L'indegna speculazione immobiliare sugli studenti

RedGrizzly

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spolpare studenti ed evadere le tasse: e questi sono quelli che creano ricchezza? No grazie, voglio mantenerli io contribuendo a pagare le spese per la loro carcerazione KO!
Ci vogliono pene più severe per chi affitta in nero
Poi c'è pure gente che si lamenta se gli requisiscono la casa: PER GENTE DEL GENERE FANNO BENISSIMO
C'è pure un ufficiale della GDF: andiamo bene! KO!
In galera gli evasori e gli speculatori, e che le case tornino al popolo

INCHIESTA TRA GLI studenti universitari DI MILANO E ROMA
Affitti e ricatti, l'odissea dei fuori sede
Fino a 400 euro per un posto letto. Tutto rigorosamente in nero. Anche quando ad incassare è un finanziere...


Un ragazzo consulta le offerte immobiliari nella zona universitaria di Milano Bicocca (foto A. Craighero)
MILANO - Trilocale di 90 metri quadrati zona Buenos Aires-Porta Venezia, 1.350 euro al mese; appartamento di 100 mq vicinanze Precotto, 1.100 euro più le spese; ampia mansarda quartiere Bicocca, 4 posti letto, 1000 euro. Questi sono solo alcuni dei prezzi del mercato immobiliare milanese. Perlomeno quello ufficiale, che si può ricavare dalle proposte online di uno dei principali operatori del settore.

TUTTO IN NERO - Nella realtà, invece, le cose stanno un po' diversamente, soprattutto se si parla di alloggi destinati agli studenti fuori sede. In questi casi le cifre, tutte rigorosamente in nero, possono anche raddoppiare perché contando sulla scarsa disponibilità di posti nei pensionati universitari, molti proprietari di immobili hanno preso l'abitudine di non offrire la locazione dell'appartamento, bensì del singolo posto letto, con cifre che arrivano anche a 400 euro al mese per una sistemazione da condividere con altre quattro o cinque persone.


La bacheca degli annunci alla facoltà di Filosofia, alla Statale di Milano (foto A. Craighero)
IL CARO-LETTO - Lo confermano le testimonianze che abbiamo raccolto in questi giorni nei principali atenei di Milano e Roma, dove migliaia di studenti, in particolare matricole, sono proprio in questi giorni alle prese con la ricerca di un tetto sotto cui vivere in concomitanza con l'avvio del nuovo anno accademico. E' il caso ad esempio di Andrea S., studente fuori sede proveniente da Sondrio, e dei suoi tre coinquilini che tutti i mesi sono costretti a sborsare 1200 euro per condividere un appartamento di 60 metri quadri con un solo bagno e una sola camera in zona Lambrate-Città Studi. O quello di Giovanna M., 22 anni, di Serravalle Scrivia, al secondo anno di Ingegneria, che paga 450 euro per una stanza singola escluse le spese. O, ancora, quello di Silvia F., 19 anni, della provincia di Cremona, matricola di Lettere in Statale che non ha ancora trovato una soluzione dopo aver visitato una dozzina di appartamenti.

COME QUI, QUO E QUA - Emblematico anche il caso di Lucrezia, 22enne della provincia di Brescia, che dopo una lunga serie di vicissitudini è approdata ad un modesto appartamento non lontano dalla sua facoltà (Scienze Naturali in Bicocca) dove è costretta a dividere con altre due studentesse un'unica stanza di tre metri per tre. Tre lettini uno di fianco all'altro, un po' come la cameretta di Qui, Quo e Qua, i tre nipotini di Paperino.

IL FINANZIERE - La situazione non è molto diversa a Roma. Chiara B. di origine emiliana, 26 anni studentessa di Archeologia alla Sapienza, che dopo aver cambiato quattro alloggi in cinque anni, paga 500 euro per una stanza singola nei pressi di Viale delle Province vicino alla sua Facoltà. «La casa è di 150 metri quadrati - racconta -, siamo in quattro e ognuno paga una somma che è proporzionata alla grandezza della sua stanza. Il conguaglio mensile è di 2.000 euro e il proprietario dell'immobile, che è un ufficiale della Guardia di Finanza, non gradisce assegni ma soldi in contanti».

