L'Italia dovrebbe mettere fuori gioco il Green Deal?

Rancoroso

Nuovo Utente
Registrato
7/3/20
Messaggi
200
Punti reazioni
30
Visto che alla fine ogni nazione si fa i propri interessi e la mancanza di solidarietà a livello europeo è chiara ed evidente (non entro nel merito del giusto o sbagliato che sia,ne prendo solamente atto)

Chiedo se potrebbe essere conveniente per l'Italia andare a "colpire" quegli interessi che i paesi cosiddetti "rigoristi" ritengono strategici per gli anni a venire,andando a mettere loro i bastoni tra le ruote e riuscendo allo stesso tempo ad avere solamente dei benefici a livello economico.
Nel mentre molte ritorsioni o presunte tali potrebbero sembrare autolesionistiche in un paese in evidente stato di debolezza finanziaria come il nostro(difficile pensare di farsi un favore uscendo dall'Euro in questo momento), credo che il mettere fuori gioco il progetto di "Green Deal" europeo potrebbe portare dei vantaggi di natura economica (o come arma politica per ottenere vantaggi indiretti in altre sedi) senza eccessivi costi.

Sappiamo che le nazioni "rigoriste" sono quelle (e anche qui non entro nel merito della questione) che grazie alla debolezza relativa (per i loro parametri economici) dell'Euro gli ha consentito di avere un enorme incremento a livello di esportazioni che ha a sua volta generato un gigantesco surplus nella bilancia dei pagamenti. La Germania è il caso più noto : finanze pubbliche in salute,debito sostenibile,capitali in eccesso che non sono stati investiti nei paesi del sud (e a ben ragione:D),ma neanche per migliorare il tenore di vita dei propri cittadini o per grandi opere e infrastrutture(aumenterebbero l'inflazione,i salari e quindi perderebbero competitività:no:) . Generalmente in una situazione del genere la moneta arriverebbe ad apprezzarsi troppo generando poi una diminuzione delle stesse esportazioni.Questo non accade perchè nel mentre ci sono questi paesi del nord,ci sono anche i paesi come Francia,Italia e Spagna che "tirano" la moneta dall'altra parte. In un sistema del genere i paesi come la Germania vincono 2 volte e non pagano praticamente mai il prezzo;la moneta rimane relativamente debole e possono continuare ad esportare e al tempo stesso non vogliono accollarsi il debito dei paesi che in questo gioco ci perdono.
Il prezzo semmai lo pagano in parte i risparmiatori tedeschi che si trovano a investire in titoli di stato a rendimenti negativi e subiscono una erosione dei propri risparmi,per cui tendono a incolpare la BCE o l'Italia per il mantenimento dei tassi bassi ma senza accorgersi che questo è voluto dal proprio stato (e dagli industriali) per non avere inflazione a livello monetario e quindi perdere competitività.

Un loro interesse è chiaramente quello di trovare una valvola di sfogo per questi capitali accumulati e han chiaramente improntato la loro strategia sugli investimenti verdi e sui Green Bond (quando l'Italia viveva da sola l'emergenza Coronavirus con morti e sistema sanitario vicino al collasso,la presidente della commissione europea Von Der Leyen era in conferenza con una ragazzina frustrata che soli 3 mesi prima augurava agli altri di provare il panico su scala mondiale OK!) in una sorta di piano di riconversione economica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili (ad oggi come si possa pensare di passare alle rinnovabili senza una enorme decrescita economica è un mistero:confused:,a meno che con rinnovabili non ci mettano dentro anche il nucleare )
Bene,ovviamente tutto questo è un qualcosa di enormemente costoso che ha bisogno di ingenti investimenti e dell'accettazione comune a livello europeo,almeno tra le nazioni che potrebbero essere in competizione.

Detto in altre parole,bisogna intortare tutti ad entrarvici,perchè altrimenti ti troveresti un competitor in casa (EU) che anzichè svenarsi per inseguire questa chimera,avrebbe tutto il vantaggio in termini di bassi costi e alta resa a continuare a sfruttare i combustibili fossili e di fatto avrebbe un enorme vantaggio competitivo nei tuoi confronti .

