Metodo dcf e bancari

Ivan787

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Ciao a tutti,
Mi sto avvicinando al metodo dcf per la valutazione delle aziende, con l'obiettivo di selezionare quelle che reputo migliori per investirci in ottica medio/lungo periodo.
Leggendo vari testi relativi a questo metodo e al Financial modeling trovo pareri contrastanti riguardo l'efficacia del metodo dcf per valutare le banche. C'è chi sostiene sia meglio applicare un DDM.
Che ne pensate?

Ciao
 
Ciao a tutti,
Mi sto avvicinando al metodo dcf per la valutazione delle aziende, con l'obiettivo di selezionare quelle che reputo migliori per investirci in ottica medio/lungo periodo.
Leggendo vari testi relativi a questo metodo e al Financial modeling trovo pareri contrastanti riguardo l'efficacia del metodo dcf per valutare le banche. C'è chi sostiene sia meglio applicare un DDM.
Che ne pensate?

Ciao

Scusa, mi ricorderesti la differenza? E quali tesi portano i testi a sostegno dei loro pareri?
 
Scusa, mi ricorderesti la differenza? E quali tesi portano i testi a sostegno dei loro pareri?
La differenza principale risiede nel fatto che il DDM utilizza i dividendi per calcolare il valore d'impresa, il dcf usa i flussi di cassa. Io ho sempre cercato di usare il dcf perché l'ipotesi di crescita regolare del dividendo che fa Gordon non l'ho mai trovata troppo realistica.

LUISS e Bocconi affermano che per le banche e assicurazioni il concetto è differente, in quanto (semplifichi) non vendono prodotti ma soldi e incassano su interessi. Ciò si traduce in una serie di conseguenze:
- separare attività operative e finanziarie non è possibile e il concetto di free cash flow non è applicabile.
-ebitda è complicato in quanto gli interessi hanno ruolo primario sia in entrata che in uscita
- ci sono difficoltà evidenti nello stimare le vendite future perché una banca non ha vendite di beni ma prestiti e depositi.
- in ultimo dicono che per questi motivi è più importante l'equity value dell'Enterprise value.
 
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