Mir iii

mentre erdogan si scusa mille volte con lo Zio, abbiamo Stoltenberg che querulo dice che ' Londra rimane partner importante NATO'...


intanto, il Sole torna bianco

Il Sole torna in bianco! : Attivita Solare ( Solar Activity )

Da questa mattina il Sole torna a presentarsi completamente privo di macchie sul disco visibile.

Questo denota una debolezza davvero disarmante del campo magnetico solare, dovuto a sua volta dalla dinamo solare, quel processo fisico che genera il campo magnetico solare e che evidentemente negli anni precedenti non aveva prodotto magnetismo.

l Sidc ente mondiale ufficiale per la raccolta delle macchie solari oggi conta zero.

Il flusso solare, indice correlato alle macchie solari, ieri alle ore 23,00 (ultimo dato disponibile) risultava a 78.9, ancora in leggero calo rispetto al giorno precedente alla stessa ora, quando era risultato a 80.0 SFU.

Raggi X molto deboli, che rasentano la classe A, in questo momento sono a A 9.2 mentre i protoni risultano piatti.

Tutti gli altri indici solari risultano mediamente bassi!

un Sole freddo che non scalda, notevole

RA comincia ad averne piene le balle, di ciclo in ciclo andiamo verso la micro glaciazione

altro che riscaldamento globale...
 
www.attivitasolare.com/1739-1740-crollo-delle-temperature/

Fu un evento così importante da interessare per molto tempo la stratosfera, in modo talmente e tanto importante da influenzare il clima globale.
Le temperature crollarono così tanto che che i fiumi irlandesi gelarono, i porti furono impraticabili come tutte le vie di comunicazione, impedendo l’importazione di grano.
Il gelo distrusse i raccolti di patate, e dal 20 al 30% della popolazione irlandese morì di freddo e di fame.
Il freddo colpì tutta l’Europa del Nord, ma è stato un disastro per l’Irlanda a causa della politica del tempo.
Il sole e la sua intensa attività, furono certamente alla base della repentina impennata delle temperature, di sicuro i vulcani (eruzioni minori si verificarono altrove) crearono le condizioni ideali per il raffreddamento dell’Europa del Nord e la fame in estese aree del Regno Unito.
Questa esperienza svaluta, anche, alcune delle conclusioni a cui alcuni ricercatori vogliono giungere sfruttando i lavori del CERN: le eruzioni vulcaniche sono precedute, accompagnate e seguite da emissioni solfuree; secondo alcuni scienziati i composti dello zolfo impedirebbero la formazione degli agglomerati nuvolosi, fosse stato davvero così non avremmo assistito in passato a grandi epoche di gelo ed alluvioni.
Questa esperienza storica dovrebbe condurre, scienziati e politici lungimiranti, a riconsiderare le attuali assurde politiche energetiche ed alimentari: l’attività solare è ai minimi termini, i vulcani sono sempre più attivi, anche quelli in quiescenza da oltre 400 anni, ci sono le basi per analizzare dati certi e non per aggrapparsi a fantomatici e mai funzionali modelli matematici, potenzialmente letali per l’umanità intera.
 
il Sole Nero lo avremo verso il 2030

il Sole inizia adesso a ridurre la sua attività

Stanno tornando gli Dei Polari Siberiani, gli Immortali degli Antichi Ariya, i ' dirigenti degli altri pianeti...'

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...e-calera-possibile-mini-era-glaciale/1871279/


Studio sul clima: “Nel 2030 attività del sole calerà. Possibile mini era glaciale”

Secondo la professoressa Valentina Zharkova, l'attività solare potrebbe diminuire del 60%. Stando al modello della 'doppia dinamo', la diminuzione delle macchie solari provocherà una nuova fase di raffreddamento

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http://oggimedia.it/eventi-e-spetta...microglaciazione-la-terra-avra-i-brividi.html

Minimo di Maunder, attività solare e microglaciazione: la Terrà avrà i brividi?

Il sole determina le ere glaciali, e la prossima iniziera intorno al 2040. Anzi no, e gia in atto! - Meteo Web

Il sole determina le ere glaciali, e la prossima inizierà intorno al 2040. Anzi no, è già in atto!