MATERASSO A DUE PIAZZE - Stessa storia anche per Monica G., 25 anni, proveniente da Latina e studentessa alla facoltà di Medicina al Policlinico Umberto I° di Roma, che paga 350 euro per un quasi posto letto in camera doppia in zona Nomentana: deve infatti condividere con una sua amica il letto matrimoniale della stanza che complessivamente ammonta a 700 euro.

IL BORSINO DEGLI ALLOGGI - Insomma, un quadro davvero desolante. La situazione non è nuova, da anni si parla degli abusi subiti dai giovani costretti a studiare lontano da casa e che non riescono a trovare posto negli alloggi universitari, nei pensionati o nei campus delle università. Statistiche ufficiali sul fenomeno non ne esistono. Qualche operatore immobiliare ha provato a realizzare dei monitoraggi evidenziando ad esempio che a Milano un posto letto può costare da 250 a 400 euro, a seconda della zona, dei servizi e del grado di manutenzione o di fatiscenza dell'immobile. Ma in generale si tratta sempre di cifre fuori mercato.

CONTRATTI INESISTENTI - Il problema è che difficilmente uno studente può accedere ad un contratto di locazione «vero»: i proprietari disposti a regolarizzare i rapporti chiedono la classica formula di quattro anni più quattro e sei mesi di preavviso (e di pagamento del canone) per il recesso anticipato. Una situazione difficilmente sostenibile per molti studenti, considerando anche la frequenza degli abbandoni e dei cambi di facoltà. Così molto più spesso le proposte delle agenzie finiscono con l'approdare a famiglie o lavoratori in trasferta. Per gli studenti ci sono dunque solo gli altri annunci, quelli delle bacheche e dei foglietti volanti sui pali della luce. E gli altri proprietari: quelli del tutto- in-nero-prendere-o-lasciare che, potranno continuare a fregarsi le mani (e a riempire tasche e conti in banca).

Ambra Craighero
12 ottobre 2007

http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_12/inchiesta_affitti_studenti_fuori_sede.shtml
 
troppi studenti da piazzare poi in una inutile burocrazia pubblica e privata

e poi importiamo badanti e muratori
 
proprietari contattati: «In nero conviene anche a te»
Io, finta studentessa in cerca di alloggio
Prova sul campo di una cronista. Che alla fine si ritrova in un monolocale con la zona letto alta un metro e mezzo


Una ragazza consulta gli annunci immobiliari alla Statale di Milano
(foto A. Craighero)
MILANO - Anche noi abbiamo voluto provare ad immedesimarci negli studenti fuori sede che in questi giorni sono alle prese con la ricerca di un alloggio. Ci siamo finti matricole di Filosofia alla Statale di Milano e abbiamo provato a contattare diversi proprietari di immobili che avevano lasciato i loro annunci sulle bacheche dell'università o sui muri della zona universitaria.

«SOLO CONTANTI» - Il primo approccio è stato con il signor Bruno, che al cellulare mette subito in chiaro che non avrebbe stipulato contratti, che i pagamenti sarebbero stati solo in contanti e che per l'alloggio sarebbe stato necessario un anticipo pari a tre mensilità. La sua offerta? Un posto letto in un appartamento abitato da altri tre studenti a 280 euro al mese. Dalla somma sarebbero però rimaste escluse le spese di elettricità e gas da ripartire, in base alla bolletta, tra gli inquilini della casa.

