Rileviamo, per la prima volta dalla discesa in campo ufficiale, la Lista Monti. Il risultato è già un buon 8%. A pagare sono in prima battuta gli alleati, a seguire il CDX ed il CSX. Razziato il M5S (probabilmente non direttamente).
La nostra visuale è che si stia ripetendo un film già visto, quello del 2006, infatti, ora come allora si arriva da un periodo di bassa popolarità del CDX, che è, nei sondaggi (e nelle recenti amministrative, vedi 2011 e 2012) estremamente penalizzato. Il primo motivo è da ricercarsi nell'astensione, tutt'ora solamente il 50-60% del campione intervistato nei sondaggi si esprime ma alla fine voterà almeno il 70% degli aventi diritto e non è possibile trascurare questa componente che potrebbe rivelarsi decisiva.
Questi elettori stanno rientrando ora in gioco e sono principalmente elettori del campo "moderato", perché il PD, grazie alla Primarie, ha già stimolato il ritorno di quelle sacche di incertezza che inevitabilmente, lontano dalla campagne elettorali, emergono intorno ai partiti. Di qui la crescita del PD nei sondaggi degli ultimi mesi, PD che ora continua a tenere bene ma che viene lentamente eroso dal ritorno degli elettori di area moderata.