 

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Ascensione di Romolo oggi, ossia Raffreddamento del Sole

Dal 2012, i poli si sono scambiati

prima il Vril che parte dal Sole Nero entrava nella Terra Cava dal Tibet e usciva nelle Ande

adesso entra dalle Ande ed esce in Siberia

l' inversione dei poli determina anche il Passaggio dal Mare alla Terra- dalla talassocrazia alla tellurocrazia, quindi dall' Impero dei Titani a quello degli Olimpi- e lo spostamento delle Linee Levi, il ' Respiro del Mondo', che vengono sentite muoversi da chi porta quel tale Antico Sangue

il ' Drago'- quello vero, cioè l' energia elettromagnetica del pianeta- striscia fuori da dove stava prima seguendo il Nuovo Ordine, cioè seguendo quelli che Juncker chiama ' i dirigenti degli altri pianeti', i Grandi Dei Stellari che ghiacciano il Mondo, il Sole Nero al seguito del Sole Bianco RA

AN.'.GELO, l' Antico Gelo Sidereo Stellare

Capite perché c' è una corsa alle regioni eurasiatiche mediorientali e africane, così come un riposizionamento nel Mediterraneo?

Perché quando i Signori arrivano, chi è dentro è dentro, e chi è fuori resta fuori

a gelarsi i cog.lioni

le regioni a Nord diverranno un' ecatombe

e allora si vedrà, chi sono veramente i Figli degli Dei che portano il loro Scettro Genetico

perché quelli saranno nel posto giusto al momento giusto e non verranno colpiti

e siccome in Germania lo sanno, si procurano l' Arca del Passaggio attaccandosi ai Romani

Sigma, gli ' Estranei' del Trono di Spade... il Re con la Corona di Spine Ghiacciate

l' Inverno Sta Arrivando

e anche ' Il Regno dell' Uomo'
 

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la Siberia diverrà temperata come l' ultima volta

per questo lo Zio regala terre da sviluppare in quelle zone

ci sono ancora 20 anni buoni buoni per sviluppare la Via della Seta come si deve

anche nel Mediterraneo
 
la Siberia diverrà temperata come l' ultima volta

per questo lo Zio regala terre da sviluppare in quelle zone

ci sono ancora 20 anni buoni buoni per sviluppare la Via della Seta come si deve

anche nel Mediterraneo

Se arriva una miniglaciazione la siberia diventerà tutto meno che temperata, diventerà gelata

ci spero in questa miniglaciazione, spero che intralci le attività umana al punto di estinguere o quasi questa orrida razza
 
il ' Drago'- quello vero, cioè l' energia elettromagnetica del pianeta- striscia fuori da dove stava prima seguendo il Nuovo Ordine, cioè seguendo quelli che Juncker chiama ' i dirigenti degli altri pianeti', i Grandi Dei Stellari che ghiacciano il Mondo, il Sole Nero al seguito del Sole Bianco RA

Juncker non ha paura dei DEI STELLARI CHE GHIACCIANO IL MONDO, lui ha già l'antigelo

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La Grande Eurasia: l' Europa secondo Zar Vladimir

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Non ha mai supportato pubblicamente il «Leave», né si è lasciato andare a dichiarazioni di entusiasmo dopo il risultato del referendum. Ma Vladimir Putin ha un chiara idea di Europa in testa che dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue non è più un’utopia.

LEGGI ANCHE : La «guerra grigia» ai diplomatici Usa in Russia

Putin ne ha parlato per la prima volta al Forum economico di San Pietroburgo, Spief 2016, alla presenza di Matteo Renzi. «Con i nostri colleghi cinesi stiamo preparando le trattative formali per la creazione di un’ampia partnership commerciale ed economica in Eurasia, con la partecipazione dell’Unione europea e della Cina», ha detto Putin. Ma il pezzo forte è venuto dopo, quando ha aggiunto che «questo sarà il primo passo verso la formazione di una estesa unione eurasiatica, la “Grande Eurasia”».

Putin non ha fornito altri dettagli, ma ha detto che se ne parlerà più approfonditamente all’Eastern Economic Forum di Vladivostok a settembre. Intanto, ha aggiunto, «ne ho parlato ieri con il presidente della Commissione europea», Junker, anche lui allo Spief 2016.

La Grande Eurasia

Le parole di Putin sono arrivate alla vigilia del referendum britannico sulla permanenza nell’Unione europea e, riascoltate ora, hanno qualcosa di premonitore.


L’uscita dall’Ue di uno dei membri più severi con la Russia – di certo il più influente nel blocco “antirusso” – potrebbe essere un punto a favore. Ho già scritto che è poco realistica l’immagine di Putin che si sfrega le mani alla notizia della Brexit, ma di certo l’inatteso esito del referendum fa comodo alla Russia sotto molti punti di vista. Uno di questi è il possibile indebolimento del fronte favorevole al mantenimento delle sanzioni contro Mosca. «Non mi aspetto che ciò abbia alcun impatto sulle nostre relazioni con l’Ue e sulla politica delle sanzioni», ha detto Putin mettendo le mani avanti dopo l’esito del voto britannico. Ma è chiaro che senza Londra, il lavoro del Cremlino per rompere l’asse dei sanzionisti è più facile.