Ecco,io a questo punto mi chiedo se veramente sarebbe conveniente per noi andare ad impantanarci in enormi investimenti e costi economici per una riconversione economica che probabilmente andrebbe a vantaggio ai "falchi del nord". O quantomeno non li porterebbe ad avere uno svantaggio competitivo iniziale nei confronti degli altri paesi europei...botte piena e moglie ubriaca,esattamente come con l'Euro :yes:

Allora mi chiedo,perchè mai un paese come il nostro, che ha una enorme necessità di contenere le spese e ridurre il debito,dovrebbe essere portato ad affrontare un ciclo di investimenti di questa portata,sotto richiesta e pressione di paesi e di una commissione EU che in ogni altro ambito ci chiede di contenere le spese? :no:

Io personalmente a questo punto taglierei ogni tipo di incentivo fiscale sulla green economy,andando quindi innanzi tutto ad avere un risparmio a livello di spese pubbliche.
E quindi approfitterei ancora di più del basso costo del petrolio e del gas naturale,magari facendo accordi a lungo termine con paesi produttori che in questo momento possono essere preoccupati da una transizione energetica in EU e potrebbero essere ben disposti a intavolare trattative a lungo termine sulla base di prezzi che in questo periodo appaiono fortemente a sconto.
In questo modo non solo avresti il "combustibile" a basso costo per una futura eventuale crescita economica
ma andresti a mettere fuori gioco tutti quei paesi che vogliono puntare sul Green e si troverebbero in casa la terza economia europea pronta ad avvantaggiarsi in termini competitivi di quella transizione energetica che inevitabilmente avrebbe dei costi enormi (e se non si punta sul nucleare,pensare che nazioni industriali possano passare dai combustibili fossili al green con la tecnologia attuale senza una enorme decrescita significa vivere nelle favole).

Mal che vada mettendogli i bastoni tra le ruote potresti ottenere una posizione di forza e un vantaggio politico da spendere per altre questioni indirettamente.
Inizia a mettergli i bastoni tra le ruote sulla loro politica economica del prossimo trentennio,magari poi vieni rispettato un po' di più,anzichè andare in EU a venir preso a pesci in faccia a turno da Germania,Olanda e i vari falchi del nord. OK!
 
Gli investimenti creano ricchezza.

Gli investimenti in settori strategici creano una ricchezza maggiore.

Abolire il green new deal, può essere un rispetto alla UE, tanto quanto tagliarsi i genitali è un dispetto alla moglie.
 
opinione tua. legittima.
io più che un investimento lo vedo come un costo,dato che si andrebbe a ridurre lo sfruttamento di un'energia a bassa costo ed alta resa,a favore di una utopia a bassa resa ed alto costo (quantomeno attualmente)

in un momento in cui non ci possiamo permettere di finanziare progetti del genere.

pertanto salterei sul carro del green in un secondo momento,quando la tecnologia è matura e realistica per le necessità energetiche di un paese come il nostro.
Nel frattempo sfrutterei appieno il petrolio a basso prezzo per avere un vantaggio competitivo sui paesi che preferiscono puntare sul green (ammesso che lo facciano davvero e non sia solo propaganda ;))
 
opinione tua. legittima.
io più che un investimento lo vedo come un costo,dato che si andrebbe a ridurre lo sfruttamento di un'energia a bassa costo ed alta resa,a favore di una utopia a bassa resa ed alto costo (quantomeno attualmente)

in un momento in cui non ci possiamo permettere di finanziare progetti del genere.

pertanto salterei sul carro del green in un secondo momento,quando la tecnologia è matura e realistica per le necessità energetiche di un paese come il nostro.
Nel frattempo sfrutterei appieno il petrolio a basso prezzo per avere un vantaggio competitivo sui paesi che preferiscono puntare sul green (ammesso che lo facciano davvero e non sia solo propaganda ;))
Le aziende che oggi investono sul green domani saranno leader di mercato.

Una azienda che oggi spinge per estrarre petrolio, è come chi negli anni 80 produceva macchine da scrivere.

Questo dal lato della produzione energetica e finanziamento infrastruttura di distribuzione (per banalizzare: favorire e defiscalizzare investimenti di Eni, Enel per produrre energie green, creare infrastruttura di ricarica veicoli elettrici che favorisce anche turismo estero di esteri alto-spendenti in tesla, etc.).

Dal lato di chi acquista, ovviamente continua ad essere conveniente la tecnologia tradizionale (sempre per capirci: al ministero dell'interno conviene acquistare ancora macchine a diesel per gli agenti di polizia).

Bada bene, non è un'opinione mia, ma ciò che indicano le varie ricerche di mercato.

Dall'unione europea arriverebbero inoltre fondi a pioggia che altrimenti si prenderebbero altri paesi (di quelli che sono disponibili solo se realizzi determinati piani).

Su altri settori, invece le tecnologie green sono già oggi irrinunciabili e convenienti se attuate come si deve: la raccolta deve essere il più possibile 100% differenziata, il trasporto merci deve essere spostato su rotaia, etc
 
assolutamente contrario, anzi l'Italia potrebbe generare uno straordinario output dalla green economy
 
si il problema e' che con un petrolio cosi' basso mancano degl'incentivi
 
Indietro