lo squallore del trading

sei al bar alle 22...mentri ti parlano tu pensi alla chiusura di ws...che gentaglia
 
MILANO (MF-DJ)--"I fondi hedge sono la vera mina vagante del sistema.

Cio' che stupisce nel caso Madoff e' che la frode sia avvenuta proprio
nel Paese (gli Usa, ndr) che piu' dovrebbe essere all'avanguardia per i
controlli". E' quanto spiega un analista di una banca italiana,
sottolineando la necessita' di piu' rigidi controlli per l'industria dei
fondi hedge. pl (END) Dow Jones Newswires December 15, 2008 12:03 ET
(17:03 GMT) Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.
 
.........le persone più squallide, tossiche e insicure che ho conosciuto in vita mia sono state proprio i trader, a cui guardo ancora come a tristi, patetiche figure.........

roba da far impallidire Fedro! (quello della volpe e l'uva)

di quanto sei sotto? :rolleyes:
 
personalmente dopo aver conosciuto sta finanza speravo di investire su qualche aziendina che produce cose utili e importanti per l'uomo e la società..e un poco l'ho fatto..

ma ora mi sto rendendo conto che non sto altro che difendendo i risparmi dalla criminalità organizzata :D

visto ieri "Ottima annata" su Canale5? ;):D
 
:no::no::no:


nelle attivitita' non esiste il sapientone !

guai!

ho visto aziende craccare dove il sapere non e' stato diffuso:no:

:mmmm::mmmm:

cioè un'azienda quando affina una produzione o giunge a una novità, va dalla concorrenza a regalargliela ?
 
beh però alla fine con il Trading..che mazza si produce? il 12,5 allo Stato? :D

io farei il 20 :p
 
:mmmm::mmmm:

cioè un'azienda quando affina una produzione o giunge a una novità, va dalla concorrenza a regalargliela ?

non si puo' paragonare un'azienda ad un trader!;)


sarebbe troppo semplice fare azienda altrimenti ;)
 
non ho capito il parallelismo con la masturbazione...:mmmm:
 
non si puo' paragonare un'azienda ad un trader!;)

sei tu che l'hai fatto

hai scritto : "ho visto aziende craccare dove il sapere non e' stato diffuso"

io ti ho solo fatto notare che il sapere viene diffuso all'interno dell'azienda - che a questo punto corrisponde a un individuo trader - e che nessuno si sogna di correre a erudire la concorrenza
 
roba da far impallidire Fedro! (quello della volpe e l'uva)

di quanto sei sotto? :rolleyes:

Con tutto il rispetto, ma a far impallidire sono risposte così e la puntuale insinuazione che quasi "per principio", dietro ogni osservazione critica, ci sia l'invidia.

D'accordo che la favola di Fedro è universale, ma altrettanto universale e millenaria è la "critica": e non credo che nella storia del mondo ognuna dei miliardi di critiche che sono state mosse a qualcuno da qualche altro (in tutti i campi) siano state motivate da invidia e, oltretutto, fossero infondate: per piacere....
 
sento spesso parlare di razionalità dei mercati, di gestione del rischio, di strategie. parole roboanti, che incutono un certo rispetto. la sensazione che il trading sia operazione dotata di costanti affidabili.
una sala da trading te la immagini asettica e ben sterilizzata, operatori in giacca e cravatta a gestire flussi di dati freddamente interpretabili. invece l'immagine di scimmie ubriache sedute alla consolle è forse quella che meglio si avvicina alla realtà.
il trading è come scommettere su una partita incrociando una mole di dati che, alla fine, non significano nulla. la sola cosa che conta è la partita, il nudo e crudo svolgersi dei fatti. e, anche in questo caso, la variabile aleatoria se ne sta lì a fissarti come un koala, imbalsamata nella sua totale indifferenza.
il solo vantaggio del trading è il controllo del rischio, che tende però a produrre letture confuse dell'evento. l'oscillazione del book, infatti, è talmente contradditoria da risultare spesso illeggibile. talora appare chiara, ma la volta successiva la chiarezza se ne va. subentra a questo punto l'atteggiamento compulsivo, che tende alla lettura immediata del segnale.
lettura fatalmente errata [sbilanciata statisticamente verso l'errore], dominata com'è da frame interpretativi troppo brevi per sostenere letture probanti.

a questo proposito, la cosa che più mi sorprendeva nella sala da trading era la presenza del sesso [come icona e come ossessiva proiezione della libido]. ho capito abbastanza presto che il sesso era una metafora potente, nel senso che l'atteggiamento compulsivo tendeva ad associarsi a quello masturbatorio, esattamente come nell'onanismo la ricerca del piacere passa per la via della ripetizione. il problema era il piacere, a cui il trading spesso si negava. subentravano allora sostegni artificiali, che tendevano ad offrire al trader maggiori poteri di controllo. ecco perchè parlavo di ubriachezza.
naturalmente, l'illusione durava pochissimo, dal momento che la realtà della perdita [e il senso di colpa che ne derivava] prendeva presto il sopravvento.

le persone più squallide, tossiche e insicure che ho conosciuto in vita mia sono state proprio i trader, a cui guardo ancora come a tristi, patetiche figure che hanno attraversato il mio orizzonte. me la rido davvero quando sento quei discorsi, che il trading è felicità e controllo del rischio e sentimento di onnipotenza.
può esserlo talora, indubbiamente, come una buona scommessa andata in porto per fortunate, meravigliose coincidenze. pensare che questo piacere possa rinnovarsi ad ogni istante, sa di compulsione, di desiderio infantile francamente represso [o mai represso]. nessuna persona matura farà mai trading con l'idea di farsene un mestiere.
ci vuole ben altro, credetemi, per abbagliare la disillusa vita dei mortali.


Ben scritto. Hai mai letto: "Trading, emozioni e decisioni"

di Antonio Lengua, Pier Maria Marinoni

Edito da Trading Library

:cool:
 
Con tutto il rispetto, ma a far impallidire sono risposte così e la puntuale insinuazione che quasi "per principio", dietro ogni osservazione critica, ci sia l'invidia.

D'accordo che la favola di Fedro è universale, ma altrettanto universale e millenaria è la "critica": e non credo che nella storia del mondo ognuna dei miliardi di critiche che sono state mosse a qualcuno da qualche altro (in tutti i campi) siano state motivate da invidia e, oltretutto, fossero infondate: per piacere....

ma come scrivi ?

hai regalato il nick ad un analfabeta ? :D
 
sei tu che l'hai fatto

hai scritto : "ho visto aziende craccare dove il sapere non e' stato diffuso"

io ti ho solo fatto notare che il sapere viene diffuso all'interno dell'azienda - che a questo punto corrisponde a un individuo trader - e che nessuno si sogna di correre a erudire la concorrenza

alt!:)


one moment!:)


sei tu che hai detto che il trader e' pieno di ego di egoismo come qualsiasi altra attivita'!

non io :no:
 
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