembra giusto?
 
SI A LIVELLO DI TASSAZIONE LA COSA RIMANE NEUTRA ma cio' che non trovo giusto e' che una minus maturata nel 2014 nel 2018 venga prescritta.quello e' un vero furto dello stato.PERCHE'?ME LO SPIEGHI?ALLORA ANCHE LA PLUSVALENZA DOPO 4 ANNI CHE MANTENGO IL TITOLO NON DOVREBBE ESSERE TASSATA.

Passa al metodo dichiarativo, non dichiarare le plusvalenze e se non ti beccano si prescrive anche la plusvalenza :D
 
Mettiamola cosi': tu hai 100mila euro e compri una azione che in 6 mesi perde il 20%, allora la vendi il 30 giugno a 80mila euro e ne compri un'altra che, per tua fortuna, aumenta di valore e la rivendi a fine anno per 100mila euro. In pratica hai lo stesso capitale che avevi a inizio anno, ma adesso lo stato ti chiede il 6% sui 20mila euro. Se la perdita fosse stata maggiore, per esempio 50mila euro, lo stato ti chiederebbe 6% su 50mila euro. Se invece l'azione la vendevi un giorno dopo, il 1 luglio, non avresti pagato nulla. Ti sembra giusto?

E' lo stesso punto di prima: tu consideri le minusvalenze come qualcosa che lo stato ti deve rispetto a una perdita nel passato, quindi quando le ricalcola ti senti derubato.

Mentre secondo me le minusvalenze sono un'agevolazione sul futuro, e quindi, quando l'agevolazione interviene, lo fa sull'aliquota vigente al momento, ecco quindi che è necessaria la correzione.

Consentimi una provocazione: se l'aliquota sul c.g. venisse abbassata, seguendo lo stesso meccanismo le minusvalenze verrebbero "gonfiate", secondo me in quel caso non ti lamenteresti, sbaglio?
 
E' lo stesso punto di prima: tu consideri le minusvalenze come qualcosa che lo stato ti deve rispetto a una perdita nel passato, quindi quando le ricalcola ti senti derubato.

Mentre secondo me le minusvalenze sono un'agevolazione sul futuro, e quindi, quando l'agevolazione interviene, lo fa sull'aliquota vigente al momento, ecco quindi che è necessaria la correzione.

Consentimi una provocazione: se l'aliquota sul c.g. venisse abbassata, seguendo lo stesso meccanismo le minusvalenze verrebbero "gonfiate", secondo me in quel caso non ti lamenteresti, sbaglio?

No, io considero le minusvalenze come perdite di esercizio, al massimo si possono valorizzare a fine esercizio, non a meta', e quindi non mi sento derubato, sono derubato. Chi compra e vende altre cose, merci o immobili, non viene trattato in questo modo, chiude l'utile o la perdita a fine anno. In questo caso invece c'e' una palese ingiustizia perche', a parita' di capitale iniziale e finale, chi non ha venduto non paga nulla, mentre chi ha venduto e ricomprato (cosa normale con le azioni) paga, e piu' basso ha venduto piu' paga.

Se lo stato le considera agevolazioni future le potrebbe chiamare come tali e valorizzarle come agevolazioni. Se io ho una minusvalenza di 100 la mia "agevolazione futura" era 20, giusto? E rimane 20 solo che sui guadagni futuri dovro' pagare 26 quindi mi accollo la differenza. Invece le si chiamano minusvalenze e le si valorizzano col valore della perdita proprio perche' originariamente erano considerate perdite, fino a quando qualcuno ha deciso di derubare gli investitori.

Tra l'altro anche le agevolazioni future normalmente sono allineate con gli esercizi fiscali.

Io ho lavorato in vari paesi e l'altro giorno dovevo spiegare questa cosa ad un investitore straniero e non e' stata cosa facile. Non succede in nessun posto al mondo di cambiare le regole a meta' esercizio e tassare le perdite. Ci sono paesi che chiudono l'esercizio fiscale a fine anno e se guadagni paghi le tasse mentre se perdi non le paghi e non porti le perdite all'esercizio successivo, ma non cambiare le regole in corsa.

E sulla provocazione no, io penso che le minusvalenze siano perdite, quindi non accetterei neanche il contrario, perche' e' ingiusto e basta. Se lo stato ti deruba non vuol dire che sia giusto che lo faccia io.
 
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