«IN NERO VI CONVIENE» - Abbiamo poi parlato con Luisella, una commerciante cinquantenne proprietaria di due appartamenti in uno stabile sito in zona Lambrate, a un quarto d'ora a piedi dal Politecnico. Anche lei ha storto in naso per il contratto di affitto, giustificando la sua inadempienza con la volontà di farci un favore: «In questo modo - dice - voi studenti, risparmiate molto perché posso tenere la quota mensile a buon mercato».


SOLO STRANIERI MASCHI - La terza telefonata si chiude quasi subito perché dall'altra parte risponde una voce straniera, parlando metà in francese e metà in italiano, ci fa sapere che l'annuncio affisso era rivolto solo a nordafricani maschi. Forse non era proprio un annuncio per studenti...

DISTANZE VARIABILI - Il quarto tentativo è con un certo Giacomo, che nell'annuncio lasciato su un palo della luce in prossimità della metropolitana gialla Crocetta offriva un posto letto in condivisione, dal momento che l'altro era occupato da un'altra persona. Proseguendo la conversazione si scopre che, al prezzo di 250 euro al mese per un posto letto, il condominio in questione non corrisponde alla zona indicata nell'annuncio. Infatti, dopo ulteriore verifica, scopriamo che lo stabile non è vicino alla Statale, ma è a Crescenzago, quasi al confine con Cologno Monzese.

L'APPUNTAMENTO - Infine proviamo anche a prendere un appuntamento di persona, dopo aver letto: «Affittasi monolocale con soppalco ristrutturato e arredato 2-3 persone mt 42 in Zona Repubblica, al prezzo di 650 euro». Lo facciamo prima con il proprietario, che non ci rivela la sua identità, proponendoci di valutare l'immobile insieme ad una sua intermediaria di fiducia, nonché ex inquilina dell'appartamento: Rosaria, anche lei studentessa. Veniamo messi in contatto con la ragazza e fissiamo l'incontro per giovedì 11 ottobre alle 11, davanti all'uscita della metropolitana Repubblica, dove Rosaria ci raggiunge per poi accompagnarci fino all'abitazione.

A TESTA CHINA - L'appartamento si rivela essere a piano terra con ingresso secondario rispetto al principale. A quel punto entriamo nel monolocale che presenta un microscopico bagno chiuso, una cucina ricavata in un angolo e un soppalco inferiore al metro e mezzo di altezza (rifare il letto ogni mattina mette a dura prova la colonna vertebrale, per non parlare dell'obbligo di muoversi a testa china) con boiler a vista. La fantomatica collocazione dei 2 o 3 posti letti sarebbe così distribuita: un divano letto nel minuscolo salottino e un letto matrimoniale per due persone, che evidentemente devono essere quantomeno affiatate.

NESSUN CONTRATTO - Il minuscolo appartamento viene offerto anche in questo caso, come volevasi dimostrare, in nero e senza contratto. «Conviene soprattutto a te» è la solita giustificazione. «E poi - ci viene fatto notare - è in una zona servitissima». In effetti l'immobile è vicinissimo anche alla fermata della metropolitana Gioia e ai quartieri della "movida" milanese, Brera e Corso Como. Ma la via in cui si trova è interna, stretta, a senso unico, perennemente invasa dalle auto in sosta e percorsa dagli automobilisti in cerca di parcheggi in una zona tutta rigorosamente a strisce gialle e blu. Lì vicino fervono i lavori per la riconversione dell'area Garibaldi-Repubblica e di giorno è un viavai di camion. Seicentocinquanta euro secondo il proprietario sarebbero probabilmente ben spesi. Noi abbiamo i nostri dubbi. Lasciamo Rosaria senza prendere impegni, con la scusa di doverne parlare prima con i genitori, che poi - vista l'entità della cifra tutt'altro che a portata di studente - saranno quelli realmente chiamati a far fronte alla spesa.


