Ho raccolto ulteriori elementi e scrivo qui a beneficio di tutte le persone interessate quello che sono riuscito a capire e i vantaggi che le polizze assicurative offrono per questo tip di investimenti se confrontate agli ETF (magari quando poi farò la scelta finale riassumo tutti i ragionamenti su un post dedicato Polizza TFM vs. investimenti in ETF).
Poi quale sia il valore di questi vantaggi lo lascio definire a ognuno di voi.
In caso di aziende non a socio unico la scelta della polizza direi che è quasi obbligata in quanto investendo in ETF le plusvalenze poi sarebbero da dividere tra tutti i soci e non rimarrebbero solo all'amministratore.
Alcune polizze possono essere costruite con ETF (invece che con fondi).
Vantaggi economici
- Minore tassazione finale delle plusvalenze (nel caso di investimento in ETF le plusvalenze pagano prima IRES+IRAP e poi il 26% se distribuite come utili, nel caso di polizza si pagano sono le imposte sostitutive del 12,5/26% con possibilità di ottimizzazione a fine anno swicthando su obbligazionario)
- Posticipazione pagamento imposta di bollo
- Posticipazione pagamento imposte su plusvalenze (vengono tutte conteggiate a chiusura della polizza, nel caso di )
- Minori costi commercialista e altri oneri (no codice LEI, no costi broker, ...)
Altri vantaggi non economici
- Impignorabilità e insequestrabilità (salvo casi molto particolari
- Esenzione fiscale in caso di successione
- Supporto consulente nella scelta dei fondi (= risparmio di tempo)
Come scritto prima se conoscete polizze unit linked non troppo costose o comunque migliori di quella Mediolanum segnalatemelo. Al momento sto valutando la Eurovita Welcome Bonus.
Perdonami, non ti ho più risposto perché non ho avuto tempo, ma ci sono un po' di errori in quello che dici (motivo per cui ti consiglio di farti seguire da un commercialista)
Partiamo dal più grande: il TFM è strettamente un accantonamento a riserve contabile, per tanto (come dicevo anche nel post) l'azienda (che abbia uno o cento soci) non è tenuto a investirlo, ma è tenuto a darti il suo valore nominale nel momento in cui cesserà il tuo rapporto. Tutte le plus o minus che genera sono dell'azienda, non del titolare del TFM.
Al momento di pagartelo per altro potrebbe anche non averlo più liquido in quel momento. Allo stesso modo se lei decide di investirlo e perde tutto dovrà comunque dartelo (puoi chiederne il fallimento nel caso) come al contrario se lei, e ripeto, sempre per suo insindacabile giudizio, con quegli accantonamenti ci genera un profitto di 10 milioni di euro, i rimanenti 9 sono plusvalenza dell'azienda e nulla dovrà al beneficiario di quel TFM, in quanto appunto è solo una riserva contabile.
Questo vale a prescindere dal tipo di investimento che lei fa (etf, azioni, obbligazioni, polizze, ecc)
Punto 2 - minore tassazione.
La tassazione è identica, in quanto l'azienda è lordista, indi se io compro un etf che pago 100 e lo vendo a 200 la banca mi accredita 200 e lascia a me azienda l'onere di dichiararlo in bilancio.
Stessa cosa capita se faccio una polizza tutta fondi che sottoscrivo a 100 e rimborso a 200.
Punto 3 - Posticipare imposta di bollo
Si, le polizze la pagano alla fine, ma non è chissà che vantaggio.
Punto 4 - posticipare plusvalenze
Come dicevo l'azienda è lordista e se non finanziaria può valutare al costo storico, indi se vuoi anche un ETF lo puoi tassare solo alla vendita (come funziona per altro qualsiasi etf ad accumulo anche per un privato)
Punto 5 - costi commercialita
Non ci sono grandi costi, in quanto fai una registrazione per caricare e una per scaricare dopo x anni.
Fineco se compri 1.000.000 di un etf ti fa boh, 10 euro di commissioni, ben diverso da costi ricorrenti di una polizza che per tagli grossi ormai sotto l'1,5% è difficile andare (e sarebbero 15.000 all'anno trattenuti dai tuoi rendimenti)
I vantaggi non economici qua, in caso di aziende, andrebbero visti bene in quanto personalmente non ho mai dato valore alla non pignorabilità, l'esenzione fiscale su un polizza aziendale non ha senso e credo ci sia anche un tema di riciclaggio e "legalità" (l'intestatorio della polizza chi é? l'azienda? e come fa a morire? e il beneficiario perché tu? e gli altri soci non dicono nulla?).
Per altro in tema successorio in pochi lo sanno, ma se uno eredita un etf (intestato a privato) comprato a 100 che ora vale 200, pagherà si il 4% (mettiamo caso sia un figlio e oltre franchigia) sul totale di 200, ma non paga la plusvalenza, indi l'erede se lo ritrova in carico a 192. Se fosse una polizza all'erede liquiderebbero 174 (100 di capitale, e 74 che è la plusvalenza meno la tassazione).
Sul supporto del consulente si apre un mondo in cui si sono spesi topic su topic....
Ovviamente poi fai come meglio credi, ma se il tuo scopo è che ti vuoi creare un TFM e la tua azienda è in grado di monetizzarlo anno per anno io lo investirei in qualcosa che, almeno nominalmente, sono sicuro che a scadenza mi faccia trovare l'ammontare che devo versare all'amministratore (ad esempio un ETF su obbligazione europee inflation linked ad accumulazione, o una ramo primo se esiste).
Detto questo avere investimenti sulla società a mio parere non da vantaggi, ma può solo creare menate.
Sulla mia io sono "costretto" ad avere degli investimenti, perché ho una società che genera moltissima cassa e che ha circa x euro di riserve di rivalutazione che non sono distribuibili salvo pagarci una tassazione importante in quanto frutto di alcune rivalutazioni agevolate. Per tanto o mi tengo questi x euro liquidi sul conto o li investo, perché distribuirle ora mi costa un sacco (aspetto un affrancamento straordinario agevolate, che ogni tot legislature lo stato tira fuori) e non ho modo di impiegarle in maniera più profittevole nel mio core business.
Nel mio caso io ho avuto la fortuna di sottoscrivere delle polizze di ramo primo, che rendono poco, ma costantemente positivo, ma ti assicuro che se potessi quelle riserve le distribuirei subito e le investirei in maniera più rischiosa personalmente (dove non rischio magari di contabilizzare una perdita che mi manda il bilancio in rosso).
Spero sia più chiaro, ma segui il consiglio iniziale: trova un commercialista preparato e non ascoltare i "consulenti" in quanto a loro interessa solo venderti la polizza, non farti ottimizzazione fiscale.