Il nuovo progetto lanciato da Putin è un’altra mossa in questa direzione. Che però sembra nascondere, dietro il suo nome altisonante, tutta la debolezza di Mosca all’indomani della crisi ucraina. Quasi in tentativo disperato di uscire dall’isolazionismo in cui si è ficcata.

Da Lisbona a Vladivostok

Un’unione transcontinentale dall’Atlantico al Pacifico non è un’idea nuova. L’Europa unita «da Lisbona a Vladivostok» è un vecchio pallino di Putin. Un concetto geopolitico che torna di tanto in tanto nei suoi discorsi e che pesca nel neo-eurasiatismo di Aleksandr Dugin, il filosofo tanto amato dalle destre europee.

Una visione cara anche alla Germania, che pochi giorni fa a un congresso della Cdu ha proprio detto di sperare «nello sviluppo di rapporti tra la Russia e l’Area economica europea che possano portare a una comune area economica da Lisbona a Vladivostok».


La Grande Eurasia di Putin si dovrebbe fondare sull’Unione economica eurasiatica – già realtà – che farebbe da perno tra l’Unione europea a ovest e Cina e India a est. Il punto, però, è che in mezzo c’è Kiev.

L’Ucraina è sempre stata il tassello principale del progetto eurasiatico di Putin, un progetto che andava ben oltre la semplice eliminazione delle frontiere tra gli attuali cinque paesi ex sovietici (Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Russia). Era quell’elemento capace di dotare la nuova entità di un carattere pan-slavo e – in assenza di una base costituente ideologica – di un’identità riconosciuta a livello internazionale come l’Unione europea. E Putin l’ha persa nel momento stesso in cui se n’è preso un pezzo.

L’annuncio fatto a San Pietroburgo ha tutto il sapore di un tentativo di salvare un progetto sulla via del fallimento. Un tentativo che senza la Gran Bretagna ha qualche possibilità in più di successo.


Lavori di una Chiesa ortodossa a Roma svelano un mausoleo mitraico del I secolo dopo Cristo


www.adnkronos.com/cultura/2016/07/0...gjSJJXMq2H.html

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http://www.agenzianova.com/a/577baa...egione-marche-a-teheran-la-prossima-settimana

Speciale energia: Iran-Italia, delegazione commerciale regione Marche a Teheran la prossima settimana

Teheran, 05 lug 14:30 - (Agenzia Nova) - Una delegazione economica e commerciale italiana composta da 150 rappresentanti di 120 società marchigiane attive in diversi campi, ha in programma di visitare Teheran la prossima settimana. L'Italia è stata in passato il primo partner commerciale dell’Iran con volume degli scambi commerciali che hanno raggiunto picchi pari a 7,5 miliardi di euro. I due paesi hanno firmato 12 contratti di cooperazione commerciale a metà aprile, in occasione della visita del premier Matteo Renzi a Teheran, la prima di un capo di governo occidentale dopo la revoca parziale del regime sanzionatorio imposto alla Repubblica islamica. Intervistato dall’agenzia di stampa iraniana “Irna”, il presidente della Camera di commercio italo-iraniana, Ahmad Pourfallahm ha sottolineato attualmente sono in corso trattative tra delegazioni commerciali dei due paesi per discutere ulteriormente la cooperazione in vari settori strategici: petrolio e gas, impianti di generazione elettrica, siderurgia, tessile, moda, auto, infrastrutture, urbanistica e architettura, telecomunicazioni, ferrovie e petrolchimico. Pourfallahm ha osservato che questa è la nona delegazione italiana a giungere in Iran dopo la firma dell’accordo nucleare avvenuta lo scorso 14 luglio 2015. (Irt) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
 
mentre l' UK usciva dall' Europa, l' India entrava nella SCO

https://aurorasito.wordpress.com/2016/07/0...o-della-brexit/

Per il Professor Alfredo Jalife-Rahme, il principale geopolitico dell’America Latina, la coincidenza dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e dell’ingresso di India e Pakistan nella Shanghai Cooperation Organisation sconvolge il mondo. Ora la de-globalizzazione ha inizio.
 