L'«alloggio» del «vicino di casa» dell'appartamento da noi visitato (foto A. Craighero)
IL CLOCHARD - A poche decine di metri dall'ingresso dell'appartamento un clochard ha risolto il problema dell'alloggio a modo suo: ha messo in piedi una piccola baracca con cartoni, traverse di legno turciolare, un tetto di tela cerata verde e due carrelli della spesa ai due lati. L'interno sembra organizzatissimo, con tanto di parete porta attrezzi allestita sul muro di cinta del fabbricato a cui si appoggia la costruzione. Uno spazio piccolo e angusto, certo. Ma almeno è a costo zero.

Ambra Craighero
12 ottobre 2007
 
questi articoli del Corriere della Sera non sono per nulla seri.

basta guardare le immagini e si vede come un giornalista faccia il titolo su una presa di corrente fatta saltare via dalla sua sede, che con un cacciavite si rimette in sede, ma visto che è una presa vecchia con 2/3 euro si compra e si monta una presa nuova
04.jpg


poi questa sarebbe la stanza di "qui quo qua" di cui lamentarsi ?
si vede un pavimento di parquet molto bello, posa a spina di pesce, ben tenuto, e degli infissi e tapparelle in ottime condizioni, molto luminoso, un armadio che a me non piace ma in ottimo stato
e si vede benissimo che la stanza non può essere solo "tre metri per tre"
03.jpg


in quest'altra, non so cosa abbiano fatto, se hanno tolto qualche coperchio per fare la foto per il giornale, ma anche qui con 20 cm di canalina di plastica (1 euro) si rimedia.
inoltre si vede benissimo l'interruttore differenziale, quindi l'impianto è a norma (ma forse la carta da parati vicino ai cavi non va bene)
05.jpg


insomma, un articolo che mi lascia a dire poco sbigottito, come si fa a credergli ?
 
Ultima modifica:
sì come no una vera reggia, 3 persone in 12 mq scarsi KO! a quanto? non ricordo....:rolleyes:
Eh sì, se il corriere fa troppa cagnara magari qualcuno al comune manderà i vigili a controllare e sanzionare gli affittuari in nero, invece che tenerli in ufficio a fare i passacarte! OK!
Queste inchieste sono un segno dei tempi e un avviso: per gli speculatori immobiliari è finita la pacchia, basta speculare sulla povera gente! :mad:
IN GALERA!

RB
 
sì come no una vera reggia, 3 persone in 12 mq scarsi KO! a quanto? non ricordo....:rolleyes:
Eh sì, se il corriere fa troppa cagnara magari qualcuno al comune manderà i vigili a controllare e sanzionare gli affittuari in nero, invece che tenerli in ufficio a fare i passacarte! OK!
Queste inchieste sono un segno dei tempi e un avviso: per gli speculatori immobiliari è finita la pacchia, basta speculare sulla povera gente! :mad:
IN GALERA!

RB


direi almeno 20mq...12 dove li vedi?
 
sì come no una vera reggia, 3 persone in 12 mq scarsi KO! a quanto? non ricordo....:rolleyes:
Eh sì, se il corriere fa troppa cagnara magari qualcuno al comune manderà i vigili a controllare e sanzionare gli affittuari in nero, invece che tenerli in ufficio a fare i passacarte! OK!
Queste inchieste sono un segno dei tempi e un avviso: per gli speculatori immobiliari è finita la pacchia, basta speculare sulla povera gente! :mad:
IN GALERA!

RB

ho visto il tuo modo particolare di porti sul forum, quindi non discuterò oltre, ma le speculazioni le stai facendo tu e il Corrieredellasera: quella stanza è molto bella, fare un pavimento come quello costa del soldi, le finestre sono sanissime, è in ottime (non buone ma ottime) condizioni.
poi non serve ripetere 12 metri quadri scarsi: c'è la foto. Ci stanno 3 letti, non può essere 3 metri
 
guarda che 1 stanzetta come quella è lusso

tu non hai mai visto i veri tuguri
con topi
e lenzuoli al posto delle porte

va va
 
La stanza non può essere più di 4 x 4 (il letto standard è 2 mt scarsi) si vede ad occhio, quindi diciamo una via di mezzo, 15 mq
2 infissi e un pavimento decente non giustificano certo prezzi del genere.
Andate a speculare altrove, qua polli o fessi non ce ne sono.
Viveteci voi in 3 in 15 mq, in certe celle di certi carceri si sta meglio.
Ripeto: SPECULATORI IN GALERA.

