Tralasciando alcune categorie come sanitari, forze dell'ordine e insegnanti (anche se qui dentro su questi ultimi in molti avrebbero da ridire) se gli statali lavorassero tutti veramente 36 ore avremmo un apparato statale efficientissimo. Purtroppo paghiamo loro lo stipendio per 36 ore, ma di lavoro sono molte meno, per cui la disparità è ancora più ampia. Ovviamente chi ci rimette sono quelli che lavorano sul serio
Perchè non hanno mai fatto l'insegnante, altrimenti capirebbero perchè si fanno "solo" 18 ore la mattina.
Intanto, se vuoi fare bene quelle 18 ore, hai bisogno di altrettante per prepararle queste ore, mica si può entrare in classe a braccio e improvvisare. Io ho 6 classi di 20 alunni, faccio 1 compito per classe al mese. La sola correzione mi porta via 10 minuti ad elaborato, sono 3 ore e 20min per classe, 20 ore solo di correzione compito. Poi devi prepare le prove, cercare materiale, sistemarlo. Poi devi riguardarti gli argomenti. Poi devi fare le 200 riunioni settimanali: consigli di classe, consigli straordinari per sospensione, dipartimenti materia, collegio docenti, ricevimento genitori, riunioni per i ragazzi disabili etc etc. Sarà ma io ogni giorno almeno un paio di ore il pomeriggio sto nello studio a lavorare. Alla fine della settimana ho lavorato 40 ore come tutti, a volte di più, a volte di meno. E' al pari di un lavoro intellettuale: il commerciale non a cartellino che gestisce il portfolio clienti da casa, mica fa 40 ore a cartellino recluso in azienda 8.30-17.30?
Semmai le obiezioni ( più che giuste) sono quelle della mancanza di controllo che c'è nello statale. Questo è il vero scandalo: lasciare tutto alla coscienza dell'insegnante. Se lavori bene, altrimenti vabbuò.
Riguardo le ferie estive, è il vero motivo per cui ad oggi convenga ancora fare l'insegnante, visto lo stipendio al pari di un impiegato ed il prestigio sociale azzerato. Togli le ferie estive e ti ritrovi solo disperati ad insegnare.