Mauro Reggiani

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Giungono voci sempre più persistenti che le operazioni di archiviazione presso la nuova associazione siano "meravigliose".
Opere con autentica Caramel (a cui fu demandato proprio dalla nipote tale compito) riconosciute come false, stessa fine opere con a corredo l'archivio della figlia Virginia; alcune opere con a corredo anche i certificati di autenticità delle più note case d'asta italiana.........ma non finisce qui, meraviglia delle meraviglie tutte le opere ritenute false sono state sequestrate dal nucleo a tutela del patrimonio cultura e tutto questo in assenza di qualsivoglia reato visto che i poveri proprietari volevano "solo" archiviare.........
P.s. questa non è una favola. Qualcuno li fermi!!!!!!!!!!!!!!!!! :censored:
 
e questo diritto d'autore, mi sa che la legge è da modificare.
Parlane con Biagio, vedrai che per lui è tutto sotto controllo, l'archivio fa bene il suo lavoro, etc.
 
Macho678 che ha iniziato questo 3d se ben ricordo è figlio o nipote comunque parente!
Provate a rivolgervi a lui o vediamo se vi risponde
 

Allegati

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Arrivatomi oggi dalla Cardelli e Fontana:


In qualità di membro dell'Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani vi segnalo la seguente notizia:

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, a conclusione di una lunga e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha accertato l’esistenza di un gruppo criminale, composto da mercanti d’arte, collezionisti e speculatori occasionali, avente ramificazioni in tutta Italia, che aveva creato una pervasiva rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d’arte false e/o contraffatte, attribuite al maestro Mauro Reggiani (Nonantola 1897 – Milano 1980), uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia.

Le investigazioni, iniziate nel 2019, grazie alla segnalazione dell’Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani che denunciava un’insolita e continua richiesta di verifica di autentiche di dipinti, hanno permesso di accertare che opere falsamente attribuite all’artista venivano immesse sul mercato nazionale grazie alla complicità di gallerie, collezionisti privati e mercanti d’arte, prevalentemente attraverso l’utilizzo di piattaforme “e-commerce”, eludendo così le norme vigenti sull’esercizio del commercio. Il ruolo fondamentale della compagine criminale, veniva svolto da un mercante abruzzese che, attraverso una serie di intermediari su tutto il territorio nazionale, aveva messo in circolazione un numero indefinito di beni d’arte falsi.
Le opere, risultate copie di dipinti autentici, erano riproduzioni estrapolate dal catalogo generale delle opere di Mauro Reggiani, pubblicato in bianco e nero negli anni ’90 geometricamente identiche a quelle catalogate, ma con colorazioni diverse da quelle originali. Determinante ausilio alle indagini è stato fornito dall’Associazione Reggiani, costituitasi nel 2019, che eseguiva expertise su tutte le opere sequestrate, accertandone la non autenticità.
Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro.
Le opere sono state sequestrate in varie provincie di tutto il territorio nazionale con la collaborazione dell’Arma territoriale e dei Nuclei TPC territorialmente competenti.
Sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 23 persone coinvolte a vario titolo nella ricettazione (648 C.P.) e per aver posto in circolazione opere d’arte false/contraffate (178 D.lgs. 42/2004).

Michele Fuoco, della Gazzetta di Modena, ha sentito Maura Simion, nipote di Mauro Reggiani:

Sono stata contattata nel 2018 dai Carabinieri Tutela Belle Arti di Roma, Bari e altre città, perché c’erano in giro dei falsi. Mi ha chiamato anche il gallerista Cesare Cardelli di Sarzana che mi ha segnalato parecchi falsi. A quel punto ho fondato nel gennaio 2019 a Milano, con la critica d’arte Elena Pontiggia, l’Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani. E della commissione scientifica, addetta alla perizia dei dipinti, facciamo parte io, la studiosa Pontiggia, grande esperta di tutto il lavoro di mio nonno, e Cardelli anche lui qualificato conoscitore dell’arte astratta del Novecento, con alle spalle una lunga attività di gallerista.
Cosa è accaduto?
All’Associazione mi sono arrivate mail, foto di quadri che volevano essere autenticati. Gente che li ha comprati e cercavano di conoscere se l’opera era originale. Così quando trovavo i falsi, tramite le mail che mi inviavano o nelle aste, li segnalavo ai Carabinieri.
Ma anche nelle aste vendevano quadri falsi?
E’ possibile, perché i quadri sono spesso accompagnati da “autentiche” anch’esse false. E quindi i responsabili delle aste li prendono per opere buone.
E’ un lavoro non facile il vostro, nel momento di decidere sull’autenticità o falsità dell’opera?
Abbiamo un archivio, ben organizzato. Mia madre Virgilia era estremamente precisa, teneva tutto, molto aggiornato, scopriva immediatamente i falsi. Alcuni falsi erano copie di quadri già esistenti, altri del tutto inventati.
Sua madre che, tra l’altro, aveva lasciato la professione di medico, per occuparsi di ciò che il padre aveva lasciato, ha voluto pubblicare, nel 1990, un monumentale volume, a cura di Luciano Caramel, che costituisse tutta l’attività del genitore e, quindi un “antidoto” contro i falsari…
E’ il catalogo generale delle pitture. Essendo stato pubblicato nel 1990, alcune opere importanti sono saltate fuori, dopo questa data.
E i danni ricevuti dai collezionisti?
Quelli venduti dalle aste vengono rimborsati, per altri ci sono delle difficoltà, soprattutto se qualcuno ha comprato l’opera senza ricevuta. Bisogna poi vedere se tutti faranno denuncia ai carabinieri.
Pare che i falsari prendano dai cataloghi le strutture geometriche delle opere e poi intervengano con il colore…
I fattori della non autenticità sono tanti, come l’esecuzione, Ma il rischio maggiore è sempre quello di copiare un quadro esistente. Copiano non solo dal catalogo generale, ma anche da altri cataloghi, in quanto mio nonno ha fatto molte mostre di rilievo internazionale. Talvolta copiano un pezzetto del quadro e poi fanno delle piccole modifiche.
Allora cosa può fare l’Associazione?
Segnaliamo tutto ai Carabinieri che sequestrano le opere. Visto che di quadri di Mauro Reggiani ce ne sono parecchi in giro, consigliamo ai collezionisti, prima di acquistare un’opera, di rivolgersi all’Associazione.