RB
 
quando andavo all'uni ho scoperto come i proprietari si sono invampiriti dopo il 2000, quando la domanda è aumentata....
 
La stanza non può essere più di 4 x 4 (il letto standard è 2 mt scarsi) si vede ad occhio, quindi diciamo una via di mezzo, 15 mq
2 infissi e un pavimento decente non giustificano certo prezzi del genere.
Andate a speculare altrove, qua polli o fessi non ce ne sono.
Viveteci voi in 3 in 15 mq, in certe celle di certi carceri si sta meglio.
Ripeto: SPECULATORI IN GALERA.

RB

è una vera m3rda
ma tutti sanno che ne beneficia sopratutto l'immobiliare quando c'è un università in una città
infatti mi stanno sul ***** tutte ste città universitarie

il loro scopo principale è speculare sull'immobiliare...
 
La soluzione c'è: edilizia pubblica, case dello studente e così via. Molti piani stanno partendo adesso, potrebbe essere anche una valvola di sfogo per i costruttori che lavorerebbero per il pubblico.
Lasciando disabitate le case degli sciacalli immobiliari che siccome sfitte saranno requisite per i senza-tetto OK!
E provocando un inevitabile ribasso immobiliare:BENISSIMO!

RB
 
La soluzione c'è: edilizia pubblica, case dello studente e così via. Molti piani stanno partendo adesso, potrebbe essere anche una valvola di sfogo per i costruttori che lavorerebbero per il pubblico.
Lasciando disabitate le case degli sciacalli immobiliari che siccome sfitte saranno requisite per i senza-tetto OK!
E provocando un inevitabile ribasso immobiliare:BENISSIMO!

RB

Ciao Russian,

condivido la tua analisi ed aggiungo che anche negli States ci sono i dorms universitari... :yes:

La tua proposta e' assolutamente condivisibile anche se i finanziamenti, secondo il mio punto di vista, dovrebber essere privati ;)

Il discorso delle case sfitte forse si puo' ricondurre alla scarsa tutela giuridica dei propietari. Avevamo provato ad affittare l'appartamento in Italia, ma poi ci sono voluti lustri per recuperarlo anche se l'inquilino era moroso e pagava un'affitto divenuto 'irrisorio"...ed ambedue (moglie+marito) erano statali e quindi con un reddito sufficiente

Non ti descrivo per pudore in che condizioni lo hanno lasciato.... :rolleyes:
 
Ciao Russian,

condivido la tua analisi ed aggiungo che anche negli States ci sono i dorms universitari... :yes:

La tua proposta e' assolutamente condivisibile anche se i finanziamenti, secondo il mio punto di vista, dovrebber essere privati ;)

Il discorso delle case sfitte forse si puo' ricondurre alla scarsa tutela giuridica dei propietari. Avevamo provato ad affittare l'appartamento in Italia, ma poi ci sono voluti lustri per recuperarlo anche se l'inquilino era moroso e pagava un'affitto divenuto 'irrisorio"...ed ambedue (moglie+marito) erano statali e quindi con un reddito sufficiente

Non ti descrivo per pudore in che condizioni lo hanno lasciato.... :rolleyes:

Concordo con te, ci vuole certezza del diritto, ma nel caso di studenti non ci sono scuse, perchè gli affitti sono in nero o al limite uso foresteria transitorio, quindi li sbatti fuori come e quando vuoi. Se affitti a famiglie è come dici tu, non c'è certezza del diritto. Purtroppo in Italia c'è una deriva di malcostume ed illegalità per cui la certezza del diritto è ormai un'utopia: e dire che SIAMO STATI LA PATRIA DEL DIRITTO ROMANO faro di civiltà per il mondo intero :(
Ma a fronte di una certezza del diritto, tu dici che il fenomeno degli affitti in nero scomparirebbe? :D :D Dimostri di conoscere poco i tuoi compatrioti, forse hai vissuto troppo all'estero, permettimi di dubitarne che cambierebbe qualcosa.

