LA REPUBBLICA - deleghe TLC
IL GOVERNO
Dalle Tlc alla lotta alla droga la premier prende tutto Ai suoi le deleghe più calde
La rete unica sarà gestita da Butti di FdI, le Comunicazioni in mano a Urso: esclusa Forza Italia Mantovano concentra una serie di competenze. La gestione dei balneari a Musumeci
DI TOMMASO CIRIACO SERENELLA MATTERA
ROMA — Tutti i ministeri chiave. Il Pnrr. I capitoli più delicati dell’azione di governo. E adesso, Giorgia Meloni cerca di assicurarsi gli ultimi dossier sensibili ancora in ballo forzando la mano nella battaglia per le deleghe. Sfida politica e strategica, che porterà la leader a tenere per Fratelli d’Italia le telecomunicazioni, i balneari, la rete unica. Così ha stabilito la premier, così devono accettare gli alleati. Nel frattempo, un uomo di fiducia della presidente del Consiglio come Raffaele Fitto ha in mano la regia del Recovery, assieme al gigantesco nodo dei fondi di coesione europea.
Non che tutto stia filando liscio, anzi: la distribuzione delle deleghe doveva essere lampo, e invece viene rimandata di settimana in settimana. Tra i pochissimi a darle con prontezza, soltanto i ministri di Difesa ed Esteri, Guido Crosetto e Antonio Tajani. Per gli altri dicasteri, invece, anche questa volta se ne riparla la prossima. Gli effetti, nei ministeri, sono pesanti. Perché tutti lamentano ritardi, sospettano manovre, vivono in bilico. E osservano la premier fare incetta di caselle chiave.
Il più “carico” è Alfredo Mantovano, che detiene per volere di Meloni le deleghe ai Servizi e alla Cybersicurezza, ma anche quella al contrasto alla Droga. Un compito che affronterà partendo da posizioni molto rigide e ostili a ogni forma di depenalizzazione. Sempre a Mantovano toccherà anche svolgere le attività di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri inerenti alla gestione amministrativa del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali, della Corte dei conti, dell’Avvocatura dello Stato, nonché degli altri organi ed enti che alla Presidenza fanno capo.
Ma il vero colpo grosso spetta ad Adolfo Urso. A lui, la premier garantirà la gestione di due dossier decisivi: le Politiche industriali e le Telecomunicazioni. Che, dunque, saranno off limits per Valentino Valentini, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi. Il terreno è ovviamente scivoloso, visto gli interessi del Cavaliere sul fronte delle televisioni. In questo senso, Meloni è stata molto chiara fin dall’inizio: il tema non esiste, non c’è alcuna possibilità di consegnare a Forza Italia questa delega. A Valentini la magra consolazione di gestire le deleghe estere delle Camere di commercio e la lotta alla contraffazione. Ma non basta. Fratelli d’Italia gestirà anche il tema cruciale della Rete unica. Un dossier al quale lavorerà in prima battuta Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In coordinamento con lo stesso Urso e con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Anche in questo caso, nessuno spazio a un esponente di FI.