LOCAZIONE CASA IN COMPROPRIETA'

mighelito

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Salve, sono comproprietario insieme a mio fratello di una casa in comune e indivisa.
Purtroppo sono abbastanza ignorante in materia e non riesco a capire come queste 2 norme non entrino in conflitto fra loro.
1) Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purché non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso
secondo il loro diritto.
2)Ciascun comproprietario dell'immobile abbia il potere di stipulare un contratto di affitto senza necessità che lo stesso sia firmato anche dagli altri.
La domanda è questa :
Se un comproprietario decide ,senza avvertire l'altro comproprietario, di fittare la casa in comproprieta' e indivisa, non viene leso il diritto a godere del bene del comproprietario non locatore?
 
Effettivamente pare che questa sia la norma. Per assurdo, più comproprietari potrebbero contemporaneamente firmare differenti contratti d'affitto con differenti affittuari...
 
E, riguardo al pagamento dell'IMU, come ci si regola? Gli altri comproprietari, pur non potendo usufruire della casa e non percependo l'affitto in quanto non intendono controfirmano il contratto, devono continuare a pagare l"IMU? O la paga soltanto il comproprietario che ha dato la casa in locazione e che percepisce l"affitto?
 
A logica penso che tutte le decisioni relative all'immobile (inclusa la scelta di affittare i locali) debbano essere semplicemente prese da entrambi i comproprietari.

Nessuno ha il diritto di imporre unilateralmente la propria volontà su quella dell'altro.
 
A logica penso che tutte le decisioni relative all'immobile (inclusa la scelta di affittare i locali) debbano essere semplicemente prese da entrambi i comproprietari.

Nessuno ha il diritto di imporre unilateralmente la propria volontà su quella dell'altro.
In linea di principio sono assolutamente d'accordo con te. Purtroppo, la legge dà ad ognuno dei proprietari il diritto di locare l'immobile senza l'autorizzazzione degli altri.
 
E il comproprietario non può fare causa all'altro comproprietario?
 
Leggendo questa pagina mi pare che la questione sia in termini un pelo diversi:
La locazione dell’immobile in comproprietà Studio legale Gregorio

L'amministrazione del bene comune deve essere fatta congiuntamente tra comproprietari.

Tuttavia, per tutelare i terzi, un terzo può stipulare il contratto anche con solo uno dei comproprietari e quel contratto è perfettamente valido ed efficace. Perché i terzi hanno il diritto di presumere che anche gli altri comproprietari siano d'accordo. Altra questione è invece la questione dei rapporti interni tra comproprietari.

Una serie di decisioni, invece, richiedono l'unanimità dei comproprietari (o maggioranze qualificate).
 
Anche questo altro sito sembra confermare il diritto del comproprietario che non è stato coinvolto nella decisione a fare causa all'altro comproprietario (proprio perché la regola è che la decisione debba essere presa a maggioranza).

Il comproprietario può affittare senza il consenso degli altri
Se ti riferisci al punto dove si parla di richiesta danni, il problema è quello di intentare una causa che non si sa quando e come finisce (magari da una città all'altra). Non si sa se l'"eventuale" rimborso sarà congruo. E, inoltre, l'affittuario, in ogni caso, non può essere sfrattato prima della regolare scadenza del contratto (anni). Tutto questo si potrebbe risolvere se le norme autorizzassero il contratto soltanto se ci fosse una delega di ognuno dei comproprietari. So che ci sono state sentenze con esiti differenti l'una dall'altra.
 
Però direi che i principi sono questi:
- verso i terzi basta la firma di un comproprietario (perché verso i terzi si presume che i comproprietari siano d'accordo)
- tra comproprietari, invece, la decisione di concedere in locazione un immobile deve essere presa a maggioranza (e se un comproprietario decide senza il consenso dell'altro, viola questo secondo principio, esponendosi a responsabilità)
 
Però direi che i principi sono questi:
- verso i terzi basta la firma di un comproprietario (perché verso i terzi si presume che i comproprietari siano d'accordo)
- tra comproprietari, invece, la decisione di concedere in locazione un immobile deve essere presa a maggioranza (e se un comproprietario decide senza il consenso dell'altro, viola questo secondo principio, esponendosi a responsabilità)
Il primo punto pare proprio che sia così. Sul secondo punto quanto sopra non è detto espressamente; in ogni caso, io penso che dovrenbe essere prevista dalle norme (ma non lo è) non soltanto la maggioranza, ma addirittura l'unanimità, cosi come lo è per la vendita.
 
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