RB
 
In queste situazioni c'è un misto del malcostume e della furbizia dell'itaGliano quadratico medio.

Legislazione raffazzonata da sempre con i sindacati (!!!) a fare da intermediari sui contratti agevolati, il vecchio equo canone che era una m..rda, inquilini che possono stare mesi e a volte anni senza pagare una cippa tanto gli sfratti sono prorogati d'ufficio, alloggi sfitti per evitare di perdere il possesso quando serve al legittimo proprietario, proprietari che evadono alla grande e sparano cifre fuori dalla logica, per concludere con la corte (in)costituzionale che legittima le occupazioni abusive degli immobili.

Il paese di pulcinella che dà il meglio di sè...

:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
Concordo con te, ci vuole certezza del diritto, ma nel caso di studenti non ci sono scuse, perchè gli affitti sono in nero o al limite uso foresteria transitorio, quindi li sbatti fuori come e quando vuoi. Se affitti a famiglie è come dici tu, non c'è certezza del diritto. Purtroppo in Italia c'è una deriva di malcostume ed illegalità per cui la certezza del diritto è ormai un'utopia: e dire che SIAMO STATI LA PATRIA DEL DIRITTO ROMANO faro di civiltà per il mondo intero :(
Ma a fronte di una certezza del diritto, tu dici che il fenomeno degli affitti in nero scomparirebbe? :D :D Dimostri di conoscere poco i tuoi compatrioti, forse hai vissuto troppo all'estero, permettimi di dubitarne che cambierebbe qualcosa.

RB


Aggiungo che l'appartamento era affittato "equo canone" ed in tutta legalita'.. Ora, se volessi affittarlo pur conservando la sicurezza di riottenerne il possesso quando decidessi di rientrare in Italia, come faccio?
Oltre ad aver smenato i soldi dell;affitto e dell'avvocato, ho dovuto pure pagare le spese condominiali, incluso il suo riscaldamento... E poi pretendevano pure la buona uscita... :angry: :mad:

Comunque, non era tanto al nero che mi riferivo, quanto agli alloggi lasciati sfitti... :bow:
 
Aggiungo che l'appartamento era affittato "equo canone" ed in tutta legalita'.. Ora, se volessi affittarlo pur conservando la sicurezza di riottenerne il possesso quando decidessi di rientrare in Italia, come faccio?

Contratto di natura transitoria durata max 18 mesi, a patto che non sia una città ad alta tensione abitativa(*) dove il canone è su tabelle comunali. Ennesima riprova del sistema bulgaro nel quale viviamo anche se a montecitorio dicono di essere tutti liberali.

Almeno bertinotti è coerente... :D


(*) elenco molto lungo.
 
Contratto di natura transitoria durata max 18 mesi, a patto che non sia una città ad alta tensione abitativa(*) dove il canone è su tabelle comunali. Ennesima riprova del sistema bulgaro nel quale viviamo anche se a montecitorio dicono di essere tutti liberali.

Almeno bertinotti è coerente... :D


(*) elenco molto lungo.

:rolleyes:

E' a mediasetville studios, vicino al metro ed ai supermercati: 120 m2 con box. Insomma, non male per quando saro' rincitrullito del tutto con l'eta' visto che potrei anche fare a meno dell'auto ;)
 
edilizia pubbica ?

quella lasciata al degrado e abitata da persone che non pagano nonostante i redditi normali ?

quella dove non si possono alzare gli affitti causa sindacati sempre sul piede di guerra a cercare cavilli ?
 
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