Ci auguriamo che questo possa essere un passo decisivo per la tutela dell'artista e del mercato delle sue opere.
Un cordiale saluto
Cesare Cardelli
 
Bisognerebbe chiederlo alla nipote di Reggiani. Credo (ma in questo non sono molto ferrato) che alcuni anni fa sia stata modificata la legge che regolava la responsabilità sulla vendita di opere false da parte di operatori di mercato. Così, a naso, non vedo molte possibilità di rimborso. Spero di sbagliarmi per chi ha subito le varie truffe.
 
mi sembra che l'archivio stia facendo un gran lavoro, bravi continuate!
 
Ringraziamo sentitamente i mercanti che si sono prestati a questa operazione distruggendo ancora una volta un pezzo di credibilità del mercato dei nostri artisti del 900.

Complimenti.
 
Chi deve rimborsare cosa scusa? Chi dovrebbe rimborsare l'archivio?
 
Chi deve rimborsare cosa scusa? Chi dovrebbe rimborsare l'archivio?

leggi l'intervista della pagina precedente a questa, dove hanno dichiarato:
"E i danni ricevuti dai collezionisti?
Quelli venduti dalle aste vengono rimborsati, per altri ci sono delle difficoltà, soprattutto se qualcuno ha comprato l’opera senza ricevuta. Bisogna poi vedere se tutti faranno denuncia ai carabinieri."

:mmmm::mmmm:
 
Rimborsati dalle case d'asta che hanno messo in vendita dei falsi, non di certo rimborsati dall'archivio che nelle transazioni commerciali non c'entra nulla.
Stiamo parlando, se non sono rincitrullito, di quadri falsi venduti da mercanti, case d'aste e traffichini e senza autentica dell'archivio.
 
Chi compra senza uno straccio di ricevuta, gli sta solo bene se non lo rimborsano.
 
Però io non sono un avvocato...

"Nel caso di vendita di opere d’arte false, fra le varie sfumature delle Pronunce dei tribunali non raramente divergenti, emerge in generale che può essere richiesto l’annullamento del contratto per errore o la risoluzione dello stesso per inadempimento del venditore, che avrà venduto “aliud pro alio”, il quale, se ha rilasciato garanzia di autenticità potrà essere chiamato alla restituzione del prezzo, oltre i danni, entro 10 anni dalla data del contratto mentre, se non ha garantito espressamente l’autenticità, potrà essere citato dal compratore per vizio di consenso con diritto al rimborso del prezzo e delle spese entro 5 anni dalla scoperta del falso. In caso di controversie i principali Enti di mediazione onde evitare di chiamare in causa la Giustizia sono la “World intellectual Property Organization”, che opera altresì attraverso “l’International Council of Museums”, “la Corte di Arbitrato sull’Arte dell’Aja” (operante dal 2018) e, primariamente in Italia “l’ADR Arte e Opere della Camera Arbitrale” di Milano."
 
Rimborsati dalle case d'asta che hanno messo in vendita dei falsi, non di certo rimborsati dall'archivio che nelle transazioni commerciali non c'entra nulla.
Stiamo parlando, se non sono rincitrullito, di quadri falsi venduti da mercanti, case d'aste e traffichini e senza autentica dell'archivio.

ah ok,

allora staremo a vedere se le case d'asta rimborseranno ... non ho mai capito quali responsabilità abbiano ... non credo al pari di un gallerista, ma potrei sbagliarmi eh
 
ah ok,

allora staremo a vedere se le case d'asta rimborseranno ... non ho mai capito quali responsabilità abbiano ... non credo al pari di un gallerista, ma potrei sbagliarmi eh

Questo non te lo so dire, probabilmente hanno una responsabilita' avendo intermediato dei quadri falsi...dipende dalla legislazione e dai contratti tra loro e le altre parti in gioco.
Ti sei chiesto perchè quasi nessuna casa d'asta (forse 1 o 2 in Italia, non di piu') rilascia un certificato di autenticità dell'opera venduta?
E qui ancora che si parla di fare affari dal traffichino, affari nel sottobosco, affari in asta...ecco il risultato.
 
.... ......... E qui ancora che si parla di fare affari dal traffichino, affari nel sottobosco, affari in asta...ecco il risultato.

appunto e poi in tanti si pavoneggiano di aver preso opere a prezzo basso, e si ritrovano le croste e manco la firma autentica....
per questo tante volte mi son chiesto chissà le opere che hanno costoro?!!!
 
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