Mediolanum MyLife e consiglio fondi

In realtà a me risulta che sia deducibile il TFM…
In base all’art. 105, co. 4, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi TUIR “gli accantonamenti annuali relativi all’indennità di fine mandato sono deducibili per competenza, in misura corrispondente alla quota maturata nell’esercizio”.

Ma questo lo davo per scontato, è un costo come tanti.
Intendevo che non ha nessun tipo di “incentivo” addizionale investirlo in un’assicurazione piuttosto che lasciarlo liquido, metterlo in etf o qualsiasi altra cosa.
 
Quelle indicate sono le spese correnti.
Le spese correnti includono (copio e incollo da prospetto): "Sono costituite dalla somma della commissione di gestione annua e delle spese aggiuntive associate alla gestione del fondo, quali costi di carattere legale, contabile e di custodia del patrimonio ed eventuali commissioni di distribuzione".

Quello che mi spaventa di più è che nelle spese correnti non sono presenti le commissioni di performance (ed è notorio il folkloristico metodo che Mediolanum utilizza per calcolarle)…
 
Insomma, sembra di capire che anche qui basta un LifeStrategy… 😜
 
Le polizze già hanno poco senso da privato, per la società non hanno proprio nessun senso, a meno che tu faccia un ramo primo puro o, come dice Bowman, una ramo quinto.

Essendo non competente in materia di polizze non conoscevo il ramo V, qualcuno di voi ha contatti o prospetti di polizze ramo V?

Altro capitolo sarebbe perché ti vuoi dare un TFM, che anche quello ha ben poco senso (se l'azienda è tua).

I vantaggi principali sono ritardare l'imposizione IERS/IRAP e soprattutto applicare la tassazione separata invece di IRES+IRAP+tassazione sui dividendi (quindi con un notevole risparmio).
 
Quelle indicate sono le spese correnti.
Le spese correnti includono (copio e incollo da prospetto): "Sono costituite dalla somma della commissione di gestione annua e delle spese aggiuntive associate alla gestione del fondo, quali costi di carattere legale, contabile e di custodia del patrimonio ed eventuali commissioni di distribuzione".

I costi dei fondi sottostanti non ci sono, che poi è il motivo per cui si utilizzano i fondi-di-fondi per incrementare i costi.

I rebates nelle unit linked hanno un meccanismo assolutamente svantaggioso e pro-gestore. Essenzialmente a periodicità stretta (solitamente mensilmente o al massimo trimestralmente) alcune QUOTE dei fondi in polizza vengono disinvestite e pagate alla filiera (quindi banca collocatrice, società assicurativa gestore, società di gestione del fondo sottostante). A cadenze molto più rade (solitamente annualmente) si fa il conto di quante di queste commissioni sono arrivate a livello provvigionale a chi colloca (quindi no oneri legali e tante altre fette delle spese fisse), da quelle una parte viene 'restituita' (rebate appunto), e spesso non è che ci possono 'ricomprare' nuove quote, ma io le ho viste spesso scontare (in altre polizze, eh) dalle future vendite di quote da effettuare successivamente (come un anticipo già pagato diciamo). In ogni caso 'ste polizze con commissioni atroci, fondi-di-fondi e rebates quando il mercato non dico scende, ma rimane piatto vanno giù a piombo, quando sale salgono un passettino alla volta.
la certezza è che una marea di soldi (secondo me su una cosa del genere 4-5% l'anno... ci vorrebbe rendiconto costi ed oneri, ma metto faccina che ride :D ) escono come un fiume dalle tasche del sottoscrittore.

Grazie per il chiarimento Bowman, ho scritto su questo forum proprio per aver aperto gli occhi prima di fare errori e non conoscevo il meccanismo del rebate.
 
In ogni caso per l'azienda, come scrivevo sopra, lavori da lordista, cioè quando vendi un etf la banca te lo accredita al lordo delle tasse, in quanto poi la tassazione la pagherai dichiarandolo in bilancio.
Indi una società compensa plus e minus, ma non solo degli etf che vende/compra, ma anche della sua gestione ordinaria.

Nel mio caso reale se compro etf per 100.000 euro e dopo 3 anni li vendo a 130.000, la banca non mi fa da sostituito d'imposta, ma dichiarerò 30.000 in più di utili dervianti dalla gestione finanzaria e fine anno ci pagherò ires e irap come una qualsiasi componente di reddito positivo.
Al contrario se lo vendo a 70.000 euro, farò una minusvalenza di 30.000 che posso compensare con il normale utile che deriva dalla mia gestione ordinaria, se ovviamente chiudo l'anno in attivo, o riportare come perdita a nuovo.

Di fatto ti comporti come una gestione patrimoniale.

Su questo aspetto devo documentarmi un pò di più, avevo capito che in caso di polizza intestata a persona fisica la tassazione sarebbe stata differente e che ci fosse qualche vantaggio (su questo aspetto il consulente doveva farmi sapere).
Per gli ETF invece so che la tassazione funziona come tu hai descritto, mentre in caso di azioni specifiche ci sarebbe il grandissimo vantaggio della PEX (semplificando, tassazione IRES su solo il 5% delle plus per le azioni tenute per almeno 12 mesi). Ma a quel punto si dovrebbe fare stock picking e la gestione diventa molto più complessa.
 