C'è un messaggione da leggere.

http://www.repubblica.it/ambiente/2016/07/07/foto/nuova_zelanda_mistero_a_timaru_da_gennaio_scomparsi_oltre_50_gatti-143602248/1/#1

Mistero a Timaru, in Nuova Zelanda. Da inizio anno sono scomparsi più di 50 gatti. L'incredibile scoperta è arrivata da Ashleigh Hicks, dopo che il suo Moser, un gatto domestico di 3 anni, non ha più fatto rientro a casa. "Inizialmente pensavo che fosse un caso isolato", ha raccontato la donna. "Ma parlando con altre persone della zona ho notato che anche ad alcune di loro è scomparso il proprio felino". Hicks ha quindi creato un gruppo chiuso su Facebook, e in breve tempo ha scoperto che molti altri gatti a Timaru erano scomparsi in circostanze misteriose. "Il mio non si era mai allontanato da casa: dormiva sul letto e mi faceva le feste quando rientravo. Abbiamo cercato ovunque, abbiamo allertato la polizia, ma nessuno sa niente. Deve essere successo qualcosa di molto strano, siamo tutti molto preoccupati"

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Lucca, 19.7, Rose Street...
 

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Alexander Dugin. TO UNDERSTAND IS TO DEFEAT

Alexander Dugin

TO UNDERSTAND IS TO DEFEAT



An objective and unbiased study of the religious, cultural and historical destiny of the Jewish people can result in a major conclusion, one which can be challenged only by complete hypocrites or complete dilettantes.

This conclusion consists in the following: The Jews are the carriers of a religious culture which is deeply distinct from all historical displays of Indo-European spirituality - from ancient Aryan heathen cults to Hinduism and Christianity.

The voluntary or forced seizure of the Jewish diaspora from the Indo-European peoples cannot be a casual episode of history, and no Orthodox Jew will ever deny the theological underlying basis of Jewish "peculiarity". The Jewish question, no matter by whom and how it was put, should begin with a recognition of this fundamental fact - "the Jews are a community which keeps the secret of its radical differences from other peoples". If we do not admit distinction, then it is simply senseless to speak about the Jewish problem.

Of course the distinction between the peoples and communities is what constitutes, strictly speaking, their essence and historical and spiritual uniqueness. The distinction between ethnic communities is also the tool for defining their self-identity. And whenever present in Indo-European civilization, which unites a variety of ethnic, state and political formations, the Jewish community was always experienced as something extraneous, as something deeply alien to the Indo-European way of thinking and culture.


The research of metaphysical principles, on which, on the one hand, Jewish metaphysics is based, and on the other hand the Indo-European traditional spectrum united by a common Metaphysical "style", unequivocally shows that the basic distinction between the theology of the Jews and the theology of the Indo-Europeans is a way of understanding the Cosmos.

Judaism sees the world as a creation alienated from God, as an exile, as a mechanical labyrinth, in which wander the chosen people, whose real mission is found not in the famous victories of Joshua, son of Nun or the prophet Ezra, but in tragical upheavals of dispersion. In particular the diaspora rather exactly corresponds to the spirit of classical Judaism, drawing an impassable abyss between the Creator and Creation.

Indo-European traditions, including Christianity, which spread out mainly among the Indo-Europeans, insist on a completely different vision of the Cosmos. The Indo-European Cosmos is a living reality, which is connected directly with God or, at least, with the Son of God.

Even in the darkest times, in the Wolf Age, about which the Nordic tradition speaks, the connection between Creation and the Creator, the inhabitants of Space and primal Chaos, is not broken. It continues through the miracle of the Eucharist, of which a mysterious and continuous string remains interrupted despite the most terrible persecutions of the Church, or through heroic overcoming, or through a courageous and saving asceticism. Indo-European religious consciousness is a predominantly indigenous consciousness, a consciousness connected with the soil instead of dispersion, with possession instead of loss, and with connection instead of separation.

It was this fundamental distinction relating to the global outlook that initially has drawn a line of demarcation between the Judaic world view and the Indo-European understanding of the Sacral. Orthodox Jews, according to their own religious and mystical prospects, regard non-Jews as "goyim" (non-Jews).

In much English language literature, Indo-Europeans are perceived as "naive and infantile optimists", not realising the terrible secrets of the Abyss, the theological drama of dispersion and the terrible secrets of cosmic diaspora.

Indo-Europeans, for their part, believe that the "religious pessimism" of the Jews ( which created nihilism ) deforms the proportions of the Sacred Cosmos, deprives it of its saving energies, desecrating Earth, Space, Time and the unique destiny of indigenous peoples.

It is necessary to begin at the level of searching for that primordial and insuperable Distinction, which was historically incarnated in the ethical, national, cultural, political and economic differences between the "Jews" and the "Hellenes".

