L'odio contro la Meloni e l'assordante silenzio delle donne di sinistra
Naturalmente non è finita qui. La pensatrice ha accusato di averne combinate di tutti i colori da quando ha vinto le elezioni (secondo la Braidotti è già diventata“premier”, ma anche qui leggera disattenzione). A suo avviso, Meloni si dà in pasto alla stampa in una maniera spettacolare:“So tutto di lei, dalla sorella alla parrucchiera, mentre lei tace. Si dà in pasto mentre si sottrae: è la formula della seduzione”.
“Diritti civili a rischio con Meloni”
Nel corso del suo intervento nel salotto di Lilli Gruber, la Braidotti ha preannunciato “tempi di grandissimi scontri”, il motivo è chiaro: i diritti civili a rischio. “Lei è sulla linea economica liberale dell’Ue e di Draghi ma deve concedere al suo elettorato di estrema destra qualcosa, concederà tutti i diritti civili”, l’analisi della professoressa. Uno scenario già sperimentato negli Stati Uniti con Donald Trump e Steve Bannon, una formula “che è costata l’aborto alle donne ed è una formula di guerra civile permanente”. Anche qui siamo nei territori delle bufale, nessuno ha mai detto di voler abolire i diritti civili. Ma ancora: “I primi finanziamenti ai movimenti Pro vita stanno già partendo adesso, la pillola abortiva del giorno dopo è bloccata nelle regioni governate da Fratelli d’Italia. La campagna contro la libertà riproduttiva delle donne è già partita”. Totalmente diverse le intenzioni della politica capitolina, ma spiegarlo a certa gente è forse inutile: il pregiudizio è più forte di tutto.
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