Insomma, sembra di capire che anche qui basta un LifeStrategy… 😜

Avendo appurato che non c'è un problema di deducibilità in effetti non è una soluzione da escludere a priori. Devo capire meglio alcuni aspetti fiscali. Anche se per periodi così brevi (5-7 anni) una gestione più attiva non mi dispiacerebbe.
 
Ho raccolto ulteriori elementi e scrivo qui a beneficio di tutte le persone interessate quello che sono riuscito a capire e i vantaggi che le polizze assicurative offrono per questo tip di investimenti se confrontate agli ETF (magari quando poi farò la scelta finale riassumo tutti i ragionamenti su un post dedicato Polizza TFM vs. investimenti in ETF).
Poi quale sia il valore di questi vantaggi lo lascio definire a ognuno di voi.
In caso di aziende non a socio unico la scelta della polizza direi che è quasi obbligata in quanto investendo in ETF le plusvalenze poi sarebbero da dividere tra tutti i soci e non rimarrebbero solo all'amministratore.
Alcune polizze possono essere costruite con ETF (invece che con fondi).

Vantaggi economici
- Minore tassazione finale delle plusvalenze (nel caso di investimento in ETF le plusvalenze pagano prima IRES+IRAP e poi il 26% se distribuite come utili, nel caso di polizza si pagano sono le imposte sostitutive del 12,5/26% con possibilità di ottimizzazione a fine anno swicthando su obbligazionario)
- Posticipazione pagamento imposta di bollo
- Posticipazione pagamento imposte su plusvalenze (vengono tutte conteggiate a chiusura della polizza, nel caso di )
- Minori costi commercialista e altri oneri (no codice LEI, no costi broker, ...)

Altri vantaggi non economici
- Impignorabilità e insequestrabilità (salvo casi molto particolari
- Esenzione fiscale in caso di successione
- Supporto consulente nella scelta dei fondi (= risparmio di tempo)

Come scritto prima se conoscete polizze unit linked non troppo costose o comunque migliori di quella Mediolanum segnalatemelo. Al momento sto valutando la Eurovita Welcome Bonus.
 
Come scritto prima se conoscete polizze unit linked non troppo costose o comunque migliori di quella Mediolanum segnalatemelo. Al momento sto valutando la Eurovita Welcome Bonus.

Secondo me anzichè rivolgersi alle Banche-Assicurazioni (tipo quella di cui sopra che ti ha fatto la proposta e altre) dovresti rivolgerti ad una Assicurazione "pura"(che fa solo assicurazione e non banca), magari potrebbero provare la soluzione più confacente alle esigenze e forse te la possono costruire personalizzata.
Ora per la eurovita welcome bonus, vedi (dal post 13) se è questa la polizza o meno in questa discussione, allego link
Lista Polizze da evitare
Se lo è hai già qualche risposta, se non lo è non considerare il link.
 
Ho raccolto ulteriori elementi e scrivo qui a beneficio di tutte le persone interessate quello che sono riuscito a capire e i vantaggi che le polizze assicurative offrono per questo tip di investimenti se confrontate agli ETF (magari quando poi farò la scelta finale riassumo tutti i ragionamenti su un post dedicato Polizza TFM vs. investimenti in ETF).
Poi quale sia il valore di questi vantaggi lo lascio definire a ognuno di voi.
In caso di aziende non a socio unico la scelta della polizza direi che è quasi obbligata in quanto investendo in ETF le plusvalenze poi sarebbero da dividere tra tutti i soci e non rimarrebbero solo all'amministratore.
Alcune polizze possono essere costruite con ETF (invece che con fondi).

Vantaggi economici
- Minore tassazione finale delle plusvalenze (nel caso di investimento in ETF le plusvalenze pagano prima IRES+IRAP e poi il 26% se distribuite come utili, nel caso di polizza si pagano sono le imposte sostitutive del 12,5/26% con possibilità di ottimizzazione a fine anno swicthando su obbligazionario)
- Posticipazione pagamento imposta di bollo
- Posticipazione pagamento imposte su plusvalenze (vengono tutte conteggiate a chiusura della polizza, nel caso di )
- Minori costi commercialista e altri oneri (no codice LEI, no costi broker, ...)

Altri vantaggi non economici
- Impignorabilità e insequestrabilità (salvo casi molto particolari
- Esenzione fiscale in caso di successione
- Supporto consulente nella scelta dei fondi (= risparmio di tempo)

Come scritto prima se conoscete polizze unit linked non troppo costose o comunque migliori di quella Mediolanum segnalatemelo. Al momento sto valutando la Eurovita Welcome Bonus.

Perdonami, non ti ho più risposto perché non ho avuto tempo, ma ci sono un po' di errori in quello che dici (motivo per cui ti consiglio di farti seguire da un commercialista)

Partiamo dal più grande: il TFM è strettamente un accantonamento a riserve contabile, per tanto (come dicevo anche nel post) l'azienda (che abbia uno o cento soci) non è tenuto a investirlo, ma è tenuto a darti il suo valore nominale nel momento in cui cesserà il tuo rapporto. Tutte le plus o minus che genera sono dell'azienda, non del titolare del TFM.

Al momento di pagartelo per altro potrebbe anche non averlo più liquido in quel momento. Allo stesso modo se lei decide di investirlo e perde tutto dovrà comunque dartelo (puoi chiederne il fallimento nel caso) come al contrario se lei, e ripeto, sempre per suo insindacabile giudizio, con quegli accantonamenti ci genera un profitto di 10 milioni di euro, i rimanenti 9 sono plusvalenza dell'azienda e nulla dovrà al beneficiario di quel TFM, in quanto appunto è solo una riserva contabile.
Questo vale a prescindere dal tipo di investimento che lei fa (etf, azioni, obbligazioni, polizze, ecc)

Punto 2 - minore tassazione.

La tassazione è identica, in quanto l'azienda è lordista, indi se io compro un etf che pago 100 e lo vendo a 200 la banca mi accredita 200 e lascia a me azienda l'onere di dichiararlo in bilancio.
Stessa cosa capita se faccio una polizza tutta fondi che sottoscrivo a 100 e rimborso a 200.

Punto 3 - Posticipare imposta di bollo

Si, le polizze la pagano alla fine, ma non è chissà che vantaggio.

Punto 4 - posticipare plusvalenze

Come dicevo l'azienda è lordista e se non finanziaria può valutare al costo storico, indi se vuoi anche un ETF lo puoi tassare solo alla vendita (come funziona per altro qualsiasi etf ad accumulo anche per un privato)

Punto 5 - costi commercialita

Non ci sono grandi costi, in quanto fai una registrazione per caricare e una per scaricare dopo x anni.
Fineco se compri 1.000.000 di un etf ti fa boh, 10 euro di commissioni, ben diverso da costi ricorrenti di una polizza che per tagli grossi ormai sotto l'1,5% è difficile andare (e sarebbero 15.000 all'anno trattenuti dai tuoi rendimenti)

I vantaggi non economici qua, in caso di aziende, andrebbero visti bene in quanto personalmente non ho mai dato valore alla non pignorabilità, l'esenzione fiscale su un polizza aziendale non ha senso e credo ci sia anche un tema di riciclaggio e "legalità" (l'intestatorio della polizza chi é? l'azienda? e come fa a morire? e il beneficiario perché tu? e gli altri soci non dicono nulla?).
Per altro in tema successorio in pochi lo sanno, ma se uno eredita un etf (intestato a privato) comprato a 100 che ora vale 200, pagherà si il 4% (mettiamo caso sia un figlio e oltre franchigia) sul totale di 200, ma non paga la plusvalenza, indi l'erede se lo ritrova in carico a 192. Se fosse una polizza all'erede liquiderebbero 174 (100 di capitale, e 74 che è la plusvalenza meno la tassazione).
Sul supporto del consulente si apre un mondo in cui si sono spesi topic su topic....

Ovviamente poi fai come meglio credi, ma se il tuo scopo è che ti vuoi creare un TFM e la tua azienda è in grado di monetizzarlo anno per anno io lo investirei in qualcosa che, almeno nominalmente, sono sicuro che a scadenza mi faccia trovare l'ammontare che devo versare all'amministratore (ad esempio un ETF su obbligazione europee inflation linked ad accumulazione, o una ramo primo se esiste).

Detto questo avere investimenti sulla società a mio parere non da vantaggi, ma può solo creare menate.
Sulla mia io sono "costretto" ad avere degli investimenti, perché ho una società che genera moltissima cassa e che ha circa x euro di riserve di rivalutazione che non sono distribuibili salvo pagarci una tassazione importante in quanto frutto di alcune rivalutazioni agevolate. Per tanto o mi tengo questi x euro liquidi sul conto o li investo, perché distribuirle ora mi costa un sacco (aspetto un affrancamento straordinario agevolate, che ogni tot legislature lo stato tira fuori) e non ho modo di impiegarle in maniera più profittevole nel mio core business.
Nel mio caso io ho avuto la fortuna di sottoscrivere delle polizze di ramo primo, che rendono poco, ma costantemente positivo, ma ti assicuro che se potessi quelle riserve le distribuirei subito e le investirei in maniera più rischiosa personalmente (dove non rischio magari di contabilizzare una perdita che mi manda il bilancio in rosso).

Spero sia più chiaro, ma segui il consiglio iniziale: trova un commercialista preparato e non ascoltare i "consulenti" in quanto a loro interessa solo venderti la polizza, non farti ottimizzazione fiscale.
 
Esistono numerose soluzioni tramite broker specializzati con costi ben inferiori ai tradizionali prodotti come quelli offerti da Mediolanum o Eurovita ed ampia personalizzazione dei sottostanti.
 
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