Mercato immobiliare: i prezzi non scontano effetto Covid

A Milano in alcune zone fai che il 90% è dato dai lavoratori. E tra colazioni e pranzi secondo me il fatturato non è secondario all'aperitivo, tra l'altro anche quello notevolmente ridimensionato. Certo nei centri piccoli si sente meno ma anche il cliente abituale al bar ci va una volta in meno.

a milano tutto un botto sono venuti a mancare:
- Turisti
- Studenti universitari
- Smart worker del sud

Secondo me attualmente c'è meno della metà della gente rispetto a luglio scorso.
 
Va bene che i lavoratori ormai non vanno più di moda e non li caga mai nessuno anche se pagano 3/4 delle tasse di questo scalcinato paese con l'IRPEF, ma a Milano mancano in primis proprio loro. Gli "smart worker del sud" non so che categoria possano rappresentare, a parte gli insegnanti non di ruolo...
 
Va bene che i lavoratori ormai non vanno più di moda e non li caga mai nessuno anche se pagano 3/4 delle tasse di questo scalcinato paese con l'IRPEF, ma a Milano mancano in primis proprio loro. Gli "smart worker del sud" non so che categoria possano rappresentare, a parte gli insegnanti non di ruolo...

tutte le persone che vengono dalle regioni del sud e lavorano nelle aziende di servizi. io in tutte le aziende dove ho lavorato ogni 10 colleghi almeno 7 non erano di Milano.

questa categoria di persone è tornata tutta al sud.
 
A Milano in alcune zone fai che il 90% è dato dai lavoratori. E tra colazioni e pranzi secondo me il fatturato non è secondario all'aperitivo, tra l'altro anche quello notevolmente ridimensionato. Certo nei centri piccoli si sente meno ma anche il cliente abituale al bar ci va una volta in meno.

In pratica stiamo dicendo la stessa cosa. :)
 
a milano tutto un botto sono venuti a mancare:
- Turisti
- Studenti universitari
- Smart worker del sud

Secondo me attualmente c'è meno della metà della gente rispetto a luglio scorso.

Stesso discorso per Roma, con mille problematiche in più. Anzi a Roma saremo sul 30% della gente. Sono felici solo gli statali che lavorano dalle seconde case.

Siamo a tratti nel semideserto, un lunghissimo ferragosto, la stagnazione sociale, economica e civile.

I volti timorosi e depressi di chi lavora al pubblico valgono molto di più dei commenti in malafede dei numerosi e tristi rialzisti del mattone che scrivevano stronxxx nei mesi scorsi dal divano.

Sara’ un disastro, mi dispiace.
 
tutte le persone che vengono dalle regioni del sud e lavorano nelle aziende di servizi. io in tutte le aziende dove ho lavorato ogni 10 colleghi almeno 7 non erano di Milano.
questa categoria di persone è tornata tutta al sud.

Permetti che la tua esperienza è quantomeno relativa...
 
Stesso discorso per Roma, con mille problematiche in più. Anzi a Roma saremo sul 30% della gente. Sono felici solo gli statali che lavorano dalle seconde case.

Siamo a tratti nel semideserto, un lunghissimo ferragosto, la stagnazione sociale, economica e civile.

I volti timorosi e depressi di chi lavora al pubblico valgono molto di più dei commenti in malafede dei numerosi e tristi rialzisti del mattone che scrivevano stronxxx nei mesi scorsi dal divano.

Sara’ un disastro, mi dispiace.

Io la salute dell'economia, la vedo dal numero dei negozi sfitti,col cartello vendesi_affittasi,e dai cartelli chiusura attività,e qui da me,anche nelle migliori vie del commercio ,è uno stillicidio di negozi chiusi.....
 
al momento la vera crisi non si e' ancora sentita per tanti,ma un grande crollo io non lo vedo,come dicevo a marzo i prossimi anni potrebbe essere un 20% il calo ma molto probabilmente solo su immobili di medio/basso livello,mentre per alto livello potrebbe essere il contrario
 
Le vostre testimonianze sono corrette, quello che volevo dire è che il percepito di crisi al momento non è diffuso perché banalmente il conto si deve ancora pagare.
Io non ho dubbi sul fatto che il covid abbia effetti nefasti sull'economia.

E' chiaro che le strade e gli esercenti siano più vuoti: non ci sono turisti e c'è in auge lo SW per cui le persone in giro saranno meno della metà.
Da vedere è quant'è la resistenza delle attività in queste condizioni, solo dopo si potranno vedere gli effetti immobiliari secondo me.
In effetti non ce ne rendiamo conto, ma -13% del PIL avrà effetti devastanti sull'economia reale del futuro prossimo.

Discutiamo tanto di smart working, ma quest'ultimo invece creerà una variazione solo nel lungo periodo.

Lo smart non sarà adottato da tutti a partire dal prima settembre, ma in maniera scaglionata e progressiva (prima 1 giorno a settimana, poi dopo un anno magari si amplia, etc ) e gli effetti saranno a catena "lenta" (qualche trasferimento provincia/città in meno il primo anno, poi altrettanti il secondo e così via).

La crisi invece potrebbe avere effetti immediati. Chi ha visto un calo di fatturato -50% questo inverno , potrebbe decidere di non mandare il figlio a studiare fuori sede nell'anno accademico 2020/21, e così via.

Probabilmente dall'autunno si capirà davvero il destino dell'economia nazionale e poi dell'immobiliare.
 
Lascia perdere i residenti del comune di Milano. Milano è città metropolitana non solo sulla carta.
Ma addirittura che 7/10 siano lavoratori "fuori sede" del sud lo trovo semplicemente assurdo. 5/10 arrivano dalla provincia di Milano e Monza, 1/10 dal resto della regione e limitrofi (Novara) e forse, dico FORSE, 1/10 è un pendolare con residenza al sud.
 
Dalla mia esperienza un buon 50% dei colleghi era di fuori regione, in accenture molti più immigrati di altre regioni del nord mentre nella prima azienda in cui ho lavorato i fuori sede erano quasi tutti meridionali (ma era un lavoro di livello più basso)
 
Probabilmente dall'autunno si capirà davvero il destino dell'economia nazionale e poi dell'immobiliare.

concordo in pieno, vedremo il terzo e quarto trimestre e soprattutto quando toglieranno il blocco dei licenziamenti.....se i prezzi sconteranno lo crisi lo vedremo forse nel 2021 io personalmente sono convinto che solo certe tipologie di immobili avranno un calo del prezzo appartamenti senza sfogo esterno, di medie dimensioni
 
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