In a certain sense, the statement of St.Paul the Apostle that "there is no Jew, no Hellene" carries in itself an "Indo-European" flavour, because in the context of a providential appeal of the Christian religion to the peoples of the North, to Indo-Europeans, it carried in itself the idea that "there is no Jew", whereas the "Hellene" (changed and converted, but nevertheless still "Hellenic") is.

The anti-Judaic character of the Christian message was perfectly understood by the orthodox Jews (which already affected the Talmud), Church Fathers and later by the majority of Orthodox Christian theologians.

Our worldviews ( Weltanschaaung ) are different, they are even somewhat opposite.

Moreover, sometimes they mutually exclude each other. But the very recognition of this opposition uplifts our spirit to the heights of a purely metaphysical problem.

Was it in opposition to the Pharisees that the Saviour has formulated the fundamental principle of our new Indo-European religion?


A metaphysical dialogue with Jewish metaphysics, Jewish tradition and the Jewish spirit should of necessity begin on the highest level.

There is no doubt that this courageous collision of two metaphysical Universes is capable of waking the sleeping sacral consciousness of the Indo-Europeans.

It was even by the total denial of "goyim empires" that the clear and perfected Jewish doctrine was forged over thousands of years.

Rather than a feeble, ecumenical, half-reconciliation based on the mutual denial of our deep traditions, a fresh and free opposition to the "diasporal" and "indigenous" metaphysics will provide an original force, a sacral providential aspect to the Aryan/ Jewish dialogue.

There comes a time when we must address things with their real names. The energies of our ethnic communities, our "religions", our theological and sacral instincts will soon break through the rags of the unnatural, insolvent, irrealistic and non-explanatory doctrines (whether they are Marxist, economist or liberal).

To prevent these energies going along the terrible trajectory of blind hatred and gloomy violence, we must raise the metaphysical banners of the inevitable fight of the future beforehand, must establish knightly rules and not admit the transformation of the great and deep metaphysical dispute in the "total war", about whose dangers the ingenious German lawyer Carl Schmitt warned.

The difference between metaphysical war and physical war is that the first aspires to a victory of the traditional synthesis of Truth and, secondly, aspires to make one of the two combatant parties victorious.

None of the physical methods are acceptable in this dramatic historical opposition.

German concentration camps, it was found, can destroy Jews, but they are not able to extirpate Jewry. On the other hand the Chassidic commissioners are incapable, despite all their bloody genocide, to erase the population of the eternal "Russian Empire".

Even these examples show, that the "Jewish question" and the "Goyim question" are impossible to solve with physical force.

As regards Jewish cunning - a weapon of the "eternal minority" - history shows that it sometimes concedes to the witticism of the Aryan mind.

And besides, Jews are sometimes ashamed of the diaspora an its doubtful tactics and reveal to the "goyim" the terrible secrets of "Jewish warfare" (Arthur Koestler, Otto Weininger, Michelstaedtter, Martin Buber etc.).

Time requires us to perform openly.

And that is why it is so valuable that in the Jewish camp there are courageous, noble and deep traditionalists, who, not moving one step from traditional fidelity to the "Yiddish" religion, reject the "tactical lie" of their religious brothers appealing to us - we the Indo-Europeans, we the Christians, we the indigenous - to strengthen our own positions before the Last Fight.

Our Universes belong to the opposite poles of reality.

Everything is different about them - an expelled and suffering Shekhina ( Sophia ) is incomparable with the spiritual community of the Indo-European elite - regarding the Christian church and its eternal triumph from her presence.

Only one thing is drawing our worlds together: Here and there the "Right", even in opposite camps, is allocated the same nobleness, the same style of honour and justice, which, alas, the "Liberals" of both Universes are not noted for. Though it certainly concerns not so much the usual "Right" but "Conservative Revolutionaries ", radical intellectuals, traditionalists and the religious elite.

The world of "Judaica" is a world hostile to us. But our feeling of Aryan justice and the gravity of our geopolitical situation require comprehension of its laws, rules and interests.

The Indo-European elite stands today before a titanic task - to understand those who are not only culturally, nationally and politically, but also metaphysically different.

And in this case, "to understand" means not "to forgive", but "to defeat". And "to defeat with the Light of Truth".
 
Intanto in UK il latinista Boris Johnson diviene ministro degli esteri.

Oltre ad essere uno dei paladini del Brexit, Johnson è noto per le sue posizioni filo russe e filo Assad, nonchè per aver detto che Erdogan è uno che fa sesso con le capre.

Direi che con questa mossa l'UK si stia riposizionando... evidentemente ci sono minacce che hanno fatto paura.
 
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