Previsioni di Elliott: Tiscali; 2 i punti chiave per un rally. Sopra i 3,10 il primo target è a 3,80 euro
Di FtaOnline
Con il ribasso dai massimi del 24 gennaio a 2.84 euro fino in area 2.60 Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) ha ritracciato il 50% del rialzo dai minimi del 17 gennaio, che rimane quindi per il momento ancora il trend dominante nel contesto di breve termine. I prezzi sono rimbalzati ad inizio anno sulla base del canale ribassista tracciato dai massimi del 1° luglio 2004, canale che contiene le due spalle di quello che potrebbe, in caso di superamento di area 3.10/12, dimostrarsi un testa spalle rialzista.
Secondo questa ipotesi la fase laterale/moderatamente rialzista che il titolo ha vissuto negli ultimi mesi dovrebbe essere una base sulla quale costruire una fase rialzista di ampio spessore. La violazione dei minimi di inizio gennaio in area 2.33/36 cancellerebbe invece l'ipotesi testa spalle, facendo temere tutt'altra natura per la precedente fase laterale, che si dimostrerebbe solo una pausa della discesa vista dal top del dicembre 2003.
Lo studio delle onde di Elliott, dal momento che ci permette di fare delle ipotesi sulla natura della fase attuale, potrebbe permetterci anche di cercare di anticipare le prossime mosse del titolo.
Iniziamo con una sintesi delle ipotesi possibili:
1) Ci troviamo in una onda B, ultimo atto della terna partita con i minimi di ottobre 2002 (lo swing rialzo-ribasso-rialzo da ottobre 2002 a dicembre 2003 sarebbe la A). Il ribasso dai massimi del 2003 sarebbe da contare come correttivo e non come impulsivo (vedi ipotesi
2). Si tratterebbe di uno zig zag del quale è già stata completata la onda a, fino a inizio febbraio 2004, la b, fino a inizio marzo, e potenzialmente anche la fase c. I movimenti al di sopra dei minimi del 17 maggio a 3.14 euro visti ad ottobre e novembre scorsi sono stati il primo segnale che la onda c è effettivamente terminata e che può realizzarsi almeno una correzione ampia di tutta la discesa dai massimi del 2003, obiettivi minimi tra i 4.50 ed i 5 euro (con limite massimo in area 8.5 euro). In caso di mancata conferma della rottura di area 3.10/12, neckline del testa spalle citato sopra e di discese sotto i 2.5, il rischio che la onda 5 di c non sia ancora terminata, con obiettivo a 1.70 euro circa, sarebbe elevato. Ipotesi 2) in corso onda 5 di C, con C iniziata sul top di dicembre 2003, a conclusione di un flat iniziato a dicembre 2002. Obiettivo a 1.10/20.
Secondo la teoria di Elliott una fase correttiva di tipo Zig Zag (composta da 5-3-5 onde) si sviluppa all'interno di un canale, ed usualmente è caratterizzata da una onda C di ampiezza uguale alla A (o estesa 1.618 volte la A). Dal momento che il ribasso dai massimi di dicembre '03 ai minimi di agosto è contenuto in un canale, è lecito ipotizzare che Tiscali abbia costruito, e completato, nel corso dello scorso anno, una correzione. Il ribasso dal top del 2 dicembre '03 a 7.47 al minimo del 4 febbraio sarebbe l'onda a dello zig zag, il rialzo fino al top del 2 marzo la b, il ribasso fino a quota 2.12 euro l'onda c. La c, che si conta in 5 onde, sarebbe composta da una onda 1 fino al minimo del 29 marzo, di una 2 fino al top del 7 aprile, di una 3 fino al minimo del 17 maggio, di una 4 fino al top del 1° luglio e di una 5 fino ai minimi di agosto. Sotto area 2.50 invece si potrebbe ipotizzare l'avvio di una onda v di 3, sempre che prima non venga infranta la resistenza dei 3.10/15 euro. In base a questa ipotesi la fase ribassista di Tiscali non sarebbe ancora terminata, mancherebbe un ultimo sell off per completare la conta, con obiettivo almeno in area 1.70.
In ottica temporale più estesa comunque, sia che con i minimi di agosto il ribasso dai massimi del 2003 sia terminato, sia che i prezzi scendano in area 1.70, successivamente si dovrebbe sviluppare una nuova fase positiva, destinata a ritracciare abbondantemente il ribasso degli ultimi mesi.
L'entità del rimbalzo (che potrebbe essere già in atto) è legata alle ipotesi che si possono fase per il pregresso del titolo: il quadro elliottiano di Tiscali viaggia su due binari. Secondo il primo il rialzo dai minimi di ottobre 2002 viene considerato l'avvio di un pattern correttivo, quindi una onda A. Il ribasso dai massimi di dicembre 2002 ai minimi di marzo 2003 può essere o la B della terna correttiva, oppure solo la a della B. Nel primo caso il rialzo marzo - dicembre 2003 sarebbe l'onda C della correzione, che presumibilmente sarebbe solo una A di ordine maggiore di una correzione più complessa, ed allora il ribasso dai massimi di dicembre 2003 sarebbe l'onda B, potenzialmente già quasi terminata, in attesa di una C rialzista, come già spiegato in dettaglio poco sopra. Nota bene: la conta presentata sopra per il ribasso dai massimi del 2003 è compatibile solo con questa ipotesi, dal momento che lo zig - zag, contato in tre, si adatta ad essere solo una onda A o una B.
Una ipotesi alternativa vede invece il rialzo marzo-dicembre 2003 come una onda b della B, quindi il ribasso dai massimi di dicembre 2003 sarebbe la c della B. Tale ribasso, in quanto onda c, andrebbe contato in 5, e non sarebbe ancora terminato, dal momento che mancherebbe tutta l'onda 5, con obiettivi, in base alla 1 (che sarebbe il ribasso di dicembre 2003) o a 1.16 o a 0.32. In questo caso al termine della c della B, ribassista, farebbe seguito una C rialzista.
La cosa interessante da capire quindi è se il ribasso dai massimi di dicembre 2003 si è sviluppato, e già quasi concluso, in tre segmenti (ipotesi favorita), oppure se si tratta di una serie in 5 onde ancora in evoluzione, con obiettivi minimi ancora molto distanti dai valori attuali (ipotesi alternativa).
Fino a prova contraria conteremo il ribasso dai massimi di dicembre come una onda b, e rimarremo in attesa della C rialzista, proporzionale alla onda A, il rialzo dai minimi di ottobre ai massimi di dicembre 2002, quindi con obiettivi a 7 e 8.50 euro. Di questa C rialzista potremmo aver visto tra agosto e gennaio le onde 1 e 2. La 3 della sequenza dovrebbe avere obiettivo in area 4.30 almeno. La violazione dell'origine di onda 1, i minimi di agosto 2004 a 2.12 euro, negherebbe invece la natura impulsiva della sequenza.
Arriviamo ora all'operatività. I punti chiave sono 2: oltre 3.10/15, se superato in daily close, possibile tentare acquisti, da tenere fino ad area 3.80 almeno, con buone possibilità di arrivare fino a quota 4.30/35 circa. Sotto 2.50 invece il rischio è non solo quello di un test di area 2.10 ma anche di una estensione fino a 1.70. Rimane molto rischioso comprare il titolo sulla debolezza, ma gli investitori più aggressivi possono tentare acquisti in area 2.50 con stop subito sotto i minimi di 